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Chi dice ‘no’ alla ‘ricerca’….

Risposta a Maria Antonietta Farina Coscioni da una femminista antispecista in merito alla sperimentazione animale.

“Cara” Maria Antonietta, noi non ci conosciamo e sicuramente quello che ho letto in questo articolo mi fa desiderare assai poco di approfondire la tua conoscenza. Chi manifesta oggi contro la sperimentazione animale non si batte, come tu affermi, per un Medioevo fatto di ignoranza e di oscurantismo, al contrario: chi si batte contro la sperimentazione animale invece lo fa animato da un sincero interesse per gli esseri viventi, siano essi umani o non umani. Posso capire il motivo (umano, troppo umano) per cui l’associazione Luca Coscioni si opporrà ai nuovi vincoli che tentano di regolamentare una materia così – senza eufemismi – dolorosa… ma rassicurati, chi si batte contro la ricerca animale mira ad un’alternativa che non è quella rispecchiata dallo scenario apocalittico che le tue parole dipingono (rinuncia alla ricerca tout court, fuga di sapere e capitali che in realtà ha luogo nel nostro paese per ben altri motivi molto più biechi e deprimenti, vogliamo parlare ad esempio dei ‘capitali così spesso utilizzati per altri fini e diretti in altre tasche’?).

Gli animali non umani sono una parte fondamentale del problema (e non sono ‘modelli animali’, sono esseri viventi, tanto quanto tu sei una donna, una persona, non un ‘modello umano’), ma sarebbe ora di finirla con questa tiritera che ripete alla nausea che l’antispecista si cura solo dell’animale…che poi è anche vero se proprio vogliamo dirla tutta, poiché sa che anche l’essere umano è animale, e perciò anche la persona fa parte della sua sfera d’interesse, non foss’altro perché l’antispecista è animale umano, e insomma, alla propria pellaccia e a quella dei propri cari ci tiene, proprio come tutti. Ma questo non basta però a tacitarne la coscienza, a dire “meglio tu al posto mio (e tu può essere chiunque, basta che non sia io)”; anche se, cara Maria Antonietta, diciamoci anche questo, quando sora morte ci tira per i piedini scambieremmo il nostro posto con chiunque (e intendo davvero chiunque) pur di non lasciarci le preziose penne, e allora capisco davvero tante cose, tante affermazioni come le tue, che paiono distaccate e razionali ma poi a ben guardare non lo sono.

No cara Maria Antonietta, questo modo di pensare è quello che toglie agli altri e alle altre, agli animali non umani, alle donne, alle minoranze, ai poveri, a tutti coloro che insomma sono di volta in volta “altro”, il diritto di esistere, il diritto di gioire, il diritto di non soffrire, il diritto di esprimere il proprio sacrosanto desiderio di autodeterminarsi, di non esistere solo in funzione di proprietà usabile, spendibile… che quella è una caratteristica non degli esseri viventi ma degli oggetti, e gli animali  -umani e non – NON POSSONO ESSERE SPENDIBILI, MAI.

E il tuo rimando ad una legge imperfettissima non legittima una volta di più la sperimentazione, anzi: quella legge, scritta sulla pelle di chi non può difendersi, di chi per sé non può parlare, ma può certo comunicare il proprio dolore e la propria volontà di sfuggirvi (volontà che non viene chiaramente presa in considerazione) sancisce una volta di più l’iniquità di un apparato legislativo che legittima in buona sostanza la prevaricazione altrui, in nome del diritto del più forte.

Il dolore e la morte non sono infondati, non sono giustificabili, non sono eticamente accettabili e politicamente l’appellarsi alla “legge” per ridurre al silenzio la sofferenza altrui e la protesta di chi non può e non vuole essere complice di quella che è davvero barbarie è semplicemente inaccettabile.

Gli atti di danneggiamento nei confronti di strutture che mercificano la vita degli altri animali (e chiamiamolo per quello che sono, danneggiamento, non violenza) sono nulla in confronto alla vera violenza perpetrata sui corpi, sulle menti, sulle vite di troppi animali non umani e di tanti animali umani.

E sono ancora altro rispetto alla violenza antiabortista, alla quale fai un insensato ed inopportuno riferimento, che è la violenza di fanatici irrispettosi della autodeterminazione di persone che non necessariamente condividono quella che è una loro scelta personale (mi riferisco chiaramente all’aderenza ad una qualche credenza religiosa) e cercano invece di imporre alle donne le proprie scelte in merito al come vivere la vita… come vedi, in questo comportandosi esattamente come i pro-sperimentazione animale.

