Ricordate il progetto per sostenere con abitazioni e soldi gli appartenenti alla lobby dei padri separati che aveva presentato con così tanta veemenza il leghista salvini? Colui il quale dice che la crisi economica è colpa delle donne e dunque vanno "mantenuti" (assistiti?) gli uomini, però solo quelli appartenenti alle associazioni interessate?
Vi dicevamo che la stessa cosa era stata fatta a roma a cura dell’amministrazione "di destra".
L’articolo dice che:
"Il Comune di Roma contribuisce alle spese con 360 mila euro all’anno. Gli ospiti, che per adesso saranno 22, con 200 euro al mese, potranno usufruire di un appartamentino munito di tutti comfort (…)."
Nel luogo ci sono zone ricreative e figure professionali di "sostegno" psicologico. Stasera sullo spazio notturno del tg3 hanno fatto un bel servizio su questo "privilegio" concesso alla lobby, una bella vetrina pubblicitaria acritica, senza contraddittorio nè reali informazioni, a carico dei e delle contribuenti, per la felicità degli spettatori e delle spettatrici di raitre. Hanno fatto le interviste pietose a due individui con regolari stipendi che abitano in questi residence muniti di tutti i confort e che paventavano il rischio di un collasso economico causa separazione. Dicevano nientepopodimenochè non ce la fanno con gli affitti e non ce la fanno a sostenere le spese vive di tutti i giorni (invece gli altri, capirai, stanno da dio!). La causa descritta, ovviamente, riguardava gli alimenti che, come già più volte detto, non solo sono oramai molto ridotti, detto dalla viva voce dell’avvocata di parte che ha parlottato della questione (lei, milanese, l’antifemminista per eccellenza che scrive sul quotidiano misogino Il Giornale – che rappresentava la questione romana in franchising dopo altre proposte nordiche), ma sono anche inesistenti nel caso in cui il padre non possa sostenere nessuna spesa.
Tutto questo accade a fronte del fatto che TUTTI sono in difficoltà nel pagare affitti e bollette a prescindere dal proprio status anagrafico. Lo sono i padri di famiglia NON separati, quelli disoccupati, cassintegrati, che chiedono attenzione perchè in fase di licenziamento, lo sono le madri NON separate e quelle separate, anch’esse lavoratrici malpagate, spesso meno che gli uomini, o disoccupate e delle quali evidentemente non si occupa NESSUNO.
Voi madri separate o donne in difficoltà: avete mai trovato qualcun@ che vi concede il "lusso" di abitare in un residence munito di tutti i confort, pagato con i soldi dei contribuenti, e di ricevere un sussidio mensile? Voi uomini in bolletta NON iscritti alle associazioni dei "padri separati": quando siete in difficoltà trovate mai qualcuno che vi concede il lusso di riposare le vostre stanche membra in un letto dentro un bel bivani arredato offerto dal comune?
Scommettiamo che la risposta è NO. E lo è non perchè siamo di parte ma semplicemente perchè conosciamo l’operato di queste amministrazioni.
Roma, per esempio, non è famosa per sostenere i centri di ospitalità per donne maltrattate, come tanti altri comuni gestiti dalla destra. E parliamo di donne maltrattate e non di donne semplicemente in difficoltà economica. I centri antiviolenza sono stati sistematicamente segati dai finanziamenti a contributo. Lo stesso sostegno scritto sulla finanziaria di Stato è stato il primo ad essere tagliato grazie alla pianificazione accuratamente discriminatoria di tremonti e della ministra carfagna in cui ministero è diretto dalla moglie del sindaco alemanno.
Roma è quella città in cui si sono eseguiti sfratti organizzati, con vigili urbani, carabinieri e polizia, per sgomberare intere famiglie bisognose che alloggiavano in spazi di fortuna.
Roma è quella in cui si va in giro a rastrellare donne e uomini che vivono in luoghi perfidi, nei quali possono contare soltanto su quattro pareti di latta che spesso vengono spianati con le ruspe per cedere quei terreni a speculatori di ogni genere.
Roma è quella che non ha pietà per nessuno, che massacra ogni tipo di gente bisognosa e che rimanda tutta la colpa agli stranieri esattamente come in questo caso alle donne.
360 mila euro all’anno per pagare l’alloggio di gente che uno stipendio ce l’ha a fronte dei tanti disoccupati che vanno a darsi fuoco nelle piazze per provare ad attirare l’attenzione, sono una porcheria immonda che si realizza costruendo il falso mito del papa’ separato clochard.
La povertà riguarda tutti. Gli stipendi non bastano a nessuno e non si capisce come mai tutto si concentri a sostegno di questa categoria privilegiata in ogni senso quando alle madri spesso resta il mutuo da pagare, le bollette, la spesa da fare, i figli da nutrire e da vestire e in più si devono sorbire le persecuzioni degli ex mariti che sulla base della legge sull’affido condiviso che piace tanto a quelle associazioni possono esercitare sulle donne un potere enorme.
Di cosa campano le donne? D’aria? E i figli ai quali questi teneri papa’ non danno un euro, di cosa campano? Chi li mantiene? Se non sono le donne a sobbarcarsi tutto quanto allora questi figlioli come mangiano? Chi è dunque realmente pover@?
Dispiace molto vedere che in fondo le lobby hanno ramificazioni dappertutto e dunque le campagne contro le donne, svolte per creare un business a beneficio di un genere e di una sola casta politica, trovano spazio ovunque.
Eviteremo di vedere anche il tg3. Ci resta il web. Tanto è da qui che questi tg pagati con il canone rubano la maggior parte del materiale utile, no?
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Ho scritto a Report:
Egregio Signor Marrucci,
mi pare di aver capito che il Comune di Roma spenderà un bel pacco di danari pubblici per i padri separati iscritti ad una associazione, dunque, se ho capito bene, non per tutti i padri separati in difficoltà, ma solo per gli eletti, pardon, gli iscritti.
A questo punto saranno i mortacci di qualche buonpresentatore che si impossessano di me, sarà che mi girano, ma, mi sorge spontanea una domanda: e le mamme separate che sono, aglio fritto? e le famiglie in affanno che fanno? Evidentemente la risposta del Comune di Roma è
“cazzi loro, tesoro”
Mi domando pure, già che sono in vena di quiz, ma sta bella pensata era proprio necessario spacciarla come buona notizia? Mha!
Saluti e buon lavoro
Anna Spina