Skip to content


L’Italia giustifica lo stupro: serve una slut walk!

[Foto di Woodi Forlano dalla Slut Walk di Berlino. Dice: Il mio corpo, quello che vedi, il mio abbigliamento, non è un invito allo stupro!]

Su una pagina facebook, una delle tante, frequentatissima da tante persone, si scrive quello che vedete sotto.

Ieri il post aveva più di 1500 like. Oggi ne ha 1700.

Sulla pagina FaS la nostra amica così commenta:

E’ bello sapere che c’è chi addebita la responsabilità di uno stupro ad una quattordicenne – eventualmente vittima – per il modo in cui si veste. Ancora oggi, nel 2012. Soprattutto è bello vedere che una frase del genere prende 1500 like. Come dire: il sessismo è un male diffuso. In Italia serve una Slut Walk.(http://it.wikipedia.org/wiki/SlutWalk)

Perché la cosa che emerge è proprio il sessismo diffusissimo. Il pensiero che tutto debba dipendere dai desideri maschili, che sia il suo pene, l’eccitazione dell’uomo, a dettare le regole di comportamento per le donne.

Ricordando all’autore del post che anche “le peggiori baldracche” non sono comunque corpi ad accesso libero ma in varie modalità vanno pagate per le loro prestazioni, diciamo che a nessuno verrebbe mai in mente di scrivere per un uomo:

Ragazzi di 14 anni che vanno in giro da soli alle 3 di notte, vestiti come i peggio baldracchi, e poi si chiedono come mai vengano violentati.

E non se lo chiedono perché:

gli uomini possono vestirsi come gli pare ma nessuna donna li stuprerà per questo;

gli uomini non vengono stuprati per la strada. succede in carcere, da parte di altri uomini, o da piccoli tra le mura domestiche con genitori, nonni, pedofili, talvolta donne. succede ed è grave perché chiunque dica no deve vedere rispettata quella sua volontà e perché i bambini non si toccano.

Comunque sia attorno ad uno stupro fatto agli uomini si crea uno stigma negativo. Nessuna giustificazione. Non esistono ragionamenti in cui si dice che se lui non fosse così carino, vestito in un certo modo, certo, il papà, il nonno, lo zio, il vicino di casa, l’estraneo, la donna, il collega di cella, l’aguzzino di carcere, non lo avrebbero stuprato.

Non esiste proprio il concetto di “colpa” inteso come stigma sociale che viene attribuito alla vittima. Esiste la vergogna, l’umiliazione, ed è legata più a questioni inerenti la cultura patriarcale. Perché essere penetrati da un uomo per un uomo significa avere a che fare con l’omosessualità, significa rimuovere tabù, elaborare in termini complessi. Lo stigma deriva da altri fattori che nulla c’entrano con il fatto che lui, giusto lui, abbia il dovere di preservarsi dal fatto che esistono uomini che vogliono violentarlo.

Quello che ruota attorno alla negazione dello stupro ai danni di un bambino ha semmai molto a che fare con la coercizione e la manipolazione che mettono in piedi gli adulti, gli stupratori. Sono loro che negano, loro che si vergognano, ed è per questo che è un fenomeno sommerso che farlo emergere è così difficile.

Non è un caso se la prima forma di negazione della pedofilia riguarda comunque sempre un argomento: è lei che mente, la madre, quella che tutela il piccolo, che denuncia, oppure sono i genitori, il padre, che mentono qualora l’accusato è un estraneo. Mentono sempre. Ed è possibile. Talvolta accade che i bambini dicano qualcosa e se ne capisce un’altra, ma si gioca sempre con l’inaffidabilità degli adulti e non con la criminalizzazione delle presunte vittime.

