Update: dopo la pubblicazione di questo post, che vi invitiamo comunque a leggere, abbiamo pubblicato un aggiornamento con altre notizie altrettanto importanti. [Leggi]
Già qualche giorno fa accennavamo che cercare una risorsa su wikipedia
(italia) a proposito di organizzazioni neofasciste è diventato un po’
complicato. Ci sono pagine infarcite di link a forza nuova e ad altre
organizzazioni simili. Pagine "informative" che finiscono casualmente per accreditare e illustrare un mondo
di celtiche e svastiche, simboli e ideali che conosciamo bene.
I fascisti prendono tutto, con loro non si scherza. Volevano prendersi anche
il web, ce l’hanno detto più volte. L’hanno scritto. Lo fanno da tanto tempo. Sin dalla prima Indymedia, con l’open publish che veniva sporcato continuamente con contenuti da fasci in missione virtuale. Hanno sempre aggirato, raggirato e sfruttato le modalità libertarie che stavano dietro l’open publish, i progetti in wiki di scrittura collettiva. Sono terroristi del web, che non rispettano alcuna netiquette. Ce l’hanno sempre detto. Sapevamo che non si
trattava di uno scherzo. Perciò abbiamo sempre parlato di partigianeria
digitale.
Molti fascisti, appartenenti a organizzazioni di destra, ex candidati nella lista "Aborto no grazie" dei fanatici pro-life, sono anche titolari
di siti antifemministi. Ne abbiamo parlato e riparlato dicendo chi sono e cosa
fanno.
Ebbene: alcuni di loro si sono creati una pagina ad hoc su Wikipedia alla voce antifemminismo
(raggiungibile dalla pagina dedicata al "femminismo"). Piena di voci
non confermate, di affermazioni offensive e di link che com’e’ ovvio portano
dritti ai loro siti (quali sono e chi li gestisce potete vederlo qui, qui e soprattutto qui).
Che wikipedia racconti dei movimenti antifemministi (ne esistono degni di
nota? filosoficamente parlando. sono storicamente indicizzabili?) può anche
essere corretto ma che ne racconti senza riferimenti storici di nessun
genere, legittimando, accreditando o eleggendo a "movimento antifemminista" l’insieme di siti riconducibili a tre/quattro persone in
tutto, i cui contenuti potete giudicare da voi, e offrendo esclusivamente una
pagina pubblicitaria (più d’una vedo, dato che le voci create per riferimenti e
terminologie sono parecchie) a siti che offendono l’intelligenza a partire dai
titoli mi pare veramente una enorme sciocchezza.
Non so chi gestisce wikipedia italia in questo momento, sono certa della
buona fede delle persone che provano a starci dietro ma se alla pagina
"femminismo" non stanno i link di tanti siti femministi esistenti in
italia, ne’ vengono presi a riferimento storico per raccontare un movimento
vero, che c’e’ stato e esiste e non si riduce a 10 persone seguite da
altrettanti fanatici, allora non si capisce come possa esistere una pagina
interamente dedicata a persone che mettono in dubbio la violenza maschile, lo
stupro (si afferma che le donne hanno atteggiamenti ambigui) e ammantano
di descrizioni teoretiche una misoginia profonda che fa proselitismo
dichiarando guerra alle donne e rilanciando l’odio nei nostri confronti.
Una "enciclopedia", per quanto libera, che è riferimento di tante persone, non può e non deve riportare pagine che giustificano in nessun modo lo stupro. Spero si capisca la gravità della situazione e anche il perchè siamo costrette a parlarne in pubblico, per informare il più possibile, nonostante non ci piace dare addosso ad un progetto che per la sua filosofia di partenza approviamo. Wikipedia è fatto dai liberi contributi dei lettori. Evidentemente è stato preso d’assalto. Bene chiarire per chi legge che i contenuti di wikipedia non sono oro colato e vanno presi con le pinze, sempre, perchè non è detto che siano veritieri o che rispondano ad un reale intento di descrizione di fenomeni storici degni di nota. Bene chiarire che i gruppi neofascisti, per esempio, non dovrebbero essere linkati ed eventualmente dovrebbero essere descritti alla voce neofascismo senza dargli alcuna caratterizzazione "positiva". Lo stesso vale per questi gruppetti di maschilisti antifemministi che giustificano lo stupro e non fanno altro che cianciare di prove di mascolinità da ritrovare (il mito del maschio perduto!).
Wikipedia: lo so che è un contenitore aperto ai contributi di tutt*. Che
c’e’ una policy e che c’e’ un gruppo che orientativamente controlla quello che
è stato inserito, però mi pare abbastanza in condizioni di abbandono da un po’
o non capisco più chi siano le persone che danno garanzia del rispetto della
policy. Per quello che mi riguarda in queste condizioni ha chiuso o chiuderà
abbastanza presto. Io per prima non accredito una fonte che legittima questa
gente. Spiegateci che succede. Bisogno di aiuto?
—>>> Clikkate sulle foto per leggere meglio i particolari evidenziati!
Per Xaura: Guardare le cose con spirito critico credo sia un requisito indispensabile per qualsiasi tipo di lettura, wikipedia compresa, proprio per questo bisogna dire le cose come stanno, wikipedia non ha un comitato di redazione, è vero, però gli amministratori “attivi” sono sempre gli stessi (almeno, sono sempre gli stessi quelli con i quali si hanno problemi), inoltre le regole dovrebbero valere per tutti, amministratori compresi, quello che succede invece è che si assiste al solito “balletto” degli amministratori che si proteggono l’uno con l’altro rimandando chi non è d’accordo a link di regole che gli amministratori hanno a loro volta violato, fino ad impedire l’accesso a chi alla fine non accetta posizioni spesso del tutto arbitrarie. Io onestamente non ci trovo niente da ridere sul fatto che wikipedia è gestito da persone anonime che si proteggono l’un l’altro e che hanno de facto arbitrio totale e nessuna forma di controllo (provate a riportare un amministratore che non si comporta bene, il vostro accesso verrà bloccato e la vostra segnalazione prontamente cancellata). Insomma alcune persone anonime controllano wikipedia e si proteggono a vicenda quando ci sono differenze di opinioni con gli utenti… questo ha poco o niente a che vedere con il senso critico di cui sopra, direi…
Alcune precisazioni: Wikipedia non ha mai avuto né avrà mai un comitato redazionale. Controllare le voci è compito di volontari. Il numero di utenti attivi è assolutamente funzione dell’umore degli stessi utenti. Le utenti sono comunque una netta minoranza. Lo spazio di wikipedia non deve essere “invaso” bensì, al limite, colonizzato: con garbo e infinita pazienza si possono ottenere brillanti risultati, l’enciclopedicità di un soggetto può essere dimostrata o smentita con le fonti: libri, articoli e in terza istanza siti web.
