Un uomo ha tentato di uccidere la ex moglie e il suo nuovo compagno per strapparle via il figlio di due anni.
E’ entrato in quella casa di notte, ha terrorizzato il bambino e poi ha fatto quello che l’articolo ci racconta. E’ stato arrestato per tentato omicidio.
Solo poco tempo fa una sentenza per la quale il tifo di alcuni padri separati ha fatto la ‘Ola’ affermava che un "padre" era legittimato ad "usare la forza" per vedere un bambino.
Non sappiamo se il padre fosse italiano o meno. Certo è che il gentil padre separato di cui parliamo oggi: italiano non è, e dunque non sappiamo se si leveranno voci di indignazione da quel fronte.
Magari voci di soggetti che dichiareranno la donna una bugiarda e perfino il suo nuovo compagno, bugiardo anche lui, e forse diranno che per questo genere di padri accoltellatori e accusati di tentato omicidio esiste la presunzione di innocenza e finchè non si sono conclusi i tre gradi di giudizio costui – in un discorso sempre posto in chiave padreseparatocentrico – dovrebbe aver diritto a vedere il figlio. Avete presente i centri antiviolenza? Per costoro non dovrebbero soccorrere le donne fino a conclusione del processo che vede gli uomini accusati di violenza. Salvare la vita e offrire giusti provvedimenti, protezione e rifugio a donne malmenate e ai loro bambini "prima della conclusione dei tre gradi di giudizio" a questi ominidi deve sembrare un affronto. E poi ci sono quelli che potrebbero affermare che questo genere di cose sono da ascriversi nel capitolo delle semplici "beghe coniugali" e che questo non dovrebbe minimamente intaccare il parere di un giudice quand’egli è chiamato a decidere per l’affido dei figli a questo adeguatissimo, equilibratissimo individuo.
Perchè tutte noi sappiamo, di sicuro, che un uomo che tenta di uccidere la ex moglie, che la perseguita o la picchia in tutti i modi, ha un carattere ed una personalità così amabile e gentile che gli lasceremmo non solo il nostro bambino ma anche tutti i bambini del vicinato.
Quale prova di merito più grande per un uomo che quella di mostrarsi violento con la madre di suo figlio?
Paradossi del presente e paradossi legislativi che trovate tutti descritti e applicati nella legge sull’affido condiviso. Un vera porcheria.
I bambini non devono mai essere affidati a genitori violenti. E non c’è se, ma, forse, perchè, che tenga. Soprattutto non c’è tempo. Se per offrire rifugio alle donne maltrattate i centri antiviolenza aspettassero la fine dei tre gradi di giudizio dell’uomo accusato allora migliaia di donne in più sarebbero già morte. Se i giudici continuano a immaginare che gli uomini violenti abbiano diritto ad accedere alla vita della ex moglie e dei loro figli prima della conclusione dei processi stanno condannando a morte donne e bambini. Donne e bambini vanno sottratti immediatamente alle situazioni di violenza e vanno protette e non consegnate ai loro carnefici. Bisogna fare presto. Bisogna fare di più.
Per sapere quante donne muoiono o vengono maltrattate, violentate eccetera potete dare un’occhiata al blog: Bollettino di guerra.
Per sapere delle donne morte ammazzate dai mariti, dai fidanzati, dai conviventi, dagli ex e quotidianamente recensite dal blog potete dare un occhiata qui e qui.
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