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Consigli in rete per #padriseparati: “spacca le gambe alla puttana o se vuoi falla fuori!”

Update: c’è stato un confronto aperto con chi gestisce il sito oggetto di questo post (leggete tra i commenti) e QUI ha scritto la sua risposta in cui suggerisce ulteriori informazioni a correzione di imprecisioni che lui ha rilevato. Tale risposta integrerà e correggerà il testo sotto che dunque attualmente contiene delle informazioni inesatte. Chiariamo anche che è stata modificata la parte del sito che definiva metodi inaccettabili di risoluzione dei conflitti e che egli ha ampiamente chiarito che non intendeva né istigare violenza alcuna né ovviamente praticarla. ___ (Fs)

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Azione di monitoraggio antisessista. Capitiamo sulla pagina del gruppo Antifeminist. Troviamo l’annuncio della nascita di un nuovo sito che regala consulenze ai padri separati. Pieno di buoni propositi e con una spiegazione convincente su cosa fare. Non rivolgersi ai tribunali, ci si riferisce alla donna come megera o puttana, importante l’azione da soli o in gruppi, il piano è sostanzialmente punitivo. Tutto scritto QUI. E QUI trovate il whois domain. QUI trovate la biografia di una delle persone che ha creato e gestisce il sito che sostanzialmente dice di aver vissuto una pessima causa di affido. Con grande rispetto per la sua storia personale provo a fare una sintesi. Egli imputa al legale della ex moglie (e agli ex suoceri) di aver convinto la ex (da lui accusata di avere problemi di alcolismo) ad usare delle “false accuse” contro di lui (non si capisce di che genere di accuse parli). La ex moglie avrebbe fatto ricorso per ottenere l’affido in via esclusiva – ritenendo la presenza del padre dannosa per i figli – e per concedere il diritto di visita (se non ho capito male da ciò che trovo in rete) al padre su supervisione dell’assistente sociale. Il tribunale dei minori ha però deciso che i figli non dovevano essere affidati alla madre e attualmente sono in affido agli assistenti sociali.

QUI trovate inoltre materiale sulla Pas – dato che viene tirata in ballo – e che medici e comunità scientifica internazionale, come sapete, non considerano una malattia. QUI trovate un dizionario dall’antifemministese all’italiano e viceversa.

Al di là di questo ci chiediamo se i bambini in generale piuttosto che essere affidati ad uno dei due genitori rischiano di finire in case famiglia vorremmo sapere perché si insiste con il dire che l’affido condiviso attenui e risolva la alta conflittualità degli ex coniugi o che sarebbe nell’interesse dei bambini se poi i bambini ne fanno le spese.

Tutto può comunque essere compreso e discusso. In generale quello che mi preoccupa è prevenire violenze e questo ultimatum che potrete leggere tra i consigli per i padri per cui o così o si fa del male alle donne non è esattamente un argomento accettabile. Essendo completamente d’accordo sul fatto che i figli debbano poter contare sulla presenza di entrambi i genitori e che nel caso in cui uno dei due genitori, padre o madre che sia, risulti dannoso per la vita del bambino, per violenze, fisiche e psicologiche, per abusi diretti e violenza assistita (ovvero quella alla quale assiste e che avviene tra i genitori), debba essere allontanato per precauzione, ciò che del testo trovato sul web ritengo sia inaccettabile è l’istigazione alla violenza sulle donne.

Tra le cose più interessanti che vengono suggerite ai padri ci sono frasi come:

Se tua moglie ti porta in tribunale, non andarci.

Se avete una prova schiacciante che la madre dei vostri figli si prostituisce, si droga o abusi sul minore… non pensate al tribunale! Non sperate nella giustizia. AL SISTEMA, DI VOI E DEI VOSTRI FIGLI NON IMPORTA NULLA! Inoltre… NON DENUNCIATE LA MADRE DEI VOSTRI FIGLI. Le denuncie ai Carabinieri che riguardano i bambini vanno a finire immediatamente sulla scrivanie di P.M. (pubblici ministeri) che AUTOMATICAMENTE coinvolgono gli assistenti sociali!” (e finirebbero in case famiglia)

Fate di tutto per non avere conflitti con la madre dei vostri figli. Se i conflitti non sono evitabili perche’ la megera vi fa di tutto per causare reazioni, uscite di scena fino a che non ci sara’ stata la sentenza del giudice al quale la vostra ex si e’ presentata per l’affidamento dei bambini.

Al punto 3 si dice che:

Appena ricevuto il ricorso per l’affidamento dei figli, lo leggerete e vi prendera’ male. Un mix di violenza e di sdegno vi colpira’ come un treno. Andate dalla puttana e spaccatele le gambe con una mazza da baseball. La gente si chiedera’ cosa avra’ mai fatto di male per meritare una cosa del genere. Ad ogni sua azione legale, rispondete con punizione fisica. Se oltre a lei ci sono familiari, fate lo sesso con loro… suocero o suocera che sia perche’ nel 90% dei casi, la vostra ex e’ stata plagiata e/o lavata di cervello dai suoi genitori. Se erano persone per bene, l’avrebbero fermata.
Se proprio vuoi, falla fuori. Meglio 2 anni in galera che a dormire in mezzo di strada per il resto della vostra vita con il cuore a pezzi per aver perso i vostri figli.

non parlare con nessuno. Nessuno ti capira’ e nessuno ti aiutera’. Se proprio volete parlare perche avete bisogno di conforto e pacche sulle spalle condividete le vostre pene nei tanti gruppi dei padri separati in facebook.
Se invece volete alleati alla vostra azione punitiva, allora parlate pure con noi. A noi piacciono gli uomini, non le mezze calzette.
Siamo in guerra. Evita come la peste tutti coloro che ti dicono “con la violenza non si risolve nulla”. ”

Attenzione al sistema Nazi femminista. Quelli sono diabolici. Non parlare, non scrivere… agisci e basta. Se non hai precedenti penali, te la caverai con poco.” (per questa affermazione si fa aiutare da un bel video di Marco Travaglio in cui il giornalista spiega quanto è più semplice per un ex marito ammazzare l’ex moglie piuttosto che divorziare… grazie Marco, eh! Sei tutt* noi!)

Infine c’è un Piano che si può leggere solo se inserisci una password e se sulla pagina pubblica sono scritte le cose già citate mi chiedo cosa ci sarà scritto mai in quella pagina nascosta.

Comunque, interrogato sulle sue intenzioni però la persona che annuncia la nascita del sito e del piano rivoluzionario ci conforta dicendo che non ammazzerà la sua ex moglie. Di questo, certo siamo molto liete. Del fatto che un Vignettologo Antifemminista gli suggerisca di non fare cazzate e di mantenersi lucido per non dare a noi spunti di recriminazione non siamo invece felici proprio per nulla. Buona lettura! (cliccate sulle immagini per ingrandirle o leggete tutto QUI)

Posted in Misoginie, Omicidi sociali.


55 Responses

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  1. Tiresia says

    Fikasikula sono concettualmente in pieno accordo con te e capisco perfettamente le tue decisioni come moderatrice. Il mio unico appunto era sul fatto che io non ho attaccato gabriele sulla sua vicenda personale, che non ho voluto commentare proprio per non invadere la sfera intima, ma mi sono limitato a commentare le sue frasi decisamente più che opinabili.
    Lui di contro ha invece proprio troncato il dialogo e richiesto esplicite informazioni personali che cmq non sono servite come credenziali a quanto pare (ma che sono cmq lieto di aver condiviso). Capisco però perfettamente che in un tema del genere sia estremamente complesso districarsi tra l’oggettivo e le vicende personali visto che è già difficile capire dove inizia uno e finiscono le altre.
    Ad ogni modo spero anche io che in futuro si possa discutere nuovamente di questi argomenti a livello concettuale, anche se le vicende personali contribuiscono a renderci ciò che siamo ed arricchiscono anche il cammino altrui.

  2. Gabriele Cripezzi says

    “Probabilmente, a differenza tua, fikasicula, non sono ancora riuscita a compiere un completo processo di elaborazione del mio doloroso vissuto e pertanto mi abbandono ad indebite deduzioni ed illazioni quando un uomo fa certe affermazioni.”

    Esatto Maria. Ho detto “grigino”, lo hai interpretato come “grigio” e lo hai riportato come “grigio scuro”

    Una Maria che è un terreno fertilissimo per le campagne denigratorie sull’uomo.

    Sai quante Marie ci sono nel mondo? Il risultato è questo: http://padriseparati.org/blog/una-scia-di-sangue/

  3. fikasicula says

    @Tiresia, io non ho editato nessuno dei commenti di Gabriele primo perché è la persona evocata sul post e per diritto gli tocca una replica e se a causa del nostro post viene anche criticato e giudicato gli tocca una replica tripla. Lo dice la legge ma lo dico pure io. Perché se sente lesa la sua immagine può esigere a risarcimento di vedere pubblicati i contenuti così come li manda. e noi non si dovrebbe neppure commentarli.
    secondo perchè nei suoi commenti, a parte qualche insulto, non mi pare che sia entrato nel merito delle vostre vite, giudicando le vostre relazioni o che. ma ripeto, ci sarà tempo e modo di confrontarci, qualora se ne verificasse l’occasione sul linguaggio che lui o altri usano e ancora ripeto, se io facessi l’analisi logica delle cose che lui scrive e gli sottoponessi una mia critica sono certa che non mi risponderebbe con un insulto. se una persona si sente giudicata a priori senza possibilità di appello questo certo non dispone positivamente al dialogo. No?

