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Psichiatria come fabbrica di bugie al servizio dei violenti?

WildSidez in mailing list segnala un articolo che aggiorna sul processo a carico del tizio che ha ucciso Emlou Arvesu a Milano. La ricorderete, una donna filippina, uscita da casa per lavorare e aggredita da un uomo che aveva il chiaro intento di uccidere la prima donna che capitava per strada. La madre stessa dell’uomo dichiarò che lui aveva litigato con la fidanzata e temeva proprio che volesse vendicarsi su una donna qualsiasi.

Wildsidez, appurato che si prefigura un proscioglimento dell’assassino grazie alla perizia psichiatrica che l’avrebbe riconosciuto in stato di schizofrenia grave,  scrive:

L’ennesimo femminicida che non si farà l’ergastolo. E figuriamoci se il quotidiano non dà come al solito la parola ai difensori, anzichè ai familiari della vittima… Troppe volte il disagio mentale è stato invocato per non pagare i crimini commessi e non assumersene la responsabilità. E ancor più se si tratta di un uomo che ammazza una donna, come sappiamo bene per il “senso comune” o è un pazzo o ha avuto un raptus o era depresso o è stato provocato o mille altre scuse per non prendersi la responsabilità, e magari scaricarla sulla vittima.”

Ricordiamo anche il delitto di Maricica Hahaianu, la donna rumena uccisa con un pugno a Roma da un ragazzo la cui difesa ha più volte cercato di addossare la responsabilità dell’accaduto infierendo sulla vittima descritta in mille modi diversi. In questo caso a chi daranno la colpa? Ai medici che non sono stati in grado di rianimarla, come vorrebbero insinuare i difensori del ragazzo, o anche in questo caso cercheranno una scappatoia attraverso una opportuna perizia psichiatrica?

E la domanda che sorge spontanea è: come è possibile che la psichiatria, dopo tanti secoli, sia ancora uno strumento di protezione e difesa dei carnefici e di repressione delle vittime?

Per le donne soltanto miti e ideologie estremiste e punitive come la falsa sindrome della “madre malevola” detta Pas, come la falsa sindrome del “falso ricordo” a tutela dei pedofili accusati da vittime diventate adulte, la criminalizzazione dell’omosessualità, altri esempi del genere che continuano a seminare pregiudizi e miseria umana attraverso appositi venditori di amuleti e formule magiche ammantati di scienza.

Per gli uomini mille giustificazioni che intervengono a salvarli dalla galera ogni volta che uccidono una donna, che la violentano (vedi la falsa sindrome di colui che avrebbe bisogno di sesso perenne), che fanno del male ad un bambino.

Nel 2011, è possibile che professionisti seri che dovrebbero aver maturato una consapevolezza sul loro ruolo nel mondo, non si pongano il problema che se questa scienza continua a legittimare bugie al servizio di chi domina il genere umano, se continua ad essere una fabbrica di bugie al servizio di ideologie violente, come già è stato per la distinzione delle “razze” che hanno legittimato lo sterminio di milioni di esseri umani, la loro “scienza” prima o poi sarà spazzata via dalla storia in maniera definitiva?

Quale credibilità ha questo pezzo di professioni se continua atrascinarsi dietro metodi e tradizioni ottocentesche che sono in totale contrasto con l’evoluzione del genere umano e la giusta pretesa di garanzie di diritti civili per tutt*?

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. Mar Lene says

    Niente di cui sorprendersi, nel senso che se si va a guardare bene la psichiatria non è una scienza: non cura nessun organo, non basa le sue diagnosi su nessuna carenza fisiologica ma su basi statistiche di compatibilità sociale, familiare, lavorativa ecc. Non scambiamola con la neurologia che studia cervello e centri nervosi: la psichiatria pretende di curare la mente, il pensiero, le emozioni.
    Se poi andiamo a guardare l’uso che ne viene fatto diventa chiaro che altro non è che uno strumento di controllo sociale, oggi direi “il principale strumento di controllo sociale” dato che senza la psichiatria sarebbe impossibile gestire non-luoghi e istituzioni totali, carceri e CIE, senza diver affrontare ogni giorno violente rivolte.
    Per quello che riguarda la deresponsabilizzazione possiamo pensare anche ai famosi “psicolabili” che lanciano, solo così per esempio, statuette souvenir contro la gente -…-…
    “Quale credibilità ha questo pezzo di professioni se continua a trascinarsi dietro metodi ottocenteschi..” Non sono metodi, è un limite strutturale, il controllo sociale e la giustificazione sociale sono l’unica ragione d’essere della sciaenza psichiatrica.
    Con affetto e stima per voi Fiche Sicule