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Anche i ricchi piangono (e a noi che ce ne fotte!)

[L’immagine arriva dal blog di Alessio Spataro]

Manovra prevedibile, prevista, lo sapevamo, l’avevamo detto. E già ci trovavamo contro tutte quelle che volevano un governo senza “zoccole”, e poi quelle che ci volevano dentro più donne che in quanto portatrici di donnità avrebbero fatto la differenza, e l’abbiamo vista la differenza. Ci siamo dette “indignate” perché questo governo non è rappresentato in nessun modo da soggetti arrivati là per questioni di “merito” perché il “merito” in Italia non esiste. Esistono le lobby e poi esistono le raccomandazioni, esiste il metodo di piazzare l’uomo o la donna che fanno parte di certe correnti qui e là. Esiste tutto fuorché il merito. Abbiamo visto i quotidiani che tentavano di farci piacere il governo Monti prima  che arrivasse. Poi ci sono le tessitrici, le femmine sullo stile di Penelope, aspetta e spera, ché questo governo per loro sarebbe stato portatore di chissà quali grandi cose, e infine ci sono i comitati di donne che prima scendevano in piazza contro berlusconi e ora si ergono in difesa del diritto al pianto della ministra mentre ci dedica una supposta terribile.

Sarà bellissimo vedere l’11 dicembre la manifestazione delle Snoq tutte contente perché hanno una ministra tanto “umana” alla quale rivolgere le loro preghiere rosa, i pensieri rosa, i girotondi rosa, le canzoncine rosa e i loro comunicati che di rosa non hanno niente ma tant’è.

Qualcun@ me lo dice cosa andrete a fare in piazza l’11 dicembre? Dico davvero: me lo spiegate per favore? Prima il collante era il contro/berlusconi, ora sarà una manifestazione a sostegno del governo Monti? Su questo chiamate le donne in piazza? A supportare una ministra piangente mentre vengono rubate le pensioni della gente e vengono mantenuti i privilegi dei ricchi?

Qualcuno ci spiega perché non dovremmo essere incazzate nere alla vista di tanta ipocrisia? Sapete che il provvedimento è accompagnato da manganellate nelle piazze che in queste settimane sono state popolate da gente incazzata il cui pianto, anzi le cui urla, non sono state ascoltate da nessuno?

Vi interessano i pianti? Quello di un bambino che non ha di che sfamarsi? Di una donna che non trova lavoro? Di un uomo licenziato dall’industria che delocalizza? Di studenti che sanno di non avere futuro?

E’ che da queste parti non ci sono più lacrime e in generale non si piange, si combatte, e tutta questa retorica e questa vomitevole reinterpretazione delle questioni a seconda di come vi gira il culo è davvero insopportabile. L’ingenuità è comprensibile ma la malafede è intollerabile e c’è malafede da parte di chi legittima un governo che ci ruba tutto pur di legittimare i propri partiti di riferimento.

Dai, donne del Pd, ditecela tutta, ditecela chiara:  quanto vi viene difficile da 1 a 10 portare le donne in piazza dicendo loro che le femmine al governo sono portatrici di “umanità”?

Ah, mi raccomando, la prossima volta che la polizia spacca la testa a una donna o a un uomo in piazza, una studentessa, un pensionato, una precaria, qualunque delle categorie massacrate in questo momento, continuate a chiamarli “violenti”. Anzi, a chiamarci “violenti” perché tra quella gente, in piazza, ci saremo anche noi.

Ps: e no, non essere d’accordo con il Pd non significa essere d’accordo con “Libero”. Smettete di usare questo argomento aggressivo per denigrare le opinioni differenti e accorparle al ciarpame delle destra.

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Posted in Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.


