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#78 vittime di violenza maschile in Italia nel 2011

[Immagine da Riotclitshave]

Settantotto. Sono Settantotto le vittime donne, uomini, collaterali, della violenza maschile in Italia. Sono vittime della cieca rabbia, dell’odio, del rancore, della vendetta, del possesso, della mentalità misogina, della continua istigazione all’odio contro le donne, della perenne giustificazione che santifica gli assassini e criminalizza le vittime.

Settantotto persone, inclusi i bambini ammazzati da padri violenti e rancorosi. I giornali a ciascuna di queste notizie dedicano poche righe, a seconda della circostanze. Oggi però l’assassino è uno straniero, ha ammazzato la moglie come tanti italiani, la stramaggioranza, hanno fatto durante questi mesi, anni, ma di loro si è parlato malamente, si sono dedicati servizi televisivi per toglierli dai guai e attribuire gli omicidi a qualcun altro. Per questo straniero però la stampa pubblica tutto il pubblicabile. Non ci sono dubbi. E’ lui, il mostro, lo straniero, quello che infetta la nostra perfetta cultura patriarcale con la sua altra cultura patriarcale.

Perchè scatti l’emergenza “straniero” invece che l’emergenza, totalmente ignorata, femminicidio, dato che la violenza maschile contro le donne non ha passaporto.

Sicchè invece di operare con una serie di iniziative che combattano culturalmente la violenza maschile sulle donne si preparano ad un’altra offensiva contro le etnie altre, le altre religioni, come se tutto quello che sta dentro la nostra terra fosse il massimo della civiltà.

Ignoranti, mistificatori, bugiardi, fascisti, complici, omertosi, responsabili delle morti di tante donne e bambini o degli uomini che tentavano di difendere queste donne, vittime collaterali anch’essi di violenza maschile sulle donne. Assassini, parenti, vicini, padri, ex mariti, uomini anziani, giovani, crudeli, marci, cattivi, morbosi, convinti che le donne siano di loro proprietà, convinti che una donna non possa dire di No, non possa contraddirli.

Bisogna ripeterlo sempre, in mezzo a tanta melma che inzozza il web e la stampa per difendere condannati o accusati per stupro, bisogna ripeterlo ancora perchè il fango di una “informazione” truccata, completamente dalla parte dei carnefici, ci sta sommergendo e per le donne è sempre più difficile difendersi, denunciare ed essere credute, riuscire a rifarsi una vita dopo aver lasciato un uomo violento.

Sembra non esserci scampo e queste donne chiedono soccorso e nessuno le aiuta. Nessuno.

Vaffanculo alla stampa e alla politica che sfrutta i cadaveri delle donne soltanto per dare addosso agli stranieri. Sciacalli.

Basta con le televisioni che invitano a parlare su episodi di violenza contro le donne avvocaticchi che nei tribunali difendono uomini accusati di violenza. Basta con questo scempio. Le donne meritano di più. Le vittime meritano di più. Ed è necessario dirlo forte e dirlo con rabbia perchè ne abbiamo abbastanza e perchè vogliamo salvare la vita a tante donne che rischiano di morire domani, dopodomani, domani l’altro, e poi ancora e ancora e ancora, senza fine.

Settantotto vittime di violenza maschile. Un bollettino di guerra. Una guerra che le donne combattono da sole, nell’indifferenza generale, mentre il sole e le vacanze rendono ancora più invisibili i delitti che si moltiplicano, che non si fermano e che, come nello scorso anno, faranno dire a qualche deficiente che gli uomini ammazzano per il caldo.

Se vi interessa, leggetevi le storie, i nomi, i perchè, le giustificazioni, le versioni di una stampa corrotta, mediocre, oscena. Storie che parlano sempre dei carnefici per offrirgli attenuanti. Storie che quasi mai ci dicono chi era la vittima perchè delle vittime si parla solo per infangarle quando c’è da difendere uno stupratore.

Leggete e divulgate e parlate e non smettete di farlo perchè è necessario dirlo, ribadirlo e lottare assieme a tutte le donne del mondo che sono in pericolo.

Noi siamo vive e intendiamo restare tali. Così vogliamo per tutte le nostre simili. Così vogliamo per tutte le persone vittime di violenza maschile.

Chi vuole supportare questa battaglia?

—>>>Bollettino di Guerra

Posted in Corpi, Omicidi sociali, R-esistenze, Storie violente.


2 Responses

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  1. Arguzia says

    A proposito dell’orrore, il comune di Roma ci dona un fantastico vademecum per evitare le violenze.

    http://www.unita.it/polopoly_fs/1.312822.1310465832!/menu/standard/file/Vademecum1.pdf
    Questo il vademecum. Causa rabbia, vomito e scatti di ira, vi avverto

    Questo il mio pensiero
    http://ritentasaraipiufortunato.splinder.com/post/25000580/vademecum

    Questa battaglia la supporto con tutta me stessa. Davvero. Anche quando le risposte sono insulti, battutine acide e il classico “esagerata”.

  2. Jaulleixe says

    Non ci sono parole che rendano quanto tutto ciò sia vergognoso