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Da Libero parte la censura su Rai 4

Avete presente Libero? Quella testata volgare con contorno di pezzi di carne di donna mostrati a bordo sito e con tutta la retorica contro le donne moraliste, le femministe moraliste, il mondo moralista, fino a che c’era chi diceva che fare pompini all’imperatore non poteva essere un metro di misura della competenza di un ministro o fino a che si diceva che un premier che trattava le donne come mercanzia non poteva essere rappresentativo di alcunchè? Vi ricordate le parole? Tanto liberali, tanto belle, di questi trogloditi conservatori e reazionari che brandiscono da un lato il crocifisso e dall’altro fanno i portavoce del sindacato dei magnaccia?

E’ proprio da Libero che parte un attacco già paventato dai canali Mediaset contro la più interessante delle reti Rai, quella diretta da Carlo Freccero, ossia Rai 4 che per chi non la conosce è quella che trasmette le migliori serie prese da tutto il mondo, le migliori storie prive di perbenismo e censura, dalla fantascienza alle avventure ai gialli ai polizieschi, dove vedi tranquillamente storie di ogni tipo, belle, con personaggi che non sono scontati, con amori gay o lesbici esibiti, con una complessità un po’ più vasta raccontata, con gli antieroi di ogni tipo o con figure eroiche che dissacrano miti, che rappresentano superman idioti e narcisisti che scaccolano e vogliono solo scopare, con rappresentazioni di mondi altri in cui al nazismo della razza ariana viene contrapposta l’esigenza di stringere alleanze tra più “specie”, e mille altre storie ancora. Fa troppa audience perché il materiale che fa circolare è troppo buono e allora deve cambiare direttore così può diventare un altro pezzo di quell’inutile baraccone che è la rai, asservito ai potenti e agli stronzi e prono ai voleri del dio Mediaset che tutto ordina e tutto monopolizza.

Libero se la prende con una serie spagnola su adolescenti e scuola e professori in cui c’è spazio per amori di qualunque sesso e si parla un linguaggio vero, nuovo, che arriva dritto alla pancia dei ragazzi insegnando loro a gestire meglio cose che comunque vivono (la serie si chiama Fisica o Chimica). Ma si sa che per certa gente la tivù non deve essere educativa, non può parlare di amore, sesso, omosessualità, senza passare dal filtro di santa madre chiesa e dunque quella che è una serie fatta bene, intelligente, in antitesi alle tante forme pornografiche di culi e carne e femmine mostrate a tutte le ore sulla tele della famiglia Berlusconi, viene descritta come roba Porno e si appellano alla Lei per farla chiudere.

Non c’è una comunicazione ufficiale, pare, ma secondo Freccero la Lei lo avrebbe chiamato dicendogli che sposta la serie in seconda serata, cioè la notte, quando i ragazzi e le ragazze dovrebbero teoricamente dormire. E Freccero immagina che ne sia paventata la chiusura e che comunque questo faccia parte di un attacco premeditato alla sua gestione della rete. Perciò, contattato dallo stesso giornalista che s’era fatto cecchino con la sua firma sulla testata Libero, gli risponde dicendogli una serie di cose che vale la pena di sentire perchè, a parte tutto, e gli auguro di riuscire a fare una grande battaglia in nome della VERA libertà di espressione, che rappresenti tutti e non i VERI censori e fascisti che hanno governato e ancora egemonizzano l’Italia, dice cose molto serie e che condivido.

Rai 4 esiste ancora e prima che la cambino o caccino Freccero vi suggerisco di vederla, annusarla, sentire ciò che veicola e che rappresenta. Potrebbe essere meglio, certo, ma in Italia una televisione così non esiste perché quando altrove senti cazzate su cazzate, i vari sessisti giustificare la retorica sulle veline, i misogini spalmati a tempesta dappertutto, gli omofobi che hanno libertà di parola per poter dire fango su gay, lesbiche e trans, gli pseudogiornalisti a rappresentare gli interessi dei carnefici e tutta l’immondizia di cui sappiamo, quando senti tutte queste cose puoi fare alcune scelte: rompere la televisione, occupare i media, inventartene altri e nel frattempo vedere Rai 4.

A proposito: ieri sera su Rai 4 hanno trasmesso l’ultima puntata della terza serie di Torchwood, quella in cui il Capitano è un pansessuale e in cui una donna del gruppo, la coprotagonista, è combattente, temeraria e madre con un marito che l’aiuta, senza nessuno che le faccia due ovaie così in materia di strafottuta conciliazione sul lavoro. Una boccata d’ossigeno. Non vi pare?

Posted in Anticlero/Antifa, Comunicazione, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.


2 Responses

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  1. Ayame says

    Oh, io amo Freccero e amo Rai4.

  2. Paolo84 says

    io sono contro ogni censura, e oltretutto sono un appassionato di serie-tv quindi non posso che essere contrario a questa campagna assurda contro Rai4