Alcuni commenti mi fanno pensare al bimbo che dice “il re è nudo” e solo allora tutti ridono, con la differenza che noi wikipedian* lo diciamo da sempre: Wikipedia è nuda! ciò sarebbe ottimo se servisse ad insegnare a leggere con spirito critico qualunque pubblicazione perché purtroppo è pur sempre più vestita di buona parte della carta stampata e dei programmi TV.
Il problema con wikipedia è non esiste alcun sistema di controllo democratico. Gli amministratori hanno completo arbitrio sui contenuti e assoluto controllo sugli utenti, tutto questo in anonimato. Molti hanno problemi con questo tipo di amministrazione (vedi per es. http://www.duesicilie.org/spip.php?article225 ).
È ovvio che si è di fronte ad un sistema che si difende dall’interno e copre eventuali errori dei suoi membri, sistema forse piú adatto ad altro tipo di comunità con fini molto meno nobili di quelli del sito enciclopedico, la cosa comunque è senz’altro dannosa per l’immagine di wikipedia. C’è anche un gruppo su facebook contro questo tipo di gestione “familiale” del sito enciclopedico.
Salve, nella discussione su “violenza di genere” (quale insulto antimaschile!), un tipo propone provocatoriamente una pagina su un “Parassitismo di genere”, ovviamente sappiamo chi sono le parassite che userebbero il sesso per i soldi. Questo nonostante le ragionevoli obiezioni sul loro sentirsi insultati come uomini, espresse domandando se forse che per la tratta dei neri si sentono tirati in ballo in quanto bianchi. Ovviamente no, e si capisce però che loro si sentono come se, in quanto uomini, fossero visti dai media come potenziali violenti, ecco il motivo per cui ogni pagina di eventuali colpe di un gruppo di uomini su donne a livello storico come la misoginia che ha indiscutibilmente pervaso la storia in lungo e in largo (anche menti geniali, e pure ogni tanto Voltaire nonostante sembra che in seguito abbia avanzato un desiderio di possibile parità) è vista come un attacco al genere maschile, che per reazione si erge a vittima delle misconosciute umiliazioni da parte di donne, fino a un fantomatico potere femminile da cui gli uomini si sarebbero sempre difesi come potevano 8-(.
infatti signor RdV è quello che facciamo. contrastiamo efficacemente ed energicamente attraverso la esposizione delle nostre idee ma non c’e’ mai venuto in mente di aprire una pagina su wikipedia, risorsa di TUTTI/E, per andare a scrivere opinioni personali.
cancellare delle tesi storicamente dimostrate per sostituirle o “integrarle” con opinioni personali di qualunque genere esse siano equivale alla censura. anzi è peggio della censura. si chiama revisionismo. l’arte dell’intervenire sulle pagine di storia affinchè chi legge trovi una verità diversa.
abbia l’onesta di divulgare le sue idee attraverso libri, siti, quello che le pare. nessuno la censura e nessuno chiede che gli spazi che lei ha attivato o frequenta siano chiusi. ma non può immaginare di intaccare risorse “collettive” senza che questo sia contestato. se lei frequenta le piazze collettive allora dovrà imparare che in quelle piazze vale il confrontarsi e può accadere che molti non condividano quello che pensa.
non può neppure immaginare che la logica della colonizzazione a tutti i costi degli spazi altrui (attraverso la pretesa di pubblicazione di commenti in qualunque blog o forum differente dal suo) sia da considerarsi rispettosa e democratica.
diffondere “energicamente” ed efficacemente le sue idee significa per lei travalicare i diritti di ciascuno? non si chiama dunque imposizione e prevaricazione una simile strategia?
termino qui dicendo che abbiamo pubblicato il suo commento perchè lo prendiamo come segno di presa di distanza da chi in questi giorni ci manda messaggi che hanno un tono assai differente.
provi a parlare con le persone con le quali condivide le sue idee e dica, semmai ce ne fosse bisogno, che ciascuno ha il diritto di manifestare le proprie idee… persino noi.
Veramente non simpatizo per la censura su internet. Preferisco la libertà di manifestazikone del pensiero. La cosa da fare, caso mai, è contrastare le idee degli altri sostenendo energicamente ed efficacemente le proprie.
grazie dedda71,
Rho ci aveva spiegato il funzionamento della cosa.
infatti avevamo scritto un altro contributo:
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/…sta.-update
con altre segnalazioni che hanno a che fare con la pagina di cui si parla in questo post e con una disponibilità a divulgare un appello per chiedere maggiori contributi su wikipedia.
quel post stesso penso possa considerarsi già una sorta di appello.
quindi grazie ancora e noi continueremo a monitorare le pagine “sessiste” della rete
(a proposito, va corretta la pagina alla voce “sessismo” perchè anch’essa è stata modificata con significati assolutamente scorretti)
ciao
Sono un’admin di wikipedia. Mi occupo di svolgere, insieme agli altri funzioni di servizio (cancellazione pagine, blocco vandali, etc.), mentre non esiste una redazione: wikipedia è redatta da un vasto numero di contributori volontari ed autonomi.
Wikipedia è sicuramente uno strumento con dei limiti, ma sicuramente è uno dei più grandi tentativi di rendere disponibile a tutti un patrimonio comune di conoscenze, continuamente aggiornato ed aggiornabile .
Per qualsiasi problema, imprecisione, o colossale sciocchezza, intervenite direttamente in wikipedia, o magari segnalatelo a qualche utente più esperto. E’ proprio questo il bello: si può intervenire direttamente, il “sapere” non è controllato.
La voce “Antifemminismo” è una ricerca originale, non-neutrale e senza fonti, e per questo verrà cancellata. Nelle procedura c’è sempre un certo numero di giorni tra la proposta di cancellazione e la cancellazione vera e propria, quindi la pagina non sarà più on line dal 19 febbraio.
massimo purtroppo si :!
anche noi nelle pesti.
ma non da ora. da tanto. anzi adesso arrivano con interventi articolati e alla lunga filtriamo pure quelli perchè ci siamo stufate di veicolare messaggi in italiano dotto che dicono sostanzialmente la stessa cosa. ovvero che le donne sono tutte puttane che inventano storie di stupro etc etc…
lo fanno già nei loro siti con contenuti spesso criminali.
ieri nel forum maschile c’era chi a proposito dello stupro alle minorenni sosteneva cose del tipo: “ma possibile che non si possa più fare una scopata in santa pace?”
loro non meritano ascolto. non meritano niente.
e non so se anche per voi sia un bene lasciare vedere quel pezzo di umanità perchè non è rappresentativa di quello che pensano gli uomini.
o meglio non in modo cos’ scientifico e organizzato.
questi sono una banda di maschilisti che stanno infognando la rete con obiettivi precisi. proprio quello di far pensare che gli uomini devono recuperare mascolinità in quel senso.
bisogna far vedere che esistono altri uomini. e ci sono per fortuna. tu sai che ci sono e lo so anch’io.
spono quelli che scelgo a modello per veicolarne i contenuti perchè i ragazzi arrivino qui e leggano che ci possono essere modi diversi di essere uomini.
complimenti comunque per il coraggio. voler incontrare uno di loro è un bel problema.
io non lo farei.
sono maschi ideologici, spesso fascisti. non so quanto conta la contaminazione con loro. e un fascista io non vorrei incontrarlo neppure per chiedergli se gli hanno fatto male da piccolo.
se è grande e vaccinato deve assumersi la responsabilità delle sue azioni e se istiga allo stupro minimizzando sono affari suoi.
io non gli offro certo una mano perchè me la spezzerebbe.
un abbraccio e buon lavoro anche a te
ciao
Che sollievo! Anche voi nelle pesti!
