I militari in Spagna si associano alla protesta contro i tagli che colpiscono tutti indiscriminatamente anche con l’eliminazione della tredicesima e la riduzione delle ferie per gli statali. Dichiarano guerra sostenendo che “la nostra capacità di sopportazione ha un limite“.
Non so se lì forze armate e polizia dipendano da due enti differenti (militari dallo stato e polizia da chi?) ma se da un lato l’idea che debbano esserci aree garantite che per lavoro fanno la guerra e picchiano la gente in piazza può suonare bizzarra dall’altro sarà seriamente utile stare a vedere come si svolgerà una manifestazione in cui ci sono militari contro il governo e altri militari a fare da barriera…
Su Madrid e #quesejodan abbiamo scritto :
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/07/16/quesejodan-se-questa-e-democrazia/
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/07/11/da-madrid-con-la-nausea/
Le forze armate spagnole dipendono dal ministero della difesa, la polizia dal ministero degli interni. La guardia civil era (come i carabinieri sino al ’98 mi pare) un corpo di polizia militarizzato, ma poi è stata smilitarizzata. Il governo Rajoy ha proposto la ri-militarizzazione in stile Francisco Franco e la polizia è insorta (non so se la proposta sia poi stata ritirata. Ciò detto Lienin considerava l’appoggio delle forze armate una delle tre condizioni necessarie alla rivoluzione.