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Roma: bruciano la puttana. Pd: “lotta contro il fenomeno della prostituzione”!

A Roma hanno picchiato e bruciato una prostituta, una ragazza romena di 22 anni, di cui non si scrive neppure il nome. Puttana di nome e romena di cognome. E’ in prognosi riservata.

Uno del Pd, ché si sa che al momento quelli del Pd hanno il prurito del decoro per le strade e che sollecitano ordinanze per arginare il fenomeno, invece che riconoscere che con il suo/loro atteggiamento e relegando le sex workers nelle periferie le condannano ad essere soggette a ogni pericolo, dice che bisogna intervenire. Contro le prostitute, ovviamente.

Il clima a Roma in generale non è dei migliori. Aggressioni fasciste, gente che brucia vive le puttane, proprio una capitale di merda, non c’è che dire.

Nel frattempo Alemanno si appropria di ‘Riprendiamoci la notte’ – che poi era uno slogan usato anche dalle femministe per fare manifestazioni contro aggressioni e stupri – e se ne appropria per lanciare una campagna di divertimento securitario e controllato per i giovani.

Chi scenderà in piazza per questa “puttana romena” di cui non sappiamo neppure il nome? Chi spenderà due parole per dire al consigliere che “vuole dare impulso alla lotta contro” la prostituzione, considerato che egli ritiene sia quella l’emergenza, di ripensarci due secondi e poi guardarsi allo specchio e farsi tanti vivissimi complimenti per aver detto questa marea di frasi fatte pronto a raccogliere voti dalla popolazione incivile che vuole linciare le prostitute?

NB: Regolarizzare la prostituzione è la risposta e non la repressione contro le prostitute…

—>>>Dalla nostra mailing list qualcuna giustamente dice che il dato è che si approfitta al solito di quello che è successo per mettere anche nero su bianco una nota di razzismo contro i romeni – delinquenti, prostitute e sfruttatori di queste per antonomasia. Quindi si sta dicendo che il problema sono le puttane e i romeni. Le soluzioni che auspicano saranno rastrellamenti e sgomberi di baracche e campi rom? Roma, 2012: Fascismi a 360°. (Update Fasse)

—>>>(Update Fasst) La risposta di una di noi al segretario del Pd.

Leggi anche:

Roma: volete combattere la tratta? Regolarizzate la prostituzione e chiudete i Cie!

Quello che è successo a Michela ci riguarda tutte

Quante righe vuote

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio, Sex work.


38 Responses

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  1. zani says

    Chi pensa che le prostitute si e i clienti NO. In puro stile svedese non ha secondo me ben chiari degli elementi essenziali. Innanzitutto se non sei un cliente non capirai mai un cazzo! Non puoi dirmi che dall’ altra parte non c’è divertimento o passione oppure trasporto. Ovvio se non ti lavi, sei volgare, poco carino e ti comporti come un cliente del supermercato, loro si comporteranno come le cassiere. Comunque di base se pensate che siano i clienti i veri mostri allora siamo proprio distanti. Io non sfrutto nessuna persona. Ne è detto che queste siano sfruttate o ancora cosa più importante indotte alla schiavitù. La donna prostituta c’è sempre stata ed è vero che per molto tempo si siano utilizzate delle schiave, ma è anche vero che ci sono donne che scelgono di farlo di propria sponte. Se non mi credete andate a berlino e poi magari ne riparleremo. Nessuna è costretta in Germania e nemmeno in altri paesi(bassi appunto) eppure insomma ce ne sono di ragazze…quindi? Dov’è lo sfruttamento?
    Vorrei ricordare che la prostituzione deve molto alle guerre svolte da eminenti generali, ma si può dire che dove c’era guerra c’erano le prostitute, che infatti ancora oggi a cercarle, quelle di strada le trovi ancora nei paraggi di ex caserme. Colpa di chi? O colpa di cosa, si parla di atteggiamenti ancestrali e non di cose dell’ altro ieri legate all’ immigrazione o altre CAZZATE spacciate dai media paraculo.
    Generalmente non capisco perchè ci sono persone che pensano di poter normare la mia vita sessuale. Questo si e questo no. No perchè? in base a cosa? Abbiamo stabilito che io non compro corpi, ma mi avvalgo di prestazioni, quindi non sono un mostro. Eppure non va bene! Perchè?
    Perchè io devo cercare di “sedurre”(già il termine) un partner per una copula? Falsificare il mio ego per conformarlo alle esigenze del partner di turno. Ovviamente il gioco quanto può durare? Anche vent’anni e infatti i matrimoni sono solo che inculate nella maggior parte dei casi. Eppure “bisogna provare per forza un sentimento nei confronti del partner”. Che stronzata galattica. Bisogna provare un sentimento per ogni essere che respira STRONZI. Quello con cui copuli è uguale!
    Che poi anche ste stronzate del sentimento! smettiamola per piacere. E’ una FUNZIONE FISICA e basta! stimolata dal cervello è vero, ma solo in secondo piano. Perchè doverci per forza trovare un qualcos’altro che non si capisce bene cos’è e alla fine lo chiamiamo Amore? Mai poi se chiedi a qualcuno nessuno sa spiegare bene cos’è? E’ un sentimento? Un atto? O un atteggiamento? Io sinceramente propendo per la terza soluzione. Ovviamente rispetto i pensieri degli altri, ma per piacere smettiamola di glorificare questo dannato Amore che scivola da tutte le parti e poi alla fine della storia capisci che dura meno di un cappotto di mezza stagione. Esiste la prostituta ed esiste il cliente, mi sembra logico e invece esiste della gente che a tratti è colpa delle prostitute e a tratti è colpa dei clienti. Mettetevi d’accordo perchè nel frattempo fate vittime da una parte e dall’ altra. Forcaioli del cazzo!

