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Manduria: i migranti vogliono la “libertà”!

Dopo i primi giorni in cui Manduria è stata teatro di una vera e propria caccia al tunisino da parte di ronde improvvisate di cittadini, donne e uomini dei movimenti hanno cominciato a presidiare quella zona per dare sostegno, informazioni, per osservare da vicino quello che succede.

Giulio F. ci ha segnalato video e foto che abbiamo già condiviso QUI. Ieri tantissimi migranti sono usciti dal campo al grido di “liberté”. QUI il report della giornata.

Oggi Giulio, che ringraziamo, ci racconta di un’altra giornata densa di impegno, ribellione, volontà di ottenere la libertà. Ecco il suo report fatto di parole e una serie di splendide foto, tra le quali quella che abbiamo condiviso in questo post. Potete vederle tutte quante QUI:

Domenica 3 aprile
Due cose fanno davvero paura ai migranti: i lavori per le nuove recinzioni e l’incontro di Berlusconi a Tunisi di domani.
Dal pomeriggio escono nuovamente fuori dal campo per rivendicare chiarezza sui permessi: troppo fumose le parole, troppo pochi i mediatori culturali nel campo.
Qualcuno si allontana: parenti o amici si stanno organizzando per venirli a prendere dall’Italia settentrionale, dalla Francia, dalla Germania.
La maggior parte si organizza e resta in assemblea nel campo antistante il Campo.
A più riprese gridano “ASILO! ASILO!”
Decidono, alla fine, di dormire fuori all’aperto, senza cenare: non sono coperte né cibo che vogliono dall’Italia, ma la Libertà.”

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Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Precarietà, R-esistenze.


One Response

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  1. Giulio says

    Novità – amare – di oggi: al campo hanno deciso di inizare lo sciopero della fame. Inoltre, servono fornelli da campo, pentoloni, latte, caffe, the, vestiti scarpe spazzolini dentifricio deodoranti biancheria intima bagnoschiuma sigarette, schede sim italiane.
    Sono stanchi, non ne possono più.
    I parenti provano a venire a prenderli da tutta Europa con le macchine.
    Vi segnalo questo video:
    http://vimeo.com/21897353
    il ragazzo che parla, un “ospite” del campo, parla un perfetto italiano (con un vago accento milanese), ha lavorato per anni in un villaggio vacanze in Tunisia gestito dalla francorosso

    Liberté! e bonne chance….
    Giulio