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Bocciato il sistema politico/istituzionale

http://www.youtube.com/watch?v=blBwU7oYE8o

Non è poi così difficile da capire. Se la sinistra si è ridotta a restare confinata nelle riserve indiane, se il pdl mente spudoratamente mentre dice di aver vinto e nel frattempo ha perso il governo della regione siciliana che è amministrata dall’mpa, con miccichè e l’appoggio esterno del pd, ha perso al nord e perde anche al centro perchè nel lazio non ha neppure la lista, se il pd continua a voler perdere con candidati scelti burocraticamente secondo criteri feudali da suicidio, se la lega vince assieme all’ala più fascista del lazio a supporto della polverini, se in italia ovunque giri la testa va avanti il leaderismo giustizialista. 

Se succede tutto questo si tratta di totalitarismo. Per tutti quelli che continuano a dire che rossi e neri sono uguali: ma fatevi un esame di coscienza. Avete spostato l’italia a destra e ci finirete in mezzo perchè sposta che ti risposta l’estremismo di destra, senza un contraltare a sinistra, giacchè è diventato governo a gestione delle nostre vite, ci impedirà di esistere e già lo fa.

Sto in sicilia, qui le elezioni non c’erano, in ogni caso non voto per scelta e sono sicura di avere ragione. Io non voglio essere complice e non voglio legittimare questo scempio.

La partecipazione con un voto è una illusione. Non partecipo ad un gioco che non mi riguarda, non mi rappresenta sin dalle sue fondamenta. Non c’è partecipazione in un sistema truccato. Partecipare a questo punto significa fare la scelta di non prestarsi a questa truffa.

Un governo che viene eletto senza tenere conto del 50% degli elettori che non hanno votato, un governo eletto in questo modo che si permette di chiamare questo sistema malato "democrazia" non gode di nessuna legittimità.

I cittadini e le cittadine hanno scelto: il primo partito italiano è quello di chi non ha votato.

Posted in Anticlero/Antifa, Pensatoio.


12 Responses

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  1. fs says

    ho partorito anch’io 🙂
    baciozzi
    http://femminismo-a-sud.noblogs.org/…-non-votare

  2. Vivi says

    Io ho votato pur sapevo che il partito non ce l’avrebbe fatta, ma l’ho fatto comunque perchè ci credo. A causa del bipartitismo, che è stato un disastro totale, i partiti più piccoli non ce la faranno mai da soli… e dato che il mio è piccolo cerco di sostenerlo, dato che prima o poi la storiella pdl-pd dovrà finire. La cosa che mi fà più paura è la lega che sta prendendo sempre più potere al nord, e questo mi fà pensare che avrà ancora più potere nel pdl e che quindi premerà con ancora più insistenza su quelle leggi che lei vuole vedere attuate e per le quali si è coalizzata con berlusconi… in primis il federalismo fiscale che affosserà il meridione una volta per tutte e lo consegnerà nelle mani delle organizzazioni crminali. Questo mi spaventa davvero. Ritornando al post, non concordo sul fatto che chi non vota non è complice del governo, mentre chi vota lo è… secondo me non si è complici quando si fà qualcosa per contrastare il governo (in questo caso sia votare per un partito, sia non votare perchè non si è rappresentati). Ognun@ sceglie il modo di contrastare le cose, e so bene che il voto non è più un mezzo del popolo per eleggere liberamente chi vuole, dato che dobbiamo eleggere chi è ammesso nelle liste e sono sempre gli stessi, però è vero anche che il non-voto è altrettando utile al governo perchè non gli dà alcun fastidio. Secondo me il discorso non è il voto-non voto ma è: quando ci riprendiamo un potere che ci spetta?

    Viviana

  3. Olly says

    Io mi sono astenuta perché il mio partito non si è potuto candidare per mancanza di firme. QUESTA non è democrazia.

  4. Ale says

    La Puglia non mi pare una riserva indiana. Già una volta,su questo blog, ho suggerito di documentarvi sul grande movimento di idee e di persone e sui cambiamenti che stanno attraversando questa terra. Basta andare sul portale ufficiale di Nichi Vendola, leggere e documentarsi un pò.
    In ogni caso mi preoccuperei piuttosto della deriva leghista al nord.
    Sulle ragioni dell’astensionismo mi astengo. Ne ho variamente discusso con tante persone in questi giorni e penso che ognuno ovviamente sia libero di regolarsi come meglio crede. Penso solo alle tante donne e ai tanti uomini che hanno lottato fino alla morte per potermi garantire il diritto di voto, per poterlo estendere a tutti e ora io non me la sento di sputarci sopra.

  5. strippy says

    Io molto più modestamente non mi sono mai illuso più di tanto.Dal risorgimento in poi e negli anni 50 dopo, è sempre stata favorita l’industrializzazione al nord a scapito del sud.
    L’Italia è stata governata per 50 anni dalla democrazia cristiana, a parte brevi parentesi insignificanti.
    Formigoni in Lombardia è diventato un imperatore, il Veneto è sempre stato in mano alla DC e oggi alla Lega, il paese è da 15 anni in mano alla destra…
    Sinceramente parlando non credo che ci sia dall’altra parte una cultura molto più liberale di quella vista fin’ora, vedi leggi Antitrust, diritti civili, difesa delle minoranze, tutela ambientale, tolleranza, libertà ecc…
    Anche chi sostiene di essere un liberale oggi appare più come un conservatore.
    Si concedono diritti e libertà civili a fasi alterne, vediamo nemici dappertutto, è il babau che si insinua inconsciamente anche dentro di noi…
    Ragioniamo ancora con lo spettro del comunismo e del fascismo, i bianchi e i neri…
    Non voglio certo dire che la democrazia italiana goda di ottima salute, anzi.
    Non mi meraviglierei più di tanto se la cultura di questo paese sia regredita negli ultimi anni. Continuo a sostenere e a ricordare con le parole di Pasolini come i “nostri” politici siano stati i veri responsabili di questa degradazione antropologica degli italiani, specialmente in materia di immigrazione, libertà civili, omofobia, intolleranza, razzismo ecc..

