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Ave Bindi: non basta siano donne per farcele sorelle!

Mi hanno chiesto di scrivere qualcosa che parli di dignità e orgoglio, orgoglio e dignità. Per unirmi a questa sorta di preghiera laica eleggendo a madonna questa tizia così da promuovere un altro patriottico 13 febbraio con il Pd che è orientato a fare a pezzi Grillo che toglie voti a tutti e oggettivamente a loro dà un pochino di fastidio.

Raggruppa attorno a se’ persone anche di destra. Grillo. Terzoposizionisti della peggiore specie. E usare riferimenti personali per opporre critiche alle donne e agli uomini che fanno politica, in generale, fa cagare. Nessuna simpatia. Poca per lui. Molta di più per tante persone ignare che gli vanno dietro e che nelle piazze benintenzionate, quelli e quelle che di destra non sono, fanno banchini informativi e raccolte firme perché il mondo lo vogliono cambiare per davvero. Alcuni e alcune.

Ma d’altro canto se devo giudicare i leaderismi/destrismi dei partiti in atto c’è quello di Di Pietro che è un po’ confuso circa leggi regie e schieramenti con le polizie e poi c’è il Pd incazzato pure con i ministri francesi che pare non ne vogliano più sapere della Tav Torino-Lione. Il Pd del Cpt poi Cie e del no alla autodeterminazione dei soggetti, dei migranti, delle donne, dei lavoratori e delle lavoratrici, di tante persone. Il Pd. Quel Pd che sputa fango sulle sex workers e sulle migranti per chiedere “sicurezza” al pari dei peggiori leghisti.

Serve dire in ogni caso che la Bindi non è mai stata femminista e anzi è per la “famiglia” tradizionale, unica, indivisibile, così come disse alla conferenza sulla famiglia all’epoca del suo ministero con il governo Prodi. E fu la gestione di quel ministero, a firma Bindi, che ci esortò a chiedere alla Laterza il permesso di pubblicare un bel capitolo de La Storia delle donne sulla maniera in cui Mussolini gestiva donne/sessualità e diritti durante la sua epoca.

Non basta dunque un Grillo offensivo a rendermela simpatica e a rendermi ansiosa di dirle di venire dalla mia parte della barricata. Non sono disposta a darle rifugio in quanto donna così come non ho mai capito come sia finita, lei, sul palco (snoq) di sedicenti femministe, ché poi si capì bene che in realtà tanto femministe non erano, a parlare alle adolescenti di diritti delle donne.

Le parole “diritti” e “donne” sulla bocca della Bindi fanno veramente senso. Per davvero.

In ogni caso, ribadisco, che certe persone non basta siano donne per farcele sorelle.

Posted in Anticlero/Antifa, Critica femminista, Pensatoio.


One Response

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  1. Giulia Morris says

    Meno male! Bello!

    LO SNOQ è un’altra trovata per raccogliere voti senza dare un benemerito ovaio alle Donne. Femministe “di sinistra” non si può sentire…