    @maria, mi dispiace molto per ciò che hai vissuto e per il fatto che tu non ti sia ancora liberata del peso enorme che può costituire un trauma. liberata nel senso che io la vedo come una prigione che ti restringe le possibilità anche di guardare le complessità astraendoti dalla tua singola esperienza e guardando il mondo per ciò che è, articolato e complesso, dove non puoi risolvere tutto in binarismi e dove le uniche certezze che hai è che siamo esseri umani, senza esclusione alcuna. il testo che tu hai analizzato non è quello che era oggetto di critica. non perchè io condivida le frasi di cui parli ma perchè ha semplicemente il diritto di esprimerle. se qualcuno a me dicesse che le donne bisogna che ti temano per stare insieme lo criticherei e lo rappresenterei con un uomo con la frusta a ripetere le battute di certi capi indiani nei confronti delle squaw. erano loro che dicevano che le donne per starci assieme e per indurre rispetto bisognava batterle. ma siamo sul piano della teoria e non mi permetto di dare un giudizio sulla vita di Gabriele né di far concludere da quel ragionamento di aver capito tutto su come lui gestisce le relazioni. il testo che avevamo messo in evidenza e che lui ha modificato è giusto un altro che parlava un linguaggio che lui stesso ha giudicato esagerato. ti basta rileggere il post per sapere a cosa mi riferisco. e questo è quanto basta a risolvere la questione.

    vi abbraccio tutt*

  4. Maria says

    Vorrei che mi fosse consentito porgere le mie scuse a tutti: a Gabriele, a Fikasicula, al Collettivo che gestisce il blog.
    Vorrei, comunque, se mi è concesso, offrire una spiegazione del mio comportamento in relazione a un commento che sapevo sarebbe stato opportunamente emendato, ma che avevo concepito come risposta a cybergrrlz, il cui atteggiamento dialogante mi pareva fondato sull’errata convinzione che nell’articolo “Salviamo il mondo” Gabriele avesse rimesso radicalmente in discussione le sue precedenti posizioni. Ma questa non rappresenta comunque una giustificazione, anzi, semmai un’aggravante!
    Il fatto è che, leggendo nell’articolo di Gabriele affermazioni di questo tipo: “Le donne vogliono essere dominate” ,”La donna per rispettarti deve anche temerti” ,”Qui diventa importante la paura che la femmina ha di te. Se non ha paura sgarra”, vi ho individuato la manifestazione delle stesse concezioni sottese alle dinamiche relazionali che hanno generato tanta violenza nella mia famiglia. E’ per questo che da queste asserzioni ho tratto deduzioni che per rispetto non avrei dovuto trarre. Chiedo di nuovo scusa.
    Il problema è che sono vissuta in un clima dominato dalla paura e, credetemi, fa male, tanto male sapere che ci sono uomini convinti che le relazioni con le donne debbano essere impostate su questo sentimento. I rapporti fra i miei genitori erano molto conflittuali e io ho assistito ad episodi che preferisco non riferire.
    Non è stato meno traumatico vedere da grande un’altra mia familiare, incinta, sbattuta contro il muro e afferrata per la gola dal suo fidanzato in un tentativo di strangolamento. Non so davvero cosa sarebbe successo se io non fossi stata presente e non avessi reagito prontamente. E c’è pure di peggio, inclusi due tentati omicidi commessi da un altro ex di questa mia familiare nei confronti della sua nuova compagna e della loro bambina.
    Quando certi uomini, poi, affermano che per loro il sesso è strumento di dominio sulla donna, ecco, anche questa asserzione mi turba profondamente ed evoca nei miei ricordi violenze conosciute o subite. Quest’ultime, certo, son poca cosa rispetto a quelle cui ho assistito, ma hanno concorso, insieme a molteplici altre cause, a determinare la mia anoressia: una malattia dalla quale, per fortuna, sono guarita da tempo.
    L’anoressia non scaturisce, almeno nel mio caso, dall’incorporazione e dalla riproduzione dei modelli dominanti di rappresentazione della donna. No: a me non interessava semplicemente dimagrire e poter esibire un corpo magro e seducente. Al contrario! Ero molto più affascinata dall’idea di sopprimere il mio corpo ingombrante, oggetto di attenzioni indesiderate, e sottrarlo al talvolta reificante sguardo maschile. Il tentativo di annullamento del corpo comporta la desessualizzazione, attraverso la quale, pensavo, avrei conseguito lo status di soggetto. Desideravo disincarnarmi, sfuggire alla materialità del corpo, rendermi invisibile, affinché acquistasse visibilità e risalto la sola componente di me che ritenevo degna di ricevere nutrimento e valorizzazione: la mente. Lo so: si trattava di un progetto folle, delirante, ma mi ci è voluto qualche anno per capirlo.
    Ho impiegato parecchio tempo per superare la paura che mi incutevano i ragazzi.
    Ma tutto questo non serve a giustificarmi. D’accordo.
    Probabilmente, a differenza tua, fikasicula, non sono ancora riuscita a compiere un completo processo di elaborazione del mio doloroso vissuto e pertanto mi abbandono ad indebite deduzioni ed illazioni quando un uomo fa certe affermazioni.
    Rinnovo le mie scuse a tutti e perdonatemi se vi ho frantumato le ovaie.
    Mi asterrò d’ora in poi dall’intervenire su argomenti così scottanti.

  5. Tiresia says

    Perdonami, non ho letto le righe cancellate quindi non mi addentro sui dettagli dei pensieri espressi. Ho cercato di schivare in ogni modo il paternalismo quando ho dato il mio consiglio ma come ben sappiamo purtoppo i meccanismi sociali sono quelli e il mio genere purtoppo cambia lo stesso senso delle parole.
    Capisco il voler evitare a tutti i costi una gogna mediatica però almeno a me (non voglio parlare per altri utenti) è sembrato che ci sia stato un eccesso di tutela che ha paradossalmente troncato il dialogo da parte nostra (a me non ha mai neanche rivolto la parola).
    Io non vado pazzo per i forcaioli ma non per questo i criminali (uso il termine opposto visto che sono i 2 eccessi ma non lo attribuisco a nessuno) non diventano per questo mogliori.
    Magari alcuni commenti possono essere stati forti ed è giusto che siano stati moderati ma non ho visto la stessa forza nei confronti di ospiti che hanno potuto scrivere frasi molto forti in piena libertà e con un paio di frasi si sono scrollati di dosso esclamazioni molto pesanti giustificandole come semplici “raptus”.
    Ribadisco che non voglio difendere a priori le esclamazioni troppo forti ma come tu non sopporti i forcaioli io sono estenuato dal vedere come i violenti riescano sempre a farsi giustificare e difendere facendo le vittime e soprattutto senza mai aver aperto un dialogo vero con la scusa che siano gli altri cattivi a non concederglielo.
    Detto questo continuerò comunque a leggervi con piacere e se un giorno si deciderà di aprire un’altra discussione sull’argomento spero di partecipare.

  6. fikasicula says

    @Tiresia, no. La risposta di Serena non lo è giustificata perché stabilisce, con un giudizio lapidario, che con uno che eccetera eccetera non ci si deve parlare. Lo ha detto lei. Non mi sorprende che lui dica lo stesso. E prima ancora un’altra si è arrogata il diritto di dare un giudizio sulle dinamiche delle faccende di Gabriele. E nell’ordine ho segato un rigo sul commento di Serena, che era alquanto offensivo pure per me (molto di più di quello che ha scritto Gabriele) e due righe in quello di Maria (credo) alla quale non permetto di insinuare nulla sul privato della vita di persone che non conosce. Sono loro che hanno deciso che con Gabriele non ci si deve parlare e perfino tu, le cui riflessioni e i cui interventi capisco e in gran parte condivido, hai stabilito sulla base di presunte linee di pericolosità che fosse non prudente per me avviare conversazioni con lui con un pizzico di paternalismo e un dubbio sulla mia capacità di intendere e volere. Il pregiudizio c’è da parte di entrambi. E’ bollato, chiuso, finito. Non ci si parla. Idem lui nei vostri confronti. Non è per questo che abbiamo pubblicato il post, che ‘sti cazzi non ho ancora neppure avuto il tempo di correggere e grazie a Gabriele per la pazienza. E’ a questo punto mi assumo io la responsabilità dell’errore. Avremmo dovuto rilevare la sua pagina senza tirare in ballo la persona ché mettere alla gogna la gente non è una cosa che facciamo. Involontariamente e per tentare di fare osservare, di farglielo arrivare, un contenuto che andava cambiato abbiamo offerto un soggetto perfetto da linciare contro il quale scagliare giudizi e sentenze. E io i giudici e le giudicesse da tastiera in generale, forcaioli e travaglisti non li sopporto a prescindere, figuriamoci in un caso come questo. E questo personamente mi porta a rivedere un metodo che va cambiato. Faccio autocritica. Mai più daremo ossi alla rabbia di chi non sa ragionare. Finchè si tratta di ragionare, criticamente, anche in modo aspro, bene, ma la pelle delle persone non si tocca. Ché poi, perdonami, ma se io che sono sopravvissuta ad una gravissima violenza sono tanto serena, ironica, viva e in grado – e non da ora ma da decenni – di elaborare lutti e dolori e di parlare con chi potrebbe pregiudizialmente evocarmi fantasmi e traumi del passato non capisco che problemi abbiano gli altri.
    Io inviterei tutt* a questa riflessione. E per chiarire non sto facendo la prezzolata per ingraziarmi qualcheduno ché spero si sappia che io una sola cosa ho nella vita ed è l’onestà intellettuale. Posso sbagliarmi, senza dubbio, ma questo è ciò che penso. Perciò a prescindere dalle stoccate con riferimenti offensivi, gratuiti e brutti e quel che vuoi, direi di chiudere con sfide lanciate e raccolte, ché di gestire testosterone in libertà qui veramente non ho voglia e questo thread, vi prego (Gabriele, mi appello al tuo buon senso perché altrimenti la faida continua e fate esplodere il server), chiudiamolo rinviando qualunque discussione dove il capitolo di apertura non sia una persona. Confrontiamoci tutti, senza insulti e pregiudizi, reciproci, a margine di argomenti generali. Vi abbraccio tutt* e prendetevela con me. Io ho commesso un errore e io me ne assumo la responsabilità. Ok? Grazie!

  7. Tiresia says

    Fikasicula io capisco perfettamente il tuo discorso e sono anche a favore del dialogo ma servono anche delle premesse e delle basi perchè questo avvenga. Se una persona decide di aprirsi e raccontare i suoi pensieri e la sua storia lo rispetto ma solo fino a quando non diventa offensivo ed in quel caso la risposta di Serena è più che giustificata.
    Se però Gabriele decidesse di parlare senza insultare e soprattutto aprire un dialogo vero, ossia con tutti senza discriminazioni sarei il primo a raccogliere la sua sfida nel trattare certi argomenti. Negli ultimi interventi di questa persona però mi sembra ci sia solo una forte chiusura e nessun tipo di dialogo ma solo una sfilza di insulti abbastanza gratuiti oltre che piuttosto singolari..
    Francamente però non mi va di andare sul blog di una persona del genere perchè non mi va di appoggiare un ricattino di questo tipo. Ci sono tantissimi post recenti qui dove poter discutere e mi sembra che il dialogo sia più che tutelato quindi se veramente vuole parlare di spazio mi sembra ne abbia abbondante per lanciare qui la sua sfida.
    P.S.: se questo può aiutare ho più di 30 anni, sono maschio, eterosessuale (se questo tranquillizza qualcuno) ma ringrazio gabriele perchè involontariamente mi ha attribuito una delle migliori definizioni che abbia mai ricevuto.

