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Arriva la pillola dei 5 giorni dopo: solo per chi ha soldi?

Dopo innumerevoli forme di ostruzionismo da parte del Movimento per la Vita, evidentemente intenzionato a fare battaglia ai diritti delle donne su tutto, dalla legge sulla Pma, la 194, l’ingerenza nei consultori pubblici, l’obiezione di coscienza all’Ivg, il boicottaggio della RU486, l’attenzione estesa fino al prodotto di mestruazioni ed eiaculazioni “sprecate” e destinate a sepolture in appositi cimiteri per “embrioni in itinere”la Pillola dei Cinque Giorni Dopo arriva anche in Italia.

Non ce l’hanno fatta a fermare un diritto per la salute delle donne, per evitare gravidanze indesiderate, per prevenire l’aborto, che è quello che dovrebbe importare a chi dice di avere questo obiettivo, giacché la prevenzione dell’aborto si ottiene con una informazione corretta sulla sessualità consensuale e consapevole, sulla contraccezione e senza che sia usata l’arma medioevale della paura, il terrore, per ricattare psicologicamente le donne.

Però qui da noi pare che prima della prescrizione il medico sia tenuto a verificare l’assenza di una gravidanza preesistente attraverso l’esito negativo di un test a base di beta Hcg. Cosa che equivale ad un altro modo per spillarci denaro. Costano già i farmaci, il kit per le analisi alle urine e chissà che altro e dunque si ha la sensazione che stiano cercando di rendere sempre più onerosa la pillola così da renderla fruibile solo a chi ha i soldi. Povere, studentesse, precarie, adolescenti saranno ancora il mercato produttivo che serve a chi vuole usare donne e uomini soltanto come macchine da riproduzione impedendo loro il diritto ad una libera/sicura sessualità e alla libera scelta.

Oltre questo ci dicono che Il MpV si è subito attrezzato per combattere quelli che chiama “aborti in casa fatti con la pillola dei 5 giorni dopo”. Un sito civetta (che disinforma, fa terrorismo psicologico e si rintraccia subito su google, qui il whois domain) consiglierà alle giovani donne di non prendere la pillola perchè sarebbe un abortivo, in barba a tutti gli studi scientifici.

Perciò è essenziale fare circolare una corretta informazione e documentare e dire con fermezza che la pillola dei cinque giorni dopo NON E’ una pillola abortiva ma è un contraccettivo d’emergenza.

NB: Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la gravidanza ha inizio quando l’ovulo fecondato si impianta nell’utero e dunque la pillola dei cinque giorni dopo NON E’ una pillola abortiva ma un contraccettivo d’emergenza.

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, R-esistenze.


2 Responses

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  1. Mary says

    Se sapessero che esistono siti esteri che le vendono a meta’ prezzo e senza ricetta…a soli 15 euro praticamente quanto la pillola anticoncezionale classica dite che li
    censurano? Io l’ho comprata li’ gia’ da tanto tempo fa…

  2. Julia says

    e costa ben 35 euro!