21 Responses

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  1. WhiteNoise says

    ciao feminoska! ma infatti si possono vedere le cose in maniera diversa, ho continuato a scrivere commenti lunghi e pesanti proprio per le accuse fatte a chi non si trovava d’accordo con il primo post sulla fornero (accusate per una logica un po’ oscura) di essere portatrici di una retorica alla snoq e di essere per i manganelli dei poliziotti violenti (anche se mi rendo conto di come sia una provocaizone…ma questo modo di usare le provocazioni assomiglia all’insulto gratuito e aggressivo)…sulla malafede so che non accusi me di malafede dato che nemmeno mi conosci, ma non capisco queste reaizoni aggressive (non delle tue risposte) nei post che fanno riferimento a chi non la pensava come voi in riferimento alle lacrime della fornero (a loro volta riferite a malafede o buonafede della ministra e all’inadeguatezza delle sue lacrime in quanto stereotipo maschilista, cosa presente nel primo post e motivo principale per cui molti se ne sono dissociati)… queste persone che hanno espresso opinioni diverse in riferimetno a queste cose sono poi state accusate di certe altre cose in quest’altro post, senza nemmeno rimanere attinenti all’argomento di discussione (ma questa è una cosa positivaper me dato che ritengo quel primo post incentrato sulle lacrime abbastanza criticabile per la stessa scelta del tema!)….va benissimo parlare solo per sè e non in rappresentanza “delle donne”, una sciocchezza insensata secondo me! ma allora perchè accusare chi non è d’accordo con te di essere con snoq o di avere idee violente e appartenere o appoggiare un’elite?accuse di gruppo, non basate su affermazioni vere, grossolane, aggressive… sono certa che questo non sia il vostro abituale metodo di addurre dati e esprimere opinioni (altrimneti non vi seguirei)..ma uscendo dalla sciocca questione che è sorta attorno alle lacrime di un ministro (quanta importanza e analisi si è dedicata a questa faccenda…e quanta simpatia e rabbia, entrambe UGUALMENTE ingiustificabili e direi la faccia di una stessa medaglia) in questo post si accusava di malafede chi sosteneva questo governo per fedeltà ai partiti di riferimento…ora, con che diritto si può fare un’accusa così grossolana? un’opinione diversa non ha diritto di esistere perchè è sicuramente sbagliata e anzi in quanto diversa è anche in cattiva fede? tu dici di no ma quel post diceva di sì…ma ovviamente penso che questa cosa sia il risultato del tono aggressivo usato e non di una reale sicurezza del fatto che solo chi scrive è in buona fede e che le sue opinioni siano le uniche valide…altrimenti, ripeto, non vi leggerei, cosa cambierebbe tra voi e snoq? solo la squadra per cui si gioca e punti di vista, ma atteggiamento e presunzione sarebbero le stesse…l’aggressività quando si vogliono fare analisi ed osservazioni credo che vada a sminuire anche ottime opinioni… volevo fare un ultimo commento sulla meritocrazia, poi la pianto di intasarvi di commenti…certo in italia la meritocrazia è quasi un miraggio, ho avuto modo di rendermene conto personalmetne e anche un cieco comunque lo noterebbe…ma non credo che si possa dire in termini assoluti che non esista nessun tipo di meritocrazia, anhce se è una meritocrazia anche nei casi migliori sempre diluita da privilegi sociali e di nascita, non c’è dubbio che se per esempio la fornero, o tutte le persone che occupano cariche alte non per clientelismo ma per “merito”, se nate in altri contesti sociali farebbero che so, le precarie o le casalinghe, ma non credo che questa osservazione, che certo è validissima, possa sminuire comunque la maggiore capacità acquisita e le maggiori competenze di alcune persone..non riesco ad avere questa completa sfiducia per chi non fa patre dell’esercito delle precarie come noi…. è ovvio che non devono e non possono rappresentarci in tutto o parlare per noi, nessuno può farlo, ma opporsi a loro a prescindere da tutto e dare per scontata una loro malafede a cosa serve? si può pensare ad una loro ignoranza di certe questioni ma davvero penso che si dovrebbe cercare di sfruttare le qualità di chi raggiunge certi ruoli e fare conoscere le proprie prospettive in modo da spingere ad un cambiametno, ad un’apertura attraverso il dialogo…altrimenti come ogni italiano ognuna di noi sarebbe pronta ad accettare “l’autorità” solo di se stessa e un governo personale..che a livello individuale è la cosa migliore, ma in faccende di governo direi che non porta a molto…prenderai per ingenuità queste mie osservazioni dato che non riesco a vedere il raggiungimento di certi ruoli anche nell’ambiguo sistema bancario come la partecipazione alla banda bassotti o qualcosa del genere! il solo fatto di aver raggiunto posizioni importanti in un certo settore non penso che in sè sia segno di corruzione e cattiva fede, senza prove in merito la cosa non mi verrebbe in mente perchè questi settori di cui arrivano ai vertici fanno capo alla stessa struttura “industriale”, “capitalista” della nostra società, e attualemtne sono “fisiologici”…certo le cose cambiano se i soggetti sono stati tesserati in strane logge come la p2, hanno a che fare con mafiosi o faccende sporche (come quasi tutti i politici) e hanno dato motivo di sospettare…ma se si accusano tutti in blocco si va paradossalemtne a diminuire la potenza delle accuse contro chi ha davvero comportamenti e motivazioni “immorali”, illegali e corrotte. Per finire volevo ringraziarti del tempo che ti sei presa per rispondermi, un’altra non l’avrebbe fatto! Ciao!

