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Le tante declinazioni della lotta contro la violenza di genere

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/files/2010/11/75875_177812635562978_100000027271261_614421_4205059_n.jpg

Ancora un promemoria sulle iniziative, per fortuna tante, portate avanti da tante donne, impegnate a difendere spazi vitali per tutte noi, diritto di cittadinanza, diritto allo studio, difesa dei consultori, del diritto alla libertà di scelta, lotta contro la precarietà, contro i razzismi, i sessismi, contro lesbofobia, omofobia, transfobia, i fascismi. Alla fine del post potrete leggere alcuni report e inviti alla moblitazione contro la violenza sulle donne e contro i Cie.

Ricordiamo:

—>>>Take back the tech: appropriarsi della tecnologia per combattere la violenza contro le donne!

—>>>La campagna “Un lenzuolo contro la violenza sulle donne“. Un lenzuolo, un cartello in cui dite con le vostre parole, con qualunque mezzo basta al femminicidio e a questa strage di donne. Qualunque sia la vostra finestra sul mondo, in piazza, sulle strade, in casa, su internet, ovunque. Sfilate in corteo per dire basta a questo scempio.

—>>>Per ricordare le donne uccise da uomini (65 negli ultimi 4 mesi), l’elenco delle vittime da inviare alla trasmissione “Vieni via con me”

—>>>Il Poetry attack contro il femminicidio

—>>>Lettera aperta contro il sessismo dei media

—>>>Immagini Amiche, campagna promossa dall’Udi Nazionale

—>>>Appello contro i femminicidi

—>>>La campagna: Io non ci sto, per una società libera da stereotipi sessisti

—>>>Il nostro appello: Tanti motivi per cui la lotta contro la violenza sulle donne riguarda tutti e tutte

—>>>Tante iniziative in ogni città d’Italia: Catania, Palermo, Bari, e altre ancora.

—>>>Il blog Bollettino di Guerra che raccoglie tutte le cronache sulle violenze contro donne e bambini

—>>>Per sapere cosa il governo NON HA FATTO per aiutare la lotta contro la violenza sulle donne

—>>>Quello che hanno fatto le sorelle di Napoli nella giornata contro la violenza sulle donne

—>>>Berluscuorno: la raccolta di firme di altre donne napoletane per mandare a casa il primo tra tutti i sessisti d’Italia

—>>>Cosa è accaduto a Roma durante il presidio contro la Legge Tarzia

—>>>Quello che hanno fatto alcune sorelle di Pisa, che partecipano all’occupazione universitaria, durante la giornata contro la violenza sulle donne

—>>>Cosa hanno fatto le sorelle a Torino per difendere i consultori

—>>>Quello che hanno fatto le Dumbles a Udine. Tappezzata la città di manifesti antisessisti:

http://nordest.indy.ortiche.net/sites/nordest.indy.ortiche.net/files/25basta.jpg

—>>>Report del 25 novembre a piazza Trilussa, Roma

Pioveva. Ma la pioggia non ci ha fermate.
Abbiamo raccontato in piazza alle donne,compagne,femministe ,lesbiche che erano con noi il nostro percorso di lotta contro la violenza nei Cie e la violenza di genere nei Cie e le ragioni per cui abbiamo deciso di essere in piazza nella giornata contro la violenza sulle donne:

perchè non ci possono essere donne violentate e offese per cui ci si mobilita e  altre no ;
perchè non ci possono essere distinguo nei riguardi di chi agisce violenza sulle donne, sia privato o istituzioni, per interessi partitici,economici,di aree di appartenenza,di finanziamenti….
perchè siamo con tutte le donne che si ribellano quotidianamente nel privato,in famiglia ,nei posti di lavoro,nei Cie…
perchè i Cie sono la rappresentazione compiuta della nostra società
perchè è necessario spezzare l’intreccio delle oppressioni  genere/razza/classe.

Abbiamo letto dei brani che alcune di noi avevano preparato di  bell hooks in “Elogio del margine”.
Abbiamo sentito le testimonianze di donne dall’interno dei Cie e,particolarmente toccante, è stata quella della compagna di cella di Nabruka che si è impiccata nel Cie di Ponte Galeria.

Alessandra”Attrice contro” ci ha raccontato sotto la pioggia battente la storia di Joy e di Hellen,ma eravamo tutte intorno a lei con gli ombrelli e con la nostra partecipazione.

E’ venuta una compagna di Milano ,che l’anno scorso ha preso le manganellate il 25 novembre a piazzale Cadorna, a portarci la sua solidarietà,a testimonianza che il filo non si spezza e che nulla ci spaventa.

