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#15ott: cos’è il movimento globale

Un intervento di Drew, dalla discussione nella nostra mailing list, per la categoria delle “Memorie collettive” dove potrete trovare tutti gli interventi e i racconti che stiamo raccogliendo sul #15ott. Buona lettura!

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16 ottobre 2011

Dopo tante discussioni non parlo più per l’Italia perche’ mi pare chiaro che qui ognun* fa come gli pare, anche quando i movimenti nascono altrove. “15 Ottobre” era parte di questo: http://15october.net/ un evento che si e’ svolto senza problemi in 950 citta’, e CON problemi in una sola.

La strategia della fase uno, non violenta, e la nuova idea di lotta, e’ quella di criticare ed esporre lo schifo del capitalismo globale e della finanza internazionale, parlando un linguaggio semplice con due obiettivi:

– Non dare scuse all’autorita’ per fermare il movimento.
– Usare i nuovi mezzi di comunicazione per contro-informare, mirando SOPRATTUTTO a coinvolgere quelle persone e quegli strati sociali e culturali che normalmente non parteciperebbero mai a una protesta.

In poche parole, la strategia e’ quella di risvegliare una consapevolezza e una coscienza in chi non l’ha mai avuta, di informare e dare elementi a chi si e’ sempre limitato a lamentarsi nei bar di quanto ladro sia il governo, e di tendere una mano agli sfruttati e alle sfruttate che non sanno di esserlo cercando di veicolare la loro rabbia nella direzione giusta, anziche’ contro altr* sfruttat* solo perche’ di diversa etnia, religione, orientamento seessuale, etc.

La nuova forma di lotta e’ quella dell’inclusione anziche’ dell’esclusione. Del costruire una rete sovranazionale (come lo e’ il nemico: la finanza) attraverso la rete virtuale, perche’ questa rete diventi poi reale. E una volta diventata reale, possa iniziare una fase due, chissa’ se piu’ o meno violenta, ma senz’altro piu’ condivisa. Piu’ consapevole, e di conseguenza piu’ forte.

Laddove il movimento 15 Ottobre e #Occupy sta mirando a includere, costruire una nuova massa critica di persone stufe, che per esempio vedra’ un altro punto di svolta il prossimo 5 novembre ( http://a7.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc7/299299_289596917717813_100000025202101_1195850_1658848342_n.jpg ) allorche’ tutt* ritireranno i soldi dalle banche in massa, all’improvviso, senza preavviso, e a vedere come se la cava la bestia senza cibo… in Italia ancora una volta si e’ praticata l’esclusione: STICAZZI DAA RETE, DE TWITTE, DE WALL STREET, TUTTE CAZZATE! IO C’HO RABBIA SPACCO TUTTO E VAFFANCULO, che ovviamente ha separato il famoso 99% in un ulteriore 98.9% contro lo 0.1% (che a sua volta va diviso tra rioters di sinistra e rioters di destra).

Ora questa modalita’ (come ho scritto in altri post) non e’ in assoluto non condivisibile, in realta’ trovo condivisibili vari aspetti di essa, Ma e’ una modalita’ che si e’ imposta in uno scenario che era completamente diverso. Forse, anzi ne sono convinto, molt* di quell* che hanno dato fuoco alle macchine pero’ manco lo sapevano. Si parla tanto di manifestazione nazionale. Ma ben poch* vogliono prendersi la responsabilita’ di ammettere che non sapevano che quella di ieri fosse una manifestazione mondiale, che si e’ svolta in 82 paesi. Che aveva le strategie che ho elencato sopra, e che sta mirando a costruire nuove basi per nuove proteste, nuove coscienze e nuove consapevolezze, ora che ci sono nuovi mezzi. Che sia un buon piano o meno, lo staremo a vedere. Ma questo e’ quanto. In Nord America, dove la polizia ogni tanto ammazza la gente, come da  noi, in piazza non tirano la roba ai poiziotti, gli tendono la mano e gli dicono “dovreste stare qui con noi, stanno fregando anche voi”. Non penso che ce la farei, ma questa e’ inclusione e’ una delle nuove strategie, e Pasolini ne sarebbe fiero. Io non voglio essere ipocrita, non posso tendere la mano ai celerini, non ce la faccio, non in questo paese e non in questa storia, ma la nuova strategia e’ l’inclusione e la contro-informazione resa fruibile anche a chi normalmente non la capisce. La non-violenza come grimaldello per arrivare a PIU’ persone, mentre con lo scontro di piazza, in occidente (detto anche nord del mondo, e noi ne facciamo parte) non ti segue piu’ nessun* se non c’e’ un fatto grave che catalizzi. E ieri ovviamente non c’era.

Si parla tanto di superamento dei Vendola e i Bersani, ma non si e’ apprezzato il fatto che questa manifestazione volasse ancora piu’ in alto. Perche’ il problema, a mio avviso, non e’ piu’ nazionale. Come detto il nemico e’ sovranazionale. E’ “globale”. E tanto per capirci, un governo puoi anche farlo cadere con degli scontri di piazza, ma una banca no. La banca ci mangia sopra pure sui tuoi scontri di piazza. E per mirare alle banche, per ora, serve internet piu’ del casco.

Detto cio’, ribadisco che chi lotta apertamente in un’altra forma ha tutto il mio rispetto. Chi questa aggressivita’ prova a veicolarla in un progetto, anche “violento”, ha la mia comprensione.
Chi fa scaramuccia usando i corpi di altri manifestanti non consenzienti come elemento di disturbo invece no.

Posted in Anti-Fem/Machism, Disertori, Memorie collettive, Pensatoio, Precarietà, R-esistenze.