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Adolescenti stupratori? No, solo influenzati dagli stranieri

l'esibizione della punizione da maria romey.

Ieri sera in una parentesi post tg hanno fatto il solito
siparietto con tanto di vecchie campanare ossigenate con labbro pompatissimo e
faccia da ultra-lifting L’argomento era: i giovani e lo stupro.

Si prendeva spunto dall’ultimo, l’ennesimo, stupro fatto da
adolescenti ai danni di una quattordicenne. E’ accaduto a Brescia
e qualche post fa ne abbiamo brevemente parlato.

La prima affermazione associava la parola adolescenti a
quell’altra, immancabile: bulli.

Ho dedicato un intero post al perché gli stupratori, di
qualunque età, non devono essere chiamati bulli ma – appunto – stupratori.
Potete rileggerlo
se ve lo siete perso. Così come potete rileggere
un altro post che parla dello stupro come gioco e si interroga sull’esatto
luogo in cui sta la responsabilità dei genitori che continuano a giustificare i
figli stupratori liquidando queste brutte faccende come “ragazzate”.

L’aspetto che però mi interessa approfondire in questo
caso prende spunto dalla seconda affermazione buttata lì per caso in quei venti
minuti di approfondimento (o sprofondamento nell’ignoranza abissale).

Ad un certo punto è venuto fuori che i ragazzini emulano gli
adulti, da loro imparano i comportamenti. Fin qui tutto bene. Nulla da dire.
Hanno continuato con le immagini peccaminose che girano sul web e già la
faccenda prendeva una piega savonarolesca, la stessa che mi sembra all’origine dell’ordine
di non affissione
dei cartelloni della pubblicità
relish
a cura di alemanno. Perché vedete, io non posso che preoccuparmi se
vi sono femministe che insistono nel voler censurare qualcosa e se la loro
opinione somiglia a quella di un sindaco fascista. Perciò abbiamo sempre detto
che è ottima cosa la denuncia sociale, la contro-informazione, una azione di
riot, subvertising, qualcosa
di più elaborato
della semplice censura
fascista
. Affidarsi ad altri, a poteri paternalistici per risolvere una
faccenda che ci riguarda non è mai buona cosa per una serie di ottimi motivi
dei quali abbiamo parlato tante volte.

Insomma la discussione continuava e la piega che prendeva
era appunto un po’ negativa. Si parlava di pericoli che stanno sempre altrove.
Un altrove virtuale o reale. Mai in casa propria. Nessuna ha spiegato come mai
a Palermo
ci sono adulti che hanno pensato per un bel po’ di stuprare una ragazzina di 9
anni. Gente italiana, non di timbuktù.

Nessuno ha parlato di ragazzetti che a roma continuano a
discriminare (donne o razze è uguale) provando a dare
fuoco
agli stranieri di ogni tipo.

Invece hanno detto che questi adolescenti che stuprano
prendono esempio dai fatti negativi di cui si sente parlare alla televisione.
Ovvero la colpa sarebbe del cattivo esempio degli stupratori rumeni.

Cioè: questi adolescenti figli di famiglie perbene si
sarebbero infervorati così tanto e hanno voluto braccare, mettere al muro e
stuprare una coetanea perché hanno sentito parlare di quello che avevano fatto
i rumeni di guidonia (sempre quelli, trova un caproespiatorio e affibbiagli
tutte le colpe, comprese quelle sociali di una intera nazione
), gli è piaciuto
così tanto che hanno voluto provare a vedere quanto fosse una figata?

I nostri figli stuprano non perché sono cattivi, non siamo
noi che gli abbiamo trasmesso questi cattivi “valori”. Ovviamente la colpa è
dello straniero che si permette di manifestare le sue brutte abitudini e le
insegna ai nostri pupilli. Questa sarebbe la spiegazione.

Il nostro, quindi, sarebbe un popolo sano. I nostri ragazzi
non farebbero mai una cosa del genere e se lo fanno è perché sono influenzati
dalla presenza dello straniero.

