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I corpi degli uomini

Oggi a casa mia c’è praticamente tutta la rappresentanza parentale. Molti uomini. Li ho guardati. Ho pensato a quello che ho letto in questi giorni. Stereotipi, estetica, un post che parlava del corpo degli uomini nelle riviste gay.

Conosco tanti uomini ma pochi hanno le forme, le sembianze di quelli che vengono fotografati e spacciati come miti, irraggiungibili, con corpi levigati su photoshop tanto quanto quelli delle donne.

Storicamente un corpo maschile muscoloso veniva attribuito a guerrieri, combattenti, che in realtà erano spesso poco più che bambini e da quel che se ne sa a torso nudo tutto sembravano meno che dei tronisti dei tempi nostrani.

Corporature anzi abbastanza provate dal digiuno, dalla fatica, e la bellezza era un mito. Gli stessi tedeschi per ispirarsi ad un modello di perfezione lo cercarono nelle tribù indigene perché i loro biondi/ariani eccetera eccetera poi in realtà non erano così rappresentativi di tanta possenza.

Ma quello che ora mi viene in mente, e lungi da me in questa giornata, tra una portata e l’altra, l’idea di scrivere un saggio, è che guardo mio cugino e la sua compagna e li vedo sereni, entrambi. Lui ha una panza che scuote senza timidezza e lei non somiglia per niente ad una modella. E sono belli, entrambi, e intelligenti, e vivono perfettamente. Poi c’è mio zio, stempiato, faccia buffa, corpo esile e gambette che le mie in confronto sembrano quelle di un body builder. Felice pure lui. Lo sento ridere da un ora e non ha problemi in relazione al proprio corpo. Mia zia è un po’ ingrassata negli ultimi anni, ha avuto una brutta malattia, ma ha una faccia bella che te la guardi e la vorresti strizzare tutta. E’ questo un sud che conosco e che tutto sommato apprezzo. Quello che se ne fotte dell’estetica dominante e guarda in bocca alla vita e ai cervelli. Quello in cui vai dentro i negozi e trovi qualcosa di più della taglia 42, alla faccia dell’apartheid per le over size.

Poi vedo i miei cugini, figli dei parenti emigrati che tornano per l’estate, e allora la questione cambia. Uno è quasi anoressico perché deve mantenere una linea perfetta. L’altro si sforza di farsi un bicipite appeso come una scimmia ad un albero di carrube e credo non sappia che se continua così la lucertola che comodamente struscia su quel ramo alle vibrazioni gli pioverà addosso. Non sono fisicamente spiacevoli, anzi, ma sono timidissimi. Uno maggiorenne e l’altro ultraventenne sono adolescenti pieni di problemi che misurano tutto sui propri corpi.

Vorrei indagare e cercare di capire, poi scopro l’altra faccia della medaglia della “normalità” della mia gente per cui uno che cura il proprio aspetto deve essere per forza frocio. E le contraddizioni sono tante.

Quel che voglio dire è che esistono mille pressioni che riguardano l’estetica degli uomini e che i loro corpi sono un tramite esattamente come lo sono i nostri, sono veicoli. Corpi di una bellezza unica fascista perché altrimenti non sei adeguato. E mi ricordo dei ragazzini delle medie e poi al liceo che venivano bistrattati perché non erano bellissimi e poi perché erano timidi ed è una cosa che va ben oltre il solito bullismo.

Si tratta proprio del fatto che il corpo, i corpi, vengono considerati mezzi di comunicazione. E che i codici di quella comunicazione sono stati decisi da altri. Sicché ti ritrovi a parlare la lingua sbagliata senza averne alcuna responsabilità e nel corso della vita a sforzarti di parlare quella giusta ovvero a perire pieno d’odio nei confronti di chi non ti vede per ciò che sei.

Per me è fondamentale pensare che tu sia come ti senti di essere e non come gli altri ti nominano. Se ti senti bellissimo tu senza dubbio lo sei. E se hai una dose di autostima alta sarai sereno, ti sentirai amato, sicuro di te e non c’è persona che possa respingerti perché chi ti respinge lo fa perché sei astios@, vittimista, livoros@, ostile, con te stesso innanzitutto e poi con il resto del mondo dal quale ti senti inevitabilmente ferito.

C’è la storia di N. che è indicativa in questo senso. Puoi trovare un posto nel mondo. Basta fregarsene. Ma che fatica. E quanto è complicato dover rifare i conti con tutto ciò dopo aver superato gli anni in cui l’uomo doveva puzzare, se era peloso era meglio, se aveva l’alito pesante era fighissimo. Ora invece, e non credo sia responsabilità nostra, no, quelli che ci troviamo di fronte sono individui fragili, pieni di complessi, insicuri, che si curano, tentano di piacere, e che sono tartassati da immagini di corpi che mai potranno imitare e che per loro costituiscono un obiettivo irraggiungibile.

