Skip to content


#Francia: le sex workers in piazza contro la legge abolizionista!

france-sex-workers-2010-3-25-9-2-57

Da Abbatto i Muri:

In Francia le sex workers sono in piazza.

Copio da Il Fatto Quotidiano:

“(…) hanno manifestato (a Parigi) contro la proposta di legge che prevede multe per i loro clienti. Il ddl è stato presentato da alcuni parlamentari socialisti. “Siamo puttane, siamo fiere, con il Ps è la guerra”, “clienti penalizzati, prostitute uccise” e “la prostituzione è un lavoro”, sono solo alcuni degli striscioni apparsi al corteo partito da place de Clichy e arrivato a place de Chatelet, in pieno centro, L’obiettivo principale della protesta è stata Najat Vallaud BelKacem, ministro per i diritti delle donne, che già in campagna elettorale si era schierata per l’abolizione della prostituzione. Tra i manifestanti c’erano anche molte transessuali e transgender. La portavoce del loro sindacato, Giovanna Rionco, sostiene che “questa legge marginalizzerà tutte le trans e le prostitute che non sono vittime di tratta, ma hanno scelto questo lavoro”. Il testo di legge che dovrà essere esaminato dal parlamento francese prevede una multa di 1500 euro per i clienti, raddoppiata in caso di recidiva. Nei giorni scorsi centinaia di associazioni, tra cui vari gruppi che si occupano di sieropositività, hanno firmato un documento secondo cui “le sanzioni faranno crescere la clandestinità delle prostitute.”

Il livello del dibattito esasperato su questi punti arriva certo dallo stesso vento patriarcale, paternalista, maternalista e autoritario che si definisce nella lobby abolizionista e proibizionista che in Europa mira a stabilire per tutti gli Stati che si segua lo stesso itinerario. Identico a quello delle ordinanze anti/prostituzione emanate dai nostri sindaci, di destra o centro/sinistra, e identico alla legislazione modello svedese che ha creato mille danni e contro il quale le sex workers sono apertamente schierate.

Quando gli Stati decidono al posto delle donne, trans, sex workers ciò che è più giusto per loro, per quello che mi riguarda è già fascismo. Ed è così strana la coincidenza tra le “nuove” socialdemocrazie womenfriendly con i propositi dei nazionalsocialismi. Oggi sono un po’ più global/liberisti/socialdemo ma sempre di quella roba lì si tratta. Fascismi. Sulla pelle delle donne.

Leggi anche:

Su sex working e violenza:

Poi, se vuoi approfondire:

Dalla sezione Sex Workers di Abbatto i Muri:

Posted in AntiAutoritarismi, Critica femminista, Omicidi sociali, R-esistenze, Sex work.