Mal comune mezzo gaudio!
😉
Sto amministrando temporaneamente il sito di Maschile Plurale e combatto ogni giorno una battaglia POST-ale con dei grafuomini maschilisti che annoiano/ammorbano con argomentazioni risibili e mal poste, scaricate qua e là da Internet (immagino).
E’ inutile fikasicula che chiedi lumi biografici a questi soggetti. Anch’io ho sospettato un vissuto traumatico e orrendo per giustificare il livore. Ma non ci stanno alla regola di “partire da sè” e rimangono sul vago teorico. A questo punto, preferisco leggere Evola, che almeno ha una certa qualità logica. Però ho difeso la possibilità che la loro voce fosse presente, penso perchè mi immagino che alcuni dei loro argomenti siano poi presenti nelle coscienze di molti. Se no come spiegheresti la situazione attuale fra i generi? Una specie di allenamento, insomma.
A uno gli ho pure scritto: ma perchè non ci vediamo, ne parliamo di persona, queste parole in libertà (libertà…?!) non hanno senso, sono prive di responsabilità. Niente. Mi ha scritto che non ci teneva a entrare nell’ovile dei “maschi pentiti” in mano alle femministe. Certo, se bastasse incontrarsi per cambiare idea e passare alla parte avversa, sarebbe un mondo praticamente consensuale…
E’ importante la vostra segnalazione sulle pagine wikipedia dedicate al maschile e vi ringrazio/ziamo. Mesi fa uno dei nostri ha battagliato per stabilizzare il contenuto di quelle che ci interessavano.
Rho ha ragione, la noia di questo tipo di battaglie è enorme, il tempo consumato inutilmente è ingente, sembra di tornare adolescenti e litigare tanto per litigare. Tipo “E allora tu?” “E allora tu?”. Un delirio…
Però wikipedia, valga o non valga, è visitato, è materia di ricerca di informazioni e se anche non ha un “impact factor”, è comunque ad accesso universale. Abbiamo perso la televisione, non possiamo perdere anche altro terreno…
nessuna donna violenta nella tua vita? evviva. quindi è tutta una discussione teorica su tesi che si basano su esperienze di amici? parenti? ci sarà pur stato un momento o qualcuno che ti ha ispirato questa cultura. mi piacerebbe sapere cosa hai letto, di che cultura ti sei nutrito, se hai autori letterari di riferimento, cosa vedi in tivvu’. perchè vedi, tutte queste cose fanno la differenza. ciascuno viene formato in un certo modo. non è mica colpa tua ma tua è la responsabilità se non riesci a elaborare in modo critico le informazioni che ti arrivano e se l’unica versione di approccio critico che conosci è l’anti-femminismo per partito preso o l’avversione contro le donne in generale diventa complesso chiacchierare con te. perchè si vede che hai pregiudizi e preconcetti. sei prevenuto, ecco. magari mi sbaglio 🙂
tornando a noi:
il termine uxoricidio è successivo alla fase di cui ti parlavo. parecchio successivo e significa omicidio della moglie non della donna. la donna che non era moglie non veniva giudicato soggetto. la moglie era soggetto in quanto proprietà del marito. è storia. vuoi riscrivere anche quella fase del diritto romano? 🙂
parricidio fu usato per un certo periodo per chiamare i due delitti. patricidio stava per uccisione del padre. la tua fonte è wikipedia? posso darti una lista di libri da leggere se vuoi 😛
mi fa piacere che ti dispiaccia quello che accade in messico. dici che da noi il femminicidio non esiste? cioè il femminicidio è motivato dal livello di corruzione della polizia e non da chi in pratica uccide le donne? non si tratta sempre delle stesse persone al di la’ dell’interesse che le polizie mostrano più o meno per il fenomeno?
la criminalizzazione del genere non c’e’. la vedi tu. c’e’ una “caratterizzazione” di genere. la violenza è di genere perchè è di un genere contro l’altro. è scritto in ogni testo di ricerca del mondo. in ogni statuto, in ogni documento delle nazioni unite, amnesty, parlamento europeo. persino in africa, in mozambico, in asia si chiama così. dici che noi divremmo fare eccezione? che da noi gli uomini uccidono per motivi più nobili e differenti? soprattutto dici che il problema esiste oppure no? perchè su questo punto non si è capito come la pensi.
eppure ci sono quelli di maschile plurale, un movimento maschile vero, che dice cose molto semplici e chiare su questo punto. potresti ragionarne un po’ con loro da uomo a uomo. o per te non sono sufficientemente uomini?
io non ho mai pensato ad una aberrazione come la non esistenza degli uomini. mai pensato di cancellare un genere.
questa è arte fina dei maschi che annegavano nel tevere gli ermafroditi e le donne con tendenze non eterosessuali (sempre secoli avanti cristo e hanno continuanto anche molto dopo)
la violenza in termini biblici è sempre stata attribuita a “eva” quella fedigrafa che raccolse la mela anzi la fece raccogliere ad adamo. il mito fu creato dagli uomini contro le donne per subordinarle ad una volntà e trattarle da schiave come ogni buon libro di storia ti insegna.
tu evidentemente reiteri quella cultura. per te le donne sono le custodi della cattiveria.
e se vuoi una risposta certo che no. se la violenza è fatta da donne mi fa schifo lo stesso ma i dati dimostrano altro e le donne sono subordinate ai maschi non il contrario.
il resto è una tua illazione. tendenziosa e complice della violenza sulle donne. perchè innanzitutto la neghi. la tratti come cosa da poco.
la storia di Jack “lo squartatore” femmina poi te la lascio tutta 😀
sicuramente avrai una bibbia di documenti che lo attestano vero? ahahahah
e in quanto alle morti degli uomini in guerra ringrazia quelli che la guerra l’hanno inventata per possesso dei territori, quelli che durante le guerre stuprano le donne per fare pulizie etniche. quelli che vivono di commercio d’armi. quelli che non conoscono altra arte che la guerra.
e ti anticipo: ci sono donne che la guerra la fanno. si. non mi piacciono. non sono il nostro modello di riferimento.
e poi si hai ragione tu. il mondo è complesso. non bianco e non nero. noi lo sappiamo benissimo. faresti bene a comprenderlo anche tu senza avere paura della verità e senza avere l’ambizione di cancellarla dai libri di storia.
