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Toscana Pride 2012- Sabato 7 Luglio Viareggio

17.00 concentramento Piazza Dante Alighieri (piazza della stazione)
18.00 partenza da Piazza Dante Alighieri (il corteo percorrerà la via della Stazione e, proseguendo lungo Corso Giuseppe Garibaldi, sfilerà sul lungomare fino ad arrivare inPiazza Giacomo Puccini).
20.30 chiusura corteo Piazza Giacomo Puccini (interventi politici dal palco)

Leggi qui il documento politico
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Un Pride è tante cose.
E’ una rivendicazione, ma anche un momento di forte visibilità e di festa.
E’ un momento in cui in piazza si portano soggettività differenti e percorsi diversi, che dai margini dell’eterosessualità obbligata convergono in piazza e ovunque.

Perché partecipare?

Perché orgoglio è una parola che non mi piace, ma al Pride sono orgogliosa, della mia autodeterminazione, di chi sono, perché si parte da me prima di tutto e non è vero che le lesbiche non esistono: guardateci in faccia, siamo una meraviglia.
Perché sono gay e precario del diritto oltre che di professione e se non scendo in piazza e me ne rimango a casa rassegnato non cambierà mai nulla.
Perché sono bisessuale e mi sono francamente rotta di dover dire che anche i/le bisessuali esistono e non è una scelta di comodo per cui può arrivare l’etero di turno a farmi capire quale sia la vera strada.
Perché sono transgender e se vado a votare vorrei che mi chiamassero Mario e non Federica ai seggi, perché diventa noioso e ridondante spiegare tutte le volte che nonostante io sia un uomo sulla carta di identità risulti biodonna.
Perché sono transessuale e mi chiamo Veronica, quando mi hanno dato le carte che testimoniavano la disforia di genere ho pensato che la mia, se mai, fosse euforia di genere.
Perché sono intersex e vorrei che tutt* capissero che non c’è sempre una netta dicotomia tra maschile e femminile, perché la prima mutilazione che subisco è quella sociale che non mi riconosce come soggetto esistente quando mi chiede se sono uomo o donna, come se la questione si potesse esaurire lì.
Perché queer non è solo un termine ombrello, ma una prospettiva, un punto di luce sulle cose che svela i confini identitari, un modo di stare nel movimento ponendo domande scomode e utilizzando pratiche radicali.
Perché sono eterosessuale e in piazza ci sono con il mio compagno e mia figlia, perché le lotte per i diritti e l’autodeterminazione sono lotte di tutt* e mie prima di tutto.

E tu, perché parteciperai?

Posted in Iniziative, R-esistenze.