  2. feminoska says

    @whitenoise: si può essere in malafede o si possono vedere le cose diversamente, io non ti ho accusato di malafede, ma tu mi lasci lo spazio per pensarla diversamente?
    Ti faccio presente che, come collettivo, non scriviamo come “portavoci” di chi sta male, noi scriviamo prima di tutto di noi stess* e per noi stess*, e molt* di noi (se non tutt*) vivono quotidianamente sulla propria pelle la precarietà estrema e questo inesistente orizzonte futuro che ci viene propinato. Non mi arrogo certo il diritto di dirti come e quello che devi pensare, ma io 37 anni, e con una certa esperienza sulle spalle (e non entro più nel dettaglio così evitiamo di scadere troppo nel personale) affermo con assoluta tranquillità che una persona, uomo o donna che sia, non diventa vicepresidente della compagnia di sanpaolo se non è un certo tipo di persona (ps: la sanpaolo è stata per anni la prima è più importante banca armata d’italia, giusto per dire di chi stiamo parlando…. e le fondazioni collegate agli istituti bancari sono “filantropia” o “marketing”…? Da molto tempo c’è un interessante dibattito su questo tema.)

  3. WhiteNoise says

    chiunque non è d’accordo è per forza di cose e di conseguenza in cattiva fede?

  4. WhiteNoise says

    ecco qua, lo sapevo…ha avuto incarichi di prestigio (sicuramente favorita nella sua educazione da un background familiare alto non dico non sia vero) e quindi va accusata per questo…non dico che non ci sia un problema relativo ai diritti all’educazione e alla parità sociale (credimi, è un tema su cui ho avutoi modo di pensare molto)..ma allora il problema della fornero è di appartenere alla classe medio-alta e per questo meritava un’aggressività e dei sospetti di cattiva fede ingiustificati invece di critiche razionali come altri ministri (sia uomini che donne) e le altre donne (ovviamente, da persone civili)?…per la cronaca feminoska, in questo caso non volevo mettere ilpersonale in gioco perchè è una mia fissazione cercare di essere ragionevole e non pensare in base a quello (nè mostrare il fianco a critiche con “dici così solo perchè ti conviene”, in passato usatissima su di me per farmi stare zitta), ma la mia situaizone economica non è certo privilegiata, anzi…ho 21 anni e la mia famiglia ha una gravissima situaizone economica, io trovo solo lavoretti part time quasi tutti i nero e il mio sogno sarebbe stata l’università ma non posso permettermela anche perchè dovrei cambiare città..non c’è un futuro per me ed è molto dura tirare avanti sapendo che non posso costruirmi la mia vita come voglio, ho person anche la forza di sperare e ho deciso di abbandonare ogni speranza di studiare… ma questo non mi fa buttare in atteggiamenti populisti nei confronti di tutto! se si vuole criticare la manovra ovviamente lo si può fare e ne parlo volentieri ma non è una giustificazione per aggredire in maniera poco sensata una ministra (perchè questo faceva il post)…eppure ce ne sono di argomenti per parlare senza toni striduli e populisti dei problemi e difetti di questa difficile manovra…odio gli atteggiamenti aggressivi e populisti che si urlano spesso sul web perchè mi fanno sentire usata: me e la mia condizione economica, usati come paravento e lasciapassare per atteggiamenti brutti che confondono le acque e vanno solo a sfavore delle tesi esposte (anche se questo non è completamente il caso dei due post di questo blog di cui sto parlando, c’era solo una provocazione che mi sembrava avere i toni di chi faceva distinzione tra donne e puttane paradossalmente, ma mi sembra il caso della tua riposta feminoska: il tema dalle accuse aggressive verso un gesto tacciato senza alcuna sfumatura di cattiva fede anche se da parte di una non politica che non deve rendere conto ad elettori e particolarmente derisa perchè fatto da una donna ed esposizione di un archetipo di debolezza, come e perchè è finito a io guadagno 900 euro al mese? quest’ultimo tema è molto più importante e legato alla manovra meriterbbe un articolo a parte, con le motivazioni più serie che ha rispetto alla ridicolizzazione della lacrime di una persona)…non volgio essere aggressiva e non è un attacco personale…ma ho trovato molto aggressive le risposte che invece di usare toni più calmi e aperti che spiegassero una rivendicazione di atteggiamenti aggressivo verso un gesto che in alcune hanno protetto in quanto lo capiscono e lo ritengono perfettamente normale (io l’ho vista così, scusate) ci accusano di essere d’accordo con i poliziotti violenti o dalla parte delle donne “per bene”: queste affermazioni oltre a essere colpi bassi che chiudono ogni possibilità di dialogo sono irrazionali: in chemodo le nostre tesi portano a queste classificazioni? tutti quellio ceh non sono d’accordo sono moralist* brutti sporchi e cattivi?