Nessuna persona violenta per me, fortunatamente.
Ma il non aver problemi di questo tipo non significa che gli altri non ne abbiano.
Prima di tutto devo contraddirti: il termine latino a cui fai riferimento esiste, si chiama
“uxoricidio”, e ti sembrerà strano ma era proibito allora come oggi. “Parricidio” significa
“uccisione del padre”, contrapposto a “matricidio”, ovvero “uccisione della madre”.
Conosco anch’io le vicende del Messico, e ti dico che ciò è stato possibile solo perchè la polizia messicana è la più corrotta del mondo (ovvero: sanno chi è che uccide ma, per un motivo o per un altro, è intoccabile). Ciò è vergognoso, ma non autorizza nessuno a criminalizzare un intero genere. Se gli uomini non esistessero, credi davvero che non esisterebbe la violenza sulle donne? Esisterebbe eccome, ma il fatto che sarebbe commessa dalle donne sulle donne la renderebbe accettabile? In quel caso allora non dovrebbe esistere per niente il termine “femminicidio”? Lo sai che al 90% Jack “lo squartatore” era una donna? Ma se così fosse, allora sarebbe giusto, perchè sarebbero delitti avvenuti in ambito esclusivamente femminile? La violenza degli individui su altri individui dello stesso sesso è giusta? Secondo te è giusta la morte di milioni di uomini nelle guerre, solo perchè le guerre sono causate da altri (pochissimi) uomini?
Non tecnicizzare mai la violenza, perchè certi modi di vedere le cose sono illusori, non ti fanno vedere il mondo a colori, ma solo in bianco e nero.
Spero di averti fornito degli spunti di riflessione.
le statistiche che ti ho indicato sono dati istat:
http://www.zeroviolenzadonne.it/…&Itemid=346
se non ti fidi della fonte che ti ho indicato puoi andare nel sito istat. sono dati governativi.
sul perchè esiste il femminicidio te lo dice un ottimo libro scritto da barbara spinelli. documentato. serio. non robe di fantasia.
giustappunto in questi giorni leggo di quello che prevedeva il diritto romano (secoli avanti cristo). a quei tempi veniva configurato solo il patricidio perchè il pater familias era l’unico che aveva la potestas e quello contro di lui era l’unico omicidio riconosciuto. se veniva ammazzata una donna, la madre, si distorceva il termine e diventava, in uno sforzo per il quale c’e’ voluto almeno un secolo, “parricidio”.
la madre allora non aveva status di nessun genere. era proprietà giuridica del marito. la terminologia quindi seguiva quel parametro.
è la stessa cosa adesso. fino a che nelle aule di giustizia non entrerà il termine corretto, ovvero femminicidio, femmicidio, donnicidio, o come ti pare, non sarà riconosciuta una categoria di delitti che esiste e rientra nella stessa tipolgia. sono delitti contro le donne.
è come per il genocidio, l’infanticidio, contro i bambini. ti va bene quel termine?
il termine omicidio deriva da omo, uomo. capisci che ci esclude un pochino, non trovi?
se le cose non si chiamano per nome non esistono. le donne sono negate a partire dalla terminologia perciò c’e’ sempre stato un attento studio del linguaggio che si rinnova poco a poco attraverso modifiche che rispondono ad una crescita di consapevolezza nella società.
il femminicidio è un fatto acquisito, va nominato così. chi l’ha coniato sta a ciudad juarez. messico. dove sono sterminate centinaia di donne all’anno. delitti a sfondo sessuale, passionale. la questione non cambia. sempre delitti contro le donne sono.
gli incidenti sul lavoro che sono altrettanto gravi fanno vittime tra entrambi i sessi ma se tu credi che vi sia prevalenza di morti maschili e vuoi fare una denuncia sociale che determini una maggiore attenzione sul problema puoi ragionare su un termine che conferisce al fenomeno il rilievo che merita.
e credimi. le donne muoiono o soffrono più per mano degli uomini che di cancro. lo dice l’istat.
a proposito di bambini parlavo di bambini molestati. conosci mamme che molestano bambini? se si denunciale.
io leggo molto più spesso di uomini che stuprano bimbi e bimbe.
se parli di violenze domestiche poi certo, anche le donne picchiano i bambini. tu dici “soprattutto” ma non capisco se ti basi su una esperienza personale oppure se hai fatto una ricerca precisa.
le donne picchiano, sono state picchiate, incutono timore nei propri figli. la violenze genera violenza. da qualcuno le donne vengono violentate e picchiate e quindi quello diventa il loro modo di manifestarsi con i figli.
i dati pubblici tuttavia dicono che i contesti familiari in cui questo succede sono soggetti ad influenza autoritaria maschile passata o presente. c’e’ stato un padre, un nonno, una persona che nella vita della donna ha creato questo problema.
te lo dico senza giustificare, anzi. è un problemone. ma solo per dire che l’origine del problema sta altrove.
libera la donna da stati di soggezione e violenza e non prenderà a sberle il figlio.
dopodichè non mi risulta che una donna abbia stuprato un figlio oppure che abbia stuprato il marito ne che picchiando il marito l’abbia ferito a morte.
le donne che uccidono i mariti in genere lo fanno perchè pensano che quello è l’unico modo di difendersi. sbagliano ma loro ritengono di non avere alternativa.
in ogni caso davvero non capisco cosa ti interessa dimostrare. qui ragioniamo di una cultura, patriarcale, che tutela gli uomini anche quando sono assassini e stupratori. non offriamo complicità alle donne che agiscono con violenza.
tu vuoi dimostrare che le donne sono avvantaggiate e che gli uomini discriminati?
se è così perchè?
e ti chiedo di raccontarmi i fatti tuoi perchè qui si fa così: il personale è politico e il politico è personale.
tua madre era violenta? tua moglie è violenta? la tua ragazza è violenta?
sei separato? divorziato? incazzato per qualche motivo? stai patteggiando una custodia dei figli?
insomma spiegaci: che problemi hai?
Hai scritto:
“quelli che tu chiami singoli fatti di cronaca si chiamano femminicidio. le donne muoiono per mano di un uomo più che di cancro, di malattia, di incidenti stradali. è una guerra senza fine e fa vittime ogni giorno.
vuoi delle statistiche? vai a guardare quelle che stanno su zeroviolenzadonne.it
vengono dal ministero. roba che noi non possiamo truccare.”
Mi dispiace contraddirti , ma quelle statistiche sono buone per le favole
(lupo cattivo=uomini ,
cappuccetto rosso=donne), e il “femminicidio” non esiste, altrimenti dovremmo chiamare gli incidenti sul lavoro “maschicidio”. Cancro, incidenti stradali, sul lavoro, malattie, guerre, mafia ecc. fanno MOLTE più vittime.
