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Uomini alla riscossa

da Cronache Laiche:

di Viviana Viviani

La guerra dei sessi non è finita, forse è appena cominciata. Ed è il momento degli uomini alla riscossa. Compaiono e si affermano in rete numerosi siti maschilisti o, meglio, di “orgoglio maschile”. I più noti e strutturati sono maschiselvatici e uomini3000, diversi nella grafica ma molto simili nei contenuti e nel messaggio fondamentale: il femminismo ha fatto solo danni. E le donne sono cattive, molto cattive. Mentre gli uomini, al contrario di ciò che storicamente si vorrebbe dimostrare, sono le verevittime.

Annientati psicologicamente fin da bambini da madri autoritarie e maestre subdole, educati in una scuola che opprime la naturale vitalità dei maschi, facendoli così risultare erroneamente meno bravi delle femmine. Denigrati, colpevolizzati, femminilizzati, derisi fisicamente e intellettualmente, ritenuti stupratori, guerrafondai, responsabili di tutti i mali del mondo, tenuti a margine dell’educazione dei figli. Stimolati e provocati nella propria libido a scopo manipolatorio, frustrati nel desiderio di paternità o incastrati in paternità non volute. Vittime di falsità mediatiche, quali le differenti retribuzioni tra uomini e donne o le violenze domestiche, che sarebbero in realtà perpetrate da donne su uomini più di quanto si creda. Così come simulata sarebbe la maggior parte degli stupri, a causa di leggi troppo favorevoli alle donne.

Sarebbe facile replicare enumerando tutte le nefandezze compiute dagli uomini nei confronti delle donne nel corso dei secoli e rivendicare l’assoluta necessità storica del femminismo, oltre a un, se non giusto, almeno comprensibile desiderio di rivalsa da parte delle donne, ma proviamo, invece di entrare in polemica, a valutare tali esternazioni maschili come espressioni di un disagio reale. Entrambi i siti appaiono trasversali dal punto di vista religioso e politico, pur con una leggera prevalenza di destra cattolica. Entrambi i gruppi, e i maschiselvatici in particolare, dichiarano amore e rispetto incondizionato per la natura. Si definiscono ambientalisti, organizzano escursioni in montagna e inseriscono anche una divertente galleria di protuberanze rocciose falliche. Fin qui tutto bene, anche se è da rilevare la totale assenza di ironiavolontaria.

Un tema fondamentale e molto sentito è la paternità. I maschiselvatici e gli uomini3000 vogliono essere partecipi e coinvolti nella vita dei figli. Vogliono avere voce in capitolo fin dalla nascita o addirittura dal concepimento, favorevoli o meno che siano all’aborto, e continuare a essere padri a tutti gli effetti anche in caso di separazione. Anche questa istanza appare legittima. Agli omosessuali è data una cauta solidarietà: sono pur sempre uomini. Purché però non commettano l’errore di allearsi con le femministe. Sono loro le cattive. Nel complesso i due siti, nonostante gli eccessi di vittimismo maschile, qualche negazione di realtà evidenti e alcuni occasionali scivoloni nel ridicolo (come nei deliranti elogi del fallo come centro creativo dell’universo) propongono temi interessanti, specie in relazione alla paternità. Il campo nel quale il pensiero “selvatico” si rivela invece “debole” è nelle argomentazioni sociologiche, nella ricerca delle cause di tali problemi e nell’assenza o quasi di proposte alternative al ritorno ai ruoli arcaici.

La diversità biologica è posta alla base di tutto, i tratti caratteristici del maschile e del femminile sono ridotti ai soliti dualismi madre accudente/padre normativo, donna conservativa/uomo innovativo, donna statica/uomo dinamico. Senza dare alcun valore positivo alla cultura rispetto alla natura, senza tener conto che a portarci allo stato attuale delle cose è stata proprio quella capacità di evolversi che è altrettanto “naturale” nell’essere umano. E soprattutto senza alcuna considerazione per le peculiarità dell’individuo, che spesso vanno molto oltre l’appartenenza di genere.

In conclusione, questi “nuovi maschi” sono in realtà molto vecchi, quasi preistorici, e pur esternando disagi reali, situazioni nuove ed istanze almeno in parte condivisibili non propongono alcun modello innovativo. Si chiudono, infatti, in un vaneggiamento nostalgico, sotteso persino nei confronti della guerra, che consentiva agli uomini di essere virili eroi. Troppo poco per muovere le coscienze delle donne, anche laddove esse sarebbero disponibili al dialogo. Troppo poco per farsi promotori di una “nuova alleanza” tra maschi e femmine odierni, entrambi soggetti molto complessi e difficilmente incasellabili nei vecchi schemi. Troppo poco anche per entrare in politica; magari con il simbolo del fallo. 