  5. feminoska says

    E per ultimo ( e poi chiudo qui che non voglio intasare il post) vi invito a leggere la lettera a Monti pubblicata su xxd qui: http://www.xxdonne.net/wordpress/wp-content/uploads/2011/12/XXD13.pdf)

  6. feminoska says

    @whitenoise:
    leggiti anche questo:
    http://www.repubblica.it/economia/2011/12/06/news/addizionali_imu_sulla_casa_iva_benzina_tasse_e_rincari_da_600_euro_a_famiglia-26154643/?ref=HRER1-1

    e tieni conto che io, laureata durante vecchio ordinamento (con corso di specializzazione post laurea e master – penso meritato, poiché vinto come borsa di studio e non pagato!) sopravvivo da anni con contratti precari a 900 euro al mese… e all’orizzonte non ci sono altre prospettive!!! Ora, rileggiti l’articolo che ti linko, rileggiti il curriculum della ministra e dimmi che lei è “una come me”!

  7. feminoska says

    E’ “una di noi”?

    da Wikipedia:
    “Professore ordinario di Economia politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Torino, insegna Macroeconomia ed Economia del risparmio, della previdenza e dei fondi pensione. È Coordinatore Scientifico del CeRP (Centre for Research on Pensions and Welfare Policies, Collegio Carlo Alberto). È Honorary Fellow del Collegio Carlo Alberto, Membro del Collegio Docenti del Dottorato in Scienze Economiche dell’Università di Torino e del dottorato in Social Protection Policy presso la Maastricht Graduate School of Governance (Università di Maastricht), di cui è anche docente, membro del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale, costituito presso il Ministero del Welfare, membro del Comitato Scientifico dell’Observatoire de l’Epargne Européenne (Parigi), membro del comitato editoriale della Rivista Italiana degli Economisti, editorialista del quotidiano economico e finanziario il Sole 24 ore. Dal 1993 al 1998 è stata consigliere comunale per il Comune di Torino, eletta con la lista “Alleanza per Torino”. È stata Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo (2010-2011)[2][3][4], Vice Presidente della Compagnia di Sanpaolo (2008-2010)[5], membro del Consiglio direttivo della Società Italiana degli Economisti (2005-2007), membro del Comitato Scientifico di Confindustria (2005-2006), membro della commissione di esperti valutatori presso la World Bank (2003-2004), con l’incarico di valutare il ruolo di assistenza svolto dalla Banca nell’attuazione delle riforme previdenziali di paesi con economie di transizione, membro della commissione di esperti della Task Force su “Portability of Pension Rights and Taxation of Pension Schemes in the EU” costituita presso il CEPS (Center for European Policy Studies), Bruxelles (2001-2003), membro della Commissione Ministeriale di esperti indipendenti per la verifica previdenziale (2001), componente del Comitato Scientifico del Mefop (2000-2003).

