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La soluzione contro gli uomini violenti? Per alcuni è un mondo senza donne!

Pare che il ciclo “Mai per amore” di 4 fiction Rai dedicate alla violenza sulle donne, finalmente, dopo un paio d’anni di proteste, interrogazioni parlamentari, appelli, andranno in onda in aprile. Pare. Non è detto (scrivete alla Rai per saperlo). Perché fino ad ora la serie è stata boicottata nonostante siano stati spesi soldi (anche dalla Rai) e si sia rinunciato alla messa in programmazione di uno dei temi che si volevano trattare, ovvero quello sulla pedofilia. Di certe cose in Rai non si parla. Si parla d’altro. O quando si parla di violenza sulle donne si finisce per parlare d’altro.

Ci sono mariti che ammazzano la moglie ed è sempre colpa della moglie. Ci sono uomini che ammazzano i figli ed è sempre colpa delle madre. Ci sono uomini che ammazzano la fidanzata ed è sempre colpa della madre della fidanzata. Ci sono uomini che ammazzano una che neppure conoscevano ed è sempre colpa della donna che l’ha lasciato, della madre, della suocera, della fruttivendola sottocasa, della maestra di suo figlio, della vigilessa che gli ha preso la multa, della commessa al negozio all’angolo, della cassiera al supermercato. In ogni caso è sempre colpa di una donna.

Oramai perfino io rispondo in automatico. Leggo un articolo di cronaca e faccio il toto-colpa. E se non trovo una a cui dare la colpa me la prendo io, in quanto donna, certo. Tutta colpa mia. ‘Sti uomini ammazzano perché io emano un particolare gas tossico per l’aere e chi lo piglia non s’arripiglia. L’inquisizione c’aveva preso, in fondo, siamo tutte streghe noi donne, che pure da morte c’abbiamo colpa.

Poi, se ne parli, qualcuno ti dice che gli uomini le buscano di più e allora chiedo, perché mi interessa, quanti uomini vanno al Pronto Soccorso gonfi di botte o con le ossa rotte per aver subito violenza dalla compagna? Quanti uomini vengono uccisi dalle donne perchè sono state lasciate? Gli uomini muoiono, senza dubbio, più frequentemente per mano degli stessi loro simili. E a sentire quelli che perfino in Rai istigano all’odio di genere comunque anche in quel caso è colpa della madre, amica, moglie, figlia, qualcuna che gli ha fatto perdere il senno. Perché? Perché si. E’ connaturato al nostro essere donne, inferiori, cattive, fetenti, puzzone, e anche un po’ zoccole.

Alla Rai, che è solo uno dei tanti media complici della costruzione di una cultura che legittima la violenza sulle donne, si può scrivere anche per un’altra faccenda. L’altro ieri il Prof. Massimo Di Giannantonio, psichiatra, durante la trasmissione “La vita in diretta” ha commentato l’ennesimo caso di violenza maschile sulle donne, colpevolizzando le donne e giustificando gli uomini violenti. Era già successo per il terribile fatto di quel padre che ha gettato il piccolo figlio di 2 anni nel Tevere. Il Prof. giustificava questo assassinio brutale dicendo che il padre avrebbe voluto “reclamare” il suo diritto di paternità. E tutto ciò uccidendo un bimbo per vendicarsi della madre che lo aveva lasciato.

L’altro ieri invece commentando il fatto del ragazzo che ha gettato la sua ex fidanzata da un ponte il prof. ha comunicato la sua assurda diagnosi: “Questi uomini diventano violenti perchè hanno avuto una madre possessiva che ha preteso un rapporto esclusivo con il figlio maschio escludendo il padre.”

Come previsto. Gira e rigira le colpevoli sono sempre le donne. Mentre i padri vengono deresponsabilizzati nonostante sia chiaro che un figlio si faccia in due e quindi alla sua educazione dovrebbero contribuire entrambi. Invece troppo spesso il padre è assente, e non per impedimenti di qualche tipo, e lascia così il difficile compito alla madre. Talvolta è il padre ad essere un violento che dopo aver battuto ben bene la madre finisce per usare come battipanni anche il figliolo. I padri violenti esistono, i loro figli crescono testimoni e vittime di violenza assistita mentre vedono le madri picchiate e umiliate. Inoltre andrebbe approfondito come mai il ruolo di una madre cosiddetta possessiva non sia deleterio anche per le figlie femmine, giacché ammazzano o fanno violenza in misura assai minore rispetto agli uomini. Ma questo lo dico a bassa voce perché il solo fatto di dirlo diventa un pregiudizio di genere e io non credo affatto che gli uomini siano per natura portatori di guerra e violenza così come non credo che le donne siano sempre portatrici di pace e armonia.

