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Le sorelle che usarono Radio Maria per fare stalking

Due sorelle sono state condannate per stalking. Certo, si, esistono anche le stalker, esiste la violenza delle donne. Fa meno vittime sul piano fisico e agisce e si codifica in modo diverso, ma certamente esiste. Le sorelle in questione hanno scelto un modo singolare per torturare il resto della famiglia con la quale avevano attriti. Sparavano a tutte le ore Radio Maria durante l’apertura del locale gestito dal fratello e avevano causato un esaurimento nervoso alla cognata che ha dovuto prendere, fare i bagagli e partire per disintossicarsi. Non si sa se dopo la condanna delle due sorelle ora la restante parte della famiglia decisa di vivere un periodo di recupero della propria serenità e del proprio equilibrio mentale.

Di fatto questa sentenza oltre a raccontare un modo un po’ più subdolo e creativo di praticare lo stalking ci dice anche un’altra cosa: ovvero che nessuno può imporci l’ascolto di contenuti intrisi di integralismo e credenze religiose sfidando la nostra volontà. Dunque mi chiedo cosa bisogna fare nei confronti di tutte le persone che insistono nel propinarci gli stessi contenuti nelle scuole, nei consultori pubblici, negli ospedali (avete mai visto una suora aggirarsi per i reparti di ostetricia e ginecologia mettere in braccio un bambino ad una donna che vuole abortire?), ovunque. Cosa bisogna fare nei confronti di quelle chiese che in barba all’inquinamento acustico propagano le canzoni scampanate e i brani di tripudio natalizio a tutte le ore e in versione stereofonica per tutto il quartiere?

L’ultimo caso del genere di cui mi ricordi riguardava una coppia di giovani sposi, al comune, che avendo avuto la sfortuna di poter comprare casa vicino una chiesa poi si sono ritrovati in causa per otto anni per ottenere finalmente una sentenza che impedisse al prete di mandare i brani delle canzoni ecclesiastiche in stereofonia incluso il rimbombo della campana in forma tecno/gong (che sostituiva la campana originale) che causava insonnia, esaurimento nervoso, stress, per non parlare del loro bambino che una volta nato avevano dovuto abituarlo ai tappi nelle orecchie per riuscire a farlo dormire.

Nello stesso periodo e stessa zona c’era un’amica che per reazione sparava a tutto volume le canzoni di De Andrè e altre cose del genere. Il risultato era poco divertente ma a pensarci adesso non si può fare a meno di sorriderne perché il quartiere era in piena guerriglia acustica.

Sapete cosa disse il prete quando fu emessa la sentenza? Che la coppia era ovviamente eretica, miscredenti, da scomunicare e che aveva pietà di loro e del loro destino.

Il prete poi, dopo qualche anno, l’ebbe in gloria il padreterno e la famiglia vive tuttora felice con un figlio che per fortuna non deve più usare i tappi nelle orecchie. L’intera famiglia, oggi, si professa atea. Chissà perchè.

Posted in Anti-Fem/Machism, Anticlero/Antifa, Corpi/Poteri, Pensatoio.


3 Responses

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  1. Mary says

    E pensare che e’ successo nella mia citta’ 😀
    Potrei informarmi sulla sentenza emessa dal tribunale della mia “stramba” citta’ per denunciare per stalking tutti i preti e chi mi vuole imporre a convertirmi dall’ateismo al cattolebanesimo xD

  2. Marco says

    Non centra niente con questo articolo, però vi segnalo questo video qua > http://www.youtube.com/watch?v=B1ZfI9r04FA