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Ma che Snoq? Noi ci difendiamo da sole!

Non so a chi sia mai potuto venire in mente l’idea di liste civiche di Snoq. Perché Le Snoq quadro, quelle ai vertici che intruppano e commissariano le Snoq territoriali, quelle che hanno deciso la gerarchia e che dettano i documenti da divulgare, i propri partiti di riferimento già li hanno.

Quello che fanno, a parte emettere suoni di vario tipo quando c’è da difendere la dignità di Ave Bindi o da prendersela con le prostitute senza spendere una parola quando le donne vengono usate come capriespiatori per  celare l’immoralità di politici indifendibili, è spostare a destra il consenso con tanto rosa, stereotipi sessisti, normalizzazione di contenuti, messa di cappello sulle iniziative di altre donne senza neppure riconoscerne il lavoro, criminalizzazione di chi non è d’accordo con loro, separatismo opportunista per fare carriera politica o in ruoli di prestigio, supporto elitario alle ministre in quanto donne tipo quella riformatrice insensibile e anticostituzionale Fornero o giù di lì, superamento della differenza di classe e di identità politica, ricche e fasciste nello stesso calderone di precarie e antifasciste, in nome della lotta contro la violenza sulle donne e sulla 194.

Però diciamolo: sulla violenza sulle donne l’idea che viene pressappoco espressa, dopo che saccheggiano contenuti da chi come noi si fa il culo su questi temi da decenni, senza peraltro renderli in modo decente dato che non ne sanno quasi niente e perciò – per dire – ripetono a memoria il termine “femminicidio” svuotandolo di senso e poi è Barbara Spinelli che deve andare a spiegargli di che si tratta – ma la loro idea sulla questione, diversamente da noi, è oltremodo autoritaria. Più carcere, più repressione, più vittimismo e donne votate al martirio, vittime funzionali alla tutela perfino imposta, zero parole su come la polizia tratta le precarie in piazza, le donne (ma non solo quelle, ovviamente), quando le picchia, le manganella, ne reprime le rivendicazioni, più un sacco di cose e a parte agitare la questione per trarne vantaggio indignando gli animi non si capisce dove vogliano andare a parare. E sulla 194, bhè, siamo noi e quelle come noi che hanno fatto un gran casino fino ad ora e si sono mossi i comitati territoriali snoq, qualcuno, di sinistra, con documenti partiti dal basso, mentre il vertice ha emesso uno yuppi di mediocre giubilo dopo che la corte si era già espressa sulla legge rimandando al mittente il giudice che ne metteva in dubbio il senso. Dunque non si capisce come e perché tirino fuori questi due temi per invocare l’unità.

E per il resto sono quelle di sempre, lo vediamo, tanto patriottismo e tanta intenzione a usare le quote rosa, soltanto per lavori prestigiosi (e noi vorremmo le quote rosa semmai in miniera), richiesta di tutele, un batti e ribatti sulla maternità e i ruoli di cura, conciliazione che dduepalle!, e in quanto alla violenza sulle donne diversi autogol, a parte occuparsi solo di ragazze defunte e uccise dal volto telegenico (delle altre chissenefotte!)  giusto perché facevano scena e poi le magliettine a calciatori fascisti hanno fatto il resto.

E dunque ecco cosa interessa a Snoq, finalmente l’hanno detto: le elezioni per le quali convocherà una bella manifestazione in autunno. Perché siamo già in fase di campagna preelettorale se non si fosse capito. Dopodiché tirano fuori un lamento sulla questione Cda Rai della quale alcune donne in rete si sono occupate senza mai rispondere però alla domanda che è stata loro posta per il fatto di aver sostanzialmente bruciato il nome della Zanardo per puntare invece ai nomi di partito. Donne che mobilitano donne dalle quali pretendono acriticità e zero spessore o fedeltà assoluta ai partiti vicini, Pd e fli.

C’è ancora qualcun@ che risponderà ai loro appelli mentre tentano di nuovo di sollevare l’indignazione delle “donne” ieri contro berlusconi e oggi, che so, contro un grillo? Ma non vi siete stancate, dico a Snoq, di prendere per il culo le donne e di usarle per i vostri obiettivi strategici?

Volete portare voti ai vostri partiti? Allora dite loro che attuino politiche differenti perché non è con l’assistenza alle donne presunte vittime che potrete sostituire la loro totale assenza di capacità di opposizione.

Noi non abbiamo bisogno dei partiti che ci difendano. Non abbiamo bisogno di voi che non fate che toglierci forza e descriverci come eterne vittime (deboli, fragili, quasi malate?), quelle si, prive di dignità, per consegnarci alla tutela degli uomini dei vostri partiti. Noi non abbiamo bisogno di voi per difenderci.