Ma questa cosa dell’assenza del padre è un argomento che va di pari passo alla propaganda in favore dell’affido condiviso. Argomenti usati dalla parte revanscista che oggi immaginano il mondo intero diviso tra donne che sottraggono figli ai padri e padri che vagano alla disperata ricerca dei figli. Soggetti che approfittano del dolore di chi sta vivendo un problema certo grave per costruire una retorica anacronistica e reazionaria e riassegnare al padre il ruolo di mio nonno: autoritario, pater familias, padre padrone, censorio e possibilmente un po’ misogino.

Una retorica che leggi ovunque, perfino dove qualcuno scrive con comprensione verso un violento, stalker, che ha tentato di mettere fine alla vita di una ragazza splendida di 18 anni. La 27ima-ora parla di rieducazione degli stalkers, di inutilità della legge e del piano repressivo (e io concordo, sull’inutilità della legge) e i commenti sono tutto un fiorire di tesi che parlano di assenza del padre, di madri cattive, di presenze femminili che avrebbero fatto diventare gli uomini degli stalkers.

Io mi interrogo spesso sulla natura degli uomini e delle donne e pur non volendo mai negare che le donne praticano violenza e che possono essere oppressive e nefaste in talune occasioni vedo davvero come sospetta tanta deresponsabilizzazione sugli uomini violenti e tanta criminalizzazione sulle donne. Direi perciò davvero di mollare i figli, tutte quante, di lasciarli crescere agli uomini, ai padri, quelli buoni ma anche quelli cattivi, e tra dieci anni o venti vedremo quali risultati saranno riusciti ad ottenere. Vedremo se sapranno fare di meglio. Se diminuiranno gli stupri, lo stalking, i femminicidi, le violenze domestiche.

Perché davvero è paradossale che alle donne, che sono state costrette, obbligate, al ruolo di cura, a fare figli e a crescerli, da sole, per tanti secoli e millenni e anni e mesi e ore, si dica che è un ruolo che preferiscono in esclusiva al punto che farebbero qualunque cosa pur di svolgerlo. I padri vogliono  condividere questo ruolo, fino in fondo, e si assumeranno la responsabilità dei risultati? Benissimo. Vogliono sollevarci da questo ruolo prendendo i figli e crescendoli per conto proprio? Lo facciano.

Per le donne: dedichiamoci alle arti, alla fisica quantistica, alla ricerca scientifica, al lavoro, alle meraviglie dell’universo. Ci stanno dicendo che i padri sono la panacea per tutti i mali. Tra un po’ ce li venderanno pure al supermercato. Ci stanno dicendo che per evitare i femminicidi, lo stalking, lo stupro, le violenze degli uomini sulle donne bisogna arrestare le donne stesse, le madri, bisogna censurare i loro respiri, arginare le loro possibilità, incarcerarle al ruolo di produttrici, anzi, riproduttrici e poi basta. Incinta, niente aborto perché il padre non vuole, pronta consegna e via, molli il figlio e te ne vai. Che problema c’è.

Anzi, facciamo così, siccome la violenza sulle donne è tanta e tale da dover parlare oramai di una sorta di debito pubblico in risarcimento diciamo che pure io mi autoripartisco una dose di responsabilità. Vent’anni di galera da parte mia vi bastano? Mi raccomando, si: portatemi dei libri e poi raccontatemi come è e come sarà un mondo senza donne. Ché non vi aspettate mica che le donne si riducano di nuovo a dare il corpo per i “bisogni” sessuali maschili, senza piacere e godimento, poi lasciarsi ingravidare e partorire e dover servire e riverire e intrattenere e prendere le botte e zitte e mosca, vero? Siamo colpevoli a priori?