Per una donna invece, che sia ragazzina o adulta, la questione non cambia, perché puoi averci 14 anni, ma anche 20 o 40 ed è sempre la stessa storia. Se tu sei fuori in minigonna allora sei una troia e dunque io ti posso stuprare. Sei tu che metti la merce in mostra e un burqa è quello che ti ci vuole. E se denunci, tu stai mentendo. Menti sempre perché te la sei cercata.

Questo non è l’islam. E’ l’Italia. Rendiamocene conto. E’ una nazione in cui moltissimi uomini pensano che se ti stuprano è colpa tua e molte donne lo pensano allo stesso modo vergognandosi di se, tenendo sempre sotto controllo le figlie, censurando, impedendo a qualunque altra donna di essere come vuole essere, diventando esse stesse veicoli di una mentalità ottusa, regolatrici sociali in cui le donne devono stare al proprio posto perché lui, l’uomo, è così: ce l’ha sempre in tiro e se ti vede se ne fotte del tuo NO e ti stupra.

Ma che brutta immagine del maschile, ché non è vero affatto che gli uomini sono così. Non è nella loro natura stuprare. Il piacere per gli uomini è condiviso, è consensuale, godono meglio quando piace anche a lei. Noi lo sappiamo. Gli uomini o i ragazzi che stuprano o giustificano lo stupro sono dei poverini. Sono dei residui di una mentalità assurda che viene reiterata e trasmessa ancora in senso educativo contro le donne.

Non è vero che gli uomini in natura hanno pulsioni diverse da noi. Anche a noi piace il bel tipo che vediamo per la strada. Ma non ci passa per la mente di stuprarlo. Anche le donne hanno pulsioni sessuali e desideri ma non rompono il cazzo se tu non hai voglia di fare niente. Se non mi desideri e io non desidero te non potrà succedere mai nulla.

Le donne sono considerate oggetto. Sono merce e quando stabiliscono un prezzo per svelare quell’ipocrisia, che è chiara in un contesto in cui tutti dicono di voler salvaguardare la sua virtù mentre stanno invece fornendo uno strumento di potere e di controllo sui nostri corpi agli uomini, quando stabiliscono un prezzo diventano “puttane”, in senso negativo. Perché puttane, in fondo, noi, lo siamo sempre. Fin dalla nascita.

—>>>Update: Data l’urgenza del problema si sta ragionando su un tavolo teorico/pratico sulla Slut Walk da fare al Feminist Blog Camp.

Posted in Corpi, Critica femminista, FaceAss, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.


11 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. Alessandra says

    @Baghy: su un cosa (tra le molte altre) sbagli clamorosamente: alla Chiesa la prostituzione di stato, quella che poi fu abolita con le legge Merlin, andava benissimo. Non si è mai pronunciata contro di essa. Per la Chiesa, importa solo la repressione sessuale femminile e l’unità delle famiglie: era quindi accettabile sacrificare la “moralità” di alcune affinché la pantomima della sposa fedele e devota potesse continuare.

  2. Paolo84 says

    X Mary
    sono d’accordo ma il concetto di sessualità scissa non mi è chiaro, nel sesso si ha bisogno del desiderio dell’altro, maschile o femminile che sia.