  8. fikasicula says

    cari e care, sono appena rientrata da una splendida manifestazione e sto per scappare a fare un’altra cosa altrettanto bella.
    Tiresia (si Gabriele, è un uomo ed è una bella persona) te la dico in breve. abbiamo esposto qui in bella mostra la faccia di Gabriele per dirgli che un suo contenuto non ci piace. Siamo noi che lo abbiamo evocato. Non è arrivato aggratis. Lui è venuto, ha cambiato quel contenuto inaccettabile, si è rimesso in discussione per quel che ha voluto, ha esposto finanche la sua storia pelo per pelo, il che non era neppure dovuto e non era dovuto niente, qui di fronte a noi, consesso di persone “ostili” in generale, senza faccia che arrivano e esprimono un giudizio, una opinione, più o meno complessa. il punto è che non è un monumento, un pilastro, pezzo di carta morta, della quale puoi dire uh che schifo, strappi e vai. è una persona. e con le persone ci si parla. e se invece che fermarti a ragionare sul contenuto che ha prodotto estendi il giudizio alla persona lei lo fa, l’altra pure, i primi commenti qui determinavano che era da denuncia, eccetera eccetera, e allora lo fa anche lui. Gabriele sa che io e lui condividiamo forse il 2 % di opinioni e per il resto molte cose che dice non mi picciono, il suo modo di esprimersi e di bollare te come infante e quell’altro come altra roba non mi piace affatto, ma non mi piace neppure che si pretenda che io rutti per determinare che non condivido ciò che scrive. parlo l’italiano, qualche volta so anche scrivere e non capisco perchè io debba indurirmi per mostrare quanto sono fedele alla causa. magari adesso modero tutti e smettete di insultarvi reciprocamente perché per quello che mi riguarda gli insulti non mi piacciono da qualunque parte arrivino. la pensa in modo diverso da me, da voi? io gliela sto dicendo da tre giorni e finora mi pare che le mie opinioni non siano state ne fraintese né mi sento inascoltata. ma se gli piazzi addosso una lettera scarlatta e stabilisci che con quello lì non ci parli e al di là del linguaggio non ti pigli neppure la briga di provare a immaginare quali possano essere le vicende spiacevoli e dolorose che una persona possa aver vissuto e si porti dietro, se tutto quello che si riassume alla fine è “ma perchè stai parlando con quello che non è uno con cui parlare?” che risposte ti puoi aspettare? specifico che mi permetto di esprimere pensieri sulla maniera di parlare con la gente perché mi state spiegando voi come dovrei io comportarmi in questa fase. Non sto dicendo che siete sbagliati voi. Ma non lo sono neppure io. Troppo morbida e troppo x o poco y, sono giudizi sulla mia maniera di trattare questa questione. Lo rispiego. Io non rutto. Io parlo. e se tutti smettete di insultare tutti sarebbe una gran cosa. e tiresia, che voi siate stati scostretti a scusarvi il doppio non mi pare. insisto: state parlando di una persona che io non permetto sia sottoposta al dileggio. dopodichè in un’altra circostanza, in un altro contesto, per un altro post il cui oggetto non sia Gabriele in quanto lui, come persona, gi dirò, come finora ho sempre fatto, esattamente quello che penso delle cose che scrive, del perchè non mi piacciono e di quali sono i punti che mi offendono e che mi feriscono. e sono più che certa che mi ascolterà. vi auguro una buona serata e fuggo. sperando che nessuno si senta ferit@ più per nessuna ragione.

  9. Gabriele Cripezzi says

    Per quanto riguarda l’articolo “Salviamo il Mondo”, leggo critiche al mio modo di vedere il rapporto uomo-donna. Si sono all’antica, molto ed accetto che le donne moderne non accettino un certo tipo di maschio. Ma vi prometto che se verrete a discuterne nell’articolo, commentando, risponderò se isnieme al commento vi presentate dicendo la vostra età. Non parlo di certe cose con i ventenni e non parlo di certe cose con chi no mostra una certa maturità. Però una cosa ve la posso dire subito… attente a venire a parlare con me perchè potreste anche uscirene con le “ossa rotte”, nel senso psicologico. Entrare in certi argomenti (sessualità, rapporto uomo-donna) può essere molto pericoloso. VI lancio una sfida…

    Vogliamo scommettere che se affrontiamo l’argomento, alla fine scoprirete che il problema è dalla vostra parte e non dalla mia?

    VI ripeto, donne (Non Tiresia, teresina o come si chiama.. tu non sei un uomo, secondo me, sei un qualcosa di indefinibile) prima di addentrarvi in territori del genere, pensateci bene

  10. Tiresia says

    Argh non riesco a stare al passo 🙂
    Serena (che ringrazio) magari è stata un pò irruenta ma in effetti è parso anche a me che tu sia stata un pò troppo morbida, soprattutto verso uno che continua ad esprimere concetti violenti e ad insultare.
    Come ho detto in precedenza io mi trovo un pò a metà strada perchè ammetto di non avere la tua pazienza nel cercare il dialogo nè la forza di serena, pur ammirando entrambi gli atteggiamenti.
    Non voglio criticare il tuo modus operandi ma mi sembra che ci sia troppo rispetto verso opinioni che di rispetto non ne hanno affatto e capisco l’indignazione di Serena per questo.
    Lungi da me chiedere linciaggi ma non è neanche necessario cercare motivazioni nobili dove non ve ne sono. E per quanto riguarda il mettere in piazza la propria storia personale mi sembra che questa persona già lo faccia in un blog e su facebook.. non ha aperto il suo cuore a noi, ha solo continuato quello che già faceva…
    Con questo non voglio comunque darti contro, il tuo atteggiamento denota che sei una splendida persona, ma io non credo che si possa riuscire a far sbocciare certi valori in persone in grado di mettere le mani al collo alla donna con cui si è costruita una famiglia (istituzione assai ambigua).
    Anche perchè questa persona è arrivata qui per pretendere correzioni, insultare e parlare solo con chi decide…. in questo contesto l’approccio di Serena è almeno alla pari.

  11. Gabriele Cripezzi says

    Vedi… ci sono persone come questa Sandra, che sono il marcio della società. E’ per colpa di persone così se il mondo è lo schifo che è.

    “Dialogare con chi dice di volere spaccare le gambe alle donne separate?”
    Questa sarebbe la sua interpretazione “sana” di quello che voi, nell’articolo avete scritto?

    Mi dispiace ma sono sempre più convinto che certe persone non dovrebbero avere la libertà d’espressione. Internet è una bella cosa ma se non ci fosse gente così sarebbe il top

  12. Tiresia says

    Scusate un ultimo appunto, non avevo ancora visto l’ultimo post:
    a mio modo di vedere si è creato un piccolo paradosso perchè chi si è indignato davanti a quel delirio violento da troglodita che emerge continuamente dalle affermazioni riportate si è dovuto giustificare il doppio rispetto ai vari maschi o presunti tali che difendevano posizioni abbastanza ambigue e non parlo solo per me.
    Tanto per concludere e confermare c’è l’ultimo “sfogo” di questo soggetto che se la prende con una certa Trischa ricoprendola di insulti che poi alla fine giustifica nel tipo modo degli ignoranti come semplici constatazioni. Sicuramente non si riferisce a me perchè una persona di tale maturità e cultura, che fa riferimenti a sindromi di Medea, conosce senza dubbio il nome che uso come nickname e avrà capito come si parla al maschile, ma esprimo comunque la mia solidarietà verso questa persona attaccata… (peraltro uno che ci tiene cosi tanto al precisare e correggere non farebbe mai un errore così grossolano)
    Trovo però singolare una tale apertura verso attacchi gratuiti e punti di vista che sono ben oltre l’opinabile…

  13. fikasicula says

    Tiresia certo, sul limite e la fermezza io sono d’accordo. hai visto traballare le mie opinioni? ho detto cose sulla materia non condivisibili? a me non pare. e guarda un po’ il fatto nuovo è che le sto dicendo direttamente alle persone che sono oggetto delle mie critiche e delle mie riflessioni. dici che è un male? a me non sembra.
    dopodichè si, il mostro non è dentro di noi. o lo è o lo abbiamo cacciato via. o come ti pare. ma i mostri non esistono. a meno che non si tratti di visioni culturali spasmodicamente alla ricerca di materiale umano da demonizzare. come nei film, eliminati i quali poi si ha una visione catartica della vita. esistono invece persone. e con le persone soprattutto se mi piglio l’ardire di criticare un contenuto che producono evidentemente io ci parlo. e ora scusate ma vado a manifestare e a fare festa. 🙂

  14. fikasicula says

    @Serena, qui nessuno giustifica niente. Dove hai letto che io giustifico quello che ha scritto Gabriele? lo ha modificato. Mi sta bene. si sta parlando di linguaggio e io non mi permetto di fare il processo alla sua persona. e non giustifico neppure le violenze, tutte. di qualunque genere. ma Gabriele è venuto qui e sta discutendo con noi e non lo espongo al dileggio in nessun modo. Cos’è che non mi perdoni? Il fatto che voglio solo ragionare o il fatto che t’ho tolto la libertà di mettere al cappio qualcuno che era un soggetto perfetto da linciare? Qui questa cosa non si fa a prescindere. E Gabriele, mettila come vuoi, s’è messo in gioco, ha raccontato i cazzi suoi, ha risposto anche alle nostre domande. Chi cazzo glielo faceva fare? tu avresti fatto lo stesso? io probabilmente no. perciò finiscila. e basta con ‘sta marcetta delle deluse che se non spari in bocca alla gente che consideri nemica non sei lieta e se ti vedono disarmata corrono subito a dirti di rimetterti la divisa. rilassati sere’. è l’otto marzo. è festa. almeno lo è per me. e io non faccio il soldato mai. spero sia chiaro per tutt*. ah, per precisare, questa è una mia iniziativa e non coinvolge il collettivo. sono io che sto chiacchierando con gabriele e antifemministi e padri separati. tanto perchè non usiate questo argomento – sai i soliti e le solite detrattrici e detrattori – per spalare merda sul nostro blog. la faccenda ha un nome, il mio. fikasicula. spalate merda solo su di me. ok? ciao

  15. fikasicula says

    Gabriele sono in giro adesso. Appena torno intanto provvedo a modificare il post nelle parti da te indicate. Sui temi dibatteremo a lungo. Pas in testa che io non considero una malattia. Per aver messo a nudo la tua storia ed esserti qui esposto a giudizi, dicendo, a tuo modo, cose anche molto contestabili e non condivisibili, e sottoponendomi critiche che accetto e comprendo io comunque ti rispetto. Non so se saprei fare altrettanto. Andare su un sito antifemminista dove si parla di me a sottopormi in un modo o nell’altro ad un processo pubblico. Ci tengo a chiarire perciò che non sei e non sei mai stato tu sotto processo ma le cose che hai scritto. Nessun giudizio sulla tua esperienza e su quello che hai vissuto. E sempre parlando di violenza e comunicazione a me interessa che sia possibile di discutere anche della violenza comunicativa. La violenza non ha mai giustificazioni. Chiunque sia a praticarla o esprimerla. In ogni modo, in qualunque circostanza. Questo è quello che penso. Con rispetto, comunque, e dividendo ogni piano e ogni situazione perché c’eri tu e nessun altro e io non so cosa farei se mi trovassi nelle stesse circostanze. Buon otto marzo anche a te.