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Posted in Anti-Fem/Machism, Disertori, Misoginie, Pensatoio.


15 Responses

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  1. Viviana says

    Mi piace come il mio articolo scalda gli animi degli estremisti, confermandomi che ho colpito nel segno! Quando dico “sarebbe facile replicare enumerando tutte le nefandezze compiute dagli uomini nei confronti delle donne nel corso dei secoli e rivendicare l’assoluta necessità storica del femminismo” intendo proprio questo, che scelgo la strada più difficile, quella della mediazione. Che si voglia o no uomini e donne devono vivere insieme in questo mondo, ma se al “nemico” si tende la mano, e quello non riesce ugualmente ad afferrarla, allora la sua ideologia è davvero sconfitta.

  2. cybergrrlz says

    @curioso, senza offesa, ma il tuo ragionamento somiglia vagamente a quello di chi nega la shoah. tutto inventato per via di un complotto universale fatto dalle femministe e dai maschiopentiti contro l’uomo. si, come no. se non fosse tragico farebbe tanto ridere o potrebbe essere un ottima trama per un film di fantascienza.
    porta dei dati significativi che dicono che le donne morte in realtà sono tutte vive e che le donne stuprate in realtà sono tutte bugiarde e ne riparliamo. fino ad allora, ovvero fino a quando le donne continueranno a morire e persone come te continueranno a dire che il solo fatto di rilevarlo e denunciarlo sia sbagliato e che continueranno a nascondere i cadaveri sotto il tappeto per difendere un certo tipo di figura maschile, giacchè gli uomini per fortuna non sono tutti uguali, ovvero quelli autoritari, padri padroni, violenti e persino privi di compassione per le vittime di un massacro così evidente, fino a quel momento le vittime di violenza avranno diritto all’ascolto e a tutta l’attenzione che meritano. se voi non volete occuparvene perché avete altre priorità bene per voi. occupatevi delle violenze che subiscono gli uomini. ma se per voi la principale violenza che subirebbero gli uomini è la denuncia da parte delle vittime di violenza maschile capisci bene che non c’è storia. se io ti dico che ho subito uno stupro e tu mi dici che mento o che la mia denuncia danneggia te devi chiarire un po’ di cose con te stesso. da che parte stai? noi stiamo dalla parte delle vittime. tutte. e tu?

  3. Maria says

    E le 6.743.000 donne che hanno subito violenze fisiche, psicologiche o sessuali nel corso della propria vita (dati ISTAT) costituiscono anch’esse un numero irrisorio, caro curioso? Peraltro, sono convinta che il numero sia decisamente inferiore alla realtà, perché tante donne attualmente sottoposte a violenza non osano certo confessarla e molte altre se ne vergognano, te l’assicuro!
    Ad ogni modo, affermare che 127 donne uccise ogni anno siano poca cosa è davvero agghiacciante!

  4. Serbilla Serpente says

    Possiamo dire, quindi, che essendo il numero di uomini morti minore di quello delle donne morte, ed essendo che quello delle donne è “irrisorio” per significare qualcosa, qualsiasi cosa, allora quello degli uomini è una sciocchezza, per non dire una stronzata, possiamo anche non occuparcene, che ce ne vuole per arrivare ad avere “un peso”… se questo è il ragionamento, inutile parlarne. E da ciò deriva che parlare di violenza femminile sugli uomini è come discutere “del sesso degli angeli”. Questo sempre seguendo il criterio “ragioneristico”. Ottimo.

  5. Curioso says

    alla ragazza arrabbiata (maschio peloso):

    il numero è irrisorio, basta fare pochi calcoli per dimostrarlo. L’onu può dire anche che il sole è un costrutto sociale maschilista artificiale creato per opprimere le donne, ciò non lo rende vero. Le autorità a volte sbagliano e lo sappiamo tutti, bisogna esaminare criticamente ciò che si legge.

    Comunque non so come mai sei così piena di odio cmq non giudico, probabilmente hai i tuoi motivi.

    ps: senza offesa ma scommetto tutti i miei soldi che sei una donna.

