Una volta era così:
Quella originale potete vederla QUI. La versione “facciamoli rosa” è delle Wendy. Uno dei tanti gruppi di donne che allora si arrabbiarono come le biscie non solo perchè al solito si ammiccava al cliente regalando la tastata per conto terzi del culo delle signore, ma perché si forniva il modello repressione/sbirro=massima/eccitazione che a Bolzaneto non ha sortito propriamente lo stesso effetto.
Una vera e propria istigazione a delinquere, quella della Relish, che poi fu obbligata a ritirare il manifesto dopo aver sfruttato il canale delle detrattrici per navigare soavemente in groppa al suo perfido commercio. Neanche a dirlo il boicottaggio Relish è vita natural durante e avevamo ragione perché se ieri Relish era ottimamente offensiva oggi ha pure superato la soglia del massimo squallore e della più orripilante volgarità.
Ha messo la sua immagine in mano a quel misogino di Oliviero Toscani, che odia le donne, e lo sappiamo, e lo avevamo notato ancora prima che lui lo dichiarasse esplicitamente, e che per conto della Relish le consegna in mano ai porci.
Se volete le puntate precedenti sulla Relish vi basta fare una ricerca sul nostro blog. Se volete sapere, ancora, perché ci facciamo i manifesti vostri forse vale la pena tirare fuori, di nuovo, il manifesto per il diritto di critica antisessista.
Per tutto il resto c’è la discussione in corso sull’occhio nero e il facciamoli blu riferiti ai creativi sessisti che ci hanno letteralmente rotto le ovaie. Su Toscani potete leggere delle sue manie e della sua concezione della donna QUI e QUI.
Ps: non è gentile neppure nei confronti degli uomini rappresentarli tutti come dei gran maiali! Ci sono quelli che non si riconoscono in questo modello, sapete? (fatevi sentire!)
Toscani occhio a Circe, ha colpito ancora! http://totem-girl.blogspot.com/2011/09/la-maga-circe.html
No, questa volta è soprattutto noia. Come ho scritto alla RELISH stessa, cosa che invito anche voi a fare:
Gentili signori,
è curioso vedere come in un momento storico come questo, in cui tante donne (e uomini) stanno chiedendo a gran voce di ripensare al linguaggio dei media e della pubblicità, tante aziende sembrano invece fare a gara a chi risponde con la pubblicità più offensiva o volgare, quando non semplicemente stupida.
Seguendo una concezione vecchia del marketing, per cui ancora si crede che “fare scalpore” sia una cosa positiva e remunerante, non ci si rende evidentemente conto che, rispetto a solo 10 anni fa, oggi le persone si sono messe in rete, hanno creato blog, dibattiti, e con un semplice tasto del computer possono far girare una notizia in un secondo a migliaia di persone.
E possono così trasfornare lo scalpore che vi piace tanto nell’azione che invece più temete: non comprare.
Ogni volta che scrivo ad un’azienda la invito a farsi un giro sulla rete, per vedere cosa sta succedendo, perché ho la fortissima sensazione che non ne abbia la più pallida idea.
Altrimenti non si spiegherebbe un caso come il vostro, ossia arruolare un fotografo che, se mai ha avuto talento, di certo da parecchi (troppi) anni vive di rendita e sforna un linguaggio che è sempre lo stesso, vecchio, ripetitivo, sinceramente noioso.
La foto della vostra pubblicità sembra uscita direttamente dagli anni 80, per non parlare del fatto che viene pure confusa con quella recente del cibo per cani.
Insomma, una grandissima noia, altro che scandalo.
Oltre al fatto che sarò limitato a livello di interpretazione pubblicitaria ma non riesco proprio a capire il senso dei porci, credo che anche il fatto di continuare a rappresentare gli uomini come porci, violenti, padri padroni sia non solo offensivo per noi uomini, ma giustifichi un atteggiamento maschilista e soprattutto stimoli un aggressività nei ragazzi verso le donne che è deleterio.
Mammamia ormai è solo noia, noia e stranoia. Un uomo vecchio, dalle idee vecchie e stupide, di cui si servono aziende di bassa qualità.
Veramente vergognosa quella pubblicità…che tra l’altro è offensiva verso gli uomini….