  16. Tiresia says

    Fikasicula non volevo assolutamente sminuire le tue capacità nell’affrontare l’argomento e mi sono permesso di dare quel suggerimento solo perchè su alcuni temi forse sono un pò paranoico. Non vorrei mai imbavagliare o chiudere in casa qualcuno perchè potrebbe essere in pericolo, altrimenti vincerebbe chi fa le minacce, ma proprio per questo è necessaria un’attenzione maggiore.
    Non voglio demonizzare nessuno ma non commettere nemmeno l’errore opposto perchè l’arma più tipica di certe categorie di pensiero è proprio quella di sminuire e minimizzare.
    Il fatto che conosciate di persona questi problemi ma cerchiate comunque un dialogo è uno dei motivi per cui vi stimo e seguo questo blog ma mi trovo comunque a metà strada tra questo atteggiamento e quello delle donne che hanno invece fatto commenti più combattivi (se non del tutto giusto quasi niente sbagliato diceva qualcuno più bravo di me).
    Per farla breve (lo so tendo ad essere prolisso) trovo giustissimo cercare di capire l’altro, tanto vi ho dedicato praticamente tutti i miei studi, ma oltre un certo limite sono per una certa fermezza (mai violenza ovviamente).
    Cmq se posso permettere un unico appuntoda maschio che non sopporta il maschilismo il solo identificarmi con certi atteggiamenti mi disgusta…quindi posso accettare che il mostro è con noi ma non dentro tutti noi.. 🙂

  17. Serena84 says

    seguo da molto il vostro blog e stimo molto eil vostro coraggio e le vostre iniziativa ma stavolta sono totalmente in disaccordo con fikasicula e assolutamente d’accordo con Tiresia. Va bene non demonizzare l’avversario politico ma insomma, mi pare che qui si rasenti davvero il buonismo ad oltranza. Dialogare con chi dice di volere spaccare le gambe alle donne separate? E lo consiglai anche ad altri?? e poi giustificarlo perchè, poverino, ha ritrattato ed è giunto a più miti consigli? ma credete davvero che una persona che dice e scrive cose simili possa ritrattare? diamo anche a lui il beneficio del “raptus”, dello “sfogo” come quello che i media spesso danno a chi ammazza le donne? da voi non me lo aspettavo. E sinceramente credo che porgere l’altra guancia sempre e comunque e fare le “mamme” di queste persone.

  18. Gabriele Cripezzi says

    Allora la mie riposta all’articolo è qui: http://padriseparati.org/gabrielecripezzi/in-internet/risposta-ad-un-articolo-su-un-sito-femminista

    Per quanto riguarda i commenti…

    Continuo a dire che sono libero di scegliere con chi relazionarmi o no. Il fatto che sono disposto a scrivere qui ed a relazionarmi con fikasicula dovrebbe essere sufficente a far capire che non ho paura di affrontare discussioni, cara Trischa. Io non parlo con te perchè da quello che scrivi capisco che non sei una persona con la quale mi voglio relazionare. Ignoranza, immaturità ed anzhe basso QI. Scusami ma non sono offese, sono le mie opiioni. Puoi pensare quello che vuoi di me, non m’importa.

    Anzi farò di più. Prenderò i tuoi commenti e li commenterò sul mio blog. Non sarà un modo di dialogare con te ma solo un pretesto per far capire al mondo come funziona certa gente (la loro psicologia e la lora bassa capacità di interpretazione e di analisi.

    SPero di non aver fatto un torto a nessuno esprimendo la mia opiione sul siggetto in questione.

    CI sono altri commenti che meritano lo stesso trattamento e lo farò, presto.

    Ultima cosa… quoto complimentandomi con fikasicula, cnora una volta:

    “Non facciamo, non fate, l’errore di demonizzare l’avversario politico al punto tale da trattare con sufficienza e a priori le cose che dicono. A me interessa capire. Ci sono vite, si esprimono in modi che spesso mi offendono ma questo non significa che siano cattive persone.”

  19. fikasicula says

    Tiresia, ti ringrazio molto del suggerimento. Ti tranquillizzo. Sono una sopravvissuta alle violenze “domestiche” e conosco per averli analizzati in mille anni, tutti, ma proprio tutti, gli aspetti di una relazione morbosa e viziata. E le ferite delle relazioni di coodipendenza violenta lasciano diffidenza da entrambe le parti. Non c’è bianco o nero. E’ tutto molto più complesso. E ci sono lividi visibili e lividi che lo sono meno.

    In ogni caso i contatti web sono pubblici in generale e stai parlando di persone che non ho alcun dubbio non mi farebbero mai del male fisico. Gli scontri molto aggressivi e insultanti che in rari casi, tutti documentati, hanno assunto toni minacciosi, su questi temi politici sono comunque sempre stati, per quello che mi riguarda, legati a principi e idee. Io, noi, non abbiamo MAI avuto nulla di personale con nessuno e abbiamo sempre rispettato le storie e le vite delle singole persone.

    Tentare di riportare la discussione su toni civili a me pare positivo e oltretutto io sul piano pubblico sono in giro a fare le mie cose militanti e antisessiste e mi si può parlare di persona in ogni modo. O dovrei tapparmi in casa? 🙂

    Non facciamo, non fate, l’errore di demonizzare l’avversario politico al punto tale da trattare con sufficienza e a priori le cose che dicono. A me interessa capire. Ci sono vite, si esprimono in modi che spesso mi offendono ma questo non significa che siano cattive persone.

    Oltretutto, suvvia, davvero pensate ancora che il mostro sia fuori da noi? Non siamo noi che diciamo sempre che la violenza contro le donne si pratica innanzitutto dentro casa e in famiglia?

  20. Tiresia says

    Se il parametro è l’eta di Gabriele sono a posto perchè non è abbastanza grande da potermi essere padre, perciò mi permettodi aggiungere un altro commento.
    Una cosa che mi attira di questo blog è proprio la ricerca del dialogo ma farei attenzione ad usare contatti privati con gente pericolosa (resto sul generico anche io…) che supporta siti decisamente oltre il limite del dialogo civile. Uno degli atteggiamenti che sicuramente tutti i lettori del blog conoscono è proprio il vittimismo e la falsa dolcezza che accompagna le violenze domestiche e che le legano a quei rapporti deviati di amore (se si può definire tale) di cui spesso le vittime si sentono schiave.
    Non mi permetto di andare oltre il consiglio ma se una persona non è in grado di sostenere un dibattito civile volendo ricondurlo sempre ad una sfera privata e nascosta e allo stesso tempo supporta la violenza contro le donne ma poi si rimangia tutto e fa la povera vittima per me è l’esatto contrario di una persona cristallina.
    Tutti abbiamo pareri diversi, io spesso non sono in linea con alcuni articoli di questo blog, ma vi sono degli ambiti di dialogo ben delineati e sono nella sfera pubblica.
    P.s.: ricordo che in una famiglia i figli sono parti attive e vanno considerati a tutti gli effetti terze parti e da figlio ribadisco che se mio padre dicesse che mia madre è una troia e le vorrebbe spaccare le gambe avrei una reazione certamente più che negativa (così come se mia madre lo insultasse sarei il primo a difenderlo, ma è abbastanza difficile che possa picchiarlo…).

  21. Trabattello says

    @Paolo,

    Proprio vero, quella trasmissione MATRIX è stata UNO SCANDALO per come è stata presentata una sola versione, quella dei soliti noti, con il teatrino retto dal presentatore che pendeva dalla loro parte. PAZZESCO, siamo veramente il Bronx anni 70 dell’OCSE e infatti ci trattano tutti come tali.
    Il massimo è stato quando si è parlato di Warshak e dei suoi campus. Warshak, quello che ora ripubblica tutta “lopera di Gardner”, il medico americano apertamente pro-pedofilo e sé dicente professore della Columbia che ha teorizzato la PAS di Gardner. Bellissimi esempi. Brutto prendere così in giro gli italiani pero.

    http://www.leadershipcouncil.org/1/pas/RAG.html
    http://www.leadershipcouncil.org/1/pas/1.html
    http://cincinnatipas.com/dr-richardgardnerautopsy.html
    http://usciamodalsilenzio.blogspot.com/2010/09/dr-richard-gardner.html
    http://www.warshak.com/alienation/pa-references.html
    http://www.warshak.com/resources/gardner.html
    http://www.warshak.com/alienation/pa-references.html
    http://www.warshak.com/resources/gardner.html
    http://pasisascam.wordpress.com/category/dr-richard-warshak/

    Queste informazioni sono publiche perciò nessuno si offenderà.

    E c’è chi definisce Gardner “grandissimo e compianto neuropsichiatra infantile e psicanalista statunitense”.

    Questo dimostra che l’Italia è un’associazione basata su amicizia, affiliazione e familismo. Basta avere gli amici giusti e si può andare in televisione a vendere qualsiasi cosa.
    Che vergogna!!!

  22. Gabriele Cripezzi says

    Certamente. Io infatti ho scritto che non gli do relazione, non che sono degli handicappati. 😉

  23. fikasicula says

    Gabriele, è un sistema antispam che usa tutta la piattaforma noblogs. non potrei cambiarla e lo so che è un po’ antipatica ma credo sia efficace. (contatto avvenuto!)

    ps: gli interventi di chi ti critica di’ pure quello che vuoi ma personalmente se qualcuno (e mi capita) liquidasse le mie opinioni con un “sei troppo giovane” non mi piacerebbe molto. ci sono persone che la pensano in modo differente. tutto qui. puoi scegliere di dibattere o meno ma sono comunque diversità che esistono e non per questo sono addebitabili a handicap anagrafici.

  24. Gabriele Cripezzi says

    se vuoi contattarmi, fallo prima di approvare il penultimo commento così che sarò sicuro che sei tu.

  25. Gabriele Cripezzi says

    Ciao fikasicula. Sono qua, alle 4.25am (dove sono io) dopo una giornata molto pesante ed una nottata, altrettanto, pesante.
    Non ti ho dimenticata. Ma siccome quello che devo dire richiede tempo e concentrazione, allora ti tengo per ultima (ma non meno importante).
    Intanto leggo commenti di gente secondo me molto giovane a cui non darò relazione. Scelgo le persone con cui relazionarmi. La gente parla tanto per aprire la bocca, troppo spesso. Se intanto hai un account in FB e mi vuoi contattare in pvt, di dirò un paio di cose off topic.

