Tutte le volte che qualcuno critica una idea, una azione, una iniziativa, che per taluni costituisce una ricchezza, intesa nel senso di un business, un mezzo che produce denaro, dunque un dogma che va inteso in quanto tale e che perciò non può essere criticato, pena la persecuzione per eresia, avvengono più o meno le stesse cose.
Tra queste ci concentreremo sui metodi di persecuzione via web perché costituiscono le modalità del cyberstalking.
In generale però è bene dire che la persecuzione consta di tanti elementi, anche fisici. Se qualcuno vuole convincervi a cambiare idea e a stare zitto può usare molti modi.
La mafia ti ricattava con notizie riservate che solo lei conosceva, se non cedevi allora ti minacciava, te e la tua famiglia, e se ancora non cedevi ti ammazzava. Ogni omicidio costava alla mafia però una serie di conseguenze per cui anche quella oggi è più orientata ad altri sistemi che potremmo descrivere così:
– reperimento di informazioni private della vittima e se necessario anche dei parenti della vittima;
– violazione della privacy, violazione degli spazi privati (visite a domicilio, sorveglianza della residenza, intercettazione delle comunicazioni, telefonate);
– diffamazione attraverso vari mezzi (compresi i media);
– minacce, intimidazioni;
– messaggi, cartacei, via web, telefonici, che rivelino la presenza di qualcuno che vi sta sorvegliando allo scopo di intimidirvi e condizionare le vostre scelte;
– litigiosità legale: per ogni frase, parola, pensiero espresso inviano lettere di diffide e/o fanno una denuncia anche se non porterà a niente. Il trucco sta nel tenere sotto pressione la persona da intimidire, nel pressarla fino a farla tacere, nel terrorizzarla, nel farle spendere molti soldi in avvocati e cause legali. La vince chi ha più soldi e chi si serve delle denunce come mezzo per violentare e censurare le critiche.
Tutto ciò costa meno di un omicidio, consente a chi commette violazioni su violazioni di sentirsi quasi al sicuro se non fosse per il fatto che potrebbero trovarsi davanti persone che non hanno paura, che denunciano immediatamente quello che stanno subendo, che hanno un supporto legale, anche gratuito, per affrontare tutto quanto, che sono preparati tanto quanto sia nel decostruire la comunicazione che nell’intercettare ogni possibile mezzo di persuasione, programmazione, deprogrammazione, intimidazione, squadrismo.
In quel caso state certe che, dato che siamo nel 2010 e non è consentita la violazione della privacy né lo stalking, se qualcuno vuole intimidirvi con certi sistemi mettendo alla gogna la vostra vita, troverà pane per i suoi denti.
In generale chi vuole farvi del male, dal punto di vista legale, non può:
– conservare dossier su di voi e trattare i vostri dati senza ottemperare alle leggi sulla privacy;
– non può violare la vostra residenza, le vicinanze della vostra residenza, non può disturbare i vostri vicini, mandarvi messaggi sgraditi, intercettare le vostre comunicazioni, telefonarvi per conoscere informazioni private su di voi (tutto ciò è legalmente perseguibile e punibile);
– non può usare informazioni private su di voi, contenute su carta, foto, video, altro, per diffonderle con qualunque mezzo;
– non può violare la vostra privacy rivelando dati non pubblici, nomi, residenza, numeri di telefono, dettagli della vostra vita, allo scopo di molestarvi e farvi molestare;
– non può certamente minacciarvi, in qualunque modo, e intimidirvi, in special modo se quello che voi dite è lecitamente consentito dal diritto di opinione, critica ed espressione che voi potete esercitare;
– non può molestarvi, inseguirvi, perseguitarvi, fisicamente o via web; non può tallonarvi sul web standovi alle costole in qualunque luogo voi frequentiate;
– non può inviarvi messaggi o lettere di diffide minacciando querele a patto che voi taciate su determinati argomenti.
Può certamente depositare tutte le denunce che vuole. Può ricoprirvi di querele. Può, attraverso le querele, ricattarvi, prospettarvi la possibilità che voi finiate sul lastrico, che vi tolgano tutto ciò che avete. Sono dei veri e propri embarghi economici che sostituiscono perfettamente la lupara perchè raggiungono lo stesso effetto utilizzando come cecchini i giudici.
Ovviamente più siete deboli dal punto di vista economico e professionale e più avete da temere.
Stranamente però più siete precari e meno avete da perdere.
Più siete ansiosi e paranoici e più rischiate di andare sotto stress e lasciarvi condizionare da chi di mestiere agisce da condizionatore per distrarvi dal vostro impegno originario.
Più siete lucide e in grado distinguere tra pericoli reali e cose trascurabili, giacchè si stabilisce una specie di empatia tra persecutore e vittima, meno sarete condizionate nel vostro lavoro.
Che dirvi di più se non che certamente vivere in sicilia e fare qualche anno di battaglie contro la mafia, rischiando concretamente la vita, diventa un ottimo tirocinio per imparare a tenere la calma anche nei momenti peggiori. Barra dritta e nessuna esitazione.
Chi intimidisce, minaccia, vi perseguita e invade la vostra privacy ha paura di voi e