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Il sesso fa bene alla salute

Eccoci qui ad avere a che fare con cose che pensavamo riguardassero solo quel pezzo di gente impicciona del sud. E che ti succede, e che ha fatto tuo marito, e che lineamenti hai che fanno trasparire il dispiacere, e fammi vedere come crolli, e se non crolli fammi almeno vedere una lacrima, e se non me la fai vedere allora me la invento e dico che tu sei una donna che piange dentro, un distillato di lacrime che dagli occhi si incunea lungo la colonna vertebrale e poi esce da fessure più discrete. 

Ieri sera mi sono vergognata per come va il mondo. Due conoscenti passati a trovarmi, un lui e una lei. Facciamo tardi, c’è lo spazio informazione notturno di raitre. Al primo "chissà se lei ci sarà" ho pensato si riferissero ad un’ospite in particolare. Invece parlavano della giornalista coniugata a marrazzo e quando lei è apparsa per fare la cronaca di una giornata di sciopero e mobilitazione della polizia antironde i due conoscenti erano entrambi con lo sguardo fisso a cercare la ruga, una occhiaia, un capello fuori posto. "Però che dignità. E’ andata a lavorare senza fare vedere niente…" e io rispondevo gentilmente per non offendere i loro sentimenti. Che doveva fare? Stare a lutto? Andare in giro con i cartelli? Ma davvero non ne abbiamo abbastanza di farci i cazzi altrui spiando persino nell’intimità di situazioni così complesse? Ma che razza di gente morbosa siete? Ma come vi viene in mente? E io che pensavo mi avessero chiesto di alzare il volume per sentire meglio la notizia. Invece no. Bisognava controllare le inflessioni della voce, farle coincidere con le espressioni del viso e poi masturbarsi tutti assieme in questo esercizio morboso che se non eccita chi lo fa allora davvero non capisco da quale necessità sia spinto, sollecitato, indotto.

E dopo quello che dicevamo ieri e l’altro ieri, non possiamo che sputare sull’unità che pubblica un "grazie piero che hai rinunciato alla privacy" e sputare doppiamente sul corriere che dopo il pezzo sull’emergenza trans pubblica due articoli uno peggio dell’altro: il primo ci segnala che marrazzo non è più in convento ma sta a casa con la famiglia e il secondo è un cunnilingus ipocrita della bongiorno alla signora marrazzo per dirle che è stata proprio brava a non aver lasciato il marito e ad essersi comportata con fascistissima dignità. Gli Altri (ex L’Altro) fa addirittura la biografia professionale della Sardoz.

Come se tutti fossero lì ad attendere un attacco di diarrea, un ricovero urgente, lacrime e sangue, qualcosa di forte di cui parlare, da giustificare. Per dire: come sarebbe fantastico per l’audience e per la tiratura di certi giornali se la Sardoz si tagliasse le vene. I fotografi accalcati davanti alla casa farebbero a gara per fare un primo piano dei polsi e poi le riviste di gossip commenterebbero: "aveva la faccia visibilmente addolorata" anche se la faccia normalmente in questi casi non la vedi mai.

Sarebbe eccezionale che Marrazzo si lanciasse dal balcone e prima ancora che qualcuno chiami il 118 ci sarà la calca di fotografi che vorranno l’esclusiva di una morte in diretta.

Ma ditelo che volete i cadaveri e che ciascuno per se’ sta utilizzando queste storie come si trattasse di filmetti da quattro soldi. Sono persone, che hanno diritto ad un privato, che hanno diritto a vivere, scopare, soffrire, gioire per cavoli propri.

E poi davvero mi piacerebbe sapere dalla dottoressa Bongiorno: era proprio il caso di descrivere la moglie del tuo avversario politico abbattuto dal gossip come fosse donna rachele? Era proprio il caso di descriverla come fosse una che prima di tutto esalta il valore della famiglia? Era proprio il caso di non perdere occasione per fare passare un po’ di propaganda fascista?

Ma non vi è bastata già la commedia con veronica, prima offesa, poi affranta, poi vedova inconsolabile, poi in via di separazione ma comunque femmina di famigghia che mai abbandonerà?

Ma basta, vi prego, basta. E chiudete in uno stanzino la Di Gregorio che invece della direttora dell’unità dovrebbe stare a capo di una sartoria.

