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Manduria: la gabbia e l’accampamento del deserto sotto un ulivo pugliese!

Sono i report di giovedì e venerdì dal campo di Manduria. La foto fa sempre parte dei ricordi archiviati da Giulio . Tutte le sue splendide foto, con le didascalie, stanno QUI.

di Giulio F.

Giovedì 7 aprile

Ancora, tutto bene: nel pomeriggio canti e balli nel prato e relax in giro per Oria.
Veniamo a sapere di qualcuno tornato addirittura dalla Francia per avere il permesso. La sera, peccato per la presenza della troupe di Porta a Porta, che recluta comparse ammaestrate (la categoria dei telespettatori non ha limiti etnici, purtroppo) e spande nell’aria la voce di Maroni. La maggior parte se ne frega, è ora di cena. Qualcuno ne approfitta per farsi vedere via parabola dai parenti a casa.
L’accampamento degli irriducibili è sempre più bello: coperte e materassi sono diventati divani e tende, c’è un falò, ci sono djembé, chitarre autoctone, canti e balli fino a tardi. La canzone più cantata parla di Roma! Un accampamento del deserto sotto un ulivo pugliese.
Speriamo che i permessi non tardino ancora, comunque.

Venerdì 8 aprile

Tutto più o meno ok. Forse questo può diventare un problema: la noia. Avranno ancora da attendere qualche giorno, per i visti. Dentro non hanno nulla da fare se non mangiarefumaredormire, e fuori qualcuno (pochi, comunque) comincia a bere un po’ di più. Nessun problema finora grazie ai “moderatori interni”, che non vogliono problemi con la gente locale ma soprattutto non vogliono essere visti come animali da circo…ma quanto possono essere tenuti ancora in gabbia?

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Posted in Corpi, Omicidi sociali, R-esistenze.