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Nazismo e controllo dei corpi delle donne

Da un post delle Dumbles apprendiamo che la strategia di ricatto nei confronti delle donne che interrompono, per scelta o motivi terapeutici, una gravidanza, continua anche in quel di Caserta.

E’ già stato stabilito per la Lombardia che ha inserito l’obbligo di sepoltura dei feti abortiti, a carico dell’ente o della donna che ha abortito, in mezzo ai regolamenti cimiteriali. Allora le donne manifestarono e fecero sfilate e consegne di spermatozoi e ovuli abortiti (assorbenti e preservativi simbolicamente usati) all’intollerante presidente della regione. Ma c’è da dire che il provvedimento era passato nella disattenzione generale e che le donne del Pd avevano votato a favore.

Poi fu la volta di una proposta in Sicilia, rimasta in sospeso. Una proposta non compatibile con la legge funeraria nazionale e che aveva la pretesa di sancire il fatto che un embrione fosse già di per se’ vita e dunque chi lo abortiva bisognava chiamarla assassina e processarla per questo.

Nonostante le opposizioni alla questione, nonostante sia chiaro a tutt* che questo sia un modo di svuotare la legge 194 e di renderla sempre più inapplicabile. Nonostante sia chiaro a tutt* che insistere sulla sepoltura di un embrione sia un ricatto e una violenza contro le donne a Roma si è deciso di fare lo stesso ed ora ecco Caserta in una non meglio identificata convenzione con una associazione pro-life.

Le stesse organizzazioni poi viaggiano di pari passo ai pro-life leghisti che nel frattempo sono impegnati a impedire a Pordenone la sepoltura dei musulmani, di chi è di cultura islamica.

Perchè le affermazioni di Borghezio, concorde alle teorie del nazista che ha compiuto una strage a Oslo, non sono poi così isolate.

Il pregiudizio razzista di questa gente arriva al punto da negare sepoltura ai morti. Persone che sono state vive, vegete, hanno fatto mille cose e poi sono defunte.

Che destino dovrebbero avere i morti di cultura islamica? Fosse comuni? Forni crematori? Illuminateci perchè a noi sembra di sentire puzza di nazismo (da un bel po’).

E come concilia questo con l’appassionato hobby di sepoltura di cellule abortite per fare male alle donne che hanno compiuto quella scelta?

Chi sono dunque i soggetti discriminati sui quali si infierisce in questi tempi bui?

Breivik l’ha scritto e Borghezio pare d’accordo. Stranieri e donne, sono questi i soggetti da abbattere. Dei primi servono soltanto prestazioni in forma di schiavitù e delle seconde servono figli cristiani per impedire quella che chiamano islamizzazione d’europa.

Tutto ciò è follia. E chi si rende complice di tutto questo sta collaborando a piene mani alla restaurazione del nazismo.

Noi nel frattempo, a margine, come sapete, abbiamo denunciato chiunque affermi, scriva, dica, che le donne, le femministe vanno eliminate, perchè anche questo fa parte di un folle disegno nazista che preannuncia gesti criminali. Un disegno che viene giorno dopo giorno – come spesso abbiamo documentato – illustrato nel web.

Quella che leggete sotto è una frase scritta con un font scuro, così da poterla vedere solo evidenziandola. Fa parte di un delirante post di chi è ossessionato dall’idea di “eliminarci” pubblicato su uno dei cloni fatti apposta per diffamarci, intimidirci, perseguitarci, denunciato e ampiamente osservato e monitorato, che è stato pubblicizzato su una pagina facebook gestita da antifemministi dove più di una volta anche in questi giorni si è fatto riferimento a uomini assassini che odiano donne e femministe. Come potete vedere quelli come Breivik o che istigano alla violenza uomini come l’assassino Marc Lepine [1] [2] [3] [4] non stanno soltanto a Oslo. Breivik ha impiegato nove anni per attuare il suo folle piano. E in Italia quanto impiegheranno coloro che sono ossessivamente impegnati a istigare odio e violenza contro donne e femministe?

Posted in Anticlero/Antifa, Misoginie, Omicidi sociali, Pensatoio.