  8. WhiteNoise says

    scusate il refuso! ho cercato di mantenere ragionamenti razionali ovvaimente!

  9. WhiteNoise says

    feminoska
    mi è piaciuto molto il tuo post…
    devo dire che effettivamente ho sbagliato a fare riferimento al passato ( per quanto sgradevole e una delle cause dei problemi che ora ci troviamo affrontare)…dalle dimissioni ho cercato di mantenere motivazioni e ragionamenti critici e irrazionali evitando l’euforia post-b, ma in questo caso effettivamente il tema era un altro e il passato non rende meno difficili le manovre…
    comunque non riesco a vedere in quelle lacrime una strategia sinceramente…per me sono una reazione umana più che razionale, assolutamente comprensibile…infatti la mia critica anche se er aandata un po’ fuori tema voleva puntare soprattutto sulla critica aspra e aggressiva verso questo atteggiamento umano e comprensibile da parte di una donna che come dice sabbry non è certo responsabile delle politiche che hanno portato alla situazione attuale, una docente che fino a 20 giorni fa era una di noi e che ha cercato al suo meglio di contribuire alla stesura di una manovra economica necessaria..sicuramente questa manovra è drammatica e poteva essere migliore (ma forse non è stato possibile dato che si è dovuto tener conto dell’approvazione dei nostri parlamentari, ma non coglio parlare di questo) ma attaccare una persona per le sue lacrime in quanto donna ,accusandola di manipolazione o di finto buonismo…non è una politica, è una docente…non ha elettori per cui mentire e dissimulare…
    capisco la paura per le “eminenze grigie”, ma al momento attuale di fronte a un governo di emergenza che deve occuparsi essenzialmente di rimettere in sesto la situazione economica non credo che sia molto giustificabile…si tratta di una situazione temporanea e drammatica…spero di aver spiegato meglio la mia critica a questi post…senza per questo leggere che chi non è d’accordo è a favore dei poliziotti che sfondano i crani alle manifestanti

  10. marlena says

    Ciao mi chiamo Marlena e l’11 scenderò in piazza.
    Cercherò di spiegarne i motivi, sperando di non annoiarvi troppo.
    Premessa: non sono del PD, sono una quasiquarantenne precaria, non ho festeggiato il governo Monti e nemmeno troppo la dipartita politica di Silvio, non sono impressionata dalle lacrime della ministra ed oggi sono assolutamente arrabbiata per tutto ciò che direttamente e indirettamente mi/ci toccherà pagare per colpe che non ho/abbiamo commesso.
    Sono scesa in piazza il 13 febbraio, ho partecipato al femminist blog camp e tornerò in piazza l’11.
    Probabilmente sono una povera illusa, ma sento la necessità di dover far qualcosa per manifestare il mio disagio in un paese che non solo non mi rappresenta, ma non mi tiene nemmeno in minima considerazione, che mi vive come problema invece che come risorsa.
    Io l’11 andrò in piazza prima di tutto a rappresentare me, a fare presente che esisto e non solo come contribuente, ma esisto come persona, come donna, come precaria etc etc.
    Ho l’esigenza di fare qualcosa per cambiare le cose e reputo che questa possa essere una via. Magari non sarà la più giusta ed la più efficace, ma è qualcosa.
    Stare ferma a guardare che le cose continuino ad accadere né mi piace né mi interessa. Tanto meno mi interessa aspettare di arrabbiarmi di più fino ad arrivare – esasperata e disperata- ad impugnare spranghe e percorrere le vie violente (che mi vedono altrettanto in disaccordo rispetto al Silvio-style, al PD, al governo Monti etc etc).
    Due precisazioni:
    1) Dire che la manifestazione del 13 feb fosse contro Berlusconi è una semplificazione, in realtà era contro un sistema e una mentalità che anche lui a contribuito a diffondere, che ci umiliava da qualsiasi punto di vista sia in quanto italiane sia in quanto donne. E qualsiasi atteggiamento che ci vede ridotte a merce passivamente in vendita ci offende nello stesso modo fatto da chicchessia, in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo.

