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Il branco che spara virtualmente su FikaSicula

E’ un mio commento. Diventa un post. L’ultimo su questa storia. Chiarimenti su gravi menzogne e accuse sono scritti qui.

L’abilità di queste persone sta nel rigirare la frittata. Loro attaccano per mesi e noi in silenzio. Noi rispondiamo e siamo cattive. Loro limitano la libertà di espressione di FikaSicula braccandola dappertutto per farla smettere di scrivere quello che scrive e se lei poi scrive un pezzo di satira diventa cattiva.

FikaSicula è quella che ha messo in piedi spazi per accogliere e far dialogare i femminismi. E’ quella che da sempre ha detto che il blog era uno spazio in cui potevano confrontarsi varie opinioni. Poi però arrivarono quelle che dissero che di opinione poteva esisterne solo una e non era quella di FikaSicula. Alla fine lei che dava spazio a tutte è dovuta emigrare perché altra gente che ora fa il tifo per Roderigo & Company andava a tartassare in privato ogni membro del collettivo e persone amiche di FikaSicula perché prendessero le distanze da lei.

Gente in assoluta malafede che ha cominciato ad attribuire a lei cose che non ha mai scritto, perché l’accusa è per interposta persona. Lei non è cattiva in quanto lei ma perché altri sarebbero cattivi e lei ci parla. Questa è intolleranza allo stato puro ed è diventata persecuzione e molestia. Non può muovere un passo, dire niente che ci sono subito almeno tre o quattro post che l’accusano di qualcosa o infarciscono menzogne per farla apparire sempre più demoniaca, più strega, più eretica. E se i post non parlano direttamente di lei parlano di qualcuna alla quale lei ha dato ragione o con la quale si è trovata d’accordo perché il fine ultimo è sempre stringere il cerchio attorno a lei e farla diventare una imputata, una criminale, in un processo in cui loro sono i buoni e lei è quella molto ma molto cattiva.

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Posted in Omicidi sociali.

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Metaforum e le menzogne contro FikaSicula

La signora Cybill dal Forum e dal Blog di Roderigo porge una accusa infamante nei confronti di FikaSicula. Così pronuncia “Forse proprio lei da quella stessa pagina ha poi scritto male dei centri antiviolenza.“. FikaSicula ha già scritto che non gestisce alcuna pagina in cui si parla male dei centri antiviolenza e non ha mai scritto nulla che possa essere lesivo dei centri a parte critiche politiche leggibili da chiunque a sua firma e sul suo blog.

Dato che questa accusa, tenendo conto del grave atto di violenza commesso contro un Centro Antiviolenza, il quale denuncia di aver subito minacce di vario genere, accusa che è riproposta anche da vari soggetti di quel Forum, potrebbe perfino avere un rilievo penale nell’ambito di indagini che possono essere dirette ad individuare soggetti responsabili di aver scritto cose lesive ai danni di quel Centro, è ovvio che non può essere considerata al pari di quelle che vengono definite “critiche politiche”. La menzogna è orientata ad associare FikaSicula a contenuti che, come più volte scritto, lei non condivide. Di questo si tratta e nulla più.

Come abbiamo più volte scritto quando parliamo di web la libertà di critica è sacrosanta. La libertà di ledere l’immagine di una persona invece non ci pare sia scritta da nessuna parte. Non ci interessano i motivi per cui esista chi nutre tanto astio e livore contro questa donna, per cui ci sia chi è così accanit@ e ossessionat@ nel volerle rovinare la vita e chi la perseguita da mesi con insulti e illazioni e infamie di ogni genere. Non ci interessa il vostro fare i “vittimisti” dopo aver imbastito una campagna orrenda e ignobile contro di lei che non si ferma di fronte a nulla. Abbiamo dato delle risposte politiche. Abbiamo spiegato il nostro punto di vista. Abbiamo perfino risposto con ironia alle infamie. Tanto non basta. Il processo imbastito dal vostro tribunale dell’inquisizione non vuole finire se non con il rogo di FikaSicula. Ci sembra dunque che il fine non fosse il “confronto” sui temi politici ma qualcosa d’altro (la totale delegittimazione? l’ostrascismo? l’espulsione dai mondi femministi e virtuali? la morte sociale? la galera?) che non ci riesce davvero di capire. Ci sembra semplicemente che siate persone che non sanno convinvere con l’idea che possa esserci qualcun@ che la pensa in modo diverso da voi.

Ad ogni modo nulla più sarà scritto in questo blog a questo proposito. Mi si dice che non dovrebbe più essere questa la sede per definire questa faccenda. Speriamo in una ottima conclusione. Felice serata a tutt*.

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Posted in Comunicazione, Omicidi sociali, Personale/Politico.

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Trombatrice precaria: la Geisha Femminista

Mi dicono che non c’è una guerra in corso e invece c’è o comunque c’è chi la vive in quanto tale. Un tempo si chiamava guerra fredda e ora non saprei. Quel che di sicuro vedo è questo maccartismo di ritorno, “l’atteggiamento accusatorio e/o persecutorio verso persone o gruppi ritenuti sovversivi, pur in assenza di valide prove a sostegno“.  La brutta comunista, la dissidente, quella che se la fa col “maschio” (che oggi come oggi è peggio che parlar di russi nell’america degli anni cinquanta), quella da esiliare in questo momento sarei io. Perché ne dicono di ogni e ne inventano di ogni. Estrapolano e fanno critica letteraria perfino ai testi di satira. 😀

Allora sicuramente ve ne manca qualcheduno e per essere all’altezza di chi desidera fortemente una geisha femminista faccio qui un copia e incolla dell’ultimo dei miei racconti della serie “Trombatrice Precaria (c’è pure il Trombatore Precario se gradite), perché vedete, io non sto ingrugnita, accanita, ossessionata, tutto il giorno a cercare prove per incastrare una persona e sbatterla in una galera virtuale. Io sono altro. Altro da voi. Per fortuna. Buona lettura!

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Nordico. Compagno di sezione di un improbabile partito degli ommini plurali. Ché dice: non t’abbasta l’uomo singolare? Eh no. Se non è plurale, ché ci vedi doppio e pure triplo, la questione non funge. Alla costante ricerca di se stesso. Si rende interessante con il suo fascino monofrase. Qualunque cosa tu gli chieda lui dice tre parole. Massimo quattro. E’ lapidario. Nel senso che se avesse uno scalpello lo vedresti bene a scrivere due cose: i comandamenti sulle tavole di Mosè o mini-frasi dedicate sulle lapidi delle persone che gli stanno sulle palle. A una, per inciso, dopo averla rincoglionita con una serie devastante di minchiate l’ha sovralapidata con la scritta “Ben ti sta!“. Ed è la chiarezza elementare di quest’uomo che mi affascina.

Non deve essere uno che ama molto il senso dell’umorismo. Io faccio la linguaccia alla palermitana e lui mi fa un comizio sul marxismo implicito neuronale del retropensiero delle femmine. Quando incontro uno così io ho l’abitudine di fare si con la testa e bere. Ingurgitare un po’ di vino rende più facile l’ascolto dei passaggi illogici dell’intellettuale lapidante. Perciò lui parla e io dico di si e bevo. Involontariamente gioco coi capelli e tra un marx dio maximo e un ricomponiti sdisonorata mi dice “perchè non te li fai a coda di cavallo“?

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Posted in Narrazioni: Assaggi, Satira.