La mattina si è aperta con un’intervista a Radio Black Out, la cui redazione ci consegna la sua solidarietà per il grave attacco che stiamo subendo. [clicca QUI per ascoltare l’intervista]
Riceviamo anche la solidarietà del Csoa Gabrio di Torino che, ricordiamo, segue a quella di tante altre realtà di movimento e del mondo della cultura italiana che ci hanno fatto e ci fanno sentire che non siamo sol* in questa battaglia.
Ecco il post dei compagni e delle compagne del Gabrio:
“Le compagne ed i compagni del CSOA Gabrio esprimono solidarietà a Femminismo a Sud, blog femminista e antifascista che ha avuto il coraggio e la coerenza di evidenziare come alcune e alcuni ‘intellettuali’, di sinistra e non, abbiano avviato nel tempo un processo di sdoganamento e di cosmesi di Casapound, realtà neofascista italiana. (link: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/12/16/chi-ha-sdoganato-casapound/). Parlare di Casapound senza far emergere il loro fascismo strisciante e subdolo, trascurando ciò che comporta e ha comportato in passato il fascismo, significa edulcorare una realtà violenta, che coltiva il culto della violenza e della sopraffazione verso il diverso ed il più debole.
A riportare le masse indifferenti alla realtà del fascismo di Casapound ci ha pensato il camerata Casseri il 13 dicembre, assassinando Samb e Diop a Firenze. Tale però è il livello di afFascinazione attuale, che nemmeno quelle morti sono bastate a far ragionare con onestà intellettuale chi ha contribuito ad un immaginario di Casapound costruito e fasullo, una Casapound fascista ma di ‘fascisti buoni’. E’ bastato che Femminismo a Sud mettesse questi ‘intellettuali’ di fronte alle proprie responsabilità, senza giudizi o conclusioni di sorta, ma rilevando il pericolo insito nel normalizzare contenuti inequivocabilmente fascisti, perché venisse attaccata ripetutamente e brutalmente.
I media mainstream hanno una pesante responsabilità nel formare l’opinione pubblica, e negli ultimi anni abbiamo assistito ad una marginalizzazione – quando non criminalizzazione – del pensiero antifascista, considerato un retaggio nostalgico o peggio, estremista del passato. I fatti dei giorni scorsi, ultima espressione del fascismo mai scomparso da questo paese, ci mettono di fronte all’importanza e alla necessità del portare avanti la lotta antifascista con tutte le nostre forze, e ci vedono in prima linea nel dare la nostra piena solidarietà alle compagne ed ai compagni di Femminismo a Sud. Antifascismo e resistenza sempre.”
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X Lidia C.
anche i cartoon della warner bros sono ottimi e non mielosi. Ora la smetto. Scusate
X Lidia C.
Il problema non sono tanto i film Disney che sono spesso di ottima qualità artistica e tecnica (e da Biancaneve a Mulan nei personaggi femminili una certa evoluzione c’è stata), ma la commercializzazione e volgarizzazione che si fa delle loro storie.
Comunque sia, per fortuna ci sono cartoon per ragazzi/e che sono diversi, c’è Myazaki, c’è la stessa Disney-Pixar e c’è sopratutto Shrek (che di Disney è una dissacrante parodia)
senza contare un bel film come Enchanted che è un omaggio ironico che la Disney ha fatto ai suoi cartoon classici
e non scordiamo i cartoni dark in plastilina di Tim Burton, Nightmare before christmas e La sposa cadavere, che sono veri e propri capolavori dell’animazione. Insomma la scelta è ampia
@Stupore
se parlar di sessualità femminile sia o no “politica dei fatti” decidiamolo magari in un altro thread 🙂 e non mi pare che noi facciamo politica in teoria, comunque.
ma a parte questo un chiarimento, certo. alessandra di pietro non ha dato alcuna adesione al Fem Blog Camp e non si è iscritta alla mailing list dei blog femministi che lo hanno concretamente organizzato in ogni dettaglio. dunque non sapevamo sarebbe venuta. personalmente io sapevo di tutta la faccenda ma non sapevo neppure che faccia avesse ed essendo tutt* noi molto impegnati nell’organizzazione dell’iniziativa io e altr*, quanto meno chi sapeva, non l’abbiamo neppure vista. ho saputo del fatto che lei fosse stata lì solo dopo e quando l’ho saputo per prima cosa ho detto che se ne sarebbe dovuto discutere con lei, prima, di come era andata la faccenda due anni fa. lo dico a te e lo ripeto, per l’ennesima volta a tutt*, giacchè noi, lei, non la conosciamo. punto.
Ci stanno programmando con queste mode. capitalistiche basta. now.
http://www.dailymail.co.uk/femail/article-2077635/Princess-Syndrome-Disney-heroines-teach-trade-looks-value-material-things.html
Mi stupisce molto che le compagne di femminismo a sud che già sapevano di avere a che fare con sdoganatori di fascisti non abbiano tutelato gli spazi torinesi che ospitavano il feminist blog camp permettendo ad una di queste sdoganatrici di fare dei reading al loro interno.
Spero che l’attenzione per le prossime volte sia più alta.
Spero altresì che il dibattito sui fascisti, che saranno ben contenti della visibilità ottenuta in questi blog, così come sulle radio di movimento, si sposti alla politica dei fatti e non delle pugnette, o dei ditalini, o delle tecniche di squirting.
Saluti femministi.