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L’unico modo di dissentire resta il televoto?

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Ne avevamo parlato QUI ma data l’insistenza con la quale certi quotidiani, corriere in testa, perseguono le varie correnti criminalizzanti del dissenso siamo obbligate a riparlarne. Come dice sul Manifesto la Dominijanni un fumogeno è un fumogeno. Ma i tizi che hanno spinto, dato pugni e lanciato sedie su persone che urlavano dissenso, voce del verbo urlare, quella cosa in cui vibra l’ugola e volendo vengono traumatizzate appena le tonsille e null’altro, quei tizi lì dove sono?

Perchè è interessante questa ricerca del corriere, e non abbiamo visto la padania, il giornale  o libero che saranno pure peggio, sui dettagli di chi ha lanciato il fumogeno che ha bruciacchiato la giacchetta di bonanni.

Non si fa certo a gara a chi la fa più grossa ma se c’è un antidemocratico vero in tutta questa storia è chi ha impedito al dissenso di dissentire. Perchè in un comizio pubblico il pubblico, per l’appunto, non può comunicare che non gradisce?

Ma come: non eravamo nella società facebookkiana del “mi piace” o dei “segnalo”? Non stavamo nel bel mondo del numeretto telefonico da fare per eliminare gli sgraditi dalla casa del grande fratello? Non era il “pubblico” a comandare? Non è al pubblico che è lasciata la sorte dei talent che fanno i fenomeni da baraccone negli show televisivi? Non era il “popolo” ad avere l’ultima parola?

E dunque? L’audience? Il potere delle preferenze del pubblico che cos’è? Un inganno? Una menzogna? A meno che non ci diciate che se non siamo d’accordo con qualcuno non bisogna fare una convenzione con una compagnia telefonica.

Ma si, dateci un numeretto pure a noi che non abbiamo potere neppure di dissentire e poi diteci quando parte il televoto e finite con un push the bottom in presenza di un notaio. Attenderemo con ansia l’apertura della busta per sapere se quelli che stanno togliendo diritti a chi non ha più diritti possono ancora intervenire senza contraddittorio oppure no.

E’ proprio bella la vita dei sindacalisti, quelli del sindacato dei lavoratori, che un tempo si sarebbero dovuti confrontare con ben altri soggetti, i camionisti, i contadini, quelli con le mani dure come pietre che se gli dicevi che dovevano ammazzarsi per guadagnare il pane senza poter rivendicare nessun diritto, se ne fregavano dei sindacati, di farsi pilotare e di partecipare ai referendum indetti dai capi per ottenere risultati che piacciono ai capi.

Scendevano in piazza, rappresentando se stessi, e il sindacato rispondeva alle loro esigenze perchè non s’è mai detto che possa succedere il contrario.

Ora invece i sindacalisti vanno nelle poltrone di bruno vespa, non sono più abituati a dibattere con un pubblico figuriamoci con i lavoratori. Non ascoltano. Rappresentano il nulla. Rappresentano solo se stessi. E non si capisce allora perchè non facciano comizi a porte chiuse invece di aspettarsi la clack sullo stile fascista incordonati di brutti ceffi pronti a mollare sedie in testa a chiunque dica un semplice “non sono d’accordo”.

Sul corriere c’è la faccia della ragazza che avrebbe lanciato un fumogeno. Sono andati a pescare la sua pagina facebook, le sue frasi sparse per il web, il che, compagni e compagne, la dice lunga su cosa sia facebook e su come bisogna impedire a questi lavativi scribacchini da due soldi, che non alzano il culo dalla sedia perchè non sanno neppure che cos’è il mestiere di giornalista, di frugare nel privato di qualcuno per soddisfare i pruriti reazionari e misogini di chi non aspetta altro che una strega da bruciare.

Oggi è lei, la ragazzina ribelle che disobbedisce al patriarcato, quella che sfugge alle regole fatte apposta per le fanciulline ottocentesche, quella che bisogna rimettere in riga e che con insistenza si descrive come “figlia del padre” invece che come se stessa, domani il rumeno, dopodomani chissà, in questa corsa al recupero di qualcuno da linciare, alimentando un clima d’odio sempre crescente, mentre le persone non hanno più il diritto a manifestare una idea e neppure quella di dire che non c’è più tempo perchè la gente muore di fame.

Ci dica Bonanni, per esempio, come mai ad una madre povera tolgono il figlio invece di aiutarla. Una bella ricerca su facebook per scoprire i profili di antiabortisti e di quelli del family day?

Posted in Anticlero/Antifa, FaceAss, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà, R-esistenze.