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Italia, repubblica fondata sulla televisione

http://www.youtube.com/watch?v=JRPD_huWxik

Deve essere così che alla ministra gelmini hanno fatto studiare la costituzione altrimenti non si spiega quello che ha dichiarato:

Bisognerebbe ricordare lui, quando si studiano i principi della carta costituzionale. Mike dovrebbe stare nell’ora di educazione alla cittadinanza perché è stato un buon cittadino. Alla vigilia delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia la scuola deve ricordare Mike Bongiorno.

Ma forse, in effetti, è così che la intendono in tanti altrimenti non si affaticherebbero a fabbricare la politica dell’apparire piuttosto che quella del fare (non nel senso che usa la santanchè, ovviamente).

In senso televisivo se qualcuno contesta Bonanni, che bontà sua assieme ad altri elementi dei sindacati hanno ridotto il contratto nazionale dei metalmeccanici carta straccia, è certamente una gran brutta persona.

In televisione gli squadrismi di governo, gli inciuci tra confindustria e sindacati non li vedi mai, il lavoro non sai più nemmeno che cos’è, l’operaio che rivendica di non finire come carne da macello per i turni troppo lunghi, quelli in cui guadagni a cottimo e durante i quali per la stanchezza ti fai triturare un braccio, qualche volta una gamba, l’altra volta chissà, è sicuramente una persona cattivissima.

Com’è che gli hanno detto in questi giorni all’operaio? Ah si, che se vuole il lavoro allora zitto e mosca altrimenti il padrone se ne va in polonia a fabbricare le auto come se in polonia non fosse andato comunque, come se fossero tutti lì sulla linea di partenza a dire o polonia o morte.

Come glielo dici a quelli che hanno strappato il contratto nazionale del lavoro che ha fatto una cosa alquanto sgradita? Gli lanci dei fiori? Si poteva fare, siamo d’accordo. Si potevano anche superare le prime file del comizio con le tette al vento, lasciando tutti di stucco e arrivando fino a bonanni per dirgli che le tette così te le scordi, le pigli solo in polonia, forse. Però i compagni di movimento non hanno pazienza e neppure fantasia e allora urlano, fischiano e canticchiano slogan, in italiano, non in polacco.

Niente violenza per carità, i fumogeni lasciamoli ai concerti del primo maggio, a fare da contorno all’apparizione del cantante che ti dirà quanto è figo essere su quel palco a festeggiare la giornata dei lavoratori senza i lavoratori, a celebrare una giornata che ha assunto il sapore – televisivo – di un evento mondano. Altro che sangue, sudore, sacrifici, altro che gli operai vanno tutti in paradiso.

Gli operai all’inferno. Gli oppositori di chi smantella lo stato di diritto e toglie lavoro, ovvero pane, soldi, tetto e dignità, alla gente, all’inferno pure loro. Sindacati, confindustria, governo e mike bongiorno nel paradiso costituzionale formato gelmini, quello in cui si calpestano i diritti delle persone che piangono miseria, quelle che non hanno lavoro, casa, reddito, che non ce la fanno ad arrivare alla prima settimana del mese, che finiscono sotto i ponti o a prostituirsi per una misera paga. Una bella montagna di legno, carta, innaffiata di benzina alla quale basta poco ad infiammarsi. Basta un cerino acceso, un mozzicone di sigaretta, una frase buttata a caso.

L’equilibrio sociale non si ricava con la criminalizzazione di chi ha bisogno. Non si guadagna con lo smantellamento dello stato sociale. Con la sottrazione dei diritti. Con la costante criminalizzazione del dissenso.

La crisi è un fatto vero, altro che televisione, mike bongiorno e compagnia bella, si tratta di vite vere, di persone che vengono umiliate tutti i giorni, ogni volta che qualcuno va ad eseguire uno sfratto perchè non sono riuscite a pagare il mutuo o l’affitto, ogni volta che qualcuno va a pignorare i mobili per crediti non riscossi, ogni volta che qualcuno aumenta il prezzo del pane, della pasta, dei beni di prima necessità, ogni volta che staccano l’acqua, la luce, il gas per bollette non pagate, mentre un bambino muore per le esalazioni della carbonella usata come riscaldamento di fortuna.

E’ successo in argentina, è successo in grecia, sono in sciopero in francia perchè sarkozy vuole innalzare l’età pensionistica a 62 anni. Tu pensa: 62 anni e quelli sono in sciopero. Qui quando qualcuno si lamentò perchè non prenderà mai la pensione, quando si è detto che l’innalzamento sfiorava i 70 anni, l’hanno subito chiamato terrorista.

Ma si, studiamo a scuola mike bongiorno e diciamo che la triade corrado/bongiorno/baudo ha liberato l’italia dal nazifascismo e scritto pure la costituzione. Scriviamo nei testi fascisteggianti dell’Invalsi che lavoratori “cacca” e confindustria/governo/sindacati “meraviglia”.

Però, s’intende, con la condanna estrema di “ogni forma di squadrismo“… a parte le ronde della lega e le aggressioni fasciste e razziste, naturalmente. Quelle sono “esasperazione della gente perbene“… non è vero maroni? Quelle, nella repubblica di mike bongiorno, ce le teniamo perchè fanno tanto costituzione-vintage

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà, R-esistenze.