  3. Mary says

    xBaghy

    Non è vero che gli uomini ragionano con il pisello. Questo luogo comune non è altro che lo stesso che è causa della tolleranza degli stupri e prostituzione.
    Per sfogarsi ci sono tanti modi, farsi una sega infatti per chi non trova una donna disponibile non fa male a nessuno. Il problema e’ che il nostro Paese condanna la masturbazione e se ti masturbi sei uno/a sfigato/a.
    Anche le donne pensano al sesso quanto (o piu’ degli uomini) ma certamente noi non andiamo a violentare o cercare gigolo’ (poi ci sono quelle che lo fanno ma è una piccola percentuale al confronto). Con questo voglio dire che è un problema di educazione e generalmente culturale: mentre ad una donna viene insegnato a reprimere i propri istinti all’uomo viene insegnato ad ostentarli anche in modo grottesco e volgare. Il sesso è bello ma va fatto con rispetto dell’altro, perché ancora troppi uomini devono capire che non sono da soli quando lo fanno ma ci sono anche le donne con i loro desideri e impulsi. Lo stupro nasce dall’ignoranza del desiderio femminile e su questo bisognerebbe parlare perché anche lo sfruttamento della prostituzione nasce da questo. Lo stupro va pesantemente condannato perché lede i diritti delle donne e l’integrità sessuale, quella di vivere il corpo e la sessualità libera e scissa dal desiderio maschile, perchè anche le donne hanno una sessualità e un corpo da rivendicare. Non è vero che tutte le donne sono sante, con questa affermazione stai dividendo le donne in sante e puttane (queste ultime solo x soddisfare gli uomini). Le donne devono scegliere, devono scegliere con chi andare ed essere consapevoli che esprimere la propria sesusalità non è un male. Se le donne sono sante e non la danno ci sono tanti motivi tra cui quello di insegnare ancora oggi valori arcaici ed educazioni che impediscono a molte di lasciarsi andare, ma è anche vero che lacune non la danno perchè l’uomo che si ha di fronte non piace, e qui c’è il diritto della donna alla scelta che purtroppo viene violato dagli stupratori. Il problema è che voi dovete riconoscere (suppongo che tu sia uomo) che le donne HANNO DIRITTO DI SCEGLIERE, solo così non ci saranno più stupri..

  4. Paolo84 says

    “che l’uomo ragioni col pisello è un dato di fatto e lo dico senza vergogna o ipocrisie. ”

    vero per alcuni, non per tutti..io sono maschio, sono etero e ho desideri sessuali come tutti, ma se ho voglia di fare sesso e non trovo una donna disposta ad aiutarmi questo non mi da’ il diritto di allungare le mani senza il suo consenso.
    e sta storia che gli uomini stuprano perchè non trovano donne che “gliela danno” non mi ha mai convinto. vorrebbe dire che il desiderio sessuale dell’uomo verso la donna è sempre e comunque violento e prevaricatore, orribile: non è vero

  5. Elena says

    L’anno scorso girava su Tumblr questo decalogo per la prevenzione dello stupro. È carino.

    Ten rape prevention tips:

    1. Don’t put drugs in women’s drinks.

    2. When you see a woman walking by herself, leave her alone.

    3. If you pull over to help a woman whose car has broken down, remember not to rape her.

    4. If you are in an elevator and a woman gets in, don’t rape her.

    5. When you encounter a woman who is asleep, the safest course of action is to not rape her.

    6. Never creep into a woman’s home through an unlocked door or window, or spring out at her from between parked cars, or rape her.

    7. Remember, people go to the laundry room to do their laundry. Do not attempt to molest someone who is alone in a laundry room.

    8. Use the Buddy System! If it is inconvenient for you to stop yourself from raping women, ask a trusted friend to accompany you at all times.

    9. Carry a rape whistle. If you find that you are about to rape someone, blow the whistle until someone comes to stop you.

    10. Don’t forget: Honesty is the best policy. When asking a woman out on a date, don’t pretend that you are interested in her as a person; tell her straight up that you expect to be raping her later. If you don’t communicate your intentions, the woman may take it as a sign that you do not plan to rape her.

  6. Baghy says

    che l’uomo ragioni col pisello è un dato di fatto e lo dico senza vergogna o ipocrisie. Quando l’uomo non riesce a “sfogarsi” ecco che gli ormoni gli annebbiano la mente. Il problema è che spesso una sana scopata con la compagna/o, una trombamica/o, una donna del mestiere o una salutare sega, risolverebbe il problema. Peccato che in Italia i casini li abbiano chiusi 50 anni fa con la legge Merlin (se non erro) e grazie alla Santa Romana Chiesa e il potere ecclesiastico, col cavolo ch pensano di riaprirli. Quindi ecco un popolo dove le donne sono tutte sante e non te la danno neanche se le preghi, e gli uomini soli non sanno dove andare a parare. Aggiungeteci che la legge in Italia in merito alle violenze sessuali è a dir poco ridicola, (es.: se fai sesso in macchina con la tua ragazza ti danno tre anni, se lo fai con una zoccola, una semplice ammenda) ecco che il gioco è fatto. Qui c’è tutto da rifare, dalle leggi, ai bisogni fisiologici di tutti a una cultura generale sul rispetto altrui (maschi e femmine). AUGH.