  6. fikasicula says

    magari nessuno insulta nessuno, please. grazie!

    per curioso: io davvero non colgo il motivo per cui ti impegni tanto a fare frazioni e moltiplicazioni per dimostrare che le donne stiano tutte bene. stessero così bene non morirebbero una ogni tre giorni per mano di un uomo con le stesse motivazioni di sempre, possesso, diritto proprietario e cose così. le donne non muoiono per conseguenze di un incidente, di una rapina, di motivi x ma muoiono più spesso per mano di un uomo che vuole impedire a quella donna di fare una libera scelta sul suo destino: lasciarlo, andarsene, dire di no in caso di omicidio che segue uno stupro. questo nel mondo si chiama femminicidio e l’Onu ha classificato l’Italia come uno dei paesi che ne è affetto, dove la violenza sulle donne, segno di grande inciviltà in questa epoca che dovrebbe essere moderna, non viene considerata un segno grave della pericolosità sociale insita nelle dinamiche relazionali tra uomini e donne. le donne secondo i dati onu e i dati oms e i dati istat e amnesty e chiunque si occupi di violazioni dei diritti umani che a te piaccia o no sono una categoria prevaricata e offesa che soccombe fisicamente alle esigenze egoistiche di alcuni uomini violenti. gli uomini violenti esistono e le donne morte sono lì a testimoniarlo, purtroppo. negare questo dato o banalizzarlo è segno di complicità ed equivale alla volontà di costruire una cultura in cui un femminicidio possa essere considerato come un fatto occasionale invece che come una pratica sistematica i cui dati vengono registrati tutti i giorni. se tu vedi nell’idea di realizzare una prevenzione e una difesa a tutela di donne che subiscono violenza un’offesa per gli uomini credo tu stia dando una valutazione sbagliata e forse assolutamente condizionata da una totale assenza di obiettività. sei così orientato a difendere la categoria maschile che non ti rendi conto che non puoi nascondere un dato così terribile. un dato che emerge in tutta la sua gravità perchè la violenza sulle donne è ancora un grave sintomo della prevaricazione compiuta da un genere sull’altro. è la differenza che intercorre culturalmente tra oppressori e oppressi, tra colonizzatori e colonizzati con te che reggi il cifrario e lo orienti altrove non so per quale ragione. non tutti gli uomini uccidono le donne ma alcuni lo fanno. e se il tuo problema è che c’è un dato sulla violenza delle donne che non emerge allora fai emergere quello senza metterlo a bilancia per contrapporlo ad altro. non serve. non ce n’è bisogno. sono morti 36 uomini lo scorso anno per mano di una donna? se così è va malissimo. ma non banalizzare la violenza sulle donne.

  7. Maschio Peloso says

    quasi 200 donne morte ammazzate nel 2011 e 39 solo da Gennaio a ora (siamo solo a Marzo) Curioso le chiama “un piccolo fenomeno,un numero minuscolo”:certo,perchè l’ONU si diverte a perdere tempo con denunce e robe varie per un ridottissimo fenomeno,è chiaro no?no comment…davvero,senza parole io e senza vergogna lui e tutti i fessi che gli danno corda e che mi danno del frocio e del maschio pentito e del fake (“tanto lo so che sei una donna dietro un nick maschile”)…
    ps=mi raccomando,Curioso,rispondimi e ingiuriami con tutta la passione che metteresti in un rapporto sessuale se trovassi una così disperata da dartela aggratis,che tanto io non ti risponderò (avrei anche altro di meglio da fare…IO!) ma qualcosa mi dice che sei abituato a parlare da solo quindi…

  8. albachiara says

    E tu chiami “qualche negazione di realtà evidente” la merda che questi siti vomitano sulle donne, negando la violenza e gli stupri?
    Poi sulla paternità, visti gli abusi sui bambini e l’educazione di stampo maschilista che tutti gli uomini (anche se in misura variabile) danno ai figli maschi (e con la quale condizionano anche le bambine), io direi di ribadire in modo assoluto che i figli sono prima di tutto delle donne. Da questo discorso di falsa e forzata parità nasce la pretesa che anche il nostro utero sia a loro disposizione. Questo sito è importante ma lascia intravedere le debolezze e gli errori del femminismo non separtatista (che permette anche certi orridi commenti maschili, poi magari cancellerete il mio…)
    L’istanza di rivalsa delle donne è più che legittima, nessuna volontà di sopraffazione, ma di separazione sì. Imparassero presto le ragazze a quali (e quanti) maschietti dire no. E il diritto a non rendersi “a disposizione” saremmo già a buon punto.
    Forzata poi la distinzione tra la generalità dei maschi e il patriarcato: come se questo non fosse voluto esclusivamente dagli uomini e in pratica da quasi tutti gli uomini (non certo dalle donne che si adeguano malgrado tutto).
    Pensiamo agli stupratori di gruppo che vengono messi agli arresti domiciliari invece che essere sbattuti in direttissima in galera (e per la vita) come magari capita a qualche ladruncolo. Combattiamo per l’ergastolo agli stupratori, invece di tendere la mano ai maschi, maschilisti e misognini, come la realtà quotidiana dimostra.
    Sempre più, tra l’altro. Incivili, irrispettosi, arroganti e prepotenti e a partire da un’età sempre più giovane. E mentre il maschilismo impera e i maschi ridono, noi siamo qui a raccontarcela e a tendere la mano ai carnefici…

  9. albachiara says

    “Qualche negazione di realtà evidenti?” Intendi liquidare così gli stupri, gli omicidi, la marea di violenze nemmeno denunciate? E perché dovremmo collaborare con maschilisti bugiardi e violenti che vorrebbero pure decidere del nostro utero in caso di gravidanza? Non mi piace questo articolo, perché tende troppo la mano a maschi che meriterebbero la galera anche “solo” per quello che dicono.
    Intanto stupratori di gruppo sono agli arresti domiciliari e non in galera “in attesa di giudizio”. E questo in nome del fatto che “le donne mentono”. Occupiamoci di queste cose, di pretendere prevenzione ma anche pene più severe (l’ergastolo) per gli stupratori, invece di legittimare le pretese di questi feroci maschilisti. Io ho letto altri siti, e ho ben visto in quale modo “da maschi” pretendono di fare i padri: sostenendo che le donne mentono riguardo agli abusi sui bambini. Stiamo tornando al medioevo e tu, Viviana, sai solo dire che hanno anche istanze legittime? Insegnamo alle donne a non fare più figli, visto le bestie orrende con cui ci tocca combattere tutta la vita. Non tutti gli uomini sono il male del mondo, ma certamente il male del mondo è esclusiva responsabilità di tantissimi maschi. Condividere la genitorialità alla pari significa continuare a dare un’educazione patriarcale ai bambini. I figli sono sempre e prima di tutto non solo, ma soprattutto, delle donne.
    Segnalo anche che alcuni siti neo maschilisti si trovano (per una loro ulteriore perversione) sotto la voce “femminismo”.

  10. Curioso says

    scusate se posto doppio, ma credo che il mio precedente commento sia stato inghiottito dal blog.

    In risposta ad A: “Diciamolo chiaro: NON muore un uomo ogni tre giorni per violenza domestica e quando c’e’ un uomo che muore e’ per mano di un altro uomo che si vendica uccidendo la ex ed il nuovo partner.”

    Una donna morta ogni 3 giorni vuol dire 121 donne uccise dal partner ogni anno. Questo significa 121 assassini di donne su un totale di italiani pari a 30 milioni circa. La percentuale di italiani assassini è quindi pari a- un numero minuscolo, meno dello 0,01%.

    Anche proiettando la statistica su un periodo pari a 100 anni, avremmo 121 * 100 = 12100 assassini di donne. Dividendo sempre per 30 milioni- ignorando il numero totale di uomini vissuti nell’arco di 100 anni si ottiene sempre una cifra minuscola, meno dello 0.01% di italiani che ammazzano la compagna.

    Quindi, visto quanto è piccolo il fenomeno, parlare di cultura di violenza delle donne o rivolgersi a tutti gli uomini indistintamente come potenziali assassini o come se il loro sesso è responsabile di una quantità significativa di violenza contro le donne è sbagliato. Ho anche provato a cercare le statistiche relative ai mariti uccisi dalle moglie: sono 36 l’anno (ho fatto una veloce ricerca con google, perdonatemi se non sono accurate)

    Le donne ammazzano di meno, ma ammazzano comunque, è la differenza di vittime potrebbe non essere spiegata dalla differenza di malvagità innata potenziale tra i due sessi o motivi culturali, ma semplicemente dal fatto che uccidere un uomo è più difficile che uccidere una donna.

    Insomma, colpevolizzare e calunniare il sesso maschile in questo modo è sbagliato, vista la percentuale quasi inesistenti di quelli che tra di noi ammazzano la moglie. Giusto cercare di ridurre (ancora di più) il numero di vittime, ma la strada ovviamente non è colpevolizzare l’intero sesso maschile, promuovere l’antagonismo tra i due sessi con inutili e assurdi allarmismi, ecc ecc.

  11. A. says

    A Curioso: e’ curioso che parli antagonismo. La violenza femminile verso gli uomini potra’ anche esistere ma pur non essendo minimamente allo stesso livello della violenza maschile viene usata come negazione della violenza maschile da questi siti anti-femministi. Diciamolo chiaro: NON muore un uomo ogni tre giorni per violenza domestica e quando c’e’ un uomo che muore e’ per mano di un altro uomo che si vendica uccidendo la ex ed il nuovo partner.

  12. Vincenzo Puppo says

    “Comunque non ho mai letto “maschiselvatici” e me ne guardo”
    Anche io: ma perché fare “pubbicità” a questi siti???…
    Purtroppo le violenze sulle donne aumentano e tra gli “interventi” è necessario anche fare PREVENZIONE, specialmente nelle scuole, con la donna considerata NON più un oggetto sessuale ma una persona da amare: NON si deve più insegnare/divulgare, fare credere ai maschi che saranno adulti dopo aver messo il loro pene in una vagina. Ed eliminare il culto del pene e la cultura del “buco” = Educazione Maschilista Unica (EMU)… Bisogna eliminare la MENTALITA’ maschilista nell’educazione dei bambini: solo così poi NON ci saranno più maschilisti/stupratori adulti… per approfondire e soprattutto collaborare vedi in facebook (clicca sul mio nome) progetto e programma per corsi… anche per “formare” altre (femministe e non) educatrici/professoresse/ecc a cui interessa, e possono! ,farli nelle loro scuole/circoli/biblioteche ecc…

  13. Marco says

    Grazie per questo interessante articolo. Peccato che non c’è un sito collettivo di disertori.

  14. disagio says

    io sinceramente non capisco quali siano stati i danni del femminismo, a me a portato solo giovamenti e sono un uomo, figuriamoci per le donne!
    Per il resto mi sembra che nell’articolo la compagna precisa più volte che le istanze dei padri che riendicano la paternità sono più che legittime e se leggi questo blog avrai certamente più di un posto in cui si apriva a demistificare la violenza sugli uomini nonostante l’anno scorso sono morte 200 donne..mi sebra sembra un pò difficile sostenere che le femministe dichiarino guerra agli uomini semmai dichiarano guerra al patriarcato, ma in questo credo che ogni persona razionale si debba trovare d’accordo.

    Sinceramente non capisco neanche “il femminismo è fuori luogo ..” le discriminazioni e la violenza contro le donne sono più che mai attuali e forse la colpa è più che altro degli uomini che se ne sono fregti per anni di questi temi oltretutto questo blog è fatto da uomini e donne quindi non capisco nemmeno dov’è che percepisci una fantomatica guerra contro gli uomini oppressori.
    L’unico oppressore è il patriarcato.

  15. Curioso says

    “Un tema fondamentale e molto sentito è la paternità. I maschiselvatici e gli uomini3000 vogliono essere partecipi e coinvolti nella vita dei figli. Vogliono avere voce in capitolo fin dalla nascita o addirittura dal concepimento, favorevoli o meno che siano all’aborto, e continuare a essere padri a tutti gli effetti anche in caso di separazione. Anche questa istanza appare legittima”

    Non capisco l’ultima parte. Secondo voi un padre non dovrebbe essere più padre dopo una separazione? E’ la donna che mantiene la priorità come genitore in questi casi? Non mi sembra molto paritario!

    Comunque non ho mai letto “maschiselvatici” e me ne guardo. Ma le violenze delle donne sugli uomini, ecc, sono reali e non mi sembra maturo fare a gara di vittimismo- “i crimini degli uomini sulle donne sono molto più lunghi!”

    Trovo assolutamente fuori luogo questo femminismo antagonistico in questo momento ed epoca. Scrivere frasi del genere, scusatemi, vi fa passare come nemici degli uomini o come persone che portano rancore verso la metà della popolazione.

    “Mentre gli uomini, al contrario di ciò che storicamente si vorrebbe dimostrare, sono le vere vittime.”

    Personalmente non credo che il femminismo abbia fatto solo danni, ma si ritrova ad essere pericolosamente fuori luogo nei tempi moderni, promuovendo un eterna ed incessante guerra contro gli uomini “oppressori”.