Difatti ambedue le categorie decidono – e vorrebbero farlo sempre di più, avendo carta bianca – con un’arroganza senza pari sulla vita altrui, esercitando perciò nei fatti un diritto di vita e di morte assoluto sulle altrui esistenze. E questo è davvero inaccettabile e retrogrado, questo realmente tira il freno a mano della ricerca, e non solo di quella….ma anche di una crescita umana ed etica e non solo meccanica, scientifica o tecnologica. Questo è ciò a cui miriamo e in cui crediamo, il sogno del mondo per cui lottiamo: un mondo nel quale le persone rifiutino quella che è la vera violenza, che si nutre dei corpi e delle vite altrui per il (dubbio) benessere di pochi. Questo è il cosidetto diritto alla resistenza, e che sia o meno sancito da una legge poco importa: perché la violenza vera noi la vediamo chiaramente all’opera ogni giorno nelle nostre e nelle altrui vite, e non c’è nulla di più meritevole che battersi con tutte le proprie forze per porvi fine, consapevoli delle difficoltà e delle contraddizioni ma appassionat* e battaglier*.

Chi si batte per mantenere lo status quo in realtà lotta con tutte le proprie forze per non far progredire un’umanità che ad oggi ha più sete di etica che mai…Spero un giorno te ne renderai conto anche tu, che oggi fai della “scienza” una religione.

Senza autodeterminazione non esiste libertà, per nessun*.

Posted in Animalismo/antispecismo, Pensatoio, Personale/Politico.


14 Responses

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  1. saro says

    rettiica al post precedente.
    500mila malati di autismo,tra bambini ,ragazzi e adulti.per quanto riguarda i bambini 1 su 167……..vaccinati naturamente

  2. saro says

    x paolo. una risposta come la tua ,me la sarei aspettata in quel cesso di sito a favore della sperimentazione animale.contasto con rammarico che anche in un sito come questo i luoghi comuni e il sentito dire( e di solito sentiamo solo quello che ci piace sentire, è piu rassicurante) non mancano.quanti bambini hanno salvato i vaccini dovresti chiederlo hai genitori dei 500mila autistici italiani. altro non so…………ne ho voglia dirti.
    saluti alle compagne anarchiche,femministe ,e antispeciste che ” frequentano” questo posto. per gli altri solo indifferenza, sono finiti i tempi( almeno per me) dei confronti e dei dialoghi con chicchessia.

  3. Paolo84 says

    X saro
    Se rimpiangi l’epoca in cui non esistevano i vaccini fai pure, ma hanno salvato moltissime vite. Nessuno dice che gli scienziati siano tutti buoni e bravi, come in ogni categoria c’è chi lavora bene e chi lavora male, chi è onesto e chi no ma il tuo attacco generalizzato alla medicina mi vede contrario

  4. saro says

    La pomposa ,tragica,e miserabile ” scienza” medica;è la forma di criminalità piu abbietta e schifosa, che esita al mondo. i Cosidetti ” risultati” di questi ciarlatani in camice bianco ,sono sotto gli occhi ,e le menti ,di chi vuol vedere e capire oltre la punta del proprio piccolo, ed egoistico naso.Tanto per citare una delle pratiche piu indegne e criminali ,che questi boia ,travestiti da filantropi ,praticano impunemente ,con un sadismo e un orrore senza precedenti nella storia dell umanità ( a parte ( forse) i roghi religiosi, e i sacrifici umani in nome di non so quale dio, o divinità, e i lager nazisti ) LE VACCINAZIONI, che provocano milioni di bambini autistici, decimati ,da cancro, leucemie, e altre devastanti malattie in tutto il pianeta.la rete, per quelli che prima di aprire bocca e dar fiato a banalità ,dogmi,luoghi comuni, e falsità ,offre strumenti, per approfondire e capire queste abberanti pratiche ” scientifiche” che di scientifico non hanno proprio niente ,se non di arricchire i potenti cartelli del farmaco e i loro lacchè. in tempi non tanto lontani, le ” verità” religiose decidevano chi era degno di vivere e chi no , oggi lo scettro di questo potere è passato nelle mani della cosidetta ,scienza, e dei loro sacerdoti,cardinali ,e papi, in tuniche bianche,al servizio del moderno dio:IL CAPITALISMO, che distrugge e inquina ogni forma di vita in questo martoriato pianeta. bisogna distruggere tutte le gabbie,reali e mentali, in cui ci costringono a vivere in un orrore senza fine…………in attesa di una misera pensione.
    libertà ,felicità e tenerezza,per tutti gli animali in gabbia, nei laboratori di ricerca,negli allevamenti,e nei zoo. liberta,felicità, e tenerezza ,per tutti i compagni in galera,e per tutti gli esseri umani che lottano per cambiare questo schifo di società. per gli altri cosa dire…………………..buona pensione,in attesa della morte.