    (odio questo captcha per i commenti – usa FB COmments plugin così che gli utenti FB possono commentare senza sto codice ogni volta) 😉

  26. Tiresia says

    Tralasciando le convinzioni sui “caratteri femminili” che fanno molto psicanalisi anni ’50 (così come i riferimenti a Medea… io da maschio non mi identificherei con Giasone, ma è questione di punti di vista), la cosa che mi lascia perplesso è che i “padri separati” covano questo astio verso le loro compagne attribuendo loro capacità mistiche di plagio nei confronti dei bambini. Non dico che non possa succedere, il mondo è vario, ma non c’è mai una minima autocritica o almeno una riflessione sul fatto che in questo paese i figli vengono allevati al 90% dalle madri (rinunciando spesso alla carriera), che la violenza domestica è diffusissima anche durante il sacro vincolo del matrimonio e soprattutto la stima di un figlio va guadagnata… attribuire il plagio alle madri mi suona molto una giustificazione, e lo dico da figlio.
    Inoltre questa scusa dello sfogo, perchè si sa il maschio con le palle è cinghiale e preso dal raptus può dire frasi aberranti, è inconcepibile per chi si definisce un buon genitore. Personalmente sono maschio e mi fa schifo sentire cose del genere e un bambino non lo metterei certo in ascolto. Non conosco e non giudico i casi personali che riguardano il tribunale ma ci sono atteggiamenti che non hanno giustificazione. E per inciso la fine di un rapporto richiederebbe molte domande di autocritica per crescere e migliorare entrambi. Scaricare tutte le colpe sulle donne giustificando la violenza verbale e fisica invece conferma solo la decisione del sistema (sicuramente imperfetto) e non basta rimangiarsi tutto e adottare dei toni pacati dopo.

  27. Alessandra says

    @Maria: anche io, leggendo quel brano sulla donna macchina emotiva che fa sesso solo per amore e vuole essere dominata, mi chiedo quali donne abbiano conosciuto questi uomini, sembra un ritratto degli anni ’30 del secolo scorso. Io ho scopato con immenso piacere con uomini di cui non ero affatto innamorata e non avrei voluto come fidanzati perché caratterialmente non ci prendevamo, peró a letto stavamo bene. A volte – e me ne vergogno – ho detto “ti amo” che non pensavo affatto, perché credevo fosse mio dovere dirlo, per far star meglio l’altro. Credere che una donna non riesca a scindere il sesso dall’amore è arcaico (adesso non c’è più il rischio della gravidanza) e se permettete un po’ ingenuo da parte vostra (o forse fa bene al vostro ego credere che una donna che viene con voi è sempre perdutamente innamorata, non so). O anche, credere che una donna non abbia pulsioni, e non fantastichi su uomini diversi dal proprio partner. Ecco, questa è appunto una proiezione, come credere che tutte le donne vogliano un uomo forte, dominante, che le tratti con durezza…io uno così, che si pone su un piano di superiorità in virtù del suo genere, non lo vorrei nemmeno come amico.

  28. cybergrrlz says

    @gladiatore 🙂

    ma un nickname meno epico no? pare la resurrezione dell’impero romano 😛
    e poi su, qui non potete venire ad evangelizzare, lo sapete. qui venite a discutere da pari a pari. non puoi venderci un pezzo di propaganda perché altrimenti insulti la nostra intelligenza. dicci la tua proposta senza vendermela così come la vendi ad altri media.

    comunque sia credo che la tua lettura sia proiettiva. secondo le nostre analisi e valutando la tipologia dei delitti (http://bollettino-di-guerra.noblogs.org) le donne sostanzialmente vengono ammazzate per vendetta dopo che si erano separate e la vendetta o la punizione è proprio relativa al fatto che lui la considerava ancora una proprietà. Nella maggior parte delle volte i figli erano già grandi, la casa non c’entrava niente e la separazione avveniva o tra fidanzati, quindi no figli e no casa etc, o tra coniugi molto adulti con figli già grandi e nessuna costrizione per gli immobili.

    poi le donne muoiono, moltissime, per mano dei figli. figli adulti, disoccupati, spesso descritti come depressi, che stanno in casa con le mamme anziane e ad un certo punto le ammazzano. poi muoiono donne vittime di percosse e litigi furibondi da parte di uomini sedicenti “gelosi”, amanti, fidanzati, conoscenti. muoiono anche tante prostitute, donne uccise dai loro clienti. e poi muoiono donne e bambini per mano di uomini quando c’è di mezzo una separazione. si tratta di una minima quota rispetto alla quale ciò che viene segnalato è sempre e comunque l’incapacità di lui di accettare che lei avesse un altro, che volesse lasciarlo, che volesse vivere senza di lui.

    il motivo di fondo resta quasi sempre il possesso, il considerare la donna come una proprietà e vederla come uno psicofarmaco sociale che se restasse farebbe stare bene lui e se andasse via lo lascerebbe in uno stato di profonda disperazione.

    se tu hai dati diversi, non generalizzazioni ma dati, cifre di uomini che hanno ucciso per i motivi che dici tu, passaceli e li comprendiamo nell’analisi.
    In generale comunque considero abbastanza raccapricciante dover barattare la vita di una donna con richieste di qualunque tipo. io non credo che le vostre rivendicazioni possano essere poste su un piatto a garanzia della salvaguardia della vita delle donne. come dire che se vi approvano una legge fatta così allora di donne ne moriranno meno.
    come se fosse una specie di tangente e così non può essere. penso che le vostre proposte possano considerarsi legittime senza che le corrediate di pathos speculare alla vita delle donne.

    se ritenete che le vostre richieste siano plausibili e compatibili con un disegno di società condivisibile non serve dunque, a mio avviso, una sorta di strumentalizzazione dei femminicidi per orientare le soluzioni che rispetto ad essi vanno ricercate con serietà e senza condizionamenti.
    si tratta di vite di persone che devono essere salvate. a prescindere. sempre e comunque. senza che si sottintenda che vi siano ragioni per cui le donne possano essere ammazzate con una sorta di giustificazione latente che permea tutto il ragionamento.

    stessi tempi per i figli, mi sta bene. non ho capito la storia dello scambio di denaro, forse ti riferisci al mantenimento e personalmente preferirei che le donne avessero un lavoro per non dover dipendere da nessuno e dunque si, certo, ciascuno paga il suo, e così cambiamo il welfare che tiene le donne a fare lavori gratuiti di cura e gli uomini a fare lavori retribuiti che poi si trovano sul groppone la dipendenza economica di una ex moglie alla quale lo Stato non dà altre possibilità. e per la casa io non so dirti perché non so di situazioni di scazzi per case ma tendenzialmente direi di si. non ho capito perchè la casa dovrebbe andare a qualcuno che non sia il proprietario.e se c’è la comunione dei beni e la casa è stata comprata a nome di uno dei coniugi ma con gli stipendi e i soldi di entrambi basta rivenderla e spartirsi i soldi, no? o vi fate i patti prematrimoniali o come si chiamano che però, per quello che ne so, in america non hanno migliorato niente. ma tant’è.
    una delle cose che non funzionano nel progetto di legge 957, per esempio, è il fatto di fare diventare il bambino un tuttuno con l’immobile il che significa che la casa associata al bambino diventano merce di scambio. questa non mi pare una cosa plausibile. non so se sei d’accordo.

  29. Gladiatore says

    La soluzione per porre fine alle violenze tra ex coniugi sarebbe quella di condividere gli stessi tempi con i figli,non doversi scambiare denaro e non dover cedere la casa da parte del legittimo proprietario .

  30. Gabriele Cripezzi says

    fikasicula: “Lo chiarisco a tutti, tanto perchè lo sappiate, personalmente non mi accontento di tesi prefabbricate, non sposo ideologie o dogmi così come li diffondete voi, dovreste fare lo sforzo – sempre che vi faccia piacere farlo – di comunicarmi l’esigenza parlando da persona a persona e tenendo conto che io vorrei capire fino in fondo ma vorrei anche comprendere con la mia testa, le mie parole e i miei pensieri e non recitando a memoria un copione che non mi somiglia e che per lo più per i toni e le parole usate molto spesso finisce per offendermi.”

    Ottimo. Questo conferma la mia disponibilità e voglia nel discutere con te. Ora sono di fretta ma più tardi tornerò.

    Maria… sei chiaramente tendenziosa nel modo di rappresentare quello che TU interpreti. Dopo risponderò a tutti

  31. fikasicula says

    @Separati
    non mi piacciono le generalizzazioni, lo dicevo sotto a Paolo e lo ripeto a te. 🙂
    non ci credo al fatto che le donne usino i comportamenti che dici tu. io per esempio non lo faccio e non credo di essere l’unica. non esistono indole e cose innate. così come tu rivendichi il fatto che gli uomini non siano considerati per indole e classificazione con pregiudizio di genere in un certo modo per le donne vale lo stesso.
    non so che donne che volessero comandarti sono capitate nella tua vita ma devi darmene atto, si tratta di questioni soggettive e non generalizzabili.
    ti potrei dire che so di storie in cui è tutto l’opposto e in cui gli uomini sono stati dominatori, prepotenti, violenti e possessivi, con una concezione delle relazioni di tipo proprietario, con le donne considerate come elemento subordinato, strettamente vincolate a delle regole da rispettare altrimenti erano legnate da orbi.
    non ci credo alla teoria per cui una donna ti può far diventare un uomo violento così come un uomo non può fare diventare violenta una donna. penso che ci siano dinamiche di relazione per cui spesso vittima e carnefice vivono in codipendenza e non smette l’uno se non smette pure l’altro. ma la codipendenza da situazioni morbose e violente è una cosa più complicata e non è affatto una giustificazione alla violenza. alla fine siamo tutti adulti e vaccinati e ciascuno si assume la responsabilità delle proprie scelte e se siamo soggetti pensanti sapremo anche glissare le provocazioni.
    potrei dirti molto superficialmente che gli uomini sono dotati di testosterone e sono votati al conflitto più delle donne ma non te lo dico perchè ho fatto abbondanti ricerche sulle mille forme di aggressività indiretta al femminile e so che le forme della violenza possono essere tante ma in ogni caso, ripeto, ciascuno risponde di ciò che fa.
    tu ritieni che la violenza più dannosa sia quella delle donne, io penso che quella degli uomini produce invalidità permanenti, morti e quando è anche psicologica o economica, dato che le donne sono spesso economicamente dipendenti, può indurre al suicidio. però mi interessa analizzare il fenomeno opposto. peccato tu non abbia tempo 🙂
    mi dispiace!
    poi: in generale quando si dice che gli uomini soffrono di più per amore ci si riferisce al possesso, al vincolo molto poco free che certi uomini sentono nei confronti delle proprie compagne, talmente ne sono dipendenti e non vogliono lasciarle andare. quello non è amore, permettimi di dire, ma egoismo, possesso, bisogno di controllo per stare bene.
    e in ogni caso spero che non vi sia un pregiudizio nei confronti di questo blog perché per quello che mi riguarda sono aperta ad ogni discussione purchè schietta e civile così come si è fatto in questa particolare circostanza.
    buon lavoro sulla piattaforma 🙂