  2. Lorenzo Gasparrini says

    E perché decostruire delph? Lo ha fatto da solo un paio di volte e non se n’è manco accorto. Accidenti, ho finito i popcorn.

  3. Domenico says

    Guarda, la faccenda è un po’ più ampia.

    Noi abbiamo costruito una società costruita sullo sfruttamento e, da un certo punto in poi, sulla moneta emessa da banchieri privati… naturale prosecuzione del paradigma dello sfruttamento:
    • sfruttamento degli esseri umani ai danni dell’ambiente (inquinamento e sovrautilizzazione);
    • sfruttamento degli esseri umani ai danni degli esseri umani (guerre, schiavitù, lavori usuranti, non dignitosi, mal pagati);
    • sfruttamento degli uomini ai danni delle donne (stupro, segregazione e prostituzione).

    Ora, io non so se la nostra specie sia intrinsecamente “fallata” o se qualcosa sia andato storto, quello che so è che dobbiamo cambiare paradigma – con tutto ciò che ne consegue – oppure scompariremo come specie vivente.

    E, per essere ancora più chiari, in questo cambiamento, dobbiamo cambiare anche il modo in cui viviamo la sessualità.

    La “questione”, pertanto, non sono le persone che si prostituiscono, sfruttate e schiavizzate dalla nostra civiltà anche quando dicono che lo fanno “liberamente”. Liberamente sì, ma per guadagnare soldi affittando il proprio corpo; quindi, sotto la costrizione di una necessità o di una visione della vita basata sul possesso e sul denaro che permette di possedere sempre più cose materiali. Oppure, per avere un po’ di più di quella moneta tenuta sotto controllo dai banchieri, per primarie esigenze materiali.

    Loro sono le vittime… sempre!

    Le questioni aperte sono ben altre

    Innanzi tutto, ci sono dei pervertiti, sposati e no, padri e no, nonni e no, spessissimo anziani, cui piace usare le persone che si prostituiscono per i loro turpi piaceri, perché quello non è sesso (nel fare sesso ci si diverte in due), ma uso del corpo altrui per i propri piaceri (molto simile allo stupro) – e qui si potrebbe aprire tutto un discorso sulla concezione masturbatoria del sesso che troppi uomini hanno. Fregandosene, poi, di ogni altra considerazione, compresa la riduzione in schiavitù e la minore età delle persone che si prostituiscono.

    Secondariamente, ci sono degli sfruttatori, dei favoreggiatori e degli induttori di queste povere anime sole, che ci guadagnano. E ci stanno sempre, da quelli che prendono – in tutto od in parte il guadagnato, a quelli che richiedono l’affitto del marciapiede pubblico o dell’appartamento, a quelli che “proteggono” dietro compenso previamente pattuito.

    In terzo luogo, c’è un numero troppo alto di persone che si gira dall’altra parte e stigmatizza le persone che si prostituiscono, invece di adoperarsi per aiutarle e per mandare in galera gli sfruttatori ed i clienti (prima in galera e poi in psicoterapia per risolvere i loro problemi mentali).

    Non parliamo, poi, del mito dei controlli sanitari e delle case chiuse.

    I controlli sono sempre stati nulli, quindi, inefficaci. Figuriamoci oggi, in questa Italia.

    Le case chiuse erano dei lager di Stato pieni di schiave malate, sfinite da 50 e più utilizzazioni giornaliere e che venivano fatte ruotare per dare sempre carne fresca agli utilizzatori (la famigerata “quindicina”).

    Leggetevi, in proposito: “Lettere dalle case chiuse” di Lina Merlin e Carla Barberis.

    Le prostitute sono circa 60.000 (la metà non italiane) di cui poco più di 2000 ridotte in schiavitù (circa il 3% del totale, il restante 97% eserciterebbe in libertà – per esperienza personale, vi assicuro che far denunciare gli schiavizzatori è difficilissimo). Di questo 3% in 6 casi su 10 le sfruttatrici sono donne (il 60% dei reati di sfruttamento della prostituzione è commesso da donne – ultimo rapporto ONU 2009 sullo sfruttamento della prostituzione).

    La prostituzione minorile, che riguarda il 3% del totale (circa 2000 minorenni), è un fenomeno fortemente in crescita.

    Poi c’è l’altra faccia della medaglia… gli uomini. Anche loro dentro il calderone della compra-vendita del corpo. Solo in Italia si stimano 5.000.000 di maschi clienti di prostitute, si tratta nella gran parte dei casi di persone affette da patologie, dipendenza sessuale, problematiche psichiche mai affrontate e maturate, persone apparentemente normali ma sociologicamente e psicologicamente a rischio (o ai margini) di esclusione sociale.

    Il giro d’affari sarebbe di circa 8 miliardi di euro l’anno.

    Le cifre sopra riportate, secondo lo studio della Camera dei Deputati, potrebbero anche essere raddoppiate.

    Io vorrei, solamente e semplicemente, un’altra società senza sfruttamento, senza banchieri e senza il mito della crescita, con più rapporti interpersonali, più comprensione, più vicinanza… una società più umana.

  4. akarho says

    RT #riflessioni: Stoccolma “inutile vietare prostituzione” articolo 4.9.2012 su bilancio legge svedese http://t.co/LqDuS4H

    Decriminalizzazione piuttosto.

    Nb: niente cibo per troll egocentrici.