  5. Paolo84 says

    feminoska, sono pronto a riconoscere che sul piano etico e “ecologico” potreste avere buone ragioni, ci rifletterò

  6. Tiresia says

    Perdonami, allora ho frainteso i “metodi alternativi” di sperimentazione, anche se non sono molto convinto che si possano allontanare troppo dal concetto di tortura..

  7. Tiresia says

    568, 1524

  8. feminoska says

    Paolo, “il tuo diritto finisce dove comincia il mio”, o in questo caso dove comincia quello degli animali non umani. Ragionamento facile ma fallace quello che dice “ho tutto il diritto di fare qualsiasi cosa mi aggradi” quando alla controparte (umana o no) di diritti non ne vengono riconosciuti…

  9. Paolo84 says

    Tiresia, la cosmetica certo non è necessaria quanto un farmaco salvavita ma chi la vuole ha comunque il diritto di usarla. Poi ripeto: io sono favorevole ad ogni metodo che non comporti torturare animali

  10. wer says

    ma concretamente, dove ci si può informare sui risultati effettivi raggiunti con le metodologie alternative di ricerca accettabili per gli antispecisti? se no, si discute del nulla, e si ritorna al medioevo sul serio.

  11. Tiresia says

    Anche io non sono vegetariano (anche se nn banalizzerei la mia scelta solo sul gusto) ma questo non vuol dire che debba considerare giusta a priori la sperimentazione sugli animali. L’allevamento e la selezione sono due fenomeni che equilibrano la natura solo fino a che non vengono sostituiti dalle catene di montaggio, dai lager e dai laboratori. Peraltro la ricerca al momento non sta cercando cure per malattie come la poliomelite ma si sta invece concentrando su idiozie come la cosmetica o sperimentando alla cieca per perfezionare medicinali di consumo di massa. Invece di riempirci di medicinali forse staremmo meglio se mangiassimo piante ed animali cresciuti in un ambiente sano e non torturati da vivi per poi essere mescolati da macchinari dal dubbio controllo igienico. Peraltro il paradosso di questa società è che non ci sono state rivolte quando la ricerca su delle cellule è stata bloccata (nonostante avrebbero potuto aiutare a curare la talassemia) mentre le torture gratuite agli animali ancora vengono viste come necessarie al progresso.

  12. Paolo84 says

    Daniele, ammetto di poter risultare contraddittorio (ma anche le contraddizioni sono tipiche dell’animale umano), ma dicevo solo che ognuno ha il diritto di decidere come curarsi e se usare o no dei farmaci (se poi ci sono metodi migliori e più sicuri del testare su animali ben vengano!)

  13. Daniele says

    Paolo84, io sono antispecista, per me non mangiare altri esseri viventi senzienti non ha bisogno di giustificazione alcuna., ma tu che non lo sei, se considerassi tutte le implicazioni che comporta il non voler rinunciare al “filetto”, e considerando che le conseguenze nefaste di questo stile di vita le subisci quotidianamente anche tu (pensa all’impatto sull’ambiente, ovvero effetto serra, deforestazione, sottrazione di quantità di cibo abnormi per allevare animali da cui si ricavano, in proporzione, quantitativi di cibo irrosori; consumo d’acqua etc etc se vuoi, entro nel dettaglio), io ci ripenserei un attimo alla tua posizione. Chi ti scrive, ha quasi 31 anni e ragionava fino a poco tempo fa come te; poi ho deciso di informarmi seriamente. Volevo solo sottolineare come sia molto singolare che tu ti stia preoccupando della tua salute e di poter assumere un farmaco dopo che esso sia stato precedentemente testato “per il tuo bene”, non considerando che, purtroppo per te, non è così attendibile come pensi il test sugli animali di specie diversa dalla nostra e che ci sono metodi alternativi, invece, molto più attendibil (se vuoi, ti linko un po’ di roba interessante); inoltre, se davvero ci tieni alla tua salute, non capisco come tu possa continuare ad assumere carne. Ti consiglio questo video, poi magari ne riparliamo. Daniele http://youtu.be/8DQoJTwEN0Q

  14. Paolo84 says

    preciso che io non sono antispecista, mangio carne e pesce e non ho intenzione di smettere (ma non pretendo certo di convincere che mangiare carne sia “eticamente” giusto, su quel piano magari avete ragione voi, è che a me il filetto piace), ma se esistono metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali e che siano ugualmente efficienti voglio che si usino ma ora come ora, se dovessi stare male e solo un farmaco sperimentato sugli animali potesse aiutarmi bè voglio poterlo usare e nessuno ha il diritto di impedirmelo.
    e preciso che sull’aborto, sono pro-choice