  7. herato says

    @ Manuel,
    un conto è parlare di disonestà, corruzione, mezzucci che le persone possono utilizzare per avere un vantaggio economico o sociale che loro non spetterebbe.

    Un conto è giustificare lo stupro.
    Un conto è mischiare le carte in un thread che parla di stupro.

  8. Alessandra says

    Eppure quando si va in spiaggia, dove le donne (come gli uomini) sono per forza di cose al minimo sindacale dell’abbigliamento, non mi pare si scatenino ondate di violenze sessuali e appostamenti dietro ai lettini. Tutti frequentano le spiagge senza particolari turbamenti. E allora è chiaro che i centimetri di pelle scoperta con lo stupro non c’entrano nulla, sono solo una scusa, un’orribile scusa strumentale al trsferimento della responsabilità di un crimine su chi lo subisce.

  9. fasse says

    manuel, dici cose trite e ritrite. Tanti bla bla che giustificano gli stupratori e spostano sempre il problema sulle donne. anzi è un metodo ancora più subdolo, vecchio quanto il cucco, quello di metterci le une contro le altre, donne perbene contro donne permale. le donne possono fare quello che vogliono e non c’è “colpa”, concetto religioso e inquisitorio, proprio mai. e chiamare le donne “femmine” come fossero mammifere da cavalcare, è una porcheria. per quello che mi riguarda tu riproponi in salsa ipocrita la mentalità maschilista perché non c’è alcuna giustificazione per uno stupratore. e me ne fotto del fatto che esprimi il tuo pensierino del giorno contro lo stupratore se per dieci righe non fai che dire che le donne sono più o meno puttane.

  10. Mary says

    Ci sono profili veri (e non troll9 che dicono addirittura che le donne vestite così meritano lo stupro e che gli stupratori fanno bene,…ma ci rendiamo conto? non ho parole per il livello di inciviltà italiano e il bello che poi hanno coraggio di criticare “certe culture” come quelle talebane e i rumeni che violentano…Oggi ho letto di uno che voleva ammazzare la moglie perchè non sapeva cucinare ed era italianissimo…Qui uno slut walk non basta ce ne vogliono migliaia!

  11. Manuel says

    Lei scrive che le donne sono considerate oggetto, merce…Mi preme esprimere una mia considerazione. La “colpa” (se cosi si può chiamare) sta nelle donne stesse. Anzi utilizzerei il termine femmine..perchè una Donna merita rispetto sempre. Io vedo che ci sono elementi (femmine) che si rendono inconsapevolmente oggetti. Nessuno dice a una ragazza come vestirsi, la libertà è fondamentale, sia chiaro.. na quando usi il tuo corpo per raggiungere uno scopo allora lì stai diventando un oggetto. Sono stanco di vedere femmine che si vendono consapevolmente e poi si giustificano dicendo che lo fanno con coscienza. Non c’è giustificazione secondo me. Purtroppo questo fenomeno va a discapito delle vere donne, quelle che combattono per i loro diritti, per il rispetto; perchè si sa che ora un culo in bella vista tira di più di una donna vestita in maniera composta e normale. Mettersi in mostra per la propria bellezza è un conto..vendere la propria bellezza è un altro..Spero di essere stato chiaro..Io odio profondamente i maschilisti, chi violenta e spero che un giorno tutto cambi.