  32. separati says

    fikasicula sarei felice di aiutarti ma credimi non ho tempo di già per me..sto testando una community per separati proprio per non disperdere tutto in vari blog..ma una cosa posso dirti. Pensa e dimi che non è vero..che da quando la donna (perlomeno la maggior parte) inizia una relazione con un uomo ..cerca pian piano di cambiarlo a suo modo ? Questa come la chiami?Indole naturale di quasi tutte le donne.. e poi non arrivando a cambiare l’uomo iniziano il voler supremeggiare e comandare.Questa non è violenza?Indi ne sarai ben conscia di questo e inutile stare a creare discussioni ( per me sterili) riguardo valutazioni su violenze di donne e violenze di uomini. Tutto è sempre soggettivo..casi di donne violente e casi di uomini violenti,casi di donne che portano l’uomo ad essere violento e casi di uomini che portano le donne ad essere violente, casi di donne che tradiscono e casi di uomini che tradiscono..perchè creare queste discussione di chi più e di chi meno? Interesse comune sarebbe avere giustizia e poter vivere la propria vita serenamente..senza dover dipendere da qualcuno o aver paura di qualcuno..Credimi quanto ti dico che le donne fanno più danno e violenza degli uomini..Si ovviamente l’uomo è sinonimo di forza e indi che può fare violenza come tanti la intendono.. ma la più dannosa è quella delle donne (non tutte ovviamente) .Sai ne mio paese si dice che solo gli uomini escono fuori di testa per amore ..le donne no.Difatti in giro trovi ogni tanto un uomo che cammina..cammina..cammina..sempre..con lo sguardo in avanti ..assente ..cosa guarda? Nulla cosa pensa? Più nulla…….. Cara Fikasicula,(funny nick ,but too..mmm (scherzo):-) voglio sdrammatizzare un pochettino.., noi Uomini con la u maiuscola non usiamo violenza sulle donne …. come le Donne con la d maiuscola non usano gli uomini per interessi economici… Questo quello che cerchiamo di cambiare .. cosa difficile grazie anche a movimenti femministi degli anni addietro.. indubbia necessità indubbio il passo sociale che si è ottenuto.. ma si sta andando oltre.. e per questo che molti uomini non vedondon di buon occhio certi blog ..pur non avendo fatto nulla di male..Io spero solo che tutti ..tutte le persone che vogliono giustizia in entrambi le fazioni..e genere si coalizzino per l’ottenimento della ambita giustizia.

  33. fikasicula says

    Ciao Paolo,
    i toni dello scritto, come ha ammesso lo stesso Gabriele, sono eccessivi e consigliare ad altri di fare violenza su una donna non consente a me di andare oltre. Prima bisogna chiarire che la violenza sulle donne è un fatto inaccettabile come lo è quella nei confronti di ogni altro individuo. poi – infatti – stiamo approfondendo il resto.
    per il resto la prego di non generalizzare e di non parlare delle madri intendendole come lei le descrive. sarà forse stata la sua esperienza, non so, ma di certo possiamo raccontargliene altre e se noi abbiamo la disponiobilità di accettare la sua versione della storia lei potrebbe ascoltare anche la nostra.
    perciò le dico che secondo noi la pas, letti e riletti vari documenti provenienti da tutto il mondo al riguardo, non è affatto una malattia ma la codificazione di un comportamento che può certo avvenire ma non può essere diagnosticato e curato in alcun modo. i comportamenti non si curano. per i comportamenti errati degli esseri umani si ricorre ad altri dispositivi. non so dirle quali perchè non mi occupo di giurisprudenza ma se c’è un genitore che adotta un comportamento sbagliato nei confronti di un figlio dovrebbe essere compito di altre competenze e non di uno spichiatra valutarle. (http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/category/pas/)
    in quanto alla applicazione della legge 54/2006 per quello che ne sappiamo noi da fonti istituzionali (aifa, oua, se non erro) pare che l’affido condiviso sia applicato con una media dell’80% dei casi in tutta italia e le altre soluzioni che avanzate nella proposta di riforma della 54/2006 a mio avviso andrebbero modificate per alcuni obiettivi. però sono disposta a capire e ascoltare purchè – la prego – eviti di propinarmi slogan, riferimenti offensivi alle femministe, generalizzazioni sulle donne, e via di seguito. mi basta che mi parli di quello che vive lei o che ha vissuto Gabriele per farmi comprendere qual è la stortura che bisognerebbe correggere nel sistema legislativo italiano.
    Lo chiarisco a tutti, tanto perchè lo sappiate, personalmente non mi accontento di tesi prefabbricate, non sposo ideologie o dogmi così come li diffondete voi, dovreste fare lo sforzo – sempre che vi faccia piacere farlo – di comunicarmi l’esigenza parlando da persona a persona e tenendo conto che io vorrei capire fino in fondo ma vorrei anche comprendere con la mia testa, le mie parole e i miei pensieri e non recitando a memoria un copione che non mi somiglia e che per lo più per i toni e le parole usate molto spesso finisce per offendermi.
    per esempio, Paolo, non ho capito quale sia la tua storia. Grazie.

  34. Maria says

    Pardon: ho scritto minus habens, anzichè minus habentes. Potreste correggere, per favore? Grazie!
    Ah! Condivido tutto quel che è stato scritto dalle commentatrici che mi hanno preceduto!

  35. Maria says

    Scusate se mi intrometto, ma ho letto le riflessioni che Gabriele ha affidato al post intitolato: Salviamo il mondo e vi ho trovato affermazioni per me inaccettabili.
    http://padriseparati.org/gabrielecripezzi/pensieri/salviamo-il-mondo
    Non è mia intenzione proporre un’esegesi approfondita di questo scritto. Vorrei solo sviluppare qualche riflessione.
    Anzitutto mi colpisce come certi uomini siano inclini a generalizzare e ad attribuire alle donne caratteri, bisogni e desideri che altro non sono che la proiezione delle fantasie maschili di dominio. Questo processo cognitivo riduce le donne a muti oggetti di un discorso autoritario.
    La concezione che Gabriele ha delle donne è decisamente maschilista: per lui esse sono macchine emotive, irrazionali e psichicamente labili: insomma minus habens, eterne minorenni, bisognose, evidentemente, di una solida guida maschile.
    Ma ciò che preoccupa di più è la sua convinzione che le donne vogliano appartenere, temere il loro uomo, essere dominate. “La donna per rispettarti deve anche temerti” egli scrive.
    Dunque, per lui il rapporto affettivo e sessuale deve essere imperniato sul dominio dell’uomo sulla donna, concepita come mero oggetto di cui rivendicare la proprietà; deve essere fondato sulla sottomissione della partner e, soprattutto, sulla paura. Per lui essere rispettato significa incutere timore. Ma questa è una concezione delle relazioni intrisa di violenza! L’amore non contempla la paura, il possesso, la subordinazione della partner!

  36. paolo says

    sono paolo sgorlon. sono iscritto al gruppo ‘padri separati’. i toni sono alti?veroo?offese.si in qualche caso pesanti. appendetevi a questo e non leggete di che cosa si parla. si parla di bigenitorialità: un figlio non si deve separare mai dai genitori che, cara mary sono due PADRE E MADRE. il concetto madre-tetta-latte-figlio è arcaico oppure molto moderno in quanto permette che la madre da separata si prenda:casa,soldi,potere sui figli. e come novelle MEDEA attraverso i figli vi permettete spessissimo di vendicarvi sul vostro ex partner che, non volete morto ci mancherebbe.chi è che vi mantiene altrimenti?vi basta fare di TUTTO per recidere un legame padre-figlio. un accenno alla PAS che è sindrome riconosciuta: qualche sera fa a matrix il presidente del tribunale di roma ha affermato che viene riconosciuta. la CTU che mi ha periziato (si fa per dire) ha affermato candidamente che viene riconosciuta. il problema è che in Italia, pur riconoscendo la sindrome, si preferisce guardare da un’altra parte:asssit.sociali,mediatori e giudici mantengono il legame madre-latte-figlio. sempre nel gruppo che nicola vuole denunciare(fallo purtroppo siamo abituati a denunce ben più gravi) si chiede di rispettare la legge 54/2006 visto che lA MAGISTRATURA non la rispetta ed è un fatto incontrovertibile. vedi alle voci BIGENITORIALITA’, AMNTENIMENTO DIRETTO E GENITORE COLLOCATARIO). vi fa comodo guardare il ditpo invece che la luna

  37. cybergrrlz says

    Va bene Gabriele, Aspetto domani e mi dirai cosa vuoi fare. Puoi aiutarmi a correggere questo testo o puoi scrivere una nota come replica che ti spetta di diritto.
    sul fatto che i bambini siano affidati agli assistenti sociali (dunque sono in casa famiglia?) mi dispiace molto. correggo intanto questa informazione che ti riguarda.
    non ho comunque capito che genere di violenza fosse descritta a tuo carico. nel senso che hai reagito in modo violento? se è così penso che la violenza sia sbagliata sempre e che non debba mai essere praticata in nessun caso. ma questo immagino lo sai anche tu.
    e per le altre precisazioni, come ti dicevo, quando vuoi. io sono sempre qui. scrivi pure e correggo tutto.
    anche a me interessa parlare con te/voi alla pari con il rispetto reciproco per le nostre idee differenti e con il rispetto anche per un qualunque dialogo, civile, alla luce del sole, su cose che altrimenti sono sempre relegate nell’ambito dell’accusa reciproca. personalmente voglio capire e se vuoi aprire un gruppo aperto a questo confronto fai pure. Femminismo a sud è fatta da centinaia di anime e sono certa che in generale non sia disponibile a fare una cosa in tandem ma se ci sono nostre amiche o singole in giro che vogliono parlare con voi sarebbe un ottimo modo per cominciare.
    che la verità non stia da una parte sola in generale quando si parla di relazioni umane sono d’accordo. è tutto molto più complesso del bianco o nero. purché sia chiaro che la violenza sulle donne, sugli uomini, sui bambini, in generale non debba avere alcuna giustificazione. mai. su questo personalmente non discuto perché di donne che subiscono violenza ne ho viste troppe e la violenza genera solo violenza e nel caso in cui avvenga davanti ai figli diventa violenza che psicologicamente coinvolge pure loro.
    e un’altra cosa sulla quale immagino ci scontreremo – ma spero pacificamente – è il fatto che le informazioni che abbiamo a vario titolo da parte di medici e comunità scientifica circa la Pas ci dicono che non è una malattia. Non può essere riconosciuta in quanto tale per dirimere conflitti che vanno risolti senza medicalizzazione. non si possono patologizzare i comportamenti e se sono sbagliati bisogna trovare un altro modo e un altro dispositivo giuridico per affrontarlo senza che sia tirata in ballo una soluzione pasichiatrica, repressiva e autoritaria.

