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Identikit dei “padri separati” in rete

Sono tanti, hanno siti, spazi web, numerosi gruppi su facebook, alcuni veri altri sono fake in cui si attirano persone che condannano la violenza sulle donne e sono trascinate in conversazioni distorte in cui sono sempre le donne ad avere torto.

I loro account sui social network sono spesso accompagnati da foto con bambino in braccio. Molte volte hanno account falsi a nome di donne, uomini, simboli dei quali si servono per ottenere accesso ai profili di persone che reputano "nemiche".

Si comportano da camerati, attuano una forma di squadrismo a vari livelli. Ci sono quelli che insultano in modo politicamente scorretto ("le donne sono tutte troie e dovrebbero stuprarti brutta puttana!"), quelli che insultano in modo politicamente corretto ("le donne provocano e a volte istigano alla violenza contro di loro"), quelli che argomentano con stile e raffinatezza per opporre la loro moderazione al troll che un attimo prima aveva dato della troia alla loro interlocutrice ("ammetterai che anche le donne sono violente e che spesso gli uomini sono vittime di errori giudiziari").

Votano spesso a destra. Qualche volta a sinistra ed è in quei casi che rimproverano alla "sinistra" di non aver preso troppo a cuore la causa della categoria maschile.

Sostengono che le leggi siano troppo favorevoli alle donne e che queste ultime siano addestrate a rovinare la "famiglia". Sono spesso antiabortisti perchè ritengono che l’utero delle donne gli appartenga al pari di tutto il resto. Sono orgogliosamente etero e perciò anche un tantino omofobi. Per i maschi che non la pensano come loro hanno pensato al termine "maschio-pentiti".

Dicono che le donne sono "mantenute" dagli assegni degli ex mariti ma poi se la prendono con noi femministe che lottiamo proprio affinchè le donne siano economicamente autonome e non debbano dipendere da nessuno.

Dicono che le donne hanno dei problemi a mollargli occasionalmente o perpetuamente le creature e poi se la prendono con noi femministe che diciamo da secoli che le responsabilità dei ruoli di cura, devono essere equamente spartite tra uomo e donna.

Dicono che le donne sono profondamente cattive ma poi sono lì a perseguitarle sotto forma di stalking virtuale (e reale) per ottenere la loro attenzione.

Dicono un sacco di sciocchezze e poi se la prendono con noi femministe che abbiamo a cuore la salute fisica, psichica, di ogni donna e bambina/bambino che esista al mondo.

Dicono che gli uomini subiscono tante ingiustizie ma non proferiscono verbo ogni volta che un romeno è vittima di "errore giudiziario".

Dicono che gli uomini sono in una condizione di grande oppressione ma poi non si pronunciano ne’ a favore dei migranti di rosarno massacrati dalla ‘ndrangheta ne’ a favore nelle centinaia di vittime di incidenti sul lavoro procurati a causa della avidità e della cattiveria di un sistema economico troppo spesso diretto, voluto e espresso da altri uomini.

Dicono che vogliono risollevarsi da una condizione di pesante oppressione e invece se la prendono con le donne, oppresse dell’economia malata tanto quanto loro e perdipiù schiavizzate al ruolo di mogli/madri, con delega al marito o ex marito aguzzino, di sorveglianza della truppa di donne che gratuitamente risolve il welfare di tutte le nazioni del mondo.

Dicono tante cose, questi padri separati ma in fondo ne dicono solo una: vogliono continuare a dominare indisturbati le donne, quelle con i quali sono sposati e perfino quelle dalle quali si separano che in virtù di chissà quale principio rintegono gli appartenga ancora.

Volete davvero evitare di avere donne a vostro carico?

Aiutateci a ottenere un welfare-state differente, che non sia basato sul modello familista, in cui le donne sono spinte a stare a casa a svolgere lavori di cura "gratuiti" senza alcun riconoscimento formale, giuridico, professionale, che valga come merito nel mondo del lavoro. Aiutateci a fare in modo che non siano le donne quelle prevalentemente licenziate in ogni periodo di crisi economica. Aiutateci a fare in modo che le imprese siano obbligate a offrire pari opportunità alle donne e ad assumerle. Aiutateci a fare in modo che non ci licenzino quando aspettiamo un figlio. Aiutateci ad essere indipendenti, non ci ostacolate nello studio, nella carriera, non insistete a proposito del fatto che le donne che lavorano sono "cattive", non date descrizioni misogine delle donne che lavorano (le perfide "donne in carriera"), non agevolate la mentalità che criminalizza le donne che vogliono fare altro oltre che essere mogli e madri o a parte che essere mogli e madri. 

Aiutateci a lottare affinche possiamo ottenere una autonomia economica e possiamo essere in grado di non dipendere più da voi. Dovrebbe essere vostro interesse farlo e in questo dovreste essere i nostri migliori alleati invece che i nostri peggiori nemici.

Volete che le donne non siano rassegnate a svolgere da sole i ruoli di cura?