Hai scritto:
“quindi le statistiche di cui parli che parlerebbero chiaro non si capisce quali siano”
Ci sono molte campane, su internet, ascoltale tutte e non solo le tue.
Hai scritto:
“a proposito di bambini: quanti sono quelli stuprati da preti e uomini adulti? quanti sono uccisi, percossi, molestati sempre da uomini?
quelle statistiche te le sei lette?”
Sono sempre molti meno di quelli che subiscono violenze e molestie da parte delle donne. Le violenze sui bambini avvengono prima di tutto all’interno delle mura domestiche, quindi da parte di madri.
Come vedi le statistiche le ho lette. Preti e santoni vari non fanno numero.
Hai scritto:
“e non parlare di aborto no perchè se mi dici che l’aborto è omicidio non abbiamo più niente da dirci e puoi tranquillamente scegliere un altro blog per manifestare le tue idee che mirano solo al controllo dei corpi, quelli delle donne.”
Mi pare di aver precisato che DISTINGUO l’aborto dall’infanticidio, qui c’è stato solo un GROSSO malinteso.
Ti invito gentilmente a pubblicarmi.
Wikipedia non è un dizionario: http://it.wikipedia.org/…io_ed_un%27enciclopedia
e niente ricerche originali: http://it.wikipedia.org/…ente_ricerche_originali
Puoi smoderare, io da maschio ero contro il maschilismo vedendo le donne maltrattate dai maschilisti, mentre noi poveri piccoli e dolci nerd eravamo gli oggetti delle frustrazioni di donne che si erano da sole buttate nelle fauci del lupo
Il vostro femminismo non è il mio femminismo, il mio ideale e di donne che aspirano in alto mettendosi in pari con gli uomini, alla Hillary Clinton o alla Angela Merkel
Insomma guardate questo video(prima di organizzare il prossimo 8 marzo)
http://www.youtube.com/watch?v=kWc7s1gvfAI
Piangersi addosso secula seculorum non serve a nulla
Bisogna che lo stato faccia qualcosa e il cittadino dimostri che davvero vuole che si faccia, attraverso petizioni, email e lettere fino a intasare le caselle dei rappresentanti parlamentari, e chiedere oltre l’inasprimento delle pene, corsi di autodifesa ma sopratutto mentale, perchè non è l’abito che fa il signore, e io ne conosco belli fuori e schifosi dentro a sto punto non è meglio il contrario?
Ma uomini e donne oramai ha mandato il cervello in pappa a parecchie…
Io non starò qui a piangere, ma firmerò contro gli stupri, magari mi unirò associazioni reali e su facebook, consiglierò spassionatamente amiche per evitare che vadano a finire in braccia all’orco e altre cose.
Tanto so che non si sentirà di certo la mancanza mia qui
Buona vita
@fabio
quelli che tu chiami singoli fatti di cronaca si chiamano femminicidio. le donne muoiono per mano di un uomo più che di cancro, di malattia, di incidenti stradali. è una guerra senza fine e fa vittime ogni giorno.
vuoi delle statistiche? vai a guardare quelle che stanno su zeroviolenzadonne.it
vengono dal ministero. roba che noi non possiamo truccare.
quindi le statistiche di cui parli che parlerebbero chiaro non si capisce quali siano
a proposito di bambini: quanti sono quelli stuprati da preti e uomini adulti? quanti sono uccisi, percossi, molestati sempre da uomini?
quelle statistiche te le sei lette?
e non parlare di aborto no perchè se mi dici che l’aborto è omicidio non abbiamo più niente da dirci e puoi tranquillamente scegliere un altro blog per manifestare le tue idee che mirano solo al controllo dei corpi, quelli delle donne.
Non mi pare di aver mai detto che le donne fanno schifo, o che gli uomini sono poverini.
Poi dei singoli fatti di cronaca non autorizzano nessuno a scagliarsi sterilmente contro una intera categoria, sarebbe come criminalizzare tutte le donne per le violenze sui bambini (le percentuali parlano chiaro) o per gli infanticidi
(e non mi riferisco all’aborto).
fabio no, certo che no. se dici buongiorno il tuo commento sta qui. se dici altro invece lo cancelliamo. se continui a dire che siamo poco intelligenti ti si chiede perchè non vai a cercare persone intelligenti altrove. mi pare una domanda semplice no?
le idee degli altri nella fattispecie, quelle che danno giustificazioni agli stupratori, non sono soltanto idiote ma sono criminali.
dire che le donne fanno schifo e che gli uomini sono ok e poverini sono vittime delle donne è una giustificazione a comportamenti violenti degli uomini contro le donne. quindi si. alcuni tuoi commenti sono offensivi. per i toni, e le parole usate.
puoi dire le stesse cose altrove. non si capisce perchè devi venire qui a fare proselitismo per farti seguire nella tua idea bislacca e misogina di una cattiveria che risiede dentro i corpi femminili.
vuoi parlarne? modera i toni e ne parliamo. ok?
E dalli con lo stupro!!
1) Gli stupratori sono degli STRONZI.
2) Gli uomini NON sono tutti stupratori.
3) Ma è un insulto pure se scrivo “buongiorno”?
4) Perchè ritieni idiozie le idee degli altri e
giuste quelle tue?
@fabio sei qui sempre per insultare? il tuo prossimo commento con insulti è cancellato. sappilo. prova ad argomentare senza insultare. e se cerchi spazi di libertà per poter dire che le donne che denunciano lo stupro sono bugiarde cosa stai a fare qui non si capisce. punto!
@johnny io quella voce non la metterei proprio perchè non conosco fonti.ho già spiegato tutto quello che c’era da spiegare. non devo sostituire ne argomentare nulla. e come muovo il culo, se permetti, sono affari miei.
ah, i commenti ripassano in moderazione perchè gli inni alla mascolinità “vera” e macha” qui non sono graditi. questa non è wikipedia e soprattutto non è il forum maschile ragazzuoli, marciate altrove, che ne avete di spazio nel web per dire idiozie. bye bye
@ Johnny7
Per quale motivo quella voce dovrebbe essere cambiata? Ma vuoi davvero che l’unico medium realmente libero (internet) subisca censure? Ma sei davvero un uomo oppure una donna che si finge tale? Se sei un uomo, svegliati e fai le tue ricerche come ho fatto io:
scoprirai chi è davvero discriminato.
Ha ragione larry, e te fikasicula stai facendo un casino per niente, se ti da fastidio quella voce su wikipedia, tra l’altro senza fonte, schioda il tuo culetto d’oro dalla sedia, prendi un vocabolario, vai in biblioteca e cercati un libro e poi mettici un altra definizione di antifemminismo con relativa fonte.
Ti ho dato pure l’input(vedi sopra) o proponi di buttarci a terra e piangere perchè i fascisti cattivi hanno scritto sull’antifemminismo intanto che aspettiamo che lo faccia qualcun’altro/a
vuoi risolvere il problema dell’ignoranza sulla materia?