  5. Nannioz says

    Care amiche compagne (se il termine mi é concesso), mi permetto un’osservazione. Forse il “problema” vero sta ancora più in profondità. Esiste il fenomeno mostruoso e schiavistico della “tratta” di persone e dei loro corpi; spesso corpi di donne, più o meno giovani, che poi con la violenza (botte, minacce, ricatti economico, woodo,…) vengono costrette a svolgere il ruolo di prostitute (coatte). La rete delle mafie mondiali è uno dei motori e strumenti efficacissimi.Tutto perché nell’immaginario maschile cova la fantasia perversa dell'”oggetto” sessuale, da usare e… poi eventualmente buttare. I numeri a livello mondiale sono astronomici. Talvolta queste fantasie riescono a contagiare anche donne… Che in tal caso ostentano tale loro attitudine. Questi sono fenomeni patologici, non l’omosessualità o la prostituzione. Ho appena scritto un’opera narrativa che si occupa di questa tematica. In attesa di trovare un editore coraggioso. Scusatemi, ma sono… un uomo.
    Chi sfrutta le schiave del sesso-coatto sono maschi e femmine. Come pure chi le brutalizza e le uccide. L’esercizio della prostituzione è forse solo una punta dell’iceberg.
    Chiedo scusa dell’ingerenza in un sito di donne.

  6. Woodi Forlano says

    wow, chic, qui ci si accapiglia ed io mi sto perdendo tutto. carissimx tuttx maschetti, femminucce, queer di ogni genere… la violenza la riceve chiunque, per strada, in casa, di giorno, di notte, nei posti pubblici ed in quelli privati…. potremmo parlare del problema reale? qual’è il diritto sociale e l’appoggio a priori di cui disponiamo per non subire violenza? ed è uguale per tuttx? grazie a chi legge i miei due commenti e mi dice il suo parere.

  7. fasst says

    @Domenico:
    Non sono d’accordo. Criminalizzare i clienti perché? Se regolarizzi la prostituzione i clienti sono persone che pagano e che fruiscono di servizi sessuali. Non sono criminali.

  8. fasst says

    @delph

    dunque è questo il tuo intento. stabilire che non è una questione di genere? questo è il tuo interesse prioritario?

    ti rispondo. il post non l’ho scritto perché a rischiare di morire bruciata è una donna. ne avrei scritto uno uguale (come abbiamo fatto in passato) anche se fosse stato bruciato vivo un migrante, un senza tetto ad opera di nazi di merda e un qualunque politico avesse dichiarato che il problema è l’emergenza migranti/senzatetto che ci sporcano le strade e diventano una questione di ordine pubblico.

    Lo capisci dove sta il problema, si?

    allora: dopo che hai saziato la tua avversione per il femminismo, che per inciso ti è consentita, puoi anche essere contro il femminismo e raccontarci che ti hanno massacrato di discriminazioni dicendoti che le donne non si toccano e i maschi si, ché figurati quanto piace a noi il fatto che ci abbiano sempre trattate come educande che se tentavano di difendersi erano “uterine”, “aggressive” o “fuori tema”, dopo che hai ristabilito i contorni della vicenda e detto con chiarezza, (perché non eri chiarissimo ma noi capiamo subito e qui si sintetizza e si va al nocciolo della questione) al di là dei paroloni autoreferenziali e narcisisti che usi, che secondo te non è una questione di genere allora è di quello che stiamo parlando.

    Ti sbagli. La prostituzione è una questione di genere. Le prostitute massacrate sono vittime in quanto donne che hanno obbligo – se sono vittime di tratta – di assolvere ad un ruolo di cura (al pari della badante) e di vendere servizi sessuali a uomini o che si inseriscono in un mercato in cui comunque la prostituzione è domanda/offerta rispetto alla quale alcuni clienti reagiscono male: rubano, stuprano, ammazzano. Stuprano perché ritengono un obbligo per una donna ancorché puttana essere disponibile. Ammazzano perché qualcuno ritiene quelle donne di sua proprietà o perché ha un odio misogino contro le donne. Vedi i serial killer di puttane di cui anche in italia abbiamo qualche esempio. Se ti interessa approfondire vai su http://bollettino-di-guerra.noblogs.org

    Dunque, in sintesi, il post sarebbe stato scritto lo stesso a prescindere dal fatto che si fosse trattato di una prostituta o meno. Qui si parla di prostituzione, donne messe ai margini della società, gente che vuole cacciarle via dai quartieri, segretari politici che le giudicano un problema.

    Il tema è questo. Se ti piace. Se parli d’altro sei off topic. E se insulti il tuo commento non passa. Chiaro?

  9. Domenico says

    Io rimango della mia idea: chi vuole criminalizzare la prostituzione è un criminale o lavora per i criminali.

    La strada, secondo me, è quella intrapresa dalla Svezia nel 1999 e seguita da Norvegia e Islanda nel 2009: arrestare i clienti.

    Poi, c’è sicuramente bisogno di una forte opera di educazione e rieducazione all’affettività ed alla sessualità sia per gli uomini sia per le donne.

    Per fortuna, non soffro di razzismo e qualunquismo, quindi, non intenzioni di dare alcuna energia a persone che aprono bocca tanto per sentire il suono della propria voce.