Aiutateci ad affrontare la genitorialità SEMPRE, prima e dopo la separazione. Aiutateci con i figli per davvero e non solo quando vi serve per farci un dispetto. Aiutateci anche quando vogliamo una serata libera per andare a letto con un altro perchè è nostro diritto, esattamente come è il vostro, avere una vita sessuale, o avere semplicemente una vita. Aiutateci quando vogliamo andare al cinema, al mare, in vacanza, invece di trovare scuse idiote ogni volta che si presenta l’opportunità di lasciarci vivere in pace. Aiutateci a studiare, sviluppare le nostre professioni, evolverci sul piano pubblico, esattamente come noi da secoli facciamo con voi. Non esigete i figli per poi lasciarli a marcire in casa con le vostre madri perchè, ricordate, sono donne anche quelle e se è vero che volete finalmente seppellire il pregiudizio secondo il quale solo la madre ha diritto all’affido per il figlio allora dovreste cominciare a pensare a fare i genitori senza l’aiuto della balia.

Aiutateci quando i parenti sono in ospedale, quando gli anziani sono malati e hanno bisogno di cura, quando abbiamo figli disabili. Non fuggite di fronte alle responsabilità e non lasciateci da sole come fate tanto più spesso per poi venire a esigere attenzione quando si chiede che almeno contribuiate in forma economica ad affrontare spese per responsabilità che certamente riguardano anche voi.

Aiutateci a fare tutto quello che c’è da fare e sarete i nostri migliori alleati invece che i nostri peggiori nemici. 

Volete che il mondo tenga conto anche delle vostre fragilità?

Aiutateci a evidenziare come educare il maschio ad essere machista, testosteronico, pronto a fare la guerra e dominare l’altro sesso non sia una buona cosa. Aiutateci a sottolineare che "i maschi possono piangere" (non siamo certo noi a dire che non è così quanto piuttosto i vostri simili), che non sono in grado di caricarsi sulle spalle, tant’è che non ci riescono e che questo fallimento personale diventa anche sociale, la responsabilità economica delle strutture sociali, dalla più piccola alla più grande. Aiutateci a mettere in evidenza come le donne siano brave, in gamba, straordinarie se messe in grado di accedere a pari opportunità di studio, impiego, vita. Aiutateci a dire che chi commette violenza non è colto da raptus perchè non siete tutti "malati", siete semplicemente imperfetti e umani e come tali anche pericolosi perchè fino a che continuerete a ostentare "perfezione", "forza", "coraggio", "destrezza", capacità militare sarete tra quelli che assieme a noi ne pagheranno le conseguenze perchè è proprio il mondo che voi avete scelto come vostro che decide che i deboli non devono essere riconosciuti come degni di diritti.

Aiutateci a liberare il mondo dal machismo, dal sessismo, dalla misoginia, della quale vi servite per affermare alleanze tra voi "maschi", da qualunque parte esse provengano, e sarete i nostri migliori alleati e non i nostri peggiori nemici.

Volete che le donne smettano di denunciare violenze?

Questa è semplicissima. Smettete di fare violenza o di giustificare chi violenta, stupra, molesta, perseguita, ammazza le donne.

La violenza contro le donne non è una cosa cattiva da condannare solo a parole ma ogni giorno nelle vostre vite private a partire dal fatto che siete voi per primi a dovervi rimettere in discussione perchè insegnate ai vostri figli, quelli che dite di amare tanto, a odiare la loro madre e a odiare tutte le donne. 

La violenza contro le donne viene innanzitutto istigata, legittimata sul piano sociale. C’era un tempo in cui voi, mariti offesi, ammazzavate le donne per questioni "d’onore". C’era il tempo in cui potevate stuprare le donne e poi riparare tutto con un matrimonio. Esiste ancora il tempo in cui la donna che denuncia uno stupro subisce un processo peggiore rispetto a quello che subisce l’uomo accusato.

Non importa se vostra madre da piccoli vi ha mollato uno schiaffo o se vostra moglie vi ha insultati. Voi siete fisicamente più forti e i numeri parlano chiaro. Sono le donne ad essere vittime dei maschi e non il contrario.

Perchè siate credibili quando denunciate una condizione di "criminalizzazione del genere maschile" dovete mettervi in discussione, smettere di fare le vittime quando molestate le vostre ex mogli, smetterla di mentire e dire che non fate mai violenza, non stuprate mai, non ammazzate mai perchè siete bugiardi, uomini che si nascondono dietro ignobili menzogne e che esigono perfino che esse diventino il parametro per giudicare ogni denuncia fatta da una donna.

Volete che le donne smettano di denunciare violenze? 

Se pensate che i maschi che fanno violenza danneggino anche voi allora combatteteli, abbiate il coraggio di vedere la pericolosità che c’è dentro e fuori da voi e sarete i nostri migliori alleati e non i nostri peggiori nemici.

In ogni caso sarete sicuramente uomini migliori. Non alfa, non paraculescamente beta, ma semplicemente uomini migliori.

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Posted in Fem/Activism, Misoginie, Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. Viktorija says

    “Dicono che le donne sono “mantenute” dagli assegni degli ex mariti ma poi se la prendono con noi femministe che lottiamo proprio affinchè le donne siano economicamente autonome e non debbano dipendere da nessuno.”

    Ma quanto è vera questa cosa? E’ incredibile come moltissimi uomini vogliano la moglie casalinga e poi si lamentino di doverla mantenere dopo un divorzio; dove sta la coerenza?

  2. Serbilla says

    Questo post è bellissimo.