Skip to content


Ringer: televisione tamarra e misoginia!

In onda domenica sera su rai due. 22 puntate di una prima serie che per fortuna non vedrà seguito.

Lo abbiamo visto in Italia, metodo traghettato dall’america, per cui attraverso le fiction o le soap opera fai passare modelli educativi variegati e fingi che sia vera una cosa che non esiste affatto.

Le ideologie passano così e in questo caso possiamo dire che così passano le misoginie.

Ringer, con sommo dispiacere nel vedere la protagonista che fu quella di Buffy l’ammazzavampiri a fare l’incrocio tra santa/puttana dei nostri tempi, mette in scena tutte le più becere formule del puritanesimo, bacchettone, moralista della cultura attuale.

Le donne tutte bugiarde, cattive, finanche lesbiche e assassine, e il copione pare scritto da chi declina l’ideologia dei padri separati più misogini. False accuse di stupro per fottere l’ex marito, gli uomini tutti circuiti da femmine senza scrupoli, perfino gli assassini sembrano patetici rispetto alla perfidia delle donne, e i protagonisti che pure uccidono, rubano, ne fanno di tutti i colori hanno sempre una scusa, lo fanno per amore, per disperazione, per tante questioni xy e invece le femmine sono impazzite, un intero squadrone della morte di cattivissime mostruosità concentrate tutte nella stessa area geografica.

Due gemelle, entrambe interpretate dall’ex Buffy. Una è folle a tal punto da scoparsi tutti quelli dai quali vuole qualcosa, si nasconde dietro la maternità per motivare la sua cattiveria e dice cose cretine che neanche nelle peggiori soap opera veniva così tanto il vomito. L’altra è un’ex tossica redenta che cerca il perdono della sister e finisce con il fotterle vita, casa, marito e figliastra. Poi c’è la prima moglie del protagonista che pare posseduta da satana e l’amante della sorella pazza che si beve qualunque minchiata che più che innamorato pare affetto da totale assenza di neuroni.

La sorella redenta è redenta mica per niente. In attesa di santità sopporta tutto. Le sparano in faccia, la chiamano puttana, la inseguono per ammazzarla ma lei non si scompone. Si è innamorata di uno che è un ladro patentato ma per lei è una perla d’uomo.

E poi c’è un killer, il cattivo della storia, che andrebbe eliminato per il cattivo gusto. Capello pisciato in testa, una faccia da scemo e abiti tamarri che gli manca solo il vespino blu metallizzato con lo stereo incorporato e siamo a posto. E c’è il detective ossessionato alla ricerca di prove che incastrino il cattivo e che alla fine fa la figura del maniaco.

Una storia per niente credibile, con un cumulo di resurrezioni che al confronto la storia di Lazzaro è acqua fresca, dove nessuno capisce che la sorella tossica si è sostituita alla pazza fino alle ultime puntate. E per capirlo non ci voleva certo sherlock holmes. Con un gioco di incastri ed elementi non credibili da soap opera, figli partoriti e donne ingravidate in quantità (che nelle soap opera non fanno sesso protetto e sconoscono i preservativi), che a momenti immagini che arriva lui/lei/l’altro e ti dicono che in realtà il padre del bambino è lo zio del suocero della sua bisnonna.

Vederlo fa ridere per il cumulo di stronzate che contiene e lo trovate in rete, in streaming, in lingua originale.

Perciò non sprecate la domenica sera a vedervi quella cagata. Uscite. Andate a fare sesso. Mangiatevi un gelato. In attesa di una serie televisiva che parli un linguaggio migliore e in cui le donne non sono streghe da mettere al rogo…

Posted in Comunicazione, Critica femminista, Misoginie, Satira.


8 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. zoò says

    Che ne dite del video dei candidati di “The Apprentice”, il reality in arrivo su Sky con Briatore? http://theapprentice.cielotv.it/video_candidati.html.

