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Lampedusa: Sono Wolf, risolvo problemi!

http://www.youtube.com/watch?v=mzCMs8JoUCc

Update: in definitiva la proposta sarebbe quella di costruire un Casinò a Lampedusa. Vorrebbe farci anche un campo da golf. Sarebbe questa l’idea di rimboschimento che aveva il premier? Avviare un processo di privatizzazione per fare mega aree turistiche così da mandare definitivamente a monte l’economia dell’isola? Che vi avevamo detto? Quello che ci consola è che con le temperature di quei luoghi i prati all’inglese non resistono oltre febbraio. Dopodichè l’erba va a fuoco. Buona lettura!

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Non posso non citare Quentin Tarantino e Pulp Fiction per descrivere quello che sta succedendo a Lampedusa.

Per seguire gli aggiornamenti dall’isola potete iscrivervi, se volete, alla pagina facebook di Melting Pot Europa. QUI il twitter. QUI il sito dove in home trovate sempre tutti i riferimenti agli splendidi report che stanno facendo dall’isola. Troverete anche notizie su Manduria, l’accampamento/prigione che stanno predisponendo vicino a Taranto. Notizie da Mineo, dalla provincia di Trapani e via via si aggiungeranno cronache e news anche da tutti i luoghi delle varie regioni in cui ci sono donne e uomini che stanno seguendo la deportazione dei migranti da un posto all’altro fino alla definitiva condanna per clandestinità. QUI l’appello di melting Pot Europa per costruire una staffetta che a partire da Lampedusa a mille altri luoghi riesca a dare seguito a questa informazione dal basso per raccontare quello che sta accadendo.

Il titolo è riferito alle balle che Mister B. è andato a raccontare a Lampedusa. Ma non solo.

Vi avevamo già ampiamente anticipato come sarebbe andata. Strategia della paura, strumentalizzazione di una emergenza creata ad arte da quelli che prendevano barconi al largo e continuavano a condurli a Lampedusa, proteste inscenate da fantomatici movimenti di donne (la vicesindaca leghista in testa) a espasperare, come se ce ne fosse stato bisogno, una situazione di disagio gravissima. I soliti fascisti a istigare odio contro gli stranieri mentre la gente solidale assieme ai migranti pensavano a cose più concrete, ripulire l’isola, preparare da mangiare, distribuire abiti asciutti, coperte, cercare di trovare un modo per assistere tutti.

Un’isola completamente abbandonata a se stessa dove il governo ha appositamente lasciato tutto così com’era, con il cibo che non bastava, con le risorse che mancavano, fino a creare un momento di “emergenza” mediatica ben orchestrata di modo che tutto fosse pronto per la solita operazione berlusconiana che dall’Aquila a Napoli abbiamo visto in tutte le salse.

Arriva lui, Wolf, che risolve problemi. Solo che mentre il personaggio del film di Tarantino risultava perfino poetico, quello che noi vediamo nella realtà è la speculazione più infima che mai si possa fare a danno degli esseri umani.

Ancora una volta agisce la shock economy, l’operazione di immagine, il cavaliere che oscura il governatore siciliano che aveva buttato fuori dall’amministrazione il pdl. Mille guerre di quartiere e di condominio tra fazioni politiche e tra inutili politicanti giocate sulla pelle della gente.

Il cavaliere arriva, dice di aver perfino comprato casa in quell’isola, di modo che tutti possano sentirsi protetti invece che sentire il pericolo di una larga speculazione economica di chi ha già privatizzato mezza costa della sardegna.

Compra casa, suggerisce di colorare le abitazioni come posti lontani, vuole perfino “rimboschire”, rilanciare la stagione turistica, il sant’uomo. Immagino che presto ci sarà un bel piano di cementificazione delle coste per un nuovo ampio e inutile porto per farci attraccare le navi dei ricchi e invece attraccheranno le navi militari. Sullo sfondo la già annunciata realizzazione di altri Cie che saranno il prossimo business di imprese edili, varie mafie e varie associazioni “umanitarie” già rodate per gestire lager per stranieri.

Il principio di autodeterminazione dei popoli non esiste. Esiste solo la colonizzazione pianificata dopo una emergenza costruita ad arte. Era già tutto previsto, come direbbe Cocciante.

Gli immigrati trattati come immondizia. Come l’immondizia di Napoli, perciò pensare alle navi per gli immigrati o agli inceneritori sembra la stessa cosa.

Tra meno di 48 ore gli immigrati spariranno dall’isola. Saranno avvolti da una nuvola di fumo e sarà chiusa la parentesi e da ora in poi qui vedrete quel bel faccione e vedrete come si vive bene con il piano di “riqualificazione” del territorio.

Vi amo, anzi vi compro. Vi compro perchè vi amo. E già che vi compro centralizzo poteri, esautoro dalle decisioni il governo regionale e quello locale. Mi invento leggi speciali che possano centralizzare poteri in mano a qualcuno per la gestione dell’emergenza. Così posso anche gestire gli appalti, i fondi destinati a quell’area senza che passino dalle mani della regione. Insomma: arrivo io e arraffo tutto. E gli immigrati? Chissenefrega se per errore finiranno nell’inceneritore mentre i rifiuti campani finiranno nelle navi.

E li avete visti i campi di concentramento che stanno approntando in giro per l’Italia? Bisogna che andate a dargli un’occhiata. Poi magari riferiteci e se è il caso fate attenzione che un figurante non racconti bugie in una puntata del programma Forum dicendo che i migranti sono stati trattati a caviale e champagne e che i lampedusani sono diventati ricchissimi.

Non fatevi prendere in giro. C’è chi ha già vissuto tutto questo.

Mister Berlusconi si rifà la faccia, mentre è costretto tra processi e varie sue faccende, sulla pelle dei Lampedusani di cui a nessuno è mai importato niente, sulla pelle dei migranti che sono trattati una volta di più come carne da macello.

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Posted in Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà, R-esistenze.


One Response

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  1. lucha says

    A Pisa ci stiamo muovendo per prepararci al previsto arrivo di 500 (ma chissà quanti saranno) rifugiati provenienti da Lampedusa. Vogliono costruire una tendopoli in una ex-stazione radio americana a Coltano.

    Potete seguire #coltano su Twitter, o leggere MeltingPot o anche pisanotizie.it (che è un quotidiano on-line locale ma molto aggiornato).