  10. delph says

    se non sei preparato/a in epistemologia, evita di fare commenti epistemologici. il patentino ce l’ha chiunque abbia studiato un po’. posso citarti manuali che possono renderti un po’ familiare con le cazzate che hai scritto in fila. ho chiesto delle contro-argomentazioni, non motivazioni pseudopsicologiche del perché non è il caso di rispondermi. e non usiamo la storia dell’educazione e del pregiudizio perché La repubblica di Platone è stata scritta e fraintesa 24 secoli fa e quando andavo a scuola mi dicevano sempre che picchiare una donna è più grave che picchiare un uomo. cioè. per favore.

    ricordo che un argomento, in questa sede almeno, si fonda sul modus ponens, che prende sempre la forma: Se A, B. A: quindi B. esempio: Se c’è il sole è giorno. C’è il sole, quindi è giorno. non Se c’è il sole è giorno. Fa caldo e vado al mare. il mio primo commento, lo trovi in fondo, non è ancora stato trattato.

    ricordo brevemente ciò a cui mi si deve rispondere: se di notte le uniche persone in giro sono prostitute e altri emarginati dov’è il discriminante che permetta di definire un crimine generale (uccidere una persona) e un crimine, come piace al popolino, “di odio” (uccidere una prostituta in quanto prostituta, uccidere una donna in quanto donna, uccidere un emarginato in quanto emarginato)? e se non è possibile, perché è stato scritto un articolo del genere?

    quanto hai scritto è un mare di cazzate, rispondi alla mia argomentazione per favore.

  11. fasst says

    @delph:

    Fasse è stata fin troppo gentile con te. allora diciamola così:

    nessun intellettuale prende sul serio una femminista” – [pregiudizio. tu non sai neppure cos’è una femminista a parte quella che rimane nei tuoi pregiudizi. il tuo ragionamento prevenuto, saccente e offensivo e a tratti, ma solo a tratti eh, un po’ fascista direi che è tutto meno che da intellettuale. sei stizzito perchè dici delle cose e ti si risponde a tono invece che con tanto di magnificata ammirazione per cotanto sfoggio di Qultura (con la Q)”]

    è legittimata a snobbare le argomentazioni perché illuminata da qualche lume uterino.” – [citazione finanche misogina (presa dal malleus maleficarum?). si snobbano le cazzate e non le argomentazioni. sei tu l’unico qui che le considera tali.]

    scrivi molto a vanvera” – (XDXD)

    ho comunque speso del tempo ad esportela” – (cazzi tuoi! ciò non significa che il mondo deve inchinarsi ed evitare di dirti che sono cazzate. se volevi ammirazione acritica hai proprio sbagliato posto. e poi sai che è un po’ infantile reagire in modo così stizzito perchè non ci è piaciuto il tuo compitino?)

    se vuoi avere un comportamento intellettualmente maturo devi almeno prenderle in esame” – (devi? prenderle in esame significa che ci accorgeremo che hai ragione tu o ti è noto il fatto che si possa avere una propria opinione totalmente difforme dalla tua? ah già. per te l’opinione indipendente che si manifesta è roba da femministe con lume uterino… chi è dunque che insulta l’intelligenza altrui?)

    argomenti autentici” – (qualcuno ti ha dato la patente per stabilire quali argomenti sono autentici e quali no? hai una vaga idea di quanto tu sia presuntuoso? c’è una donna bruciata e tu stai qui ad attirare l’attenzione sui tuoi due etti di castronerie depositate e a certificare l’autenticità delle tue minchiate. notevole il tuo egocentrismo!)

    questi ultimi 50 anni di gestione femminile“. – (di che? dei tuoi neuroni sicuramente no. dopodichè se arrivi qui a fare guerre di genere hai davvero sbagliato posto perchè siamo donne, uomini, non animate da nessun sessismo e tu ci propini la tiritera delle donne che hanno rovinato il mondo ché invece la cultura patriarcale a te ha fatto di un bene che infatti si vede…)

    se non vuoi essere trattata da ragazzina del liceo, impara ad avere modi adulti e rispettabili“. – (no. tu impara ad andartene a fare in culo. qui l’infante sei tu. noi siamo perfettamente adulte e in quanto alla rispettabilità non sei ancora tu a certificarla perché per quello che ti riguarda siamo rispettabilissime.)

    questa è un’agorà di discussione o una pizzeria palermitana?” – (e siamo all’ennesimo insulto. per policy qui gli insulti non passano. sono gli ultimi che ti concedo. addio)

    e per capirci. le donne che non si appronano per stendere un tappeto rosso al tuo passaggio non sono idiote. hanno solo un cervello indipendente dal tuo. se vuoi una yeswoman prenditi una bambola gonfiabile e rincoglioniscila con tutte le citazioni che vuoi.

    E ora vai a giocare altrove che qui siamo adulti/e e abbiamo cose serie da fare. Tipo ragionare di una donna bruciata e di gente di merda che trova ogni giustificazione per farla diventare responsabile, in quanto puttana e romena, della violenza che ha subito.

  12. delph says

    @fasse
    io sto scrivendo a te, quindi una risposta (degna di considerazione) dovresti darmela tu, non @lorenzo. ma se senti il bisogno dell’aiuto da casa o dal pubblico (d’altrone nella società dello spettacolo, non mi sembra così male confondere una istanza di dialogo con Chi vuole essere milionario), ben venga. basta che il “deconstructing” sia argomentato con rigore e serietà, e non sia un’altra sfilata di fallacie logiche (non sei mica contro Miss Italia?)

  13. aleksandra says

    anch’io sono rimasta particolarmente infastidita dalle parole di miccoli, daltronde cosa c’ era da aspettarsi. credo però, dire in una nota finale, bisogna regolarizzare la prostituzione, significhi rimanere nello stesso suo ambito, quando i il problema principale invece, rimane, secondo me, la violenza contro le donne. Le ragazze costrette in strada subiscono violenze e vessazioni di ogni tipo, perchè non lavorano in un ambiente protetto, perchè non hanno possibilità ed accesso a certe risorse .Certo che se una è nata in Italia ed ha le possibilità di cercarsi un alloggio e un certo tipo di conoscenze, ha anche la possibilità di non cadere in un certo racket della prostituzione, Ma non è detto. e poi siamo sicure che regolarizzando la prostituzione, eliminiamo il problema della violenza? Non so. Quindi, trovo giusto l’arrabbiatura per le parole di Miccoli, veramente uno sciacallo bigotto, però non credo che il problema sia solo regolarizzazione si, regolarizzazione no.

