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Sgombero fiorentino: se ti rubano un punto di riferimento!

Via dei Conciatori c’è da tanto. Io l’ho conosciuta fin dai primi tempi che ho messo piede a Firenze. Da lì passavano un sacco di lotte, riunioni, le donne, rifondazione, l’antipsichiatria, associazioni, era rifugio di donne maltrattate, migranti, i compagni e le compagne anarchiche, le iniziative, le chiacchiere, un po’ di vino, una cosa buona cucinata in casa, una tazza di thé, il dolce delle Donn(ol)e, lo striscione de Le Scostumate con gli Ombrelli Rossi prima del 13 febbraio, l’antissessismo in workshop, e poi gli incontri prima dell’Hackmeeting, e il DiY per fare giocare i bimbi e le bimbe e un sacco di altre cose, il progetto Conciatori che immaginava tanti spazi e tante cose serie inclusa una bozza di idea per un posto per le donne (migranti). Belle facce, sorrisi, pensieri intelligenti, pratica politica e tanta umanità. Una boccata d’ossigeno in una città che m’ha sempre lasciata molto perplessa, dove esci e incontri turisti, le botteghe luccicanti, i senegalesi ambulanti inseguiti dalla municipale, qualche “Cioni ti odia” stampato sui muri, le regole per il decoro ché non ti puoi sedere sui gradini di una chiesa e non puoi correre a Piazza Santa Croce e poi con Renzi non è che sia cambiato molto.

Ai Conciatori si discuteva anche d’odio, e si ragionava su come combatterlo, ché quello che è successo nella strage fascio/razzista di Piazza Dalmazia era una cosa di cui tutt* respiravamo l’origine. Sappiamo tutto. Solo le istituzioni sembrano aliene e sembrano in contatto solo con le navicelle spaziali intergalattiche e interplanetarie degli americani danarosi che sbarcano a guardare il duomo e mollano dieci euri per un caffè nei pressi di ponte vecchio.

Città bella, meravigliosa, ma che due palle tutto ‘sto medioevo e rinascimento, e allora alla freddezza di una città che ha confinato l’umanità in periferia e che specula su tutto, finanche sugli spazi sociali, si sopperiva cercando luoghi da condividere. Ma nulla a Firenze sfugge alla speculazione dei privati, ed è così che una struttura pubblica viene svenduta e il sindaco, la novità del secolo, quel tale Renzi, che io non so chi sia, ha detto di eseguire l’ordinanza di sgombero alla città resistente.

Stamane all’alba, quel popolo unito in un sol respiro, la polizia a caricare infastidita di tanta resistenza, qualcuno sul tetto e altri a sostenerli, e infine tolto tutto, un presidio, una discussione, e via un altro spazio che viene tolto alla gente che realizza e costruisce cose belle e viene dato a chi renderà quella stradina un altro posto per turisti, con un albergo o chissacchè.

E’ che a Palermo saprei che dire e forse anche cosa fare. Ma a Firenze è tutto così politically correct. Lo sbirro ti butta il manganello in testa e a voce bassa ti spiega che sta facendo il suo lavoro. Viene il nervoso, a me palermitana, che a cotanta ipocrisia reagirei simbolicamente a testate. Ma poi trovi la gente che ha parole singole e sferzanti che svelano la paraculaggine e allora perfino a me è capitato di pensare che mi trovavo all’ora giusta e nel luogo giusto.

Sentirsi a casa a Firenze non è una cosa semplice. Via dei Conciatori invece predisponeva. Per quelle volte che ci sono stata, per gli abbracci con i compagni e le compagne lì incontrate, io mi sono sentita a casa, una delle tante nei miei giri di nomade libertaria.

Cosa puoi dire a qualcuno che t’ha tolto casa? Un punto di riferimento? Che gli dici? Un vaffanculo, ecco che dici, e tanta solidarietà per i compagni e le compagne resistenti e un grazie immenso per quello che hanno fatto e che faranno, e che faremo. Insieme.

Ecco il comunicato del circolo anarchico fiorentino:

Il giorno 19/01/2012 il comune di firenze, con ampio dispiegamento di forze della questura, ha militarmente sgomberato la sede del circolo Anarchico fiorentino di Via dei Conciatori, unitamente agli altri spazi occupati da altre realtà presenti da tempo nell’intera palazzina.

Dalle 05.30 della mattina tutta quanta la strada è stata accerchiata e gli accessi delle vie limitrofe bloccati nell’intero quartiere.

Alcuni compagni sono saliti sul tetto con l’intento di resistere allo sgombero ed hanno tenuto la posizione fino dopo mezzogiorno.

La celere ha forzato il copioso presidio creatosi, guadagnando vigliaccamente le porte di accesso allo stabile, successivamente forzate.

Il presidio si è poi concluso con una manifestazione lungo le vie del quartiere.
L’immobile è stato consegnato dal comune e dalla questura alla società immobiliare TOSCO TRE, intenta a portare avanti una spietata speculazione edilizia nel quartiere storico centrale di santa croce.

Il circolo Anarchico fiorentino porterà avanti ad ogni costo le battaglie e le lotte sinora intraprese nelle forme e nei modi necessari.

RINGRAZIAMO TUTTI I COMPAGNI PER LA SOLIDARIETÀ DIMOSTRATA E PER IL CONCRETO APPOGGIO NELLE FUTURE AZIONI DI RISPOSTA A QUESTO INFAME SGOMBERO!

— 
Circolo Anarchico Fiorentino
di Via dei Conciatori 2/R

https://circoloanarchicofiorentino.noblogs.org/

circoloanarchicofiorentino[chiocciola]inventati.org

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.


One Response

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  1. Mariagrazia says

    Avete visto il video nascosto di una Cameriera, sulla nave??
    quelle sono cose gravi. nessun controtta, tutto in nero, niente malattia e in piu,
    i decantati capitani -superiori- ci provano esplicitamente e sessualmente si vede nel video e si sente – con le extracomunitarie cameriere e ballerine carine.
    che bastardiii..