Allora sciopero, galera, niente nozze, figli, servitù, sesso, uso dei nostri corpi. Lavatevi da soli le mutande, già che lo sapete fare, accudite i bambini e i vostri vecchi. I figli accudiscano i padri ché gli saranno certamente grati. Fate tutto voi ché le donne sono tanto stanche di vedersi assegnati lavori orribili e pesantissimi e strapieni di responsabilità totalmente gratis, senza che vi sia mai un pizzico di riconoscenza, alcun potere decisionale, da sorvegliate speciali, con la supervisione di questi uomini che in teoria saprebbero fare tutto molto meglio, con un cappio al collo perenne pronto a stringerci al volere del padrone. Fate tutto voi. Ma proprio tutto quanto. Senza sconti. Così, a noi, finalmente, toccherà riposare.

—>>>Bollettino di Guerra

Posted in Critica femminista, Misoginie, Omicidi sociali, Pensatoio.


8 Responses

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  1. bollicina59 says

    Sono stata una vittima nel 1988,periodo in cui non esisteva il reato di stalking,non esistevano case famiglia, alla stazione dei carabinieri dove feci la prima denuncia il maresciallo mi chiese: Ma lei ha un altro??,sinceramente avrei voluto scaraventargli la scrivania in faccia ,ero appena uscita dal pestaggio da parte del mio ex marito ,effettuato per strada e davanti alle nostre figlie di 5 anni…..ho vissuto cosi’ tra i pedinamenti ,le botte ,sempre per strada e davanti alle bimbe ormai terrorizzate ,tra un commissariato e l’altro denunciando comunque ,perche’ nonostante non avessi nessuna tutela io avevo bisogno di gridare al mondo che quell’uomo era una bestia,poi per le bimbe e solo per loro sono scappata via (con l’autorizzazione del tribunale dei minori) visto che cerco’ di mandarci fuori strada nonostante la presenza delle bimbe sull’auto…..la causa non e’ stata certo la madre possessiva ….la mia analisi e’ questa…..la vigliaccheria innanzitutto che sfocia in una frustrazione , l’ignoranza e la mentalita’ della provincia di caserta.dove coi miei occhi ho visto tutte le donne del parentado trattate come semplici domestiche ,perfino i figli 13enni avevano piu’ considerazione delle madri….la convinzione che il matrimonio convalida l’acquissto della proprieta’ di una donna(col cavolo !!! mia madre era la regina della casa,mio padre lasciava a lei ogni decisione e lei non decideva senza il suo si…quindi rispetto,complicita’ e unita’ di intenti.Vorrei sottolineare che in casa mia ,(7figli….5 femmine e 2 maschi )i miei fratelli lavavano, pulivano, stiravano ..esattamente come noi femmine .Se le madri cominceranno a crescere i figli come figli senza distinzioni di sesso ,perche’ sono convinta che non si debba insegnare ai figli che ci sono cose da uomini e cose da donne ..io donna ho montato e smontato gabbie di ferro ,cosi’ come miei fratelli cambiavano pannolini, io riparavo fili elettrici spezzati cosi’ come miei fratelli cucinavano o cucivano un calzino rotto….Per finire cio’ che da il colpo di grazia e’ la strenua difesa della sua famiglia…..ma lui ti ama, ma fai un altro figlio cosi’ salvi il matrimonio; oggi a distanza di 25 anni, la nipote continua a difenderlo perche’ a suo dire mie figlie non possono ricordare cio’ che e’ successo ,sicuramente io le ho messe contro il padre , e poi dovrebbero sentire4 tutt’e due le campane…..per essere precise sono diplomata come insegnante elementare ,ho un attestato O.S.A per l’assistenza a minori ,disabili,anziani quindi una certa preparazione che mi ha consentito di capire che parlar male del padre avrebbe fatto del male solo a mie figlie ,ed ho sempre lasciato aperto uno spiraglio perche’ un domani potessero riallacciare un rapporto cn lui,occasione che gli ho offerto quando mie figlie avevano 15 anni,ma come volevasi dimostrare a parte qualche telefonata mai avuto affetto o slanci per le figlie…oggi che hanno 28 anni sono avvelenate perche’ le tratta da bugiarde e loro giustamente si impuntano su questo:o lui dice la verita’ o loro non ne vogliono piu’ sentir parlare ,giustamente la nipotina che e’ pure avvocato continua a difenderlo ma forse solo perche’ lui che oggi ha la S.L.A. (punizione del cielo dico io) ha bisogno di assistenza e dovrebbero essere le figlie a pensarci….e perche’? Dal lontano 1990 lui che ha vari possedimenti al suo paese natale ,un capannone a roma dove faceva il fabbro ,piu di un immobile sempre nella capitale ha intestato tutto alla sorella e ai nipoti ……premetto che fino al 2000 non mi ha mai dato il mantenimento …..poi un assegno che avrebbe dovuto coprire gli arretrati e che da un pezzo ha smesso di mandare …ma sinceramente la parte economica e’ quella che meno mi interessa …..la conclusione per me e solo questa…..
    Basta con questo concetto del maschio essere superiore,basta col mito del superuomo,esistono ma sono quei medici che curano nei paesi del terzo mondo ,sono gli uomini della protezione civile che salvano persone durante le tragedie , sono i padri che amano figli e mogli con dolcezza ,che se si arrabbiano tengono le mani al loro posto ,Basta col pensare che il matrimonio sia un contratto che sancisce per l’uomo la proprieta’ di una donna,Basta a padri e madri che insegnano ai figli a fare i maschi…insegnategli a diventare uomini….Basta col voler sempre parlare di uomini o donne siamo persone …esseri umani a prescindere dal sesso …..Non esiste la violenza che nasce dal troppo amore ,la violenza nasce da persone cresciute con complessi di inferiorita’, che sono consapevoli di sentirsi inferiori in non si sa bene che cosa e sfogano la loro frustrazione in violenza sui piu’ deboli
    scusate lo sfogo ma avevo bisogno di dire la mia e voglio solo aggiungere che ci sono per fortuna uomini meravigliosi ,il mio pensiero e questo rispetto e civilta’ vwerso tutti a prescindere da sesso ,nazionalita’ colore di pelle e tendenze sessuali !

