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Per i maschilisti è “estremista” occuparsi di lotta contro la violenza maschile su donne e bambini

Uno dei maschilisti fedeli alla religione della negazione e del revisionismo di wikipedia per occultare i dati sulla violenza maschile ha scritto nientemeno che a Il Giornale. Gli ha fornito una descrizione delirante della faccenda (della quale potete leggere qui) e ha usato termini come "femministe estremiste" e "sono contro la Pas". Quale sia la negatività dell’essere "contro la Pas" non lo sappiamo. Ma questo tizio ne parla come fosse una religione. Chi non è d’accordo allora è una estremista. Poi cerca di ammiccare nella direzione del suo ambiente naturale, ovvero la destra, e invoca l’aiuto de Il Giornale dicendogli che siamo "contro il pdl e il governo". Grande attestato di stima e rispetto per noi in questa italia bipartisan. Capiamo che costoro possano essere disorientati di fronte ad una posizione politica così chiara ma essere contro il pdl, contro il governo e soprattutto contro la PAS è un nostro diritto (se ancora esiste una democrazia e non una imposizione dall’alto di ciò che dobbiamo pensare). Ci dispiace per te/voi.

Il problema del tizio che invoca l’aiuto del quotidiano che ha messo le tette di veronica lario in prima pagina e ha mandato a casa il direttore dell’avvenire, boffo, è quello di definire "criminale" l’attività di salvaguardia delle pagine di wikipedia dai suoi (loro?) tentativi di stravolgimento. Così descrive una specie di organizzazione "eversiva" a capo della quale saremmo noi, poi alcuni utenti sparsi di wikipedia e infine anche l’Uaar. Scoprire che l’Uaar faccia parte della supposta "frangia" alla difesa di donne e bambini da uomini che vogliono nascondere i dati della violenza che subiscono non può che farci felice. Ma a dirla con le opinioni della stessa squadra di sovvertitori maschilisti l’asse si estende molto più in là addirittura fin dove arrivano i dati istat contro la violenza sulle donne

A capo ovviamente saremmo sempre noi, poi a scendere ci sono le ultime due ministre alle pari opportunità, carfagna compresa, i centri antiviolenza, l’istat. Eseguirebbero tutti i nostri ordini ed è questa la versione "equilibrata" che vorrebbero aggiungere in un paragrafetto della pagina di wikipedia sulla violenza di genere.

La cosa davvero sconcertante di tutto ciò – e bisogna chiedersi come e perchè in italia siamo arrivati a questo punto – è che i maschilisti, i teorici dei falsi abusi, e tutta la compagnia del gruppo di simpatizzanti di certi padri separati che vogliono nascondere le violenze maschili contro donne e bambini sotto il tappeto, stanno dicendo dunque che sarebbe "estremista" occuparsi di lotta contro la violenza sulle donne ed altrettanto "estremista" occuparsi di lotta contro la pedofilia.

Essere contro pedofili e maschi che ammazzano le donne per loro sarebbe una attività "eversiva". E se in una nazione che dovrebbe dirsi civile si arriva a questo capovolgimento culturale per cui siamo noi a dover subire quotidianamente intimidazioni, insulti, minacce (che abbiamo "in parte" documentato online qui, qui, qui, qui, qui, qui), squadrismi, cyberstalking, l’augurio di essere stuprate in gruppo da anonimi account, per il fatto di difendere donne e bambini dalle violenze maschili e di documentare i dati di queste violenze, allora c’è qualcosa che non va.

E dato che noi riteniamo questa una emergenza culturale, questo si un vero e proprio sovvertimento dei valori che dovrebbero tenere coesa una società che si dichiara contro la violenza sulle donne e i bambini, di sicuro e sapendo di avere assolutamente ragione, faremo presente questa situazione ovunque sia possibile, in tutte le lingue che conosciamo, ovunque ci siano donne e uomini che sono interessati a preservare la salute di altre donne e dei bambini. Volendo parafrasare un commento che voleva essere simpatico di uno dei soliti squadristi su facebook: diciamo che siamo oramai in tropp* a sapere e dovrete ammazzarci tutti/e. Culturalmente parlando, ovvio. Perciò, caro Baudaffi, puoi anche abbattere "Femminismo a Sud", come altri hanno abbattuto Peppino Impastato, Pippo Fava, e altri che tu sicuramente neppure hai conosciuto mai, ma non puoi abbattere la consapevolezza, oramai diffusa, di quello che sta succedendo.

Non siamo noi in errore. E se in italia si arriva al punto da criminalizzare le donne che combattono contro la violenza sulle donne e sui bambini, allora andremo al rogo, ma la storia sarà dalla nostra parte e le donne e i bambini e gli uomini che lottano con noi lo saranno altrettanto.

Non ci sono compromessi possibili. Non c’è mediazione che si possa fare sulla vita delle donne e dei bambini. Chiunque ritiene il contrario sbaglia.

D’altronde non abbiamo visto, a parte che in certi ambienti anche abbastanza noti, nessuna politica di sovvertimento dell’analisi di altri fenomeni criminali, nessun esempio di negazione del fenomeno mafioso/affaristico/corrotto. Attendiamo con ansia il momento in cui quelli succubi della cultura dei mafiosi faranno un partito in difesa dei suddetti e interverranno su wikipedia a proclamare, nonostante le condanne, la loro assoluta innocenza magari adducendo l’inaffidabilità di certa magistratura, dei pentiti e delle stesse vittime della mafia, che si sa, passano il tempo a sciogliersi nell’acido da soli. In questa italia tutto può succedere. Dunque ci aspettiamo anche questo. Isn’t truth?

 

Posted in Fem/Activism, Misoginie, Omicidi sociali.


2 Responses

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  1. barbara says

    no martina, sono in malafede. enorme malafede. fidati!

  2. Martina says

    Ma questi ci credono davvero a quello che scrivono, o sono totalmente in malafede?
    Voglio dire, quando uno fa un’affermazione come “il femminismo è anticostituzionale” (quando è esattamente l’opposto), non può non essere consapevole dell’enorme minchiata che sta dicendo – con conseguente figura di m…
    Forse credono davvero all’esistenza di un movimento che propugna la superiorità della femmina ,una cricca di streghe che complottano per l’asservimento del genere maschile. Ok. C’è anche chi crede che gli alieni governino il mondo.
    Ma almeno potrebbero inventarsi un altro termine (la fantasia certo non gli manca), visto che il significato del femminismo è liberazione dall’oppressione e dall’ingiustizia.
    Insomma, quello che voglio dire è: possibile che tanto odio sia alimentato soprattutto dall’ignoranza? La malafede c’è, è evidente, ma non credete che all’origine di questo livore, di questa persecuzione, ci sia prima di tutto una errata interpretazione? Qualcuno ha provato a spiegare loro il vero significato, storico e ideale, del femminismo? Gli hanno spiegato che dichiarandosi apertamente antifemministi, di fatto inneggiano all’oppressione delle donne?