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Puritane e moraliste – parte seconda

Non concordo spesso con quanto dice Luxuria. Stavolta però ha decisamente ragione. Quanto è accaduto dipende dal desiderio di vendetta e dalla ritorsione. Da questa ondata moralista e puritana che scava nel privato altrui per tentare di demolire politicamente qualcuno contro il quale non si sa neppure fare opposizione.

Se ne parlava giorni fa e la questione resta sempre la stessa. Le signore che pensano di aver svelato l’intreccio tra sesso, denaro e potere in realtà non hanno nulla da dire sulle questioni di genere da diversi anni. Ferme alla loro biblioteca consumata di libri della Irigaray. Per arrivare alla Butler hanno dovuto ripresentarla in epoca ben lontana a quella in cui aveva parlato di "queer". L’ultimo invito infatti risale allo scorso anno in cui la capocordata dominijanni l’ha presentata su un unico argomento a proposito del dopo 11 settembre.

Lei, la dom., l’ho vista all’infedele mentre stava zitta ad assistere al pavoneggiamento di gad lerner. "Io invito qui le donne e le faccio (persino) parlare" – affermava e giù sorrisi e applausi e felicità suprema per quest’uomo che da mesi si guadagna il pane (e chi glielo nega) sulla pelle delle donne parlando di sfruttamento dei corpi delle donne.

Ieri sera invece c’era la direttora dell’unità (si danno i turni) a ballarò, orgogliosamente accanto alla bindi che appena un paio di giorni fa aveva detto quel che aveva detto di marrazzo ("ha fatto bene a dimettersi, ora deve dimettersi anche berlusconi"). Insieme unite in questo femminismo monacale che spia dentro le camere da letto altrui per spostare il dibattito dal pubblico al privato.

Per sfiga però ieri hanno anche fatto una trasmissione su raidue (italia sul due), su uno di quei rotocalchi quotidiani da scansare come la peste tante sono le ovvietà sciorinate. Parlavano del momento in cui "mio marito sta con un altro uomo" e tra gli invitati c’era – naturalmente – il prete, lo psicologo, uno che conosce nozioni minime di giurisprudenza, la ex isoladeifamosi nota per litigate furibonde con l’altra ex isoladeifamosi, la attempata signora della tivu’ che campa di queste comparsate.

In definitiva si è detto che: chi va a trans è un depravato. Le parole esatte sono state "quella è una depravazione". Essere bisessuali sarebbe una malattia. L’omosessualità non è più compresa nell’elenco delle malattie perchè la lobby gay americana avrebbe fatto pressioni per fare modificare quel punto. La moglie deve perdonare e si deve tenere il marito per tentare di ricondurlo sulla retta via. Sarebbe necessario un percorso di aiuto per impedire a quest’uomo confuso di proseguire per quella strada e poi hanno regalato una serie di pensieri terroristi del tipo "chi oltrepassa quella soglia non torna più indietro" (brrrr) e altre perle di questo genere.

Se fino a qualche tempo fa si discuteva di una eventuale legge contro l’omofobia e la transfobia ora è più che accertato che ne l’una ne’ l’altra cosa sarebbe più intesa per quello che è dalla gente comune.

Quel che è certo è che il dibattito sul privato di berlusconi sta continuando a mietere vittime (legittimando anche tanta misoginia e tanto disprezzo per le donne schematizzate in quelle cattive che la danno e quelle buone che invece se la tengono) e ciò nonostante chi oramai arrotonda lo stipendio grazie a questa trovata geniale non cessa di scrivere e diffondere puritanesimo.

Se fino a poco tempo fa vedevamo le prostitute come soggetti che facevano quel mestiere per costrizione o per scelta ora tante donne sarebbero d’accordo con la carfagna nel criminalizzare le prostitute impedendo loro di mettere in crisi i matrimoni e la moralità del paese. 

Se prima le trans venivano viste soltanto come soggetti colorati e stravaganti (nello stile di platinette) ora sono visti come pericolosi attentatori delle virtù di maschi integerrimi.

Ci volevano trent’anni per tornare a sentir risuonare nelle nostre orecchie l’adorabile "bocca di rosa" di de andrè. Trent’anni per incoraggiare uomini e donne a perseguitare prostitute, gay e trans per salvare l’istituto su cui si basa tutta l’economia del nostro paese: "la famiglia".

Bel passo avanti, davvero. Grazie mille: a quelle che avrebbero fatto meglio a restare in silenzio, a quelle che per una fetta di protagonismo e un passaggio televisivo hanno mostrato i loro abiti da vecchie femministe impettite per far guadagnare in ascolti i lerner, i santoro e in vendite la repubblica e l’unità, a quelle che poi vorrò vederle a trovare qualcosa di intelligente da dire nel momento in cui "escort" e trans saranno crocifisse in pubblico per essere mortificate in segreto.

Come dire: comincio ad apprezzare molto di più Chiambretti. 

—>>>Se non mi credete basta leggere l’articolo del corriere sul "pericolo trans"… 

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. Natla says

    Ciao, scusa ma faccio un po’ fatica a seguirti su questa vicenda.
    Io penso che abbia fatto bene a dimettersi proprio per quello che NON ha fatto.
    Proprio perchè non ha speso una sola parola in difesa delle persone trans e di chi come lui le frequenta, e lascia che vengano ridotte a mostri da baraccone, a merce da talk-show, a empi tentatori che insidiano l’integrità del pater familias (il quale tornerà dal convento ripulito e candido come un giglio, in seno alla famigliola che gli perdonerà questa “debolezza”, magari giusto in tempo per il santo natale con un bel servizio su Oggi davanti all’albero).
    Mi fa rabbia proprio perchè resta in silenzio a lasciare che le persone trans siano usate da tutti. Come merce a tassametro, come le ha usate lui. Come l’utilizzatore finale usa le donne.
    Perchè non ha avuto il coraggio di dire subito che con chi va sono affari suoi, mentre chi lo ricatta sono affari di tutti.
    Perchè cede alle telefonate di ricatto invece di rispedirle PUBBLICAMENTE al mittente, come impone un ruolo istituzionale.

    Un’altra cosa. Io non ci riesco a mettere Santoro e Travaglio sullo stesso piano.
    Ho letto cosa pensi della destra ma dare a Travaglio del fascista mi pare disonesto.
    Non l’ho mai sentito difendere ne’ i sacri valori cristiani, ne’ la famiglia fondata sul matrimonio, ne’ i rapporti etero, ne’ le donne in casa a fare figli, ne’ altre cazzate del genere. Anzi!
    Poi ognuno fa quel che vuole nella sua vita privata, anche il cattolico praticante, fintanto che non propaganda uno stile di vita. Cosa che lui certamente non ha mai fatto.

    Forcaioli e giustizialisti sono i vigliacchi delle ronde, dei pestaggi mediatici. Lui sarà anche molto duro ma non è scorretto ne’ spietato. Non ho mai letto una sola riga in cui abbia infierito su un soggetto indifeso o in cui abbia giocato sporco. Anche quando avrebbe potuto stravincere. Anche quando i supporter lo esaltano. Non l’ho mai sentito attaccare un comportamento in se’ stesso ma sempre e solo l’ipocrisia di chi lo compie, quando lo fa a spese dello stato, ammantandosi pure di santità.

    Insomma io vi seguo entrambi e sinceramente a me sembra che stiate dalla stessa parte, solo in modo diverso.
    “Parte” che per fortuna non è un partito 🙂
    Ciao