Perché, care, difendiamo da sole la nostra dignità, la nostra integrità e coerenza, il nostro orgoglio, la nostra vita, e tutto quello che ci riguarda. Smettete di disegnarci come eternamente vittime di bruti (Grillo?) che abbisognano del vostro intervento. I coglioni sappiamo sfancularli e prenderli a calci da sole.

Noi ci difendiamo da sole e non paghiamo il pizzo a Snoq per vederci scippato il diritto all’autodeterminazione. Anche in senso elettorale.

Ché… chi l’ha detto che le questioni le risolvi piazzando persone di sesso femminile (tipo fornero?), portavoti di partiti che hanno affossato la proporzionalità e la possibilità di rappresentanza, a prescindere dal ceto, censo, denaro, in parlamento?

Posted in Comunicazione, Critica femminista, Fem/Activism, Pensatoio, R-esistenze, Scritti critici.


6 Responses

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  1. cybergrrlz says

    Barbara, la questione degli uomini non è un buon motivo per tenere unite tutte a dispetto delle differenze. ci si unisce sugli obiettivi e non perchè apparteniamo tutte allo stesso genere e gli obiettivi non si somigliano.
    il resto l’ho scritto qui: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/07/21/la-differenza-non-sempre-e-un-valore/

  2. Beatrice says

    Che tristezza! Le donne che si fanno la guerra! Come sempre! Perché maledizione non riusciamo mai ad essere unite? perché dobbiamo sempre trovare un sacco di barriere tra noi a motivo di stupide etichette (le madri, le single, le omosessuali, le meridionali, le donne di partito, le puttane ecc….ecc.)? Adesso ci insultiamo pure! Facciamo solo il gioco degli uomini, che continueranno a far
    si beffe di noi.

  3. fasse says

    Su facebook qualcun@ è andata a dare una tirata d’orecchie alle ragazze 🙂

    FaS/fb scrivono:

    “Qualcun@ – in privato – si lamenta per la nostra esposizione delle idee. Lo chiariamo. Qui non si piagnucola in senso vittimista. Qui si rivendicano diritti e strumenti. Diritti e non “tutele”. C’è una enorme differenza. E, ripetiamo, noi sappiamo difenderci da sole e non paghiamo il pizzo a nessun@. Grazie!”

    Michela chiede: che succede?

    FaS/fb risponde:

    “Che a qualcun@ non piace la rabbia e la rivendicazione schietta. Secondo noi sta solo difendendo delle persone che conosce ma almeno lo dicesse. E se ne parlasse in pubblico, invece che venire a tirarci le orecchie in privato come fossimo adolescenti (l’eterno “voi siete giovani e non capite”… giovani un paio di ovaie!), sarebbe una gran cosa. Grazie! ”

    Valerio suggerisce: qualcun@ con il mignoletto alzato…

    Michela: “perfetto grazie! anzi un par di ovaie perfetto! era tutto deciso dall’inizio…qualcuno le muove politicamente”

    FaS/fb: “ma si muovono anche da sole. non è che deve esserci per forza una regia per le intenzioni delle donne. la fornero decide da sola o la muove qualcuno? non usiamo gli stessi argomenti delle snoq per fornire loro una autoassoluzione.”

    Michela: “mi chiedo perchè le donne debbano essere sempre meno coese?
    circa un minuto fa”

    FaS/fb: “perché non si può eternamente invocare l’unità in base al sesso invece che in base agli obiettivi. noi e le snoq, per dire, non avremo mai gli stessi obiettivi. e infatti loro di obiettivi evitano di parlare. parlano solo di unità rosa.”

  4. Silvia says

    Forse rischio di essere troppo brutale, ma mi vien da dire che una lista di SNOQ culturalmente è del tutto paragonabile ai partiti antiabortisti. A parte il dubbio prestigio del tuo nome rosato e del tuo slogan, con cosa ti presenti al confronto con coloro che ti candidi a rappresentare? Qual è il tuo programma su lavoro, welfare, immigrazione, sanità, reddito, istruzione, ricerca, fiscalità, infrastrutture…? Perché se il programma è “più donne” (oltre che valere quanto “meno aborti di pucciosi feti”), guarda caso, sa proprio di berlusconismo.

  5. cloe says

    Vi ho già detto che vi amo? no? Ve lo dico adesso. Vi amo e condivido in toto e con rabbia.
    Non paghiamo il pizzo a SNOQ.

  6. F says

    Mi trovo ancora una vola acondividere in toto ciò che c’è scritto in questo articolo e ripenso con una certa amarezza al loro 13 febbraio a cui ho ingenuamente ho partecipato.. in particolare ricordo di essere stata malamente allontanata da un tipo(dell’organizzazione) vicino alle transenne sotto al palco… mia colpa era avere le mestruazioni e avere avuto un momento di mancamento.. ma vabbè