  14. fasse says

    @lorenzo

    ma fare un deconstructing dei commenti di delph? 😀

  15. delph says

    ed ecco il perché nessun intellettuale prende sul serio una femminista, perché mette in bocca parole (non ho mai diviso la donna per bene dalla prostituta, ho detto che la violenza domestica è diversa da un assassinio cruento per strada, ed è evidente!) e si convince di essere “migliore”, che è legittimata a snobbare le argomentazioni perché illuminata da qualche lume uterino. se anche la mia posizione (che davvero non hai capito, leggi e poi conseguentemente scrivi molto a vanvera) la consideri ridicola, ho comunque speso del tempo ad esportela e se vuoi avere un comportamento intellettualmente maturo devi almeno prenderle in esame e mostrare, con pazienza, quali siano i punti che tu trovi fragili, con argomenti autentici e non rimandi a luoghi comuni (tipo quando dici: “tu dici luoghi comuni!”, se quest’ultimo non è massimamente un luogo comune…). dove e perché ho torto, non dove e perché tu ti credi superiore al dialogo. altrimenti tenti di aggregarti un diritto antico e maschile che finché è stato in mano al maschio ha fruttato la filosofia e tutte le scienze; riguardo a questi ultimi 50 anni di gestione femminile, ti rimando a “Il nuovo conformismo” di Frank Furedi.

    “XDXDXD”, se non vuoi essere trattata da ragazzina del liceo, impara ad avere modi adulti e rispettabili. non: non offensivi; ma argomentativi. questa è un’agorà di discussione o una pizzeria palermitana? ciao

  16. delph says

    @jo la tua risposta non è né intelligente né sarcastica. Eliade, per inciso, non mi piace. non citare autori che non c’entrano nulla, il tuo è vano sfoggio culturale, anche di cultura molto bassa. e anche: rimani sull’argomento, non ho mai detto di essere d’accordo con Alemanno, leggi il primo commento. ho sottolineato però che è un’attività paternalistica, non una sorta di mancanza di riconoscimento del problema, come nel post si cercava di mostrare, con abbondante cecità delle opzioni politiche con le quali affrontare il fenomeno.

    non basta dire qualche libro per sembrare intelligente, figurarsi esserlo. ciao e tanto piacere

  17. Lorenzo Gasparrini says

    Girard, il pòro Brelich, Baudrillard, e poi “la violenza è costituente dell’essere umano”, quindi ci vuole buon senso. Ti prego delph continua, sei uno spasso 😀

  18. Jo says

    Io l’ho letto Angelo Brelich e ho letto pure quel fascistone di Eliade.
    Ho una controproposta a questo punto.
    Visto che le violenze accadono la notte facciamo girare gli “emarginati” solo di giorno: certo, così non sarebbero poi tanto emarginati ma sono certa che la società e le istituzioni capiranno benissimo il perchè di tale decisione.
    E poi non devono più stare per strada, propongo di trasferire tutta questa gente a casa di @delph, scommetto che lui sarà d’accordo; quantomeno trasferiamoli tutti ai primi piani se negli attici non c’è più posto. Ci sarebbe da capire se le cantine e i seminterrati possano efficacemente proteggere dalla strada, luogo di violenze inenarrabili (ma la maggior parte delle violenze non avvengono IN CASA?
    Accidenti, credo proprio che il mio sia “sarcasmo”: ti consiglio di cercarlo su wikipedia, stammi bene eh.

  19. fasse says

    @delph

    non ti ho insultato anzi non ti considero proprio.
    le tue argomentazioni non travolgono. al più annoiano per quanto sono trite e ritrite.

    e si caro il mio prof (sei fuori tema fasse, fuori tema… :P) le mie risposte sono perfettamente in topic. qui di off topic ci sono le tue argomentazioni. si parla di una donna bruciata e tu parli di meccanismi securitari. la tua non è una analisi sociologica, per quanto tu voglia ritenerla tale, è solo un’accozzaglia di luoghi comuni e pregiudizi messi giù in vulgo radical chic.

    e questo tuo distinguere le donne dalle puttane, donne per bene da donne per male, violenza da violenza, è di un avvilimento infinito. infine mi dai pure della “cieca” e mi attribuisci pure il voto (XDXDXD Patetico!) e poi sarei io che insulto.

    vai a epistemologizzare e a teorizzare altrove, su. qui hai epistemologizzato e teorizzato abbastanza. 😛

  20. delph says

    puoi insultarmi quanto ti pare, ciò non ti libera dall’onere di rispondere alle mie argomentazioni, che possono essere espresse con tono aggressivo e saccente, ma io direi piuttosto che è eleganza maturata dallo studio serio e puntuale, magari non conosci ciò che cito e ti senti travolta. ma questi sono problemi tuoi, non miei, come l’esserti antipatico e/o disprezzabile è un problema mio e non ti chiedo mica d’interessartene. rimane un de facto puro e semplice, e cioè che ad una argomentazione non puoi rispondere con insulti, e non provare a dire che ho insultato per primo, le argomentazioni sono pulite e limpide, quelli che tu percepisci come insulti (e sono solo provocazioni) stanno attorno. rispondi alle argomentazioni, altrimenti stai facendo argomenti ad hominem.