9 Responses

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  1. Adrianaaaa says

    A me sembra che dietro la tua insistenza sul termine “nazista”, oltre che convinzioni storiche, ci sia un giustissimo e assolutamente necessario giudizio morale. Questa gente fa schifo, le loro idee sono orrende e puntano dritte verso l’emarginazione – quando non l’eliminazione fisica – di tutti coloro che sono percepiti come “nemici”, nonché sul controllo delle donne, viste come strumento per perseguire la purezza della comunità.
    Tuttavia, sulle convinzioni storiche non sono d’accordo. Le stesse idee di razzismo, di nazionalismo e di “purezza” dei nazisti e dei loro figliocci contemporanei erano il pane quotidiano dell’Europa liberale fino a pochi decenni fa, soprattutto e per ovvi motivi nelle colonie, e la loro eredità è vivissima tutt’oggi in prassi come lo ius sanguinis, il modo in cui viene “concessa” la cittadinanza e via dicendo. Per questo motivo, io penso che Breivik e quelli come lui non siano “nazisti”, come non lo è il Tea Party, come non lo è la Lega.
    Questo non toglie che il giudizio che dobbiamo dare di questa gente debba essere altrettanto negativo, dire che non sono dei “nazisti” non significa concedergli le attenuanti. Ti ripeto, secondo me chiamarli nazisti non centra il punto, che sta invece nel fatto che le loro idee piacciono a molti, perché sanno di tradizionalismo rurale, di bei tempi andati in cui le comunità erano piccole, coese e in cui ognuno aveva il suo posto, in cui si viveva in armonia con l’ambiente e la storia era ferma in un tempo di immaginaria armonia sociale. Si tratta di idee che fanno facilmente breccia, ad esempio, nell’ambiguità di concetti come decrescita, ritorno alla terra e così via. E’ questo, a mio avviso, il maggiore pericolo.Per questa destra è facile difendersi da un’accusa di “nazismo” (anche se i nazisti veri e propri, tra le loro fila, ci sono eccome), e affermare che il loro tradizionalismo non è affatto così brutto. E’ il fatto che il loro tradizionalismo non sembri brutto che è il grosso pericolo.

  2. Imma says

    Un altro problema è che possiamo etichettare come folle il progetto di breivik, folle il suo gesto, per dar senso all’orrore che fa, ma di follia qui non ce n’è neanche un po’. C’è anzi molta chiarezza d’intendi ed un preciso piano politico.

  3. Jo says

    Non so neppure io. Mi chiedo se sia così importante chiamarli in maniera differente da quello che sono, cioè nazisti. I gruppi a cui mi riferisco io sono strettamente somiglianti e basano la totalità della loro politica e la stessa essenza dei loro movimenti sia sul nazionalismo che sul concetto di razza.
    Per precisare mi riferisco non solo alla Lega Nord in Italia ma anche al Front National in Francia, il Fronte Nazionale in Austria, l’UdC in Svizzera, il Partito del Progresso in Norvegia, i Veri Finlandesi, i Democratici di Svezia, il Partito delle Libertà in Olanda, lo Jobbic in Ungheria, il PPD in Danimarca, Interesse Fiammingo in Belgio, Grande Romania e infine Ataka in Bulgaria, tutti coi culi assisi nei parlamenti di mezza Europa.
    Come li vogliamo chiamare questi qui, antislamici? Amici di Breivik? Xenofobi è troppo poco, basano tutta la loro politica sulla superiorità della razza e sul nazionalismo “regionale”, non sono solo persone con pregiudizi.
    Ma forse tu intendi questi altri che ci fregano pure simboli e bandiere..come li vogliamo chiamare questi?
    resistenza-nazionale.blogspot.com
    A me sembrano cameratti di quegli altri.
    E guardacaso sono antisemiti ed antislamici in contemporanea, a seconda di come gli gira il concetto di superiorità della razza. Riempiono le città di manifesti contro gli immigrati e allo stesso tempo ce l’hanno a morte con le banche e i banchieri ebrei.
    Io credo che i punti di contatto tra “cugini” siano anche troppi, mi sembra inutile tracciare nuovi profili. Per me son nazisti punto e basta, ormai attingono allo stesso calderone della razza e del nazionalismo da anni, c’è chi lo declina contro gli ebrei e chi contro i musulmani e chi contro tutti e due. C’è chi è cristiano e chi è pagano. C’è chi è imperialista e chi è antimperialista. C’è chi sta con l’America e chi con l’Iran. Del resto anche il nazismo e il fascismo originali avevano cominciato a muovere i primi passi ponendosi come alternativa agli ordini mondiali imperialisti per poi diventare imperialisti a loro volta (vedi fiumanesimo in Italia e gli Arditi, la “normalizzazione” del fenomeno in senso fascista operato da Mussolini e la conseguente spaccatura in seno all’arditismo).
    Ma a parte queste modalità, che io chiamerei “il contenitore” delle loro idee, il contenuto dei gruppi citati mi sembra assolutamente identico.