L’assurdità di queste affermazioni, profondamente razziste e
pericolose, potete certamente capirla da voi.

Ciò che mi interessa chiedere, rivolgendomi ai genitori di
figli e figlie adolescenti, è: davvero siete tranquilli che i vostri figli non
corrono il rischio di essere coinvolti in situazioni del genere?

Parliamo da genitori a genitori. Avete mai parlato ai vostri
figli di sessualità consensuale? Avete mai spiegato a vostro figlio che non può rubare il sesso solo perché lo desidera a prescindere da quello che
vuole la ragazza che capita tra le sue grinfie? Avete mai spiegato a vostro
figlio cos’e’ il sesso? Il desiderio? Il piacere sessuale? La reciprocità nel
rapporto?

E voi che avete delle figlie femmine, pericolosamente
esposte se non sono perfettamente informate. Siete tranquilli se continuate a dire
alle vostre figlie di guardarsi dagli stranieri? Siete tranquilli nel
contagiarle con un falso senso di sicurezza che deriva dalla bugia di un
pericolo che può venire solo dal rumeno?

Avete mai detto alle vostre figlie cos’e’ il sesso? Che
hanno diritto a desiderare? Provare piacere? Amare? Dire di no?

Avete mai insegnato alle vostre figlie a riconoscere i
comportamenti molesti a partire dai preti dai quali li mandate a catechismo,
dagli insegnanti che sbirciano sotto le loro gonne, dagli zii, dai cugini,
dagli “amici di famiglia”, dai padri a volte (purtroppo), dai compagni di
scuola, poveri o ricchi, bianchi e neri, gialli e rossi, italiani e non?

Avete mai insegnato alle vostre figlie che devono imparare a
difendersi, scappare, piuttosto che affidarsi ad un altro uomo (la ronda) che
la considera una proprietà e non avrà mai rispetto della sua autonomia?

Davvero volete fare delle vostre figlie delle schiave cui è
richiesta riconoscenza verso una generazione di maschi che va in giro a pestare
persone di razze diverse, a dare fuoco a barboni per provare nuove emozioni, ad
aggredire donne e uomini, ragazze e ragazzi, come è avvenuto a verona, per
imporre il loro modo di vivere (da fascisti)?

Davvero vi sentite a posto e più tranquilli così?

Io sono madre. Di sesso e amore ad una adolescente so
parlare. Ci sono passata. Fossi in voi farei davvero molta più attenzione. Ci vuole intelligenza
e responsabilità quando si danno informazioni ai figli per insegnare loro a
difendersi e vivere meglio e da soli i propri percorsi senza correre pericoli.
Innanzitutto le informazioni devono essere corrette. Altrimenti ogni loro
errore di percezione dipenderà dalle menzogne che voi avrete loro comunicato.
Datevi da fare, non c’e’ tempo. I vostri figli e le vostre figlie crescono. E
smettetela di trattare i vostri figli maschi come se non avessero un pene.

Ce l’hanno e lo censurate se provano ad usarlo in direzioni
non eterosessuali anche se non fanno male a nessuno. Di gay che stuprano io
fino ad ora non ho sentito parlare.

Ce l’hanno e voi siete lì a coccolarlo, estasiati/e, mentre
ne sorvegliate la misura, il livello di erezione, la direzione del desiderio.
Ce l’hanno e prima o poi lo useranno. Non fate finta che non sia una questione
importante.

Insegnategli a usarlo bene. Innanzitutto per non ferire, per
non offendere, per non uccidere. Voi, madri, lo sapete bene che un pene non
gira mai a vuoto, sceglie una direzione e la persegue. Le giustificazioni per
uno stupro servono a lui e non a voi.

Lei non era una puttanella. Lei non ci stava. Lei nella
maggior parte dei casi era una ragazzina, come tante, che aveva voglia forse di
sperimentare, amare, anche fare sesso, perché no. Non è mica una colpa questa.
Soprattutto, non è mai una giustificazione per uno stupro.