    e già, la violenza domestica e la prostituta-fiammifero sono due cose diverse. sono due istanze che si relazionano, dalla distanza, solo per l’avere in comune una donna. questa cecità di analisi si riassume con la parola ‘femminismo’. nel mio primo commento sottolineo che probabilmente ad essere bruciata è stata una puttana solo perché a quell’ora in giro ci sono puttane e nessun altro. se proprio c’è qualcuno che rende “le donne” con uno statuto diverso qui sei tu, che ti sforzi di non vedere che questa è una possibilità oggettiva e che da questo vago empirico non possiamo trarre nessuna conseguenza teoretica. è epistemologia di base. quindi, rispondi a questo, di nuovo, invece di sproloquiare con hominem e ignoratio elenchi. non stai parlando con un idiota, magari sei abituata all’acclamazione popolarissima e cieca, un po’ di criticismo ti può solo fare del bene. altrimenti, sarai preziosissima come donna, ma come persona intellettuale vali 0. e cosa diceva Simone de Beauvoir? ops

  21. fasse says

    @delph

    standard di intelligenza” “tieni gli artigli del femminismo” “si parla di una puttana diventata fiammifero, non dei mariti che picchiano le mogli o i padri che stuprano le figlie.” e dulcis in fundo “rimaniamo sul tema, per favore.

    Si dai, rimaniamo sul tema per favore. qual è il tema? ah già, il fatto che tu sia tanto intelligente e io una femminista idiota con gli artigli e che c’è differenza tra picchiare una donna in casa e bruciarla per strada (lo sai, vero?, che le puttane sono donne quindi persone?). una questione di location per te che assume sostanza politica. non una questione di genere.

    perdona la mancanza di intelligenza ma dalle mie parti per commentare ciò che scrivi tu, confuso tra mille saccenti parole, non serve neppure l’artiglio. serve solo qualche epiteto palermitano e un “va sciacquati ‘a faccia”. Il significato intrinseco di quest’ultima battuta direi che puoi scoprirlo da solo.

  22. isoke aikpitanyi says

    Prima di parlare e di esprfimere opinioni bisognerebbere esprimere almeno un qualche sentimento verso la ragazza. Poi si può cominciare a discutere e allora potremmo scoprire che le cosiddette prostitute nella magigor parte dei casi non sono affatto libere. E allora cosa si vuole organizzare, forse lo sfruttamento? Troppe ancora sono nella tratta e si fa finta siano delle prostitute: tratta e prostituzione sono due cose diverse, anche se le vittime della tratta sono effettivamente costrette a prostituirsi. Ma a mescolare le carte si fanno solo pasticci; si apre il bordello delle parole che non hanno mai risltno nulla

  23. delph says

    credevo di poter assistere ad uno standard di intelligenza nella lettura del mio commento; non fraintendere, non voglio dire che tu sia stupida, tieni gli artigli del femminismo al loro posto, intendo solo che la tua lettura, che mi dispiace, è stupida. hai saltato clamorosamente il punto in cui ti sottolineo che di notte non ci sono solo le puttane ma anche i vagabondi e gli emarginati in genere. se non stessero per strada, già, non succederebbe loro nulla. che ci sia una violenza per le strade di notte è una cosa di cui possiamo discutere sociologicamente e in modo più interessante religiosamente, ma dubito tu abbia familiarità con le opere di René Girard o andando sul classico e un po’ bigotto Angelo Brelich. la violenza non è un problema perché non solo non può esistere una soluzione, ma anche perché non avrebbe senso risolvere. la violenza è costituente dell’essere umano. che vada punita, e con altra violenza (già: a violenza, violenza, come nei tribunali), è importante, è fondamentale, ma non supponiamo sottilmente, in modo di averla vinta con sentimenti super-populistici, che esista un modo con il quale in un domani le persone non saranno violente con altre persone. quindi, se questa strada non è praticabile, per buon senso, se di notte ci sono in giro solo puttane e vagabondi e vogliamo diminuire gli omicidi e le violenze, è davvero una strada da percorrere ridurre prostituzione e vagabondaggio. ripeto: buon senso. quindi smettiamo con questa dialettica poverissima del carnefice sulla vittima. ti consiglio a proposito “Il patto di lucidità, o l’intelligenza del male” di Jean Baudrillard. ti può davvero aiutare ad essere un po’ più corretta (assumendo tu sia una donna) nel ragionare e nel rapportarti con i fatti. questo senza neanche riprendere il basso livello con il quale stai volgarizzando l’attività di informare (che era il tema del mio commento originario e ciò che veramente mi interessa. qui mi sto solo difendendo da accuse che sono tanti piccoli ad hominem). quanto alla violenza domestica: per piacere, questa è una ignoratio elenchi (wikipedia, prego), e neanche voglio perdere tempo a commentare. si parla di una puttana diventata fiammifero, non dei mariti che picchiano le mogli o i padri che stuprano le figlie. rimaniamo sul tema, per favore. non rileggo perché non mi va, sii paziente nelle incongruenze, non fanno il succo del discorso

  24. fasse says

    yes. e dalla mailing list qualcuna giustamente dice che poi il dato è che si approfitta al solito di quello che è successo per mettere nero su bianco una nota di razzismo contro i romeni – delinquenti, prostitute e sfruttatori di queste per antonomasia. quindi si sta dicendo che il problema sono le puttane e i romeni.

  25. Judith says

    Cercando di rimanere sui fatti: quindi il fatto che una prostituta venga uccisa porta, come logica conseguenza, che si debba eliminare la prostituzione? Bene, eliminata la prostituzione, che cosa farà l’assassino della prostituta? Sparirà all’istante -puff- ? Si presenterà alle elezioni con un programma di contenimento e rieducazione delle streghe, per il loro bene, s’intende? “Il fatto” consisterebbe, quindi, che quell’assassino esiste solo in quanto esiste la prostituzione. Porello, lui che sarebbe tanto un bravo gggiovane e invece è costretto dall’ambiente ad ucciddere. Sì sì sì, questi sono proprio “fatti”. Di roba tagliata male, però.