  4. Adrianaaaa says

    Il razzismo e il nazionalismo sono il fondamento storico di tutto il cosiddetto “occidente”, che ha avuto il colonialismo come parte organica fino a tempi recentissimi (e per moltissimi versi, come ben sapete, siamo ancora fermi lì).
    Non so, il discorso sul nazismo è lunghissimo e non so se sono in grado di affrontarlo. Però se non vogliamo farlo per convinzioni, diciamo, antropologiche, secondo me dovremmo cambiare termine per una questione strategica. Come vi dicevo, nell’immaginario comune il nazista è quello rasato con la svastica tatuata in bella vista, ed è facile per un reazionario alla Massimo Fini – per esempio – difendersi da un’accusa di nazismo. Invece questa destra sembra molto più bella, con la sua aura mistica, con i riferimenti alla decrescita e via dicendo. E’ su questa destra così trendy che dobbiamo lavorare, affinché si capisca quanto fa schifo.

  5. Jo says

    Ciao Adrianaaaa, ho letto anch’io l’analisi di InfoAut e la trovo condivisibile ma fino a un certo punto. Chi ha scritto del rapporto tra “cugini” che intercorre tra la cosiddetta “destra populista” dei Borghezio, dei Breivik e degli antislamici in generale con i nazi più classici antiebraici e col culto dello Stato ha perso di vista che il percorso e l’anima di queste due correnti è esattamente identica.
    Il nazionalismo e il concetto di “razza” è esattamente la base nei due “cuginetti” a cui facciamo riferimento, eppure ognuna delle due parti cerca in tutti i modi di prendere le distanze dall’altra e spesso inutilmente, visto che la convergenza è diventata piuttosto visibile in alcuni momenti: penso ad esempio alla deportazione dei Rom da parte del populista Sarkozy che nulla aveva da invidiare al classico nazismo.
    Si è semplicemente operata una sostituzione o per così dire un riammodernamento della logica nazista visti i tempi moderni, la parola “Stato” con la parola “regione, paese, quartiere” e la parola “ebreo” con “extracomunitario, musulmano” ecc. Ma ripeto, il principio fondante è sicuramente quello di nazionalismo+razza per entrambi i gruppi.
    Poi si potrebbe aggiungere che la destra populista conta di una base amplissima ripetto all’altra parte, si potrebbe dire che ormai sta sfociando nell’eugenetica senza freni oppure nel concetto di RIEDUCAZIONE (caro vecchio termine nazista in uso presso tante associazioni avvallate dal vaticano di guarigione delle persone omosessuali) mentre l’altra parte ancora ci si “contiene”..ma alla fine sempre nazismo resta.

  6. maralibera says

    io invece condivido, nel senso che se identifichiamo il nazismo con quello che è esistito non funziona molto. il nazismo ha radice cristiana ed è perfettamente compatibile con tutto questo. è compatibile con il terzoposizionismo, con mille gruppi che hanno connotazioni diverse e devi verificare tutto questo alla luce della situazione socio-politica attuale. perciò è nazismo come nazisti sono i cristiano/reazionari americani o quelli europei.

  7. Adrianaaaa says

    Ciau a tutt*, credo di non aver mai scritto sul vostro blog, anche se lo leggo spesso e approfitto di questo mio primo commento per farvi i complimenti per il vostro lavoro. Sono perfettamente d’accordo con quanto avete scritto nel post, tranne che per una cosa: il terrorista Breivik non è un nazista, non si ispira ad una cultura “nera” ma a una cultura bianca, cristiana. Come detto di recente su Info Aut, le due idee sono cugine, ma non sono la stessa cosa. Lo specifico perché è facile stigmatizzare un nazista, anche per una persona di destra, mentre questo estremismo bianco ha una maschera molto più gradevole ed è molto ben visto, ad esempio, dalle nostre destre. Borghezio è un fascista punto, ma Breivik aveva un partigiano bianco tra i suoi punti di riferimento e da quello che ne so parlava assai male dei nazisti. I nazisti non piacciono quasi a nessuno, mentre questi reazionari cristiani tradizionalisti trovano ampio appoggio.

  8. Aisha says

    Per fare stragi con grandi numeri non so quanto ci vorrà, ma molti nel loro piccolo fanno quello che possono, quotidianamente, dentro le mura di casa…

  9. wer says

    razzismo, politiche nataliste, oppressione della donna (funzionale a relegarla nel ruolo di fattrice) sono tutti aspetti del nazismo attuale. l’aborto è una congiura contro la razza bianca, insidiata dai musulmani.