E se non vi basta ve ne dico una sulla quale potrete divertirvi a spettegolare per decenni: facciamo che ho avuto un rapporto completo con una trans, una lesbica, un gay, un etero contemporaneamente – e, pensate un po’, il lettone dell’ikea non ha retto l’urto. E dire che glielo avevo chiesto a prova di orgia. Per dire: mio marito era veramente addolorato. Era così affezionato a quel letto…

Il sesso fa bene alla salute, del corpo e sicuramente della mente. Smettete di farvi le seghe sui cazzi altrui e fate tanto buon sesso. Vi giuro che vi cambierà la vita da così a così… 

—>>>Per passare il tempo esercitatevi con il queer power di molleindustria. Manca la opzione lesbica ma accontentatevi. 

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


3 Responses

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  1. Lapenna Daniele says

    semplicemente è un schifìo generale!
    Le notizie non sono più notizie in Tv, la gente è morbosamente incastrata in atteggiamenti assurdi e fa ( per rimanere in tema metaforico ) degli orgasmi di curiosità ogni volta dicono cazzate.

    Ci sarebbero cotante cose da dire che l’ unica cosa che mi viene in mente è….

    non importa cosa hai fatto, chi sei o chi è morto,
    l’ importante è fare scalpore.

    Ciaooo

  2. Alberto says

    Certo che l’ipocrisia delle donne non ha limiti, quando si tratta di predicare bene e razzolare male.

    Prima voi donne dite che il sesso fa bene alla salute, del corpo e sicuramente della mente e poi, quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, quando qualcuno vi chiede di fare sesso, dite sempre di no oppure non vi passa mai per la testa di chiedere a qualcuno di fare sesso.

    Comunque, per il resto condivido in pieno che sia i giornali controllati dal capo del governo sia i giornali della cosiddetta “opposizione parlamentare” negli ultimi mesi danno solamente notizie di gossip che rovistano nella vita privata degli uomini politici, con l’unico scopo di creare specchietti per le allodole che hanno lo scopo di sviare l’attenzione degli italiani dai gravi problemi di disoccuppazione, sociali ed economici presenti nell’attuale società e per non parlare dei provvedimenti che l’attuale governo sta prendendo in campo sociale ed economico (es. lo scudo fiscale, la riduzione dell’irap per i padroni della confindustria, il finanziamento pubblico dei debiti delle banche private, riforma gelmini che premia il merito dei ricercatori universitari che utilizzano la propria intelligenza unicamente per sviluppare le nuove tecnologie sceintifiche e tecniche che serviranno per rendere più competitive le imprese italiane nei mercati mondiali); provvedimenti che hanno il massimo appoggio anche dell’ “opposizione parlamentare”.

    Ciao da Alberto

  3. Emanuele says

    Quoto appieno.
    Hai centrato in pieno il cuore di quella che è la caratteristica praecipua dell’italia: stare alla finestra a farsi i caxxi altrui, un voyeurismo morboso di vivere le vite altrui, che deriva dalle inibizioni interiorizzate insieme al senso del ‘proibito’, di deriva cattolica ma in senso più medievale.
    Non posso fare nulla perché gli ‘altri’, i terribili ‘altri’ mi giudicano, ma almeno posso sfogarmi giudicando spietatamente a mia volta chi mi capita a tiro.
    Quando tornai in italia la prima volta dopo parecchi mesi in un paese nordeuropeo, la prima cosa che notai era quante immagini di donne in atteggiamenti sexy si vedessero per le strade. Pubblicità in metropolitana, cartelloni sui palazzi, calendari nelle edicole: ovunque c’era lo stesso messaggio, che di per sè non è a par mio sbagliato, ma nel nostro paese era esasperato a diecimila. Si aveva la sensazione, venendo da dov’ero, di passare da un paese evoluto ad una toilette di scuola media coi disegnini sconci sulle pareti.
    Lassù al nord non hanno bisogno di sorbirsi nè i 500 calendari che escono da noi, nè le esternazioni sulla vita sessuale di corona, belen, berluska, marrazzo e co, nemmeno vedono manciate di veline mezze nude in tv, eppure la gente tromba con molte meno difficoltà che da noi, ognuno come caspita gli pare.
    I rapporti sociali sono molto meno problematici, con chiunque.
    Purtroppo è una mentalità ancora troppo avanti per il nostro misero e tenero paese, ancora siamo ancorati al modello di ipocriti repressi e complessati, che devono chiaramente trovare una valvola di sfogo