Alessia e Livia, le avrete sentire nominare in questi giorni. Ne avrete letto da qualche parte. Tutti le stanno cercando. Il padre confessa di averle ammazzate e lo manda a dire alla madre, la ex, per punirla, esattamente come in qualunque altro “giorno perfetto”, per dirla come il libro della Mazzucco da cui è stato tratto il film di Ozpetek.
Nel film c’era un bravissimo Valerio Mastrandrea che faceva la parte di un carabiniere, separato dalla moglie, Isabella Ferrari, che conclude la sua giornata fatta di minacce, intimidazioni alla ex, aggressioni fisiche e verbali, stalking accanito, con un delitto tragico. Ammzza i due figli prima di togliersi la vita.
Ed è quello che fanno tanti padri che usano i figli per ferire l’ex moglie, per toglierle tutto. Per ucciderle, indirettamente, senza ucciderle fisicamente. Per portarsi via quello che ritengono una proprietà. Più spesso capita che ammazzino le donne. Talvolta, comunque troppo spesso, capita che ammazzino i bambini. In qualche caso ammazzano l’intera famiglia.
Un uomo che non accetta una separazione trascina tutti in un vortice di violenza inarrestabile che dovrebbe essere fermato da subito, rapidamente, dunque allontanato dal nucleo familiare prima che possa ammazzare qualcuno. Perchè quel tipo di uomo è più che certo che prima o poi ammazzerà qualcuno.
Non si tratta di uomini sofferenti e disperati, come ci vuole spiegare pietosamente qualcuno dei matrimonialisti italiani decisamente schierati a favore dei padri separati in una causa che non tiene conto dei rischi che questo comporta per donne e bambini che subiscono violenza.
Si tratta di persone egoiste, che pensano soltanto al loro benessere, che usano donne e bambini come psicofarmaci, come palliativo ad una vita che non hanno, a problemi che dovrebbero risolvere altrove.
Perciò sorprende che i padri separati, a parole così interessati alla vita dei minori, siano accaniti nel dire che sia necessario lo psicologo per la ex moglie, per convincerla ad accettare, in un lavaggio del cervello irresponsabile, la presenza di un padre rancoroso, ostile, violento, nella vita dei suoi figli.
Quale persona di buon senso non farebbe di tutto per impedire ad un uomo violento di avere la possibilità di prendere due bambine innocenti e ucciderle?
Quale persona di buon senso non si chiede ora se nel caso di Alessia e Livia non sarebbe stato meglio che le istituzioni gli avessero impedito di poter avere accesso alla vita di quelle due creature?
In Italia, dall’inizio del 2011 sono morte 21 persone tra donne, bambini e nuovi partner, per mano di uomini violenti. Se le due bambine sono state effettivamente uccise le vittime sono 23.
In Italia ci sono politici e gruppi di padri separati che giustificano la violenza maschile, ne negano spesso l’esistenza, diffondono falsi dati per convincere che le donne esagerano quando denunciano di sentirsi in pericolo e denunciano di temere per l’incolumità dei propri figli.
Queste persone stanno facendo di tutto, con proposte di legge appoggiate soprattutto da lega e pdl, con la complicità di radicali eletti nel pd e di alcuni – troppi – rappresentanti dell’idv, per fare in modo che l’affido condiviso sia possibile anche per i padri violenti.
Queste persone stanno facendo di tutto per fare istituzionalizzare una finta sindrome, la pas, detta di alienazione genitoriale, che impedirebbe a donne e bambini di difendersi da mariti/padri violenti.
Queste persone saranno moralmente responsabili di tante morti e tante violenze se continuano nella stessa direzione.
Queste persone sono già moralmente responsabili anche per i fanatici criminali, padri separati violenti, che legittimati da una propaganda irresponsabile su internet fanno istigazione al femminicidio e istigazione alla strage familiare, dichiarando comprensione per gli uomini che ammazzano donne e bambini e sostenendo motivazioni che armano la mano di altri fanatici che presto potrebbero compiere altri delitti.
La costante criminalizzazione delle madri, la scarsa credibilità che viene attribuita alle vittime di violenza maschile. La campagna di vittimizzazione di padri irresponsabili, misogini, egoisti. Questo è quello che culturalmente crea il contesto in cui avvengono questo genere di delitti.
Gli uomini violenti devono essere allontanati SUBITO dalle famiglie. Nessuno dovrebbe permettere a questi padri di stare ancora a contatto con i figli.
Sono uomini pericolosi e le donne e i bambini vanno protetti innanzitutto.
In questo momento di emergenza sociale che vede tante vittime tra le donne e i bambini qualunque forma di giustificazione dei carnefici è un atto di grave omertà e di complicità.
Noi, come sempre, stiamo dalla parte delle vittime!
Nella costante speranza che Alessia e Livia siano ancora VIVE!