  2. Sara says

    L’assurditá è che la vittima diventa spesso colpevole e nel corso del tempo sviluppa un sentimento giustificazionista nei confronti del carnefice. è lo stesso motivo per il quale popoli vessati dai conquistatori sviluppano un senso di inferioritá, che li porta a pensare “beh in fondo me lo sono meritato se mi hanno portato via tutto”.

  3. Marina P. says

    Finalmente i 4 film (regia di Liliana Cavani, Margarethe von Trotta e Marco Pontecorvo, mica dei signor nessuno, e con un bel cast di attori) andranno in onda ogni martedì dal 27 marzo, in prima serata su Rai1: http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-613f2bf1-ac08-46dc-ab73-b9a5c3ca2529.html

  4. Mary says

    Ehi si proprio così. Siamo invisibili socialmente e ora ci vogliono invisibili ancora di più e non solo..fisicamente. Non immaginavo che ci fossero queste reazioni da parte dell’opinione pubblica, parlo della “macchina del fango” contro chi vuole rompere l’omertà. Per non parlare delle intimidazioni che sto ricevendo in questi giorni dai cyberstalker della rete. C’è un gruppo che fa il mio nome e mi insulta allegando foto porno e scrivendo di tutto e di più sul mio conto e su tutte quelle che mi sostengono.
    Io sono preoccupata, seriamente, non se ne esce piu’ e non immaginavo (sul serio) che il nostro Paese fosse maschilista a questo punto, della serie che quando apri bocca e rompi il silenzio ricevi minacce e intimidazioni pesantissime. Nn vorrei esagerare ma la pericolosità sociale del nsotro contesto è quasi paragonabile a quella dei paesi del terzo mondo (non in senso economico ma sociale).
    Quanto a quella storia della responsabilità delle madri, non diamo più figli alla patria come ci consigliano bene e poi voglio vedere….

  5. mancina says

    bellissimo:) condivido tutto ma proprio tutto.
    mi piacerebbe tanto vedere/provare anche un sol giorno senza donne.

  6. Maria says

    Articolo meravigliosamente giusto, di cui condivido finanche le virgole.
    Bravissima FASST.

  7. Silvia says

    Soprattutto niente figli. Per nessuno e per nessuna ragione.
    Soprattutto se sapete già che li amerete più della vostra libertà. Perfino più della vostra vita.

    Vi giro questo articolo che non ho la forza di commentare. Solo vomito.
    http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/447153/

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