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Scappare da casa al tempo di internet

http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:8_M0RTU8w1Aw2M:http://dalpaesedeibalocchi.wordpress.com/files/2008/12/arte20.jpg&t=1Pensate a quante di voi è successo di litigare con i genitori all’età di 13/14/15 anni e immaginare di andare via, per raggiungere un altrove fatto di tante illusioni speciali. Se poi siete condannate a restare dietro la collina di Leopardi a contemplare il mondo solo attraverso la fantasia è inevitabile che nasca in voi la curiosità di vedere il mondo che esiste oltre l’orizzonte.

E’ una esigenza normale, espressa da tanti uomini, sicuramente più liberi, ai quali sono state date medaglie al valore e si sono dedicati libri e racconti a narrare le grandi gesta. Li hanno chiamati esploratori, quelli che hanno scoperto il mondo, non già quello letterario o umano ma giusto quello utile ad aprire nuove vie per il commercio dei ricchi.

La voglia di conoscenza al servizio del colonialismo e dell’imperialismo che nulla c’entra con quello che viene attribuito alle donne.

Le donne che varcavano la soglia della porta di casa, figuriamoci quella del proprio stato, erano giudicate delle poco di buono, pazze, eretiche, streghe, puttane. Venivano punite perchè la curiosità e la voglia di sapere era legittima solo per gli uomini.

Una donna non poteva andare in giro da sola se non costretta in una armatura e con lo sguardo mistico come giovanna d’arco. E anche quella finì al rogo perchè neanche il richiamo mistico bastava a giustificare nelle donne la voglia di andare altrove.

Oggi è sicuramente diverso, non c’è più niente da scoprire, le donne che vogliono viaggiare, soldi permettendo, possono farlo, a meno che non incontrino il ministro maroni che le rinchiuda dentro un Cie per limitare i confini dei movimenti degli umani.

Tuttavia accade ancora che una ragazza che decida di varcare la soglia di casa diventi un caso nazionale, e non ci riferiamo a Sarah alla quale auguriamo ogni fortuna, sperando che stia benissimo, che torni presto e che non le sia accaduto nulla di male.

Il caso che assume la scomparsa di una ragazza ha comunque sempre i toni del gossip, si scava sulla sua vita, una volta si violava la sua privacy, il diario, le foto, si interrogavano compagni di scuola e familiari e ci si attestava al pettegolezzo orale, quello dato della cultura, senza gli orpelli fantasiosi che ora possono essere ottenuti grazie a facebook e al web 2.0.

Nel meridione una ragazza scomparsa, a meno che non fosse scappata di casa, non veniva e forse non viene ancora cercata mai sul serio, non nei primi giorni. Questo avviene perchè chi è responsabile delle sparizioni o chi dovrebbe indagare per trovare la ragazza sparita, si barrica dietro alibi fatti di pregiudizi che aiutano le ragazze a morire da sole, senza l’aiuto di nessuno.

Così è stato per quella dodicenne della quale ha parlato Chi l’ha visto segnalando le affermazioni terribili fatte da chi doveva indagare e ha invece addebitato la responsabilità della sparizione ad una bambina che era vittime di violenze di pedofili paesani. In quel caso siamo in emilia romagna, che non è poi tanto sud.

Se vai più in basso, sotto roma capitale, è anche peggio. In sicilia una ragazza non veniva cercata prima dei fatidici tre giorni perchè c’era l’alibi della fuitina, del sequestro a scopo di stupro da riparare con il matrimonio (fino a che Franca Viola non denunciò il suo stupratore e si rifiutò di sposarlo), della fuga consensuale d’amore.

Così si disse anche per Lorena Cultraro che pure fu cercata da subito, senza trascurare nessun dettaglio. Fu qualcuno dei suoi assassini che si barricò dietro la falsa informazione che forse era andata con un tale di un’altro paese. Nel frattempo la bambina marciva dentro un pozzo, quello in cui l’avevano buttata i suoi assassini.

Ci sono stati altri casi, anche di donne adulte, in cui era perfino l’ex marito a dire che lei, la puttana, se ne era andata con un altro. Poi invece si ritrovava il cadavere della poveretta massacrata dal coniuge.

Se una ragazzina sparisce si mettono in moto fantasie denigratorie. Di una adolescente scappata da casa dopo che era stata pestata a sangue dal padre qualche tempo fa si disse che si era “laureata in pullaggine” perchè varcare la soglia del paesello per i bigotti del luogo significava perdere la verginità.