    e sono d’accordo sul fatto che la guerra deve finire e che bisogna cominciare da qualche parte. a partire dal fatto che bisogna avere rispetto delle reciproche differenze. no?

    senza alcun irrigidimento ideologico credo, come ho sempre pensato, che le femministe possano essere le migliori alleate di quegli uomini che vogliono appropriarsi del diritto alla cura dei figli perchè noi non diciamo altro che i figli e i ruoli di cura bisogna condividerli e che non esistono qualità innate nelle donne e predisposizione di difetti negli uomini.

    aspetto allora che tu posti le tue precisazioni e poi pianifichiamo come salvare il mondo. 😛

    ps: Ragusa è tanto ma proprio tanto bella. 🙂

  38. fikasicula says

    @Separati 🙂
    noi non abbiamo associazioni e non produciamo retoriche. il blog esiste da sei anni e non abbiamo avuto il tempo di fare le cose che dici tu. ma già che qualunque cosa si faccia altrove c’è chi ritiene che sia sempre imputabile a noi.
    Un uomo non è colpevole a prescindere e questo non mi pare che lo abbiamo mai detto così come non lo è una donna. Anzi. E nel nostro sito non c’è scritto MAI di andare a spaccare le gambe o ammazzare un uomo neppure per legittima difesa.
    E il risveglio delle coscienze non puoi ottenerlo con la forza bruta e la rabbia incontrollata di chi non sa gestire le proprie emozioni e di questo genere di uomini, in questi giorni, abbiamo visto ce ne sono diversi. vanno semmai aiutati a salvare le proprie vite e non a rovinarsele definitivamente. quello che viene pubblicato ovunque, incluso il sito contestato, è comunicazione e la comunicazione educa e dunque implica responsabilità. e se c’è un problema da sollevare quello è in assoluto il modo più sbagliato che ci sia.
    e non mi importa se esistono uomini che rimpiangono il modello della donna moglie, attaccata alla cura o alla famiglia. possiamo pensarla diversamente su questo, potete scrivere ciò che vi pare, ma non si può scrivere di spaccare le gambe a nessuno. su questo spero saremo d’accordo.

    inoltre, le nostre lotte sono orientate contro le discriminazioni di genere in tutti i sensi incluse quelle che coinvolgono gli uomini. e rispetto ai ruoli di cura e alla genitorialità io la penso esattamente come cybergrrlz.
    sull’anonimato è una questione diversa. nessuno qui si nasconde. un nick name riconoscibile non è anonimo e noi partecipiamo ad iniziative pubbliche fuori dal web con le nostre facce e puoi venire a parlarci quando e come vuoi.
    e sulle modalità di gestione della privacy di autistici puoi leggere tutto su autistici.org.
    e scusami ma mi sfugge il significato del termine “rincoglionizzare”. se somiglia vagamente al risveglio degli zombie di cui ho letto da qualche parte a proposito dei maschi pentiti e degli risvegliati (i dormienti) mi pare che il recupero del macho guerriero che c’è in te sia in totale contraddizione con quello che andate dicendo in giro. siete plausibilmente lì a rivendicare il diritto a svolgere un ruolo di cura, la paternità, ed è fantastico, ma poi vi pentite di essere uomini diversi dai vostri nonni e volete recuperare modalità da pater familias. per me questo è quanto meno in contraddizione. e da persona che si occupa di comunicazione posso dirti che è un totale errore di strategia mediatica.
    a me e a molte come me gli uomini piacciono per quello che sono, imperfetti, forti nel saper gestire le fragilità senza dover fingere di essere uomini duri e incazzati come facevano i nostri padri che nel privato delle loro case poi erano completamente disorientati e violentemente deboli.
    e sulla violenza psicologica che le donne praticano ti segnalo che da qualche giorno ho messo online un appello agli antifemministi rispetto al quale non ho ricevuto alcuna risposta utile proprio perchè vorrei qui dedicare uno spazio alle violenze delle donne. se mi vuoi dare una mano sei il benvenuto. http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/02/26/appello-agli-antifemministi-aiutatemi-a-decostruire-il-modo-in-cui-viene-raccontata-la-violenza-delle-donne/

  39. Gabriele Cripezzi says

    Non ho parlato di volerti bene ma di volerti stringere la mano 😉 – Ma, devo dirti la verità… forse sarò un romantico del c… ma 1) sono sempre disponibile a discutere anche con chi è al mio opposto (a parte il fatto che proprio all’opposto non ci sono in quanto non mi definisco maschilista) e 2) sono sempre portato a credere che la gente con il cervello funzionante ci sia.
    E’ mezzanotte qui da me e ieri notte ho dormito 3 ore. Non ho cenato. Ho una fame ed un sonne ch enon so a chi dar retta. Quindi… domani tornerò a mente lucida e commenterò l’articolo ma una cosa te la dico subito: i bambini sono affidati agli ass sociali, proprio perchè hanno capito (anche sotto suggerimento del Pubblico Ministero al TdM di Firenze e sotto consiglio di uno psichiatra di far si che i bambini fossero con il padre il più possibile) che razza di padre sono e che razza di madre (scusate madri) lei sia.
    Una volta ci sono state violenza fra me e lei e se leggete la storia qui http://padriseparati.org/gabrielecripezzi/la-mia-causa capite quando, come e perchè (dovevo difendere la bambina + abuso psicologico) ed il magistrato convocato d’urgenza dai carabinieri ha finito per lasciarmi i bambini sotto consiglio dello psichiatra che valutò sia me che la mia ex, il giorno stesso dell’accaduto.

    Il resto delle correzioni (anzi delle precisazioni) e critiche all’articolo te le scriverò domani. Non ce la faccio adesso.

    Ma vi lascio con un invito al dialogo perchè uomii e donne siamo la soluzione ad un problema creato da pochi esaltati e leaders mondiali che ci stanno fottendo la vita.
    A me interessa parlare con le femministe. Ma non parlo con idioti. Propongo un gruppo in FB dove in 2 saremo amministratori e dove scambiarci alcuni punti di vista e riflessioni.

    La verità, in questo caso di problema sociale fra uomini e donne credo stia in mezzo e se riuscissimo a trovare la chiave di svolta, ne usciremo vincitori. Attenzione gente, siamo in mano ad un sistema criminale che ci sta mettendo l’uno contro l’altra (uomini contro donne) per il raggiungimento di un preciso obiettivo che spiego qua:: http://padriseparati.org/ – seguite i links nella pagina.

    Sono sikulo pure io (Ragusa – Vittoria) e questo è il mio pensiero sul problema dei conflitti fra uomini e donne: http://padriseparati.org/gabrielecripezzi/pensieri/salviamo-il-mondo

    Credo si siano buttate le basi per grandi approfondimenti e credo che dovremmo farlo.

    Questa guerra la dobbiamo far cessare e lo dbbiamo fare insieme.

    A domani.

  40. separati says

    Ammirevole e indiscutibile campagna la vostra(che dura da anni e da moltimissime associazioni e retoriche) ma non vi siete accorte che si è arrivato al ridicolo..un uomo è colpevole a prescindere..e quel sito (forse leggermente forte..come questo d’altronde) vuole solo svegliare gli uomini a chiedere diritti e riprendersi una dignità ormai persa in italia..ciò che amano le donne degli uomini è andato perduto ..per colpa delle ingiustizie che si perpretano nei loro confronto..ma non generalizzo alla classe uomini perchè non è questo che preme ..ma prendo uomini con senso di famiglia e dovere nei loro confronti.. con amore paterno e preoccupazioni verso la prole..Se leggi tutto del blog incriminita capiresti che ,si,sembra una generalizzzazione verso la donna, ma vuole raffigurare la donna come moglie.Indi è la moglie indegna e senza dignità che si vuole colpire.. e credo che voi siate della stessa opinione altrimenti non stareste qui .. voi volete una donna che abbia una dignità e non sottostare all’uomo ..indi denuciare abusi ..uscire dall’ala dell’uomo.Se ci fai caso l’intento è uguale solo con ottiche differenti ..ma da rispettare ..il sito incriminato ..tu hai potuto sapere chi è e a chi è intestato come hai scritto ..ciò mostra l’innocenza di esso..Il vostro blog invece tuttaltro..esso si cela dietro dei server con tutela dell’anonimato a chi crea blog (sottodomini) come voi..Perchè? paura di cosa? Chiudo con dire che bisogna guardare il fine ..l’intento finale di ognuno ..senza sparare colpi come dei cecchini solo per partito preso.I toni di questo blog sono forti (indubbiamente) ma abisogna secondo un mio parere..per ..(usare un termine da costoro usato) RINCOGLIONIZZARE gli uomini che non hanno più coglioni, e certo credo che questa sia cosa gradita anche a molte donne che lamentano di uomini che non esistono più , sono diventati smidollati.Ovviamente concordo e sensibilizzo la campagna contro la violenza verso le donne.( incivile e dittatoriale) ma anche la violenza psicologica sugli uomini.. da parte della magistratura e gruppi che sostengono le donne solo per femminismo preso.

  41. cybergrrlz says

    ciao Gabriele,
    io sono convinta delle cose che ho scritto nel mio commento precedente e lo ribadisco ma temo che dopo averti detto che faccio parte del collettivo di femminismo a sud non mi vorrai più così bene. non esiste un titolare. questo blog è gestito da più persone ed è popolato da centinaia di uomini e donne che lo animano.
    non abbiamo una pagina facebook ma solo una pagina a sostegno festita da altre persone che però non può risponderti a proposito di quello che facciamo qui.
    mi sono letta i tuoi interventi sulla pagina di malafemmina e ho capito che ritieni ci siano inesattezze. dimmi per favore quali sono e modifico io stessa il testo. fatto salvo che il contenuto di quella pagina per quanto tu pensi possa essere giustificabile comunque anche per me è inaccettabile. se ci sono informazioni sbagliate sul tuo conto dimmi pure e aggiungo una tua nota a chiarimento correggendo appunto ogni possibile inesattezza della quale ovviamente mi scuso. credo che fasse abbia tratto quelle informazioni dalle fonti che peraltro ha linkato e sono fonti in cui tu racconti la tua storia. dimmi tutto. io sono qui.