    Però ricorderei d’altro canto l’incapacità della “sinistra” di non essere mai stata all’altezza fino in fondo di analizzare con strumenti radicalmente diversi la politica, -a parte la sinistra libertaria che non ha mai avuto niente da spartire con le gerarchie politiche statali- che culturalmente non gli sono mai appartenuti e, che purtroppo oggi sono finiti in mano ad una destra populista, arrogante e xenofoba – come il “federalismo” appunto.
    Troppo tardi.
    Un suggerimento? Spazi Altri senza Stato.Forse

  6. come mi devo chiamare? fs5 XD says

    ma avevi cenato pesante?
    sorella cara tu lo sai che anche io avrei tante cose da dire ma il post l’hai scritto prima tu e pace. però fossi in te mi guarderei attorno per trovare compagne come si deve e voterei. io voto sempre e normalmente mi dicono che il mio voto viene “disperso” perchè mi vogliono obbligare a credere che non devo più votare il partito di sinistra che mi rappresenta.
    cazzate.
    questa è la violenza grande, il maggioritario.
    io voto e se il partito che voto io non riesce ad arrivare in parlamento hai ragione, non è democrazia, ma non mi astengo.

  7. Lorenzo Gasparrini says

    Prendilo come un complimento: io ti voterei – lo so, lo so, tanto non sarai mai candidata. Non riesco a non votare, mi sa troppo d’indifferenza. Ma sono solo un maschio. Ho sposato una siciliana, però: posso sperare nella cittadinanza, quando tra pochi anni ci separerà un confine di stato?

  8. (cosmo) says

    compiacersi per non essere andate a votare non è diverso dal compiacersi per esserci andate. il sistema è un po’ più complesso. una delle cose abbastanza chiare per me è che il potere esiste e fa il suo giuoco, sempre, che esso sia o non sia legittimato dal voto. il voto è un tassello nel puzzle per il controllo della società in cui viviamo, ed il non-voto è un altro tassello. l’inganno ideologico è pensare che il voto in sè sia l’elemento unico della democrazia. non lo è, come non lo è il non-voto. l’immobilismo, eventualmente gattopardesco, non è solo della sicilia. si tratta piuttosto di giocare una mossa, su di una scacchiera non facile, e vedere poi che succede, ma non è la singola mossa a decidere la partita.

  9. lidia says

    si ma poi anche volendo appoggiare le donne dell’idv fino a che in sicilia c’è orlando con la firma sulla proposta di legge sull’affido condiviso non se ne parla ne ora ne mai. preferisco fava, almeno lo conosciamo o come dice fs2 (sembrate binari delle ferrovie ahahaha) meglio non votare.
    comunque in sicilia ancora di elezioni niet. domani vediamo come commenta il resto della fazione anarchica, quella rifondarola e quella di sinistra critica di fem a sud prrr

    notte bellissime

  10. lorena says

    io ho votato e ho votato una donna di sinistra. se le donne fanno quello che io leggo (compreso occuparsi dei nostri diritti sulle cose che avete sempre scritto) allora io voto e mi aspetto che fanno quello che hanno promesso.
    non so se la donna che ho votato è stata eletta. io spero di si.

    ciao

  11. fs (2) :P says

    vabbe’ ma tu parli così perchè ti riferisci a una realtà più dinamica. in sicilia lo sai com’è, non cambia niente o cambia tutto per non cambiare niente. non ci sono le stesse persone (anna finocchiaro? naaaaaaaaa…) e mi sono stancata e poi non ho difficoltà a dire che mi piace di più la mia visione anarchica 😀
    e tu sai che non sono la sola.
    buona notte, cara
    :*

  12. fs says

    si cara, lo capisco quello che dici, ma guarda quello che è successo in puglia e poi io voglio credere che l’ala giustizialista come la chiami tu contenga anche molti pezzi che viaggiano in direzioni diverse.
    per dire: le donne toscane dell’idv (http://idvdonnetoscana.wordpress.com/) hanno presentato un programmone sulle donne e nel programma del loro partito c’è scritto chiaramente che non vogliono la bossi fini e non vogliono i cie. qualunque cosa decida il governo regionale toscano dovrà tenere conto di queste posizioni.
    gli elementi di rottura, gli sforzi di portare modifiche anche di tipo culturale all’interno delle stesse organizzazioni in cui stanno io credo vadano premiate.
    vedi anche le donne di napoli cosa hanno fatto, sono state in grado di esprimere una posizione autonoma.
    queste sono le regionali. credo che le donne debbano continuare a lavorare – insieme – in quella direzione. io voglio crederci.

    vado a dormire 🙂