    Proprio perchè ad oggi le cose sono pressochè identiche si torna in piazza, principalmente a ricordare che noi donne esistiamo e in tutte le ns sfaccettature, che ognuna di noi può contribuire con idee e proposte che tengano conto dei nostri bisogni e delle nostre esigenze, per cambiare una situazione che sta stretta a tutte e a tutti.
    2) Dire che il movimento di SNOQ è fatta da sole donne del PD è inesatto, io e molte altre ne siamo l’esempio. SNOQ (almeno per ora, almeno nel comitato torinese) è politicamente trasversale e non rappresenta nessuna corrente politica: vi sono donne di ogni provenienza, orientamento e colore. (Se avete informazioni diverse da queste vi prego di fornirle, grazie)
    Se proprio devo denunciare un’assenza è quella delle più giovani, attivissime nelle iniziative di piazza, un po’ meno nelle riunioni settimanali dl comitato. Ma la porta rimane aperta, assolutamente spalancata.
    Personalmente mi piacerebbe che qualcuna di voi entrasse da lì, perchè io ho bisogno di capire e di portare avanti discussioni come queste: ho un po’ la sensazione che non ci si comprenda (da ambo le parti) più per pregiudizio, non per una reale ragione sottesa…

    Se invece questa ragione sottesa esistesse realmente, vi prego di illuminarmi, sono troppo in là con la stagionatura per fare la Candy Candy della situazione e l’ipocrisia è un materiale che poco mi si confà: se l’11 si manifesta a sostegno del governo Monti apritemi gli occhi, spezzatemi le punte dei pennarelli prima che scriva striscioni fuori tema e incollatemi le suole delle scarpe al pavimento di casa.
    E nonostante la delusione, non piangerò, perché le lacrime, bhè quelle le ho finite anche io.

  11. feminoska says

    @ whitenoise:

    “rimane che si tratta di persone preparate, in particolare rispetto ai precedenti che ci hanno fatto passare anni a parlare delle barzellette di un megalomane e alle trovate dei suoi servi secondo me”

    “e comunque per me meglio le lacrime delle grasse risate da pescecani dei predecessori”

    Ci siamo così abituat* alla sfacciataggine di taluni, che ora come ora qualsiasi cosa APPARE meglio di ciò che ci siamo lasciat* alle spalle? Trovo questa euforia post-b abbastanza immotivata e davvero non preferisco le lacrime alle risate.
    “Anche i ricchi (e i potenti) piangono?” Certo che sì, ma non per i sacrifici altrui…
    Se penso alle lacrime invece come strategia di comunicazione politica, queste possono essere strumentali a far passare in maniera meno impopolare provvedimenti drastici. Penso a quello che è successo ad esempio con Obama, quando è stato eletto sembrava fosse arrivato il “messia”, questo è il potere dell’immagine giusta al momento giusto (e ora gli americani si stanno rendendo conto che non basta una faccia diversa e un aspetto meno compromesso di quello di un Bush, per dire, per significare un reale cambiamento). Non si possono fingere le lacrime, o una commozione? Certo che si possono fingere, e in questo caso sarebbe una strategia più subdola ma infinitamente più efficace a livello mediatico e di comunicazione verso le persone delle buffonate precedenti. E infatti qui ora si parla della commozione della ministra e non di ciò che è passato in mezzo a quella commozione. Perchè alla fine, se lasciamo da parte le lacrime, siamo alle solite….i sacrifici li facciamo sempre noi, in questo paese senza futuro.
    Essere tecnici non significa essere più umani, più eticamente corretti, più giusti. Anzi può significare qualcosa di peggiore del B. di turno: perchè più del più sfacciato monarca io temo l’eminenza grigia di turno.
    @emy: mi spiace, ma “essere unite per le donne” non significa nulla, e non ha senso. Io non difendo una donna in quanto tale biologicamente, ne difendo i diritti calpestati quando lo sono, e sarò sempre critica nei confronti di chiunque, poichè in caso contrario non sarei obbiettiva. Le donne commettono errori e nefandezze come gli uomini…io difendo le persone quando è giusto, non a priori.

