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Tremonti e l’Eterna Treblinka

La sorella del Ministro Tremonti – consigliere comunale di minoranza a Cantù – forse in momento di amnesia temporanea della legislazione italiana, ha avuto la faccia tosta di proporre – per ovviare alle (a suo dire) ingenti spese del canile – addirittura la soppressione di quei cani che, purtroppo, non vengono adottati.

Gli indesiderabili, quelli troppo vecchi, troppo paurosi o traumatizzati, troppo brutti per vivere in un mondo che pare desiderare solo cuccioli di razza ariana, gloriosa estensione dello status del proprietario, dovrebbero finire i loro giorni su questa terra come spazzatura: buttati via perché indegni rappresentanti della specie canina.

Il delirio della consigliera è facilmente ravvisabile in frasi quali:

io faccio delle riflessioni razionali per cui gli animali hanno tutti pari dignità” (da morti?)

Il randagismo crea e cambia l’equilibrio degli animali selvatici che noi invece vogliamo proteggere.” (certo, con le deroghe sulla caccia)

E dal momento che un animale ha un proprietario acquista la sua dignità. Può sembrare strano ma la dignità dell’animale è legata al fatto che ci sia qualcuno che se ne prende cura.” (la famosa “dignità della proprietà”… “può sembrare strano?” dice? A noi pare completamente folle!)

cerchiamo di non confondere la visione degli animali che ci è stata progettata da Walt Disney” (incommentabile oltreché di significato misterioso).

La notizia non ci ha messo molto a spargersi, e sul web si sono moltiplicate le petizioni e le proteste. Da un lato ci rassicura il sapere che il delirio della consigliera rimarrà tale: per fortuna in Italia la soluzione finale auspicata per gli indegni non ha più luogo da tempo. Dall’altro non può che ricordarci però che, nella tanto osannata Spagna, il sogno della Tremonti è ahinoi infernale realtà: qualcuno vi ha mai parlato delle perreras spagnole?

Per la legge spagnola i cani, appena accalappiati, hanno il destino segnato: tempo 10 giorni, e se nessuno si presenta per reclamarli vengono barbaramente uccisi con una iniezione direttamente dentro al cuore: per tenerli fermi durante questa operazione vengono praticamente impiccati ad un chiodo al muro, il tutto ovviamente senza un briciolo di anestesia!!

Lì non ci sono differenze che tengano: cani di razza e meticcetti, cuccioli e vecchietti… entri nelle perreras e sai che, salvo miracoli, non ne uscirai più.

Delle perreras, tra le altre, si occupano anche delle donne meravigliose provenienti dal nostro paese, che passano il loro tempo a lottare per salvare questi sventurati da morte certa.

Tra mille difficoltà, perché diabolicamente la legge prevede che le perreras guadagnino di più per ogni “indesiderato” eliminato, e perciò spesso, nonostante loro abbiano già “prenotato” i cani, questi vengono eliminati ad un soffio dalla salvezza, e ben prima dei 10 giorni previsti.

Di questa settimana è la notizia di Tarzan, splendido cucciolone al quale hanno tolto la possibilità di vivere un giorno prima della data in cui sarebbe stato portato via dalla perrera. Aveva 6 mesi, era gioioso e con tanta voglia di vivere.

Per quelli come lui, possiamo solo vergognarci di appartenere alla specie umana… per quelli come lui, che muoiono prima di aver potuto sperimentare la gioia proviamo un enorme dolore e una rabbia cieca.

Cara consigliera Tremonti, una cosa giusta l’ha sicuramente detta, anche se forse non è proprio quello che intendeva:

«Non possiamo uccidere tranquillamente i polli da mangiare e scandalizzarci per i randagi da sopprimere».

Noi, infatti, lottiamo per entrambi, perché la dignità della vita animale, come quella umana  – che sempre animale è – è incommensurabilmente più grande del valore di qualsiasi proprietà. Vola sul ponte, piccolo Tarzan.

LETTURE CONSIGLIATE:

http://www.anobii.com/books/Se_niente_importa/9788860881137/01c0fffa40a1faa41c/

http://www.anobii.com/books/Uneterna_Treblinka/9788835953241/01fbc364a730b99e4c/

LINK ALLE RAGAZZE CHE SALVANO I CAGNOLINI DALLE PERRERAS:

http://www.facebook.com/group.php?gid=201768413048

http://www.facebook.com/group.php?gid=173348409752

http://www.facebook.com/group.php?gid=77512817800

Posted in Corpi, Ecofemminismo.


One Response

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  1. XYZ says

    No, ma com’è possibile… ma come si fa. Mi viene da pensare alla prodzione. Quanto tempo passerà prima che qualcuno adotti la soluzione finale per tutte le creature improduttive? Una soluzione finale nascosta, che veramente già comincia a dare i suoi frutti, e si chiama disparità sociale (che confluisce nella depressione in aumento esponenziale). Quello di cui parla quella gentaccia in realtà è soltanto la punta di un iceberg.
    Come al solito, invece di andare alla radice, si preferisce SEMPRE rimanere in superficie e al diavolo ogni creatura vivente. Basta l’infinito egoismo del… “Sto bene io, stanno bene tutti”.
    Gente di mmmm… e scusate.