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Manduria: parola d’ordine, l’emergenza non c’è più!

http://www.youtube.com/watch?v=JrmjVAwafoI

[Il video si riferisce alla partita tra tifosi del Taranto e tunisini della quale avevamo parlato QUI]

Ecco i report del 19 e del 21 aprile da Manduria.

di Giulio F.

19 aprile:

Nella notte tra domenica e lunedì sono stati consegnati i primi 130 permessi, oggi ne hanno rilasciati altri (circa 400, pare). Pian piano si parte. Alcuni si sono già spostati in altre strutture di piccole dimensioni, in Italia, credo per una più facile distribuzione dei permessi (almeno, così mi ha detto un ragazzo che ora si trova nei pressi di Bologna).
A proposito di altre strutture: so di condizioni critiche a Potenza e a Mineo. Vere e proprie carceri, soprattutto la prima, da cui nessuno può uscire. Per non parlare di chi è ancora stipato in mare, sulle prigioni galleggianti. I permessi sono la salvezza, ormai (almeno per questi ventimila “fortunati”), ma la domanda resta: cosa ne faranno, fra una settimana, di queste strutture? e delle tende di Manduria? quali “emergenze” accoglieranno?

21 aprile:

I permessi stanno arrivando ormai per tutti, il campo si sta svuotando, gli autobus fanno avanti e dietro per la stazione di Taranto (non tutti, pare, ma è impossibile seguire tutte le destinazioni) e le biglietterie sono affollate. Con una massiccia presenza di forze dell’ordine (che non amano le foto). Roma, Bologna e Milano le mete principali. Qualcuno rimane indietro: a chi non ha almeno 30 euro in tasca per comprare il biglietto non è consentito prendere l’autobus per la stazione. Ovviamente la rabbia si fa sentire ma per ora non esplode, in attesa di una soluzione istituzionale.
A quanto pare il campo resterà vuoto entro pasqua.
Due considerazioni sono necessarie.
la prima: sulla stampa locale non c’è stata traccia dei disagi della noia, dell’incertezza, della rabbia, delle risse interne al campo, delle sbronze che hanno caratterizzato i giorni precedenti ai permessi. Tutto, per loro, è filato liscio in un’armonia quasi celestiale. Evidentemente, non si deve parlar male del modello di “accoglienza” centrato su grandi strutture come Manduria, non si devono citare affollamento, isolamento, segregazione, distanza fisica e (soprattutto) mentale dalla “civiltà” ospite. Chissà perché, forse perché gli appalti sono già assegnati (come? con quali bandi? per quanti soldi?) e non bisogna disturbare. Poi c’è da fare bella figura, mica siamo la Francia di Sarkozy, e ci sono i fondi europei in ballo. Almeno finché non si decide di dichiarare un nuovo stato di emergenza, ovviamente.
La seconda considerazione riguarda il campo. Per ora non verrà smantellato, i mediatori e lavoratori continuano ad avere i turni assegnati anche per il dopo pasqua. Chi arriverà? per quanto? per ora, pare che arriveranno i profughi con diritto di asilo per un breve stazionamento (circa 5 giorni) in attesa di essere smistati in altre strutture regionali più piccole, e solo fino all’estate. Vedremo.

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Posted in Omicidi sociali, Precarietà, R-esistenze.