Comincia a dare TU il buon esempio, iniziando a far capire che l’ignoranza si combatte con la cultura, per concludere, non difendo quella voce di wikipedia e se volessi la cambierei in un minuto farcita con relativa fonte, ma torno a ripeterti, questo è compito tuo che hai iniziato il discorso
L’unico fascismo e sessismo lo si trova solo nei blog come il vostro, e se qualcuno trova il coraggio di contestare tutta questa immondizia vi ci incazzate e ne auspicate il silenzio… Qualcuna qui mi sa dire la definizione di “libertà”?
Ma trovatevi un lavoro, va’…
@larry
non è una questione di moralizzazione delle idee.
dire: esistono persone che pensano che chi parla di stupro dice bugie, descrivendo un fenomeno esistente, non è lo stesso che dire che “ci sono sostenitori di questa teoria che affermano che…”
se il tema è la scientificità allora comunque quella pagina non ha nulla di scientifico.
in generale però se la scientificità è data da fonti accademiche (spesso sostenute da grosse industrie che hanno tutto l’interesse a orientare la cultura) va specificato anche che le riviste scientifiche britanniche, per esempio, abbondano di articoli che attestano caratteristiche delle donne, loro ruoli e funzioni, sulla base dello studio di uno scarafaggio. prima o poi potrebbe esserci anche un einstein che tira fuori la teoria della provocazione delle donne a proposito di stupro sulla base di una ricerca sul radicchio avariato.
la scienza è cosa fatta da umani, non verità assoluta e il fatto che wikipedia – o chi ne è partecipe – usi questi parametri per descrivere i fatti non mi induce a credere che sia una buona fonte per me.
l’aspetto “brutale” della scienza, per intenderci, va descritto per quello che è: come cosa “brutale” e non in maniera asettica.
essere asettici, apolitici, apartitici, acriticamente enciclopedici, è una scelta.
chi la fa non può descriverla come l’unica possibile. c’e’ sempre un’altra scelta. è una questione di responsabilità collettiva.
la domanda è sempre la stessa: wikipedia è antifascista, antisessista e antirazzista? è una enciclopedia critica? se no non mi interessa.
tutto ok.
semplicemente questo.
@fikasicula: no, il punto è proprio quello che tu non puoi “pubblicare ottomila testi” su fonti accreditate soltanto perché ti piacerebbe farlo. Una fonte primaria può essere ad esempio un’enciclopedia o una rivista scientifica con impact factor di un certo tipo, e non è che chiunque possa scrivere articoli per queste fonti.
Ad esempio esistono articoli scientifici (perlopiù vecchiotti) che affermano che le differenze di QI misurate per diversi ceppi etnici siano di origine genetica. Sebbene questa idea sembri spregevole, è corretto che Wikipedia la citi (come in effetti fa). Ma ovviamente deve citare anche gli studi che la confutano, che sono ormai la maggioranza; citare solo l’idea minoritaria sarebbe disonestà intellettuale.
Nel caso in questione mi sembra che ci siano entrambi i problemi: gli autori non citano fonti autorevoli, e non citano nemmeno altri punti di vista. Usano furbescamente la forma per interposta persona (“i sostenitori di questa teoria affermano che…”) ma questo non è sufficiente.
Comunque in generale nella scienza non esistono “idee immorali”, esistono soltanto idee supportate da fatti e idee non supportate da fatti. Se ti disturba (dico in generale, non in questo caso) che Wikipedia possa citare teorie supportate da fatti ma con implicazioni morali negative, fai benissimo non usarla e a sconsigliarla a chi ritieni che non abbia gli “strumenti” (culturali, emotivi, cognitivi o di qualsiasi altro genere) necessari per cogliere questo aspetto “brutale” della scienza.
@larry:
io credo che wikipedia una redazione ce l’abbia. e a me non piace il concetto di redazioni esattamente come non mi piace la finta neutralità delle zone “destrutturate” rette da tirannie che si consolidano perchè deve essere rispettato il principio del “liberi tutti” a tutti i costi.
a me piaceva indymedia. regole chiare, nessuna redazione. fascisti sessisti e razzisti fuori dalle ovaie. è un posizionamento responsabile. o stai con chi giustifica lo stupro oppure no.
e se non prendi una posizione e ti fai portatore di informazioni accreditate per via di qualche pubblicazione (anch’io posso pubblicare ottomila testi che dicono che la luna e a pois ma questo non significa che sia vero) allora si è proprio perso il senso della misura.
non c’e’ anima più libertaria di me, credimi, ma lo stupro è stupro e chi lo giustifica non può stare in un luogo che è fonte di informazioni per studenti e studentesse che vanno a fare le tesine sulla storia del femminismo.
wikipedia non è la bibbia. è una fonte di informazioni fatta da persone. lo dite tutti. che queste persone allora decidano da che parte stare. se stanno con fascisti e persone che giustificano lo stupro allora wikipedia l’e’ bella è chiusa per quello che mi riguarda e sarò attenta a informare le donne su quello che si può trovare lì.
Per me è un bene che chiunque, non importa quanto stupido egli sia, possa editare liberamente le pagine di Wikipedia. Preferisco una libertà assoluta piuttosto che delle “redazioni”, in quanto queste ultime applicherebbero necessariamente giudizi morali che invece devono star fuori da Wikipedia.
Ricordo a tale proposito che Wikipedia è una cosiddetta “fonte secondaria”: l’unica regola è che ciò che viene scritto deve provenire da una fonte pubblicamente accettata. Insomma, se un antropologo ha realmente pubblicato su una rivista accreditata un articolo bislacco che discredita il femminismo o addirittura giustifica lo stupro, Wikipedia ha tutto il diritto di citarlo, non importa quanto offensivo esso sia.
@rho: grazie mille per il tempo che dedicherai, te l’ho detto. ma la vedo dura e tutta questa burocrazia all’insegna della neutralità mi sembra comunque come lo sdoganamento del fascismo da certa parte di sinistra.
non si possono sdoganare posizioni sessiste e giustificative dello stupro… non c’e’ neutralità che tenga. e siccome noi non siamo neutrali che ti devo dire: wikipedia non si linka più. mi dispiace.
@jhonny: antifemminismo esiste nel vocabolario certo. ma esiste un movimento antifemminista? eppoi giustificare lo stupro non è “calcare la mano”. non ti dico la parola esatta perchè non voglio offendere ma credo si tratti di molto di più.
vuoi risolvere il problema dell’ignoranza sulla materia? vai a fare volontariato in uno dei tanti centri antiviolenza sparsi in tutta l’italia. così hai risolto. ok?
ps: johnny ti prego non mi montare una storia polemica su questa cosa perchè proprio non è giornata. se ti interessa discuterne vai su wikipedia e vai a difendere i titolari della pagina in questione. grazie!!!