  26. ElenaC says

    Di recente sono stata in Gran Bretagna. Sarà che ho frequentato il centro di grandi città, sarà che lo stile british lascia molto a desiderare, ma la sera rientrando (con il mio numeroso gruppo di italiani in ferie) realizzavo come tantissimi e tantissime rientrassero/si muovessero senza accompagnamento, vestiti un po’ come pare (abiti lunghicortimini, larghiattillati, coloratispenti), ma in totale tranquillità.
    Da quando non si può girare per le strade per paura?
    Perché ho l’impressione che si inizi a non girare per strada, poi diventi chiudersi bene in casa, poi diventi “attento a quel che pensi”?

  27. Adelona says

    eccerto,il problema è l’infiammabilità della prostituta,mica quei cretini che le hanno dato fuoco,giammai!come per gli stupri:il problema sono le minigonne,mica il fatto che certi uomini non vedono le donne come esseri umani ma come buchi da riempire,naaaa!*ironia portami via*regola numero uno:quando si tratta di donne uccise,stuprate,bruciate,malmenate da italiani,giustificare a oltranza!se invece lo stupratore è straniero,castrazione chimica e fuori dall’Italia cribbio!ps=delph,fossi in te non mi preoccuperei degli errori di grammatica,anzi leggendo le tue idee direi che la sintassi è proprio l’ultimo dei tuoi problemi…auguri!

  28. fasse says

    @delph, potevi farlo breve il tuo commento. bastava tu dicessi:

    “Se le donne vanno in giro di notte cosa vuoi che accada? Ma è ovvio. Che siano bruciate, no?”

    Lascio stabilire a te in percentuale quanto è assurdo il tuo commento.

    Qui andiamo dal tizio del Pd che, come dicono su facebook, avrebbe addebitato l’olocausto all’infiammabilità degli ebrei, e poi ci sei tu che ovviamente – e come smentire un ragionamento così alto – ci dice e ci insegna a noi femmine che se restiamo a casa la notte non ci succede nulla di male. Il punto è che di violenze ne accadono soprattutto a casa, se parliamo di quelle e se non parliamo di quelle consideri che l’idea di lavorare in un luogo poco sicuro sia delle puttane o di chi le mette ai margini della società? Se si regolarizza il mestiere loro scelgono posti sicuri per esercitarlo e avranno gli stessi diritti di ogni cittadino e cittadina che paga le tasse senza che vi sia tanto moralismo a renderle reiette e vittime di brutalità.

  29. Woodi Forlano says

    Interessanti le domande in merito esposte in questo articolo. Il maschilismo dilaga, l’indifferenza verso le persone sconosciute è ai massimi livelli, razzismo oggi significa anche “che me ne fotte tanto non è neanche di qui”, la corruzione politica ed il sacrificio del benessere pubblico pur di far voti e/o soldi non sono una novità da nessuna parte.
    Molto di quel che è caduto addosso a questa ragazza è quel che le sarebbe successo praticamente in qualunque paese al mondo. Che nessuno mi fraintenda e pensi che io sia interessato a giustificare qualcuno o qualcosa. Io condanno tutto e tutti e per principio etico.
    Gli unici elementi che possono differenziare l’Italia da altri paesi in questa vicenda sono il livello di moralismo e di maschilismo presenti nella cultura italiana che, è risaputo (con fior di statistiche consultabili tra l’altro) sono più alti che in altri paesi europei e non; i motivi sono vari, ignoranza, tradizionalismo eccessivo, ingerenze religiose che sfociano nelle più assurde superstizioni… questo è l’humus di cui si nutrono il razzismo, il maschilismo, il sessismo, la xenofobia, l’omofobia…
    Per questo stimo molto il lavoro di Femminismo a Sud, perché nel suo lavoro, nella sua denuncia, nel suo impegno quotidiano va alla radice del problema, smuove la fatiscenza fin dalle fondamenta.
    L’Italia è un paese che non ha un rinnovamento culturale da almeno 40 anni, tutto è vecchio, vetusto, superato, dalle infrastrutture, alle leggi, ai cervelli del 98% della sua popolazione, L’Italia è un paese in cui non solo esistono il degrado politico, la corruzione, il servilismo… ma in cui ingerenze rarissime si annidano da troppo tempo, il Vaticano, la Mafia, la Massoneria Industriale… in molti altri paesi queste ingerenze non esistono o esistono in misura molto più attutita e relativa, a meno che non prendiamo esempi mafiosi come quello cinese o casi religiosi di recente formazione storica come il rapporto tra chiesa ortodossa e governo di Putin in Russia (tra l’altro alla ribalta in questi giorni per il caso delle Pussy Riot).
    Questa realtà così peculiare è quella di un paese storicamente legato al più potente assolutismo religioso, di un paese con un’eredità storico-artistica, patrimoniale ed industriale così unica, così diversa dal resto del mondo, di un paese che solo 70 anni fa era puro terzo mondo.
    Questa unicità ha fatto la sua gloria e la sua ignominia Urbis et Orbis, creando un paradosso di 301 340 kmq., di 60 813 326 ab., unico al mondo e nel bene e nel male sulla bocca di tutti. Pronto da esaltare o da deridere, da redimere o da condannare. L’Italia è come un’immenso scavo archeologico in cui uno strato sostiene l’altro e non può avere una sua stabilità senza di esso, un domino fatale, un immenso castello di carte da gioco.
    In un paese come questo la vita è pura casualità. Come tirare due dadi. Una sana dose di nichilismo è indispensabile per modificarne le sorti. Il lavoro delle realtà davvero attive sul territorio è abnorme per questo motivo. Come fare un salto di 40 anni quando dietro ci sono le incongruenze di secoli? Come attivare una coscienza collettiva e portarla alla consapevolezza del diritto, della logica, del raziocinio, quando la base di tutto questo sono secoli di mitologia pura nel senso più ampio del termine.
    Altri paesi soffrono una simile sorte in Europa: Grecia, Spagna… ma non ne esiste nessuno che davvero includa tutti gli elementi negativi presenti nella modalità italiana. Il museo dei musei, il cane che si morde la coda, il luogo dove sempre e da sempre tutto è cambiato affinché tutto, assolutamente tutto, restasse uguale, identico, pietrificato nel tempo come un’opera d’arte iperrealista.
    Riusciranno i nostri giovani eroi…? Ecco, prima di chiedercelo, ammiriamo, ringraziamo, attiviamo le nostre sopite capacità intellettive e proviamo anche solo a pensare come si potrebbe fare a… .