Ha suscitato grande interesse la mostra delle compagne di Milano.

Alcune compagne hanno preso lo striscione che abbiamo portato alla manifestazione di Modena “Contro l’oppressione di genere,razza ,classe  CHIUDERE TUTTI I CIE” e si sono messe sul lungotevere a fermare il traffico a singhiozzo.
E’ stato un bel momento comunicativo.

Ma questo è soltanto l’inizio di una settimana di mobilitazione e ci rivedremo il 2 dicembre a Milano o qui a Roma o  in qualsiasi altra città organizzerà iniziative contro i Cie e in appoggio e in sostegno di Joy,una donna che si è ribellata e che ha avuto il coraggio di farsi carico di una lotta che appartiene a tutte le donne.
E CONTINUEREMO SEMPRE A RIBELLARCI ANCHE NOI.

Donne-femministe-lesbiche contro i Cie

—>>>Le iniziative di donne e uomini a Milano

MOBILITAZIONE CONTRO I CIE!

E’ importante la presenza di tutti/e per lottare contro questo lager!
Domenica 28 novembre ore 15.00
SALUTO SOTTO IL CIE DI VIA CORELLI in solidarietà con le lotte dei detenuti
Martedì 30 novembre ore 15.30
PRESIDIO ALLA CROCE ROSSA, via Marcello Pucci 7 (traversa c.so Sempione)
Mercoledì 1 dicembre ore 11.00
PRESIDIO ALL´UFFICIO DEI GIUDICI DI PACE, via Francesco Sforza 23
Giovedì 2 dicembre ore 11.30
PRESIDIO DAVANTI AL TRIBUNALE (corso di P.ta Vittoria ang. via Freguglia), in solidarietà a Joy, che ha denunciato il presunto tentato stupro nel CIE di Corelli da parte dell´ispettore capo
Sabato 4 dicembre
MOBILITAZIONE CONTRO I CIE a sorpresa… maggiori info a seguire

COS’E’ UN CIE…
In via Corelli a Milano, così come in altre città, c´è un carcere speciale per immigrati senza permesso di soggiorno: si chiama CIE. Qualunque straniero che ad un controllo venisse trovato privo di documenti può venirvi rinchiuso forzatamente per un periodo che va fino a 6 mesi, in attesa di essere espulso o rilasciato con un decreto di espulsione.
L´esistenza stessa di questi carceri serve a mantenere gli immigrati irregolari nella paura, con la minaccia di rinchiuderli o deportarli, rendendoli ancora più sfruttabili come forza lavoro a basso costo.
Le condizioni all´interno dei CIE sono disumane: sovraffollamento, mancanza di cure sanitarie, cibo scadente, pessime condizioni igieniche, pestaggi, umiliazioni e tentativi di stupro da parte della polizia, con la copertura della Croce Rossa (che gestisce il centro e quindi ci guadagna parecchi soldi!). Ma ovviamente quello che chiediamo non è un carcere più “umano”: qualunque ostacolo alla libertà di un individuo è un abuso intollerabile. Per questo siamo per la distruzione di tutte le galere e al fianco di chi, nel Cie di via Corelli come negli altri d´Italia, non si rassegna, si ribella, lotta, organizza rivolte ed evasioni, o di chi come in questi giorni ricorre all´autolesionismo come disperato tentativo di far sentire la propria voce.
Facciamo sentire che ci siamo, che c´è chi lotta per la chiusura di questi lager!

(Scarica e diffondi il volantino – fronte e retro)

E oggi a Torino, corteo antirazzista. Leggi su Macerie, il testo del volantino Mai più schiavi, mai più schiave che verrà distribuito da alcuni/e compagni/e durante il percorso della manifestazione.

Posted in Fem/Activism, Iniziative, Omicidi sociali, R-esistenze.


2 Responses

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  1. Federica says

    http://www.cineblog01.com/film/the-killer-inside-me-sub-ita-2010

    mai visto in film con tanto violenza sulle donne e anche senza motivo
    ma perche hollywood sforna questi film neanche vietati ai minori???
    nazi?? peggio qua e violenza pura;
    altro che educazione se uno cresce con sti film la famiglia non puo niente.

  2. Mary says

    La foto mi ricorda molto la fine del documentario “il corpo delle donne” quando una donna nuda veniva appesa assieme a dei prosciuti e le veniva applicato un marchio di approvazione…Questa foto è miratissima…avete fatto bene a scegliere una foto così di impatto e sopratutto molto conforme alla condizione femminile in italia…
    grazie per i vostri bellissimi articoli che fanno emrgere temi purtroppo passano in silenzio!