MA CHE STATE A DIRE
Wikipedia è un enciclopedia, e quindi raccoglie i termini, e antifemminismo se lo vogliate o no esiste, magari chi ha scritto sull’antifemminismo ha calcato la mano, ma nulla toglie che non si possa camiare, ricordo che wikipedia è un enciclopedia libera, anche di essere modificata.
A tal proposito il dizionario de agostini cita:
antifemminismo: per lo più nel singolare., opposizione al femminismo, cioè avversione a quel movimento tendente ad attribuire alla donna gli stessi riconoscimenti giuridici, politici e sociali dell’uomo.
O per la vostra tifoseria dobbiamo brancolare nell’ignoranza???????
Rispondete please
Credo che, si, sarà lunga e noiosissima e deprimente etc etc…vediamo…non è che mi entusiasmi l’idea, ma di certo si può “sistemare” in qualche modo…la neutralità delle voci è il criterio direi…quindi c’è margine di intervento…..e purtroppo
in questo periodo non ho molto tempo da dedicarci..
@Rho ciao 🙂
no grazie a te che ci dedichi tempo
ma mi sorge una domanda:
se uno si fa pubblicazioni, stampa, associazioni riconosciute che pronunciano frasi che giustificano lo stupro allora wikipedia le riporta?
perchè se funziona così io immagino che la discussione per la cancellazione di quella pagina sarà alquanto lunga e farraginosa.
penso che persino nel nostro attuale parlamento, che è quanto dire, non sarebbe lecito dire che gli uomini sono considerati stupratori perchè non si tiene conto degli atteggiamenti ambigui delle donne.
non è che ci sia tanto da discutere, ecco…
e qui non parliamo di censura perchè i tizi hanno la loro pagina sul web come tutti. ma che siano accreditati da wikipedia come luminari leader di un fantomatico movimento antifemminista mi pare veramente fuori luogo
Rispondo velocemente: io ho perso un tot di tempo su wikipedia ed ho un’esperienza diretta: il fatto è che chiunque può scrivere. E questo per me è una buona cosa. Per modificare le voci ci sono delle pagine di discussione, in cui spesso si aprono diatribe lunghe e noiosissime. Ovviamente ci sono pareri contrastanti e si leggono posizioni politiche contrapposte. Quello che funziona come metodo è la citazione di fonti, per cui tutte le posizioni possono essere riportate se accompagnate da fonte istituzionale e/o autorevole (vale a dire pubblicazioni, stampa, associazioni riconosciute etc…vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:POV e http://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:Wikiquette) il problema vero è che ci vuole molto tempo , molta pazienza, e bisogna mettere in conto che ci si può trovare davanti a personaggi “bizzarri”, aggressivi, gente con la quale non si vorrebbe interloquire e che ne fa di tutti i colori (compresi mailing bombing alle/gli “admin” …per un’occhiata alla situazione in genere: http://it.wikipedia.org/…Gestione_del_vandalismo e http://it.wikipedia.org/…dia:Utenti_problematici ). Tant’è. Queste persone ci sono e si fanno sentire. Per quanto riguarda i/le cosidetti/e “admin”, che dovrebbero controllare le voci e gli/le “utenti problematici” (vandalismi – attacchi personali etc) mi sembra che la presenza di donne -in particolare di donne che sono attente a certe questioni- sia bassa (strano, eh?!!), con tutto ciò che ne consegue…..Quindi -a mio parere- wikipedia è di parte nella misura in cui la partecipazione è “di parte”, e con partecipazione intendo dire pure l’accollo sia di controllare quello che succede nelle voci sia come “utenti” sia come “admin” (vedere: http://it.wikipedia.org/…ikipedia:Amministratori e http://it.wikipedia.org/…dete_gli_amministratori)…. anch’esse/i soggette/i alle segnalazioni (http://it.wikipedia.org/…nistratori_problematici ).
In soldoni a me pare un buono strumento e continuerò ad usarlo ed a contribuire, quando e come possibile.
Grazie della segnalazione, 😉 Rho.
@grexia
si certo. bisogna investire nei progetti che ci sono già. ma a parte la mancanza di tempo, come dicevo sopra, c’e’ che a me interesserebbe parlare del femminismo presente e non raccontare la storia del movimento passato. non sono una documentarista e su wikipedia io non so se è possibile aprire una pagina alla voce femminismo “attuale” o che ne so, tenendo conto del fatto che si tratta di un movimento più che reale, esteso, attivo e presentissimo in ogni territorio.
a me piacerebbe fare una sezione che parli di noi e per ora ne parliamo qui. la pagina in wikia serviva anche a quello.
se si riesce a fare su wikipedia, se hai voglia di verificarlo e si può fare noi siamo ben liete di dare una mano per quello che possiamo.
🙂
novelop certo, normalmente si fa così. non ci si limita a criticare. si va e si tenta di cambiare.
però mi pare ci sia una burocrazia interna abbastanza complicata.
è da un po’ che ci sono link e contenuti che non vanno. la pagina sulle interruzioni di gravidanza per esempio andrebbe rivista. non è una critica che sa di delega, ma è una critica da utente che ha poco tempo per fare tutto, ecco…
a occhio però non mi pare un progetto libertario quanto indymedia per esempio.
indymedia ha regole chiare e quelle per me erano e restano sacrosante. via roba fascista sessista razzista di propaganda politica partitica etc etc. regole date a priori, senza discussioni burocratiche. o sei un progetto antifascista e antisessista o sei in balìa di chiunque.
mi dispiace molto perchè è un ottimo progetto. la filosofia di base è eccezionale ma i meccanismi burocratici mi sembrano lentini
a noi spetta chiarire che wikipedia non ha pagine sempre attendibili e che i suoi contenuti sono da prendere con le pinze.
è indispensabile chiarirlo.
chi ha voglia e tempo per partecipare al progetto lo faccia e provi a monitorare quello che avviene.
noi possiamo segnalare quello che troviamo in giro per la rete e lo diciamo. non possiamo fare di più per ora …
@yocoandra
cara grazie
come dicevo sopra però non capisco la lentezza della burocrazia. la pagina è ancora visibile e soprattutto tra i motivi della proposta di cancellazione non c’e’ scritto che tra le righe ci sono giustificazioni per lo stupro.
non si tratta di mancanza di enciclopedicità. non c’e’ tanto da farci una discussione.
è una pagina da buttare via esattamente come i link fascisti sparsi qui e la’.
io mi rammarico di non avere tempo per fare di più ma sono certa che una buona discussione sulla rapidità che serve per risolvere situazioni di questo genere sia utile dentro e fuori wikipedia.
abbracci e grazie :)*
La pagina è stata proposta per la cancellazione
http://it.wikipedia.org/…ncellare/Antifemminismo
L’apertura di wikipedia porta facilmente *inesattezze* ma ancora più facile è correggerle!
