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La superministra e gli incravattati

Monitoraggio attivo sulle mosse di governo. Un atroce pezzo dal titolo “il coraggio della verità“, scritto da una delle donne che non vorremmo a fianco durante un corteo. Monti sarebbe un grand’uomo, espressione di un gran governo in quanto direbbe la verità. Ovvero? Che eseguono gli ordini della Bce e che stanno terminando con lo smantellamento dello stato sociale e con l’archiviazione dello statuto dei lavoratori?

C’è un patetico articolo che addirittura parla di “superministra” a proposito della Fornero e che rispolvera le sue origini operaie. Lei sarebbe quella che ha tirato fuori la lacrimuccia per legittimare il furto di pensioni. L’ultima volta che si è parlato di ministro di ferro era a proposito della Tatcher e anche lei non è che sia passata alla storia perchè solidale con la povera gente, anzi. E noi dovremmo solidarizzare con queste donne? E questo continuo riferimento al fatto che lei sarebbe una tanto in gamba e che sarebbe anche vicina ad una certa area del Pd – ma guarda un po’ – dovrebbe farcela piacere?

Piuttosto è sospetto il fatto che si metta in giro un curriculum vitae così paraculo che sembra uguale ai quadernetti con foto familiari messi in giro da berlusconi per acclimatarsi e accreditarsi tra le masse popolari.

Se derubi la gente di pensioni e contratti stabili non me ne frega niente se tuo padre era un operaio. Con noi non funziona la favola del presidente buono perchè è nero. Potevi essere anche dichiaratamente femminista e lesbica, ma se fai scelte politiche che fanno schifo è così e basta e non ci rappresenti. Puoi rappresentare giusto quelle che ti hanno collaborato preparandoti il palcoscenico e legittimando il tuo arrivo mentre sostenevano che le altre donne non erano meritevoli mentre tu saresti una santa. Santa figlioccia della Bce.

Fornero e Ichino, che continuano il lavoro fatto con la legge trenta. Flessibilità, licenziamenti quando pare a loro, liberismo sfrenato, privatizzazioni. Un bel progetto europeo, quello di Prodi, dei suoi amici del Pd, di tutta quell’area che ha usato ministri all’economia poi dati in prestito alla destra e poi tornati a sinistra e così via.

Non esiste un parlamento. Non esiste un governo. Non esiste niente. C’è un progetto economico e chi lo ostacola è fuori dai giochi con leggi elettorali che ti sbarrano la strada della partecipazione dal basso al 5%. E’ un progetto economico che supera le parti, sono tutti – in senso bipartisan – di destra. C’è un autoritarismo fatto da regole di mercato ed economia e tutti quelli che vediamo sono fantocci. Sentiamo in televisione tanti bla bla bla e in realtà nessuno conta un cazzo agli occhi dei poteri economici.

Tant’è che se i fantocci non funzionano ti detronizzano, tirano fuori dall’armadio i tuoi segreti dei tuoi amplessi con le adolescenti e poi ti rimpiazzano con un governo che la gente non ha scelto, fatto di tanti omini e donnine in giacca e cravatta, che mi pare di stare a Matrix, tutti collegati tra di loro, gesti ed espressioni studiate, mentre attorno esiste un contesto fatto di comparse, anche piuttosto stupide, che ti reggono il gioco e che rincoglioniscono tutti gli altri di chiacchiere idiote.

Due post da leggiucchiare, per tenere sveglio il cervello. Ricordate che sollecitare l’indignazione della gente sulle ricchezze di una casta contro la quale questo governo, supergiusto, supertutto, si schiererebbe, è una strategia autoritaria, populista, di destra.

Ricordate anche che le parti cosiddette “apolitiche” che sbraitano dal web non sono per nulla apolitiche, anzi, sono di destra. E hanno una responsabilità politica perché supportano l’autoritarismo come non mai.

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Posted in Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà, R-esistenze.