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L’istigazione all’odio contro le femministe continua

Come dicevamo, oggi ci hanno lasciato una intimidazione. Altre ne abbiamo lette sul web. Tutti soggetti ai quali non piacciono i nostri racconti che parlano di donne vittime di violenza. Si sono lamentati dei racconti in cui le donne sopravvivono. Quelli in cui muoiono invece evidentemente li gradiscono.

La loro è una caccia alle streghe incessante. Per noi è cyberstalking e continua con ogni mezzo e da qualunque angolo del web essi occupino. Ci vogliono al rogo, rinchiuse in manicomio (abbiamo documentato), private dei diritti minimi vitali e soprattutto vogliono vedere crepare questo blog.

Esortano chiunque con diffamazioni e calunnie affinchè ci segnalino alla postale. Non hanno neppure il coraggio di farlo da soli, di renderci martiri di un processo in cui l’inquisizione sarebbe davanti agli occhi di tutti. Arrivano a ipotizzare che le protagoniste di alcuni racconti di nostra invenzione siano identificabili con qualcuna di noi e dunque periziano, sommariamente, da bravi sostenitori di sindromi fasulle quali sono, e preparano l’elettroshock affinchè la nostra testa sia spenta e con essa la possibilità di usare il senso critico che li disturba tanto.

Oggi è stata una giornata piena nella quale i segnali di cyberstalking si sono susseguiti incessantemente. L’ultimo esempio di questo tamburo battente che esorta la gente contro di noi e istiga odio contro di noi arriva ancora una volta da facebook.

Questo è lo stesso gruppo facebook in cui si fanno grandissime risate per oscenità quali quelle che compongono i siti fake attraverso i quali hanno rubato l’identità alle femministe per sostituirle con volgari scene utili ai savonarola segaioli eccitati all’idea di assistere ad un bel rogo di streghe.

Evidentemente a certi soggetti non è chiaro che la reiterata e continuata persecuzione nei nostri confronti non è qualcosa per la quale possiamo restare con le mani in mano. Come abbiamo sempre scritto è e resta un loro esclusivo problema.

Come dicevamo ci sembra chiaro che da tanta istigazione all’odio contro di noi e contro le femministe in generale non possa venire nulla di buono. Il massacro del Politecnico compiuto in canada ad opera di un antifemminista fanatico, il quale ha ucciso 14 donne e ne ha ferite altre 10, ci insegna qualcosa. Ci insegna che l’odio istiga odio e che l’odio arriva perfino alla soppressione fisica dei soggetti odiati.

Eccovi dunque gli splendidi capolavori di qualche maschilista moralizzatore della rete. Potete vedere una schermata di un piccolo assaggio dello scempio che hanno fatto nel sito clone de Il corpo delle donne e un altro piccolo assaggio delle squallide volgarità da scaricatori di porto che hanno utilizzato nel sito nostro clone. Alla fine potrete gustare un ulteriore insulto e augurio di morte virtuale lasciato sulla pagina di youtube dove una di noi aveva messo un paio di video:

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Se volete approfondire qui e qui. Giusto per avere una idea delle bugie falsabusiste che alcuni diffondono a proposito delle femministe, dei centri antiviolenza, dei dati reali sulla violenza sulle donne, delle statistiche su molte cose…

Posted in FaceAss, Misoginie, Muro del Riso, Omicidi sociali.