🙂
io la penso come voi riguardo gli articoli che avete postato, sono assulatamente imparziali e scorretti dal punto di vista morale ed educativo!
Perciò cambiamoli! Noi possiamo modificare wikipedia, facciamolo! Non limitiamoci a dire che non va bene, agiamo!
wikipedia nasce come enciclopedia controllata dagli utenti stessi che la costruiscono, se qualcosa credete che oggettivamente non vada bene semplicemente modificatela, non potete dire che verrà eliminata senza aver provato.
non credo proprio che wiki sia controllata da fascisti e nessuno negherà le vostre modifiche se vengono considerate idonee!
Chiunque può scriverci e come voi avete notato che c’è un certo spam di link a siti fascisti esterni inadeguati allora cancellati dalla pagina! Spetta a noi controllare wikipedia, è questo il suo punto di forza e lo spirito con cui nasce…sfruttiamolo!
Ovviamente sono d’accordo con te! E’ importante sottolineare i limiti di wikipedia, sptt perchè ci sono persone che non ne hanno idea.
E’ interessante la presenza di una donnapedia etc di cui parlavi e di cui io non ero a conoscenza, sono sicuramente spazi da coltivare, ma penso che sia più importante provare a inserirsi in ciò che c’è già e in ciò che coinvolge tutti anche chi non è interessato al movimento femminista. Wikipedia raggiunge più persone e non può essere abbandonato, la situazione andrebbe solo peggiorando. Inoltre insisto: gli spazi lasciati vuoti vengono rubati dai fascistoni! Ho visto molte realtà che sono scomparse se non completamente trasformate a causa loro. Forse sono più ingenua, ma non è detto che non si possa fare o non si possa essere ascoltati.
Ciao Grexia.
non sbagli ma non è detto che quello che tu proponi poi resti dov’e’. dipende da chi verifica le fonti e le giudica attendibili e legittimate. chi controlla chi? boh!!!!
non è uno strumento anarchicissimo per quello che ne so. mi pare ci sia una redazione quindi non mi entusiasma il caos che su indymedia per esempio risolvevamo in qualche modo cassando tutti i commenti fascisti, sessisti e razzisti. penso lo stesso si faccia ora.
anche indymedia è un progetto aperto ma se arrivava un fascista non penso sarebbe minimamente stato accettato. perciò: credo ci sia disattenzione, abbandono, trascuratezza e boh…
in ogni caso molti la usano come fonte attendibili e va precisato che i suoi contenuti sono costruiti da chi passa e lascia il segno…
mi pare giusto dirlo no?
Ma neanche l’enciclopedia britannica va presa per oro colato. Ne so poco di wikipedia, la uso molto, non vi partecipo attivamente. Credo rispecchi la realtà sociale di chi frequenta la rete piuttosto che la “realtà”. Quindi se la rete abbonda di fasci (organizzati) la loro voce rimbomberà, nostro malgrado. Non so fino a che punto si possa invocare la policy, il suo rispetto da parte di chi, etc. Se domani mi alzo col piede giusto potrei farmi l’account su wikipedia e proporre modifiche ai contenuti, ai link, indicare alcune voci come irrilevanti, marginale, proporre di cambiarle. o sbaglio?
e ho recuperato una pagina wikia che avevamo messo in piedi diverso tempo fa. di quella si potrebbe farne qualcosa di mooolto utile. ecco 🙂
ciao
ah sta qui —>>> Femminismi
intanto ho scoperto che c’e’ un tentativo di donnapedia 🙂
sta QUI
ah dimenticavo. a proposito di progetti possibili.
proporre pagine a wikipedia è uno ma sono perplessa però chi vuole farlo lo faccia e anzi fatelo se ne avete voglia.
però si potrebbe ragionare su una wikipedia femminista o un contenitore che diventa anche la nostra enciclopedia, che raggruppi le risorse, gli articoli, tutto quello che già c’e’ in rete e sta in mille posti diversi.
questa è una cosa che secondo me avrebbe senso fare.
parlare di femminismo continuando a citare donne morte, fantastiche certo ma morte, mi pare un attaccamento a santine che possiamo evitarci.
il femminismo bisogna raccontarlo partendo dalla sua storia ma poi descrivendo il presente, quello che esiste.
su wikipedia per vedere raccontate le azioni del tuo collettivo dovrete fare parte della storia accademica, forse, o dovreste già essere morte. altrimenti non vi cagano.
e questa mi pare una enorme cavolata, ecco…
che ne dici/dite?
se hai voglia e tempo e vuoi farti coinvolgere è una ottima scelta. intanto però vanno denunciati i limiti del progetto. in ogni caso wikipedia dovrebbe avere un gruppo redazionale. così almeno era qualche tempo fa per quello che ne so. questo gruppo dovrebbe controllare la veridicità delle fonti etc etc.
se certe pagine le lasciano per come sono e invece si scazzano su link esterni di siti femministi italiani esistenti (ci fu una questione che ho seguito vagamente tempo fa… ma non so esattemente che roba era)
significa anche che non c’e’ una sensibilità di un certo tipo.
l’antisessismo non si mangia a colazione, bisogna coltivarlo, per effetto di contaminazione, certo, perciò è bene se ci si iscrive e si contribuisce. ma sei sicura che la tua partecipazione potrà essere reale e ti sarà garantito il diritto di dire la tua su come vanno le cose?
io non lo so.
Certo, fai bene a sottolineare i limiti di wikipedia (che poi sono i limiti che si hanno nel web in generale, cioè la necessità di controllare la veridicità delle fonti)… però io non mi impunterei così a dire di smettere di usare wikipedia e basta. PEnso che sarebbe molto più utile un nostro coinvolgimento nel progetto piuttosto. Tutti possono scrivere e allora anche noi. Si potrebbero “prendere di mira” alcuni termini che sono vicini alle donne e proporre delle modifiche alle pagine. Non è necessario che lo faccia qualcun altro, ma chi meglio delle femministe possono parlare di aborto, stupro etc. Ci si iscrive e ci si appropria degli spazi. E’ solo vivendoli che possiamo mantenerli fuori dalla sfera dei fascisti (che poi ormai stanno agguantando tutti gli spazi che trovano liberi…). Io per quel che posso farò qualcosa di mio. Ma se si decidesse di partire con un qualche progettino, do la mia disponibilità!
ecco queste boiate scritte a proposito di interruzione di gravidanza non le avevo lette. ora il giudizio è completo. wikipedia non va usato. se non sanno controllarne i contenuti lo linkassero solo quelli fanno assurgere a dignità enciclopedica delle autentiche boiate :(((
che palle però, lucha. ma come si fa. uffa!!!
bacini :)*
abbandono da un po’? per quanto è un progetto sul quale ho anche speso del tempo in passato, wikipedia ha dei problemi al riguardo da SEMPRE!
http://it.wikipedia.org/…iarimento_terminologico
e questo nel 2006…
bah