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Teresa Buonocore: vittima del suo stesso coraggio

Ancora un comunicato sulla terribile vicenda di questa donna coraggiosa che ha difeso la sua bambina di 8 anni da uno stupro e che è morta assassinata per questo. Vi invitiamo a leggere nuovamente, se non l’avete già fatto, il comunicato dell’Udi di Napoli e l’appello di Elena Coccia per una manifestazione da fare a Napoli. Buona lettura!

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L’OMICIDIO DI TERESA BUONOCORE

“Con lo scenario adatto le donne possono fare tutto” recitava il celebre aforisma di O. Wilde, ma molte volte se lo scenario non è sporco di sangue , inzaccherato di violenza, o di soprusi, una donna non trova lo spazio adatto, delle donne non si parla. Eppure l’Italia ha visto donne combattere per i diritti di tutti, avere il coraggio di ribellarsi e di gridare all’ingiustizia, di reagire alla violenza becera, cruda, psicologica e impunita.

Il coraggio ,però, talvolta diviene colpa, diviene motivo di istigazione ad altra violenza.Ed è il coraggio, la colpa di Teresa Buonocore, donna e madre napoletana, assassinata brutalmente nella sua auto. Perchè è stata uccisa? i dubbi, le domande si accavallano… Teresa ha pagato per aver denunciato un abuso sessuale su una delle sue due figlie? Si è trattato di un regolamento di conti? Un regolamento di conti che a violenza esasperata e inaccettabile ne aggiunge altra, cruda, dura, spietata.

Una violenza che punisce un tentativo di ribellione ad atti osceni di pedofilia, di violenza sessuata; una violenza che depriva due bambine della loro madre, di una vita normale e di una quotidianietà negata. Una violenza che toglie alla società una onesta lavoratrice, una donna normale, come tante, punita solo per il suo coraggio. Chiediamo allo Stato con voce grossa di fare chiarezza su questo osceno omicidio, su questa inaccettabile violenza, e chiediamo che tutte le donne come Teresa non siano lasciate sole.

Per anni noi tutte ci siamo date appuntamento nell mese di novembre a roma per dire no ad ogni forma di discriminazion e violenza sulle donne, stop al femminicidio, ma Teresa e’ una delle tante donne vittima della furia omicida intrinseca di una societa’ maschilista e patriarcale.Teresa,rientra nelle pagine di cronaca, tra quelle 119 donne uccise, perche’ vittime di violenza, ma in questo caso la violenza non si e’ consumata una volta sola.La violenza si consuma su una bambina di 8 anni piu’ volte violentata, su una madre uccisa perchè ha testimoniato contro un mostro,la violenza si contretizza contro tutte quelle donne che sanno delle loro figlie e hanno paura di denuciare, e contro tutte quelle bambine/ragazze che difronte a tuttociò nel loro silenzio continueranno a subire.

Un pensiero di solidarietà va alla nostra compagna Elena Coccia, amica e avvocato di Teresa, che col suo impegno e il suo coraggio saprà dare il giusto contributo a questa lunga e difficile battaglia per una legalità che appare sempre più un miraggio e chiedo a tutte/i noi di non tacere più di ricominciare a portare al centro dei nostri dibattiti questi argomenti, di scendere in piazza a Napoli, con tutte le donne, le associazioni femminili e femministe e non solo per Teresa Buonocore, per tutte le donne vittime di violenza, per dare al coraggio di una donna e madre un senso.

Loredana Marino (seg.reg. PRC – Campania)

Maite Iervolino (Dip. reg. nuovi diritti sociali – PRC Campania)

Posted in Corpi, Fem/Activism, Iniziative, Omicidi sociali, Scritti critici.


One Response

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  1. Rosa says

    Questa è l’italia: dove le donne non possono nemmeno denunciare uno stupro..tanto meno se la vittima ha solo otto anni :((
    Vorrei scendere in piazza..ma purtroppo abito lontano 🙁