  30. delph says

    vah mi dispiace per alcune incongruenze d’espressione, ho pubblicato senza aver riletto, credo comunque di essere comprensibile

    di nuovo ciao

  31. delph says

    mio caro fasst,
    mi permetto di riprenderti (con la bacchetta). la tua metodologia manca dei meccanismi di controllo, ed è uno degli errori di metodo più banali e sciocchi nei quali ci si possa inciampare. anche se il “crimine d’odio” fosse qualcosa di più sensato di un sistema di vendetta morale (e di egemonia culturale, come qui sopra vi piace scrivere: ma del sociale-corretto vs. l’anomico “criminale”: e cioè una sorta di “razzismo verso il razzisti” (espressione abbastanza ridicola, ma tant’è)), anche se volessimo davvero prendere sul serio il crimine d’odio, in quale modo puoi discriminare, in questo contesto da un crimine d’odio da un crimine (!!!) “ordinario”? di notte, per le strade malfamate di una grande città, nella quale la violenza scorre a fiumi per problemi sociologici chiari e discussi dalla critica pseudoscientifica delle scienze sociali da mezzo secolo, dicevo: di notte, chi ti aspetti di trovare, lì, chi ti aspetti di trovare? coppiette eterosessuali di buona famiglia o puttane, vagabondi o altri emarginati? certo possiamo discutere sulla tristezza che conduce la persona ad essere ‘emarginata’, i problemi psicoeconomici che portano le donne a prostituirsi e così via, ma questo mi sembra proprio quanto si cercava di fare istituendo una “lotta alla prostituzione”, che non è una caccia alle streghe, ma (come ogni stato paternalistico) si tenta di evitare che le streghe, incapaci di gestire le proprie vite, diventino vittime della criminalità. io personalmente sono contrario a questi interventi paternalistici e adotto una concezione di stato molto più liberale, ma mi girano un po’ le palle quando col qualcosa che poi si spaccia per femminismo e invece è pensiero spicciolo e del tutto irrazionale, segnale di un decadimento simbolico della società, si cerca di fare polemica per cose che davvero non meritano polemica. è morta una puttana, una puttana rumena, è morta perché era puttana o è morta perché le puttane stanno di notte in luoghi pericolosi? certo: magari è davvero morta perché a qualcuno stanno sul cazzo le puttane, ma non abbiamo proprio nessuno strumento di analisi, in questa circostanza, per discriminare il caso. e poiché siamo di fronte ad un indecidibile, il tuo è il classico articolo di presa-di-posizione come se ne vedono tanti ogni giorno, prodotti dalla volgarizzazione dell’attività giornalistica: tutti credono di avere una opinione sotto il marchio democratico della libertà di pensiero ed espressione, ma quest’ultima libertà è appunto una libertà non una fornitura gratuita né tanto meno un brevetto di legittimità e abilità. quindi, prima di partire a 1000 con articoli di questo tipo sulla fuffa intellettuale, articoli che esprimano per lo più la tua indignazione personale, ricordati che il giornalismo, o se ti dà fastidio questa etichetta diciamo l’attività dell’informare, riguarda il fatto e non l’autoreferenzialità.

    ciao

  32. fasse says

    Tina, bla bla bla
    vuoi un commento appropriato? ce ne sono a bizzeffe. il tuo è appropriato? no. è solo lì a giustificare chi sposta la questione sulle vittime invece che sui carnefici. le politiche del decoro sono fasciste. ti dicono come vestirti, comportarti e ripuliscono le strade di persone che vengono trattate come immondizia. è eugenetica delle donne permale mentre tu immagino sei una donna perbene. e non venire qui a farci la tiritera che bisogna rispedire gli stranieri in casa propria per il loro bene o che bisogna reprimere le prostitute per “salvarle dallo sfruttamento”. come siete buoni voi. la verità è che chi ragiona come te ha tanto di bacchettone e moralista e che se pensaste alla regolarizzazione e ad ascoltare chi difende i diritti delle persone prostitute sapreste che per ogni ordinanza sul vostro dannato decoro ci sono puttane che finiscono in periferia dove vengono stuprate, rapinate e uccise. talvolta anche investite da auto in corsa. sai quante sono le vittime prostitute quest’anno? http://bollettino-di-guerra.noblogs.org. aggiornati e smetti di fare questi ragionamenti ipocriti da benpensante a tutela del decoro cittadino. una donna bruciata non è una questione di decoro o di ordine pubblico. e chi lo dice fa schifo!

  33. tina says

    i fatti narrati sono gravi, magari meriterebbero un articolo un po più appropriato che lo sterile commento “il PD fa schifo” “alemanno fa schifo” “capitale di merda”. in quanto alle politiche del decoro sono politiche applicate un po in tutta italia che meritano una riflessione profonda su che vuol dire stare per strada ma sopratt su chi davvero guadagna dallo sfruttamento delle prostitute.

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