  42. Gabriele Cripezzi says

    Anzi mi accorgo ora che la pagina dove ho commentato l’articolo non è di questo sito quindi, eccovi il link ai miei commenti: https://www.facebook.com/pages/Malafemmina/214143195323028

  43. fikasicula says

    scusa Separati, è quale sarebbe lo stile “uomo”? l’omertà?
    lì non c’è scritto che è uno sfogo. è una pagina di consulenza rivolta a padri separati e quello che c’è scritto a prescindere dai motivi per cui sia stato scritto, è gravissimo. d’altronde di padri disperati pronti a fare qualunque sciocchezza parlate sempre voi e dunque tu stesso dovresti cogliere il rischio insito in una cosa del genere. il rischio di innescare reazioni a catena o di attirare emuli che vadano davvero a spaccare le gambe alle donne o a farle fuori.
    In quanto ai nostri orizzonti sono volti alla salvaguardia del benessere delle persone, incluse le donne che vorremmo restassero vive, scusaci tanto se ci sta a cuore la loro vita. cosa non scontata giacchè per altr* non è certo una priorità.
    e per il resto noi esistiamo per condurre battaglie delle quali voi non sapete nulla, evidentemente. e ti informo che nel nostro gruppo c’è un cospicuo numero di uomini, tanto per rispondere alla tua accusa. noi gli uomini li adoriamo. quelli violenti un po’ meno. (ma sono certa che gli uomini che stanno con noi saranno classificati come maschiopentiti, zerbini o traditori, giusto?)
    e poi, fate voi un favore: se siete riferimento di padri separati disperati invece che coccolarne l’odio verso le donne aiutateli a uscirne fuori interi perché altrimenti spezzeranno vite altre e non sopravviveranno neppure loro. tanti auguri alle persone che gestiscono quel sito ma quei contenuti, come dice fasse, sono inaccettabili.

  44. Gabriele Cripezzi says

    Care signore… sono il titolare di quel sito incriminato. Ho risposto ampiamente sulla pagina facebook di questo sito ma due cose lo dico qui…

    1) vorrei stringere la mano a cybergrrlz
    2) prima di credere a quello che vidicono, andate a vedere con i vostri occhini, altrimenti poi non lamentatevi se i politici governano il paese prendendovi tutti per il culo e facendo il loro sporco interesse. Spegnete le TV ed imparate ad APPROFONDIRE. Attività, non passività.
    3) Mi aspetto delle scuse o un confronto con il/la titolare di questo sito o autore di questo articolo.
    4) Io scrivo e faccio tutto con il mio nome e cognome. Non ho niente da nascondere ed ogni notte vado a letto con la coscenza pulita. Molti non possono fare lo stesso.

  45. separati says

    Ed ecco che subito denunciate in perfetto stile di donna.. condannare per sfoghi indi un processo all’intenzione(se realmente c’è nè) vi sembra che chi realmente vuole fare queste cose le dica nel web? Questo dimostra la vostra ottica.. i vostri orizzonti sono limitati al femminismo .. vi nascondete dietro un bonismo falso.. dovreste invece capire ciò che accade ..ma è ovvio che non è intenzione della gestore del blog questo.. ella, come accusa l’altro di incitazione al male, fa la stessa cosa..solo più subdolamente..meno esplicita.Sono verità indiscutibili quelle dei padri separati.. a differenza della madri separate..indi ne evince che questo blog ha ragione di esistere non per aiutare le donne ma per istigarle all’odio verso gli uomini.Abbiate una vostra volontà..fatevi una vostra opinione..non fatevi manipolare da persone ambigue e perverse..siate Donne.

  46. Mary says

    Parlavo solo nel caso in cui si ha un marito violento poi è ovvio che se la madre è violenta è giusto che le venga sottratto il figlio. Ma il problema è che questi maschilisti vogliono togliere i bambini a tutte le ex-mogli indipendentemente dalla cattiveria.
    Ci sono padri che durante il matrimonio hanno scaricato alle donne tutti i ruoli di cura sopratutto la cura dei bambini e poi appena separati pretendono di essere presenti con i figli dopo che solo le madri si sono fatte un mazzo così. Cioè io dico: tu padre hai sempre lavorato, non hai mai cambiato un pannolino e giocato con tuo figlio e poi quando ti separi ti lamenti se la tua ex non te lo fa vedere. Ovviamente non tutti sono così però io parlo di certi padri. Pensi che quei maschilisti che vogliono spaccare le gambe alle ex erano padri presenti? Secondo me erano uno di quelli che scaricavano alle mogli tutti i ruoli di cura e poi usano i figli come oggetti per ricattare le ex.
    Poi le donne devono essere libere dai ruoli di cura sui figli e anzi farebbe piacere portarli più spesso dai loro papà così se ne occupano loro. Ma io parlavo solo dei casi in cui lui era violento, evidentemente mi sono espressa male 🙁

  47. Nicole says

    Non so da dove partire,perché ritengo sia un dibattito complesso e non facile. Gli ultimi fatti di cronaca , sicuramente non aiutano molto.
    Conosco donne e uomini violenti…si può esercitare la violenza in tantissimi modi purtroppo. C’è anche quella sottile, che ti uccide,giorno dopo giorno.
    Non ho figli , sono separata,ma conosco molte coppie separate con figli. Molto spesso i bambini sono arma di ricatto,da una parte e dall’altra.
    Altro discorso ancora sono i recenti fatti di cronaca ,dove, troppe donne sono vittime della follia lucida di uomini violenti. Quì il discorso si fà molto più complesso. Ha colpa lo Stato che non tutela abbastanza con leggi severissime chi chiede aiuto. Chi ha paura ed è minacciata dovrebbe trovare aiuto prima di finire sottoterra. Ma questo problema , riguarda in generale anche chi ha un malato di mente uomo o donna che sia, in casa.
    Tutto il resto scusatemi è strumentalizzazione, odio. Non ci si fronteggia e confronta scagliandosi l’un con l’altro a prescindere…Si deve prevenire,per le cure poi è troppo tardi.

  48. cybergrrlz says

    mary non l’ho capito il tuo commento :O
    i figli non devono stare con i genitori violenti in genere. non è che una madre che picchia un figlio ne ha diritto perchè biologicamente eccetera. e non sono d’accordo sul fatto che le donne possano rivendicare diritti sui figli perchè li hanno portati in pancia. io sono felice del fatto che gli uomini abbiano voglia di assumersi la responsabilità dei ruoli di cura e le donne, secondo me, i figli devono mollarli e prendersi tempo per fare altro. non possiamo reputarci incastrate in quei ruoli recriminando perchè siamo le sole a pensare a tutto se poi ci autoimponiamo di essere le uniche depositarie della genitorialità. non facciamo ragionamenti con pregiudizi di genere per favore, non tutte le donne hanno voglia di fare le madri e non tutti gli uomini hanno voglia di delegare la genitorialità alle compagne. anzi.

  49. Mary says

    I figli non devono stare con uomini violenti. I figli biologicamente in genere dovrebbero stare accanto alle madri, non ce l’ho contro i padri separati ma se la donna fa fatica a portarli in pancia x nove mesi non posso tollerare che un invasato faccia di tutto x far passare la ex come alienante o come criminale e prenderle il bambino. Ci vedono come dei contenitori non ho parole. Poi se una si prostituisce è perchè magari non ha un lavoro e non lo trova è giustificata. Cioè loro non vogliono mantenere la moglie che magari non ha un lavoro perchè non lo trova o perchè glielo hanno fatto lasciare per fare la casalinga e poi se scoprono che fa la prostituta in mancanza d’altro, questo diventa un alibi per toglierle i figli e chiamarla “puttana”? Vanno segnalati.

  50. Mary says

    Ma nn c’è modo x denunciarli?
    Su un forum maschile ad esmepio c’è chi consigliava di uccidere la ex o di renderla invalida così da poter usare l’assegno di mantenimento x curarla (da qui emerge che loro vogliono che la donna dipenda da loro).
    Io non ci ho visto, ho scritto un post da loro e mi hanno insultata. Forse ho sbagliato a cercare di discutere con gente così svalvolata

  51. Ilaria says

    Car* Voi, vi scrivo dopo aver fatto un po’ di ricerca personale tra siti e pagine facebook dei “padriseparati” e antifemministi e lo faccio con tanto disgusto. Perche queste persone mi fanno veramente schifo: le parole, l’atteggiametno, la protervia di questi omuncoli che dietro una tastiera minacciano di morte e sollecitano la psiche malata di persone come quelle di questi giorni. Giustificandoli perchè traditi – E NON E’ VERO – o perchè sfruttati (da chi, da cosa?) per poi dire frasi di circostanza quando uno di loro uccide 4 persone. Hanno volutamente messo un confine labile e scuro tra antifeminismo e antifemminile e dietro questa opacità si nascondono e combattono una guerra che loro hanno deciso di imbastire ( che poi, avrete sicuramente letto i loro profili, quarantaseienni senza una storia da mai, ventiseienni vergini e mai stati baciati…che cavolo ne sanno loro delle donne?). Vi stimo molto e spero possiate spiegare a sempre più persone il vostro messaggio, contro gente del genere occorre discutere anche individuo per individuo.
    Continuate così.

  52. Alessandra says

    Bisogna fare qualcosa, questi sono deliri omicidi che con lucidità sfruttano il debole che ha la mentalità italiana per le ragioni degli uomini assassini (se l’ha picchiata/uccisa, qualcosa avrà fatto) e le falle del sistema giudiziario. PS Marco Travaglio usò questo paradosso per spiegare perché il sistema giudiziario italiano è marcio. Vorrei che sapesse come viene utilizzato un suo materiale, vediamo se si riesce a contattare qualcuno de Il Fatto.

  53. Angela says

    ragazze se volete segnalare qui c’è il link diretto per la postale https://www.denunceviaweb.poliziadistato.it/polposta/wfintro.aspx

  54. nicola says

    suppongo avrete sicuramente denunciato il sito alla Polizia Postale per istigazione alla violenza e all’omicidio, e apologia di reato in genere… altrimenti se non volete esporvi di persona datemi il link che li chiamo io immediatamente.

Continuing the Discussion

  1. Gabriele Cripezzi » Blog Archive » Risposta ad un articolo su un sito femminista linked to this post on Marzo 8, 2012

    […] Questo è l’articolo in questione a cui rispondo ed a cui ho risposto nei commenti: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/03/06/consigli-in-rete-per-padriseparati-spacca-le-gam… […]