Corro in spiaggia, al mattino, e incontro qualche ragazzo con i muscoli e tutto l’ambaradan manco dovesse fare il gladiatore nella vita. Vedo quelli con il culino strizzato freschi di body building. Vedo individui magrissimi con le gambe a fil di ferro. Vedo quelli che passeggiano per scalare la panza. Vedo l’umanità tutta intera ed è fatta di persone normali e non di miti televisivi.

Mi viene in mente che i corpi degli uomini siano soggetti, come noi d’altronde, ad una doppia pressione. Devono essere machi e devono essere anche gradevoli, dove per me la sgradevolezza consiste se sei stronzo e non se non hai le misure a posto.

Come possiamo definire le immagini che vengono mostrate per codificare, mostrare, esporre il corpo maschile? Come faccio a dire ai miei cugini che devono fottersene di quei modelli lì e andare semplicemente al mare a divertirsi?

Posted in Anti-Fem/Machism, Corpi, Pensatoio.


7 Responses

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  1. subcomandante says

    @ Paolo Notavo come ci sia una disparità nei canoni di bellezza imposti esternamente dai modelli estetici della società in cui viviamo. In pratica gli uomini dovrebbero essere tutti “atletici” (sani appunto) mentre alle donne viene imposto/chiesto di essere magrissime che non è sano. C’è un’oggettiva differenza di canone di bellezza. Io non nego affatto di preferire Anjelina Jolie a Margherita Hack perché è più bella, non sto dicendo che l’intelligenza o la personalità annullino i canoni etc. è vero ciò che dici esistono canoni di bellezza e a tutti noi piace il bello (qualsiasi cosa esso sia o rappresenti per ciascuno di noi) dico però che il canone che la società maschilista in cui viviamo impone è molto più penalizzante per le donne.

  2. Edo says

    Oh,il post e’ veramente bello e ragionato.Voglio rispondere perche’ tocca un tema che mi riguarda fa vicino.Io pratico da molti anni pesistica e body building,ho iniziato dieci anni fa a causa di dolori fortissimi alla schiena perche faccio un lavoro estremamente pesante.mi alleno 5 giorni alla settimana,ma non lo faccio perche’ inseguo miti televisivi o altro,semplicemente mi piace questo tipo di sport.I problemi maggiori,tuttavia,non li ho con le donne ma con gli uomini,eh si perche’ molti di noi maschietti hanno la testa di cazzo,anche quando sono “compagni”.
    A partire da quello che ti da del fascista per arrivare a quello che pensa che tu sia un picchiatore provetto solo perche hai una muscolatura strutturata e definita.e tu provi a spiegargli che questo sport ti da molto,ti da una maggiore lucidita’ mentale,maggiore sicurezza in te stesso ecc… ,che di fasci,nelle palestre,ne girano pochi perche’ stare ore in palestra vuol dire stare insieme e rispettare gli altri,ma gli stereotipi sono molto radicati e duri a morire.tuttavia non ho mai avuto problemi a coniugare il mio sport con la mia ideologia.oggi sono I ragazzini a essere sottoposti a pressioni molto forti,che si traducono in allenamenti sbagliati e alimentazione pessima,questo e’ dovuto al mito stupido della pancia a cubetti,o altre cazzate del genere,ne conosco tanti che si imbottiscono di creatina e,come unico risultato,rimediano dei problemi renali non da poco.termino qui’,ma sarebbe bello approfondire il discorso sul nostro corpo.
    un saluto a tutti e tutte.

  3. Paolo84 says

    L’anoressia è un disturbo psicologico molto serio, uno/a che cura il proprio corpo per motivi di estetica o di benessere psicofisico (perchè essere grassi è anche un danno per la salute non è solo antiestetico) non è per forza “anoressico/a” (nè “frocio” se uomo, tantomeno).
    Il nostro aspetto esteriore è la prima cosa che gli altri vedono di noi e che noi vediamo negli altri, siamo animali sociali e l’incontro-scontro con lo sguardo altrui è inevitabile e pure necessario, e tutti noi vogliamo avere un aspetto gradevole per star bene con noi stessi e con il prossimo (non bisogna esserne ossessionati ma neanche trascurarlo), è normale come è normale che ogni cultura abbia dei canoni estetici maschili e femminili e ogni persona abbia i propri gusti estetici, non è giusto invece offendere e umiliare chi non ci attrae fisicamente, ma l’attrazione fisica esiste e se non scatta è inutile recriminare perchè avere una relazione sessuale non è un diritto costituzionale.
    Io comunque sono magro e ho un po’ di pancetta dovuta al fatto che non faccio esercizio, e non lo faccio semplicemente perchè sono troppo pigro, e per adesso sto bene così (e sono fiducioso che prima o poi incontrerò una donna che sarà attratta da me come io da lei) ma certo non considero “meno libero” di me una persona che fa palestra e ci tiene ad avere un bel fisico per motivi estetici e/o di salute. E’ nel suo pieno diritto
    X subcomandante