  12. ziacassie says

    e permettimi, unite per le donne vuole dire, “cara donna, se vuoi puoi lavorare sino a 70 anni che lo stato non te lo impedisce?”
    vogliamo provare anche con la magia nera e riportare in vita i cadaveri (gli zombies servivano a questo no, a tornare al lavoro, schiavi non morti al lavoro) noi saremo donne altro che sull’orlo di una crisi di nervi, larve umane. Ho come l’impressione che si tiri alle nostre morti per rientrare nei soldi . peccato che noi li abbiamo già versati. niente più pensioni da pagare, saremo tutte (e tutti) già morti. altro che possibilità di lavorare sino a 70 anni, tra cancro, alzheimer, parkinson, leucemie. Forse l’aspettativa della vita si è alzata, ma la qualità della vita no.

  13. ziacassie says

    non è che se una donna fa una cazzata non lo si può dire perchè è una donna? e no, questo non piace a me

  14. Emy says

    Sono molto sdubbiata da questo post e quello precedente. Mi pare che non parlino affatto di femminismo, è solo una scusa, state usando il femminismo per un attacco ad una donna che non condivide politicamente. Non mi piace, per niente, dobbiamo essere unite per le Donne e non divise per altre questioni.

  15. ziacassie says

    grazie, ho appena finito di discutere proprio sul gruppo di se no ora quando.
    per un attimo ho pensato di avere torto.

  16. sabbry says

    d’accordo con Paolo e con Whitenoise.
    continuo a non capire…cosa c’entra il pd? ( mai parteggiato per il pd in vita mia! anzi…)
    ho dato un occhio alla rassegna stampa prima di leggere il post precedente e mi ha colpito che gli unici che hanno puntato il dito sulle lacrime della Fornero – almeno che ho letto- siano stati libero e voi…l’ho fatto notare.
    ieri sera ho seguito la conferenza stampa quando ho visto la fornero piangere non mi è venuto automatico pensare che fosse iposcrisia la sua, semplicemente perchè non posso imputarle almeno un vent’ennio di politiche scellerate…credo sia sbagliato caricare sulle spalle di una singola donna il peso di questa situazione – donna che finalmente ha pronunciato parole importanti con quel “attegiamento culturale sbagliato” rivolto ai giovani del forum nazionale, da quanto non si sentiva più una presa di posizione sensata in tal senso – . Avete ragione a essere incazzate, la situazione è davvero pesante…ma sicure siano davvero le lacrime della fornero il bersaglio?

  17. WhiteNoise says

    d’accordo con paolo84…anche perchè mi è sembrato ingiusto e strano attaccare essenzialmente le lacrime in quanto “da parte di una donna” nell’articolo precedente, a prescindere da come uno possa leggerle e interpretarle..è ingiusto accusare chi non trova niente di orribile in un ministro che piange e ha trovata eccessiva l’aggressività scatenatasi nei suoi confronti di esssere “donne del pd” (capisco in quale senso sia una specie di offesa, l’ho isata spesso!) o di essere d’accordo con chi da manganellate ai manifestanti! non è razionale, non vedo il collegamento, mi ha intristito molto vedere queste parole..forse dovremmo parlare e ragionare tutti evitando toni da guerra e urla…anche quando si ha ragione le urla non rendono giustizia..e comunque per me meglio le lacrime delle grasse risate da pescecani dei predecessori, o delle loro osservazioni arroganti e presuntuose contro gli attacchi…e se non possiamo parlare di merito a tutti i livelli, per esempio i settori economicamente deboli sono sempre svantaggiati e parlare di meritocrazia se una persona non ha isoldi per studiare non ha senso, rimane che si tratta di persone preparate, in particolare rispetto ai precedenti che ci hanno fatto passare anni a parlare delle barzellette di un megalomane e alle trovate dei suoi servi secondo me

  18. rita nightwalker says

    …grazie di esistere!! tutto qui e non aggiungo altro. 🙂

  19. Paolo84 says

    ma appunto! invece di occuparci delle lacrime di Fornero, per lodarle o per disprezzarle (ma ho letto più disprezzo che lodi finora) pensiamo alle lacrime del bambino che ha fame, della donna che non trova lavoro, dell’uomo licenziato, degli studenti che non sanno cosa sarà del loro futuro (tra i quali ci sono anch’io)

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