Da Abbatto i Muri:
Una amica mi manda questa foto e scrive:
“…volevo segnalare questa nuova bella trovata. Nel centro di firenze, in un negozio di abbigliamento hanno avuto la esilarante idea di mettere al posto della testa di alcuni manichini delle facce da maiale.
Dunque mi chiedo, è un tentativo di catturare l’attenzione delle persone cercando di inscenare qualcosa di ‘divertente’? e se il gioco è sull’antropomorfismo perché allora le teste sono solo di maiali, e non… di giraffe, cavalli, elefanti? Non ci sarà forse un tocco del classico umorismo tutto italiano di basso livello? Non ci sarà forse il sottinteso che, quella faccia di porcello su un manichino (passivo, statico, utilizzabile, manovrabile) donna voglia dire che le donne sono porcelle, maiale, scrofe? Perché infatti non ci sono anche manichini uomo con le medesime facce? Insomma, non so cosa ne pensi tu, ma a me la cosa fa incazzare parecchio.”
A me viene in mente, in senso antispecista, che il fatto di sentirsi svalutate dal paragone con un@ maial@ dipende anche da come vediamo i maiali che nulla c’entrano con i significati, nel senso di sporchi, brutti, cattivi, che sono stati loro attribuiti. Ma so perfettamente che rimandare a quei significati ha un senso preciso. Possiamo prenderla così: ci stanno forse dicendo che le donne sono maialine, nel senso di scrofe, porcelle, eccetera? E se il riferimento è alla sessualità il consiglio è sempre di riappropriarsi di un termine giocato in negativo e di caratterizzarlo semanticamente in senso positivo. Dunque a sovvertire il senso cattivo, lo stigma, che viene attribuito alla parola può starci un “fiera di essere porka”.
Ma tutto questo arriva dopo una decostruzione, una acquisizione di consapevolezza su stereotipi e questioni di genere e la decisione di realizzare una strategia comunicativa che svela ipocrisie e perbenismi in fatto di sessualità. Dite voi. Io un “fiera di essere porka” ce lo metto. Poi, che una “porka” debba vestirsi in quel modo lì è tutto da vedere. 🙂
Voi che ne pensate?