    Le persone si scelgono l’un l’altra per motivi loro. come ho detto ogni cultura ha i suoi canoni estetici maschili e femminili, e ogni persona ha i suoi gusti estetici, e se l’attrazione fisica non scatta è inutile recriminare sui “canoni” (che poi non vuol dire che una donna o un uomo “non bellissimo” non possa avere relazioni appaganti). Comunque non capisco una cosa: che un corpo atletico sia sano e un corpo anoressico sia malato è una realtà oggettiva, e mangiare sano è meglio per la salute e anche per il proprio aspetto che sfondarsi di fritti, che c’entra il maschilismo?
    X every
    Comunque, nel cinema e nelle serie tv, nella letteratura, e persino nei fumetti io vedo una pluralità di corpi e di personaggi maschili e femminili (a volte molto belli, a volte no ma ciò che conta è la storia e che gli attori e le attrici sappiano interpretarla in maniera convincente), negativi, positivi, comici e drammatici sempre credibili e ben caratterizzati
    (comunque i comici donna in Italia ci sono, da Paola Cortellesi che oltre che brava è anche carina (non c’è niente di male), a Geppi Cucciari e Teresa Mannino, attrici come Veronica Pivetti che non hanno certo corpi “perfetti”. Presentatrici come Serena Dandini e Milena Gabanelli.

  4. every says

    Nelle pubblicità si vedono spesso modelli dai fisici impeccabili ma anche uomini normalissimi: bassi, alti, barbuti, calvi, più o meno pelosi, con panza ecc., e anche in tv, conduttori, giornalisti, comici ecc. sono uomini più che normali, apprezzati non per le doti fisiche (di solito assenti). Sono d’accordissimo sul discorso che i corpi siano considerati mezzi di comunicazioni, ma per quelli degli uomini ci sono migliaia di codici accettabili e onestamente tutta questa pressione che vedi tu nei riguardi dell’estetica maschile io non la vedo. Non dico che gli uomini vadano sempre bene come sono, questo no, perchè ci sarebbero mille esempi, ma sicuramente vanno bene per come sono molto di più delle donne. E questo concetto si potrebbe spostare tranquillamente dall’aspetto estetico a quello della personalità e non cambierebbe niente.

  5. subcomandante says

    Forse sarà uno stereotipo anche questo, ma quello che vedo io è che spesso uomini fuori dal canone (che tu giustamente stigmatizzi) sono capaci di avere molte relazioni appaganti, anche con donne che appartengono al “canone”, le donne insomma si dimostrano molto meno prone (mica sempre, magari) a questa immagine imposta. In questo senso il problema che, sinceramente anche io vivo personalmente, di vivere in bilico tra sfondarsi di fritti e fare palestra (per rappresentarlo con un’immagine) si pone in maniera differente. Se una donna è molto sicura di sé e si sente bellissima non avrà lo stesso successo di un uomo in questa società e purtroppo è un dato di fatto. Come lo è il fatto che uomini spesso piuttosto poco gradevoli alla vista pretendono le veline. Mi permetto di chiudere questo commento con un rilancio dell’argomento: un corpo atletico (non palestrato, atletico) è un corpo sano, un corpo anoressico o tendente all’anoressia è un corpo stremato. Anche in questo si misura il maschilismo della società, anche questa è violenza sulle donne, se volete.

  6. Giuditta says

    posso chiedere una cosa, visto che l’argomento mi interessa e questo post mi piace molto: “i corpi vengono considerati mezzi di comunicazione” e fin qui ci sono, poi c’è scritto “i codici di quella comunicazione sono stati decisi da altri”… chi sono questi altri?

  7. cinque silvio says

    Sai qual’è la cosa importante di tutto quello che hai scritto? l’incipit:” Oggi a casa mia c’è praticamente tutta la rappresentanza parentale.” Un mondo nel quale riconoscersi e confrontarsi. Un pezzetto di quel mondo appartiene anche ad altri e ad altri ancora. É così la condivisione, l’empatia, la solidarietà L’AMORE: uomini e donne che si riconoscono nel bene dell’altro. in tutto questo la violenza non solo è lontanissima, ma non è nemmeno concepibile. Buon ferragosto! (il saggio scrivilo che lo presentiamo in Biblioteca)