Educate i vostri figli maschi a gestire il loro pene, il
loro desiderio sessuale, i loro impulsi. Educateli a non sentirsi mai
giustificati più che i rumeni. I maschi cresciuti male sono maschi malefici
dappertutto e in ogni cultura.

Ditelo ai vostri figli e fategli prendere presto confidenza
con la parola stupro, violenza, molestia, stalking. Che smettano di toccare il
culo, di fare allusioni sessuali, di prendere le misure delle tette delle
donne, di dire porcherie per farsi grandi di fronte ai loro compagni. Smettano
di pensare che uno stupro filmato con un telefonino sia la prova di una
prodezza che merita un premio. Diteglielo con chiarezza ai vostri figli che si
tratta di una cosa che fa ribrezzo. Siete voi, assieme alla scuola, ai
giornali, alla televisione, a tutti gli strumenti di informazione e comunicazione, che dovete
insegnare ai vostri figli la differenza tra una bella prova di coraggio e una
di totale e riprovevole vigliaccheria.

E se i genitori non passano da queste parti, o sono troppo occupati a cercare giustificazioni per i loro cattivi comportamenti che inevitabilmente finiscono per essere l’alibi di quello dei loro figli, ci siete voi,
ragazze. Semmai l’interesse vi porta fino a qui badate che chiunque minacci la
vostra reputazione con foto, video, qualunque cosa che possa tenervi sotto
ricatto, chiunque faccia qualcosa del genere è un vigliacco. Che lo facciano
pure. Non fatevi stuprare per questo. Non cadete in questo tranello. Sono loro
quelli che perdono la faccia e non voi.

Se c’e’ qualche ragazzo che fa qualcosa del genere ditelo ai
vostri genitori, agli insegnanti, a tutti. E se non vi ascoltano ditelo a me, a
noi. Siete voi ad avere ragione e non loro. Voi siete persone belle e non
dovete mai vergognarvi di niente. Di niente, capito.

Da ora in poi se c’e’ qualcuno che vi molesta nella vostra
scuola, ovunque, parlatene subito. Imparate una essenziale tecnica di
autodifesa.

Lui vi dice che renderà pubblica la vostra foto in mutande? E voi
ditegli che renderete pubblico il loro ricatto. Sono loro che devono vergognarsi e non
voi. Non c’e’ nulla di male in una foto in mutande o come vi pare. Invece fa veramente schifo un ragazzo che vuole stuprarvi e vi tratta come un oggetto. Ricordate: voi non avete nessuna colpa. Non dovete vergognarvi di niente. Non voi.

Ps: se la assurda morale degli adulti non creasse alle ragazzine inutili sensi di colpa per la normale propensione a manifestarsi in quanto soggetti sessuati, non sarebbero esposte a questo genere di ricatti. Una persona è ricattabile quando immagina di avere commesso un peccato rivelato il quale lei sarà rovinata per sempre. I presupposti per uno stupro risiedono anche in questi elementi. Se siete padri e madri responsabili dite loro che voi li/le amate alla follia anche se vi arriva una loro foto mentre sono nude e arrampicate sulla tour eiffel. Perchè l’assurdo in tutto ciò è che di tutto quello che può avvenire alle vostre figlie, stupro incluso, la cosa della quale si preoccuperanno sempre di più sarà quello che penserete voi o che penseranno gli altri di loro. Si vergogneranno da morire e se non vi diranno di essere state stuprate la responsabilità è anche vostra. Vostra e di chi dice che la colpa è dei rumeni, mannaggia a loro.

—>>>La foto si chiama "L’esibizione della punizione" e viene da QUI

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. fikasicula says

    splendida e amara considerazione vincenzo 😐
    grazie!

  2. Vincenzo says

    Segnalo http://paniscus.splinder.com/…la+donna+secondo+S