Black block valsusinichepperòsiaddestranoinGrecia e ti dicono anche il numero di casa.
E poi gli aspiranti delatori: ecco le foto, chi sono questi bruti? Segnalate.
E poi le foto di Canada 2007 che rispuntano fuori e cazzo c’ho messo una sera intera a far capire a qualcuno che quelle non erano guardie nostrane.E bla bla bla bla.
Scusate, ma mi pare che tutto si stia trasformando in un’enorme stronzata.
Io sono andata in piazza nonostante parecchie perplessità, legate soprattutto a quelli che sarebbero stati i miei compagni di sfilata, gente che sembra non saper dire altro che “puttana”, “ladro” e “tutti uguali tutti a casa”, che se ha un progetto politico reale se lo tiene ben nascosto e non ce lo vuole proprio dire.
“Popolo unito, però senza partito”, così almeno in primavera Berlusconi rivince le elezioni e tante care cose a tutti.Sono scesa dalla metro insieme a ragazzine di fuori Roma venute al loro primo corteo, ho visto ragazze e ragazzi di altre città che non sapevano nemmeno dove stavano (cazzo, scaricarsi una mappa da internet no, eh?) e quando sono cominciate “le brutte” si sono trovati completamente spaesati.
Eppure è da parecchio tempo che stavamo tutti a riempirci la bocca con i vari “è pericoloso, c’è rischio di scontri”.
In piazza ci si deve “saper stare”.
Magari pensare a un servizio d’ordine quantomeno capace di dire a chi stava ancora ballando contento a via Cavour quello che stava succedendo a San Giovanni. Non servivano i Katanga, per carità, ma qualcosa che sapesse gestire la faccenda forse sarebbe stato utile, no?
E mentre attraversavo gli archi di piazza San Giovanni arrivavano gli idranti proprio dove avevo appena salutato i Compagni, perché come ci ha detto l’uomo che c’ha accompagnati passo passo e quasi per mano, “Ora è pericolosa. Consideratevi sciolti.” e quel pullmino che ci ha fatto da appoggio mo’ mi sa che è una carcassa.
E i giri di messaggi, telefonate e quel cretino che non risponde ai sms e chissà se va tutto bene.
Basta, davvero, per oggi voglio, devo pensare ad altro.
Basta.Del 15 ottobre mi tengo solo le cose belle, tipo la signora che ci racconta di quella volta che il SindacoDegliAltri era ancora fascista e l’ha mandata all’ospedale a sprangate.