  2. Paolo84 says

    sono un grande appassionato di serie televisive americane (che molto spesso sono di ottima qualità e propongono davvero personaggi variegati, sia positivi che negativi). Ho amato Buffy ma non ho visto Ringer quindi nello specifico non posso dire nulla, ma il fatto che ci siano personaggi femminili, etero o omo, negativi di per sè non vuol dire misoginia (che poi cattivi maschi non mancano, mi par di capire): donne e uomini sono pari nel bene come nel male (e i casi di “false accuse” secondo me sono pochi o comunque non così tanti come amano far credere i padri separati ma possono capitare). Se poi personaggi e intrecci sono involontariamente ridicoli questo significa solo che è una pessima serie il che per me è abbastanza grave.
    Tra le mie serie preferite e che invito a vedere: Buffy, How i met your mother, Streghe, One tree Hill, Californication, Rookie Blue, Dr House, Big Bang Theory, Private Practice
    ci tengo a dire comunque che una serie “tamarra” può pure non essere maschilista: vedi Spartacus blood & sand (serie che ho amato molto, tra l’altro).
    Insomma l’importante per me è che ci siano personaggi (maschili, femminili, neativi, positivi ecc..) credibili, ben delineati e coerenti col tipo di storia che si vuol raccontare: se Ringer non ha questi requisiti è una brutta serie e si merita l’insuccesso.

  3. Paolo84 says

    insomma l’importante per me è che ci siano personaggi (maschili, femminili, neativi, positivi ecc..) credibili, ben delineati e coerenti col tipo di storia che si vuol raccontare: se Ringer non ha questi requisiti è una brutta serie e si merita l’insuccesso.
    Scusate se mi dilungo

  4. Butterfly says

    sicuramente di serie migliori ne hanno trasmesse… qst ha una storia poco credibile ma forse in quest’articolo si è rincarata un pò la dose…il discorso sulla misoginia mi sembra un tantino esagerato…

  5. Paolo84 says

    ci tengo a dire comunque che una serie “tamarra” può pure non essere maschilista: vedi Spartacus blood & sand (serie che ho amato molto, tra l’altro).
    Mi piacciono pure Dr house e Private Practice, e Law & Order (ma non sono tamarre)

  6. Paolo84 says

    sono un grande appassionato di serie televisive americane (che molto spesso sono di ottima qualità e propongono davvero personaggi variegati, sia positivi che negativi). Ho amato Buffy ma non ho visto Ringer quindi nello specifico non posso dire nulla, ma il fatto che ci siano personaggi femminili, etero o omo, negativi di per sè non vuol dire misoginia (che poi cattivi maschi non mancano, mi par di capire): donne e uomini sono pari nel bene come nel male (e i casi di “false accuse” secondo me sono pochi o comunque non così tanti come amano far credere i padri separati ma possono capitare). Se poi personaggi e intrecci sono involontariamente ridicoli questo significa solo che è una pessima serie il che per me è abbastanza grave.
    Tra le mie serie preferite e che invito a vedere: Buffy, How i met your mother, Streghe, One tree Hill, Californication, Rookie Blue

  7. cybergrrlz says

    invece io che la serie l’ho vista concordo con fasst. l’avrei detto in altro modo ma quello è. e di aspettative non ne crea neppure una. è tutto terribilmente prevedibile e dove non lo è scade con le trovate da inutile soap opera. comunque sta in rete, pure sottotitolata in italiano per i pigri, per quel che vale. per vedere serie televisive decenti bisogna cambiare canale. rai4 ne fa di discrete. 🙂

  8. Lou says

    In totale disaccordo con questo post!
    Tengo a sottolineare che “ringer” tutt’è fuorchè tamarro o poco credibile….
    E’ un telefilm ben fatto…la sua unica sfortuna è stata l’emittente televisivo che lo trasmette, poichè tratta un pubblico quasi prettamente adolescenziale….
    COnsiglio a tutti di vederla questa serie…ben fatta, che ad ogni puntata lascia il telespettatore carico d’adrenalina e d’aspettative per l’episodio successivo!