Sicchè i confini del territorio diventano la tutela dell’imene, dove mogli e buoi dei paesi tuoi, dove la sorveglianza al pudore e al comportamento delle fanciulle è di ronda ventiquattro ore su ventiquattro. Guai a trasgredire. Guai a dire di voler andare via e preferire un po’ d’ossigeno all’aria insalubre di un posto impregnato di miserie misogine.

Non si parla certo di far fare ai paeselli sessisti la fine di Dogville. Si parla esclusivamente del fatto che se una ragazza non ha licenza di respirare, se non c’è la scuola che gli permette di avere delle opportunità, se l’unico luogo di socializzazione è la chiesa, se l’unica fonte “culturale” è la televisione tanto cara alla gelmini, se per andarsene una ragazza dovrà sperare solo in qualcuno che la porti via, lontano, per vedere com’è fatta una città più grande, per guardare facce diverse, per avere stimoli differenti, se l’unico sogno al quale sembra abbiano diritto le ragazze è quello di partecipare ai casting per fare le veline, non c’è da sorprendersi poi se avviene quello che avviene e una ragazzina si consegna armi e bagagli a qualcuno che può farle del male.

Certo, sarebbe davvero triste se fosse come dice il corriere di oggi, ovvero se Sarah fosse andata via per diventare popolare nelle pagine di cronaca. Sarebbe triste se quello che dice il corriere fosse tutta una invenzione, una fantasia, un modo per dare addosso ad una ragazzina dopo aver giudicato la madre, il padre, la ragazza. Sarebbe davvero triste se la cultura imposta del velinismo diventasse l’ulteriore alibi per evitare di preoccuparsi per la sorte di una ragazzina.

Come dire: ci sono quelle che hanno pruriti post-virginali, quelle che fanno la fuitina, quelle che sicuramente è colpa di una donna della famiglia perchè altrimenti la misoginia non è completa, e poi ci sono quelle che non le cerchiamo e non  ci preoccupiamo perchè in un diario, chissà quando e chissà perchè, hanno scritto quello che probabilmente scrivono tutte le figlie della televisione berlusconiana: voglio diventare famosa.

Alzi la mano chi a 14/15 anni non ha scritto o immaginato la stessa cosa…

Perciò mi viene in mente che ha ragione Stefania quando dice che “magari, cercare sarah con più convinzione…“. Ha proprio ragione lei.

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. Rosa says

    Aggiungo un’altra cosa: sulla paginax cercare Sarah Scazzi, dopo le ipotesi degli investigatori che sono ormai certi che sarah sia scappata. Qualcuno le sta dando della zoccola o pazza. Siamo alle solite: le donne che escono dalle mura domestiche sono considerate delle poco di buono..siamo nel medioevo!

    Ecco qui i commenti:

    – Sarah sei soltanto una grossa figlia di puttana..zoccola

    – Questa ragazzina timida!? Ammazza, oh… Scusate ma vengono troppe cose a galla.
    Per carità.
    Gli uomini malati ci sono che rapiscono, ma posso capire un bambino ma una ragazza si sarebbe messa a gridare.
    Non credo sia così ingenua, ormai… Prima lo pensavo, ora non più

    -anche io penso che questa ragazza stia prendendo in giro tutti…..Spero stia bene e sia da qualche parte a ridere di tutto questo! Occhio!!! IL MIO è UN MESSAGGIO POSITIVO!!! NON HA 4 ANNI COME AVEVA DENISE PIPITONE, UNA RAGAZZA COSI’ VIVACE COME SARAH, PER ME AVREBBE REAGITO O URLATO…..

    -certo ke se e vera questa cosa ke dicono ke e stato ttt un complotto siamo stati presi iin giro da una 15enne ….pero poverina si vede ke avra dei problemi mentali x fare questo cmq poi si dovra aiutare!!!

  2. Rosa says

    Proprio pochi giorni fa ho letto il commento di un tale su youtube.
    Su youtube l’amica di Sarah ha messo un video e il tizio scriveva più o meno così:

    mannaggia alla madonna…visto il suo cognome “scazzi”…i genitori non hanno da preoccuparsi, al max avrà perso la verginità…porcaccio gesù cristo!

    Roba da medioevo! Questo commento infatti capita a fagiolo con i pregiudizi della perdita della verginità con l’abbandono dellemura domestiche.
    Ci sono ragazze e ragazzine che l’hanno persa dentro le mura domestiche, proprio da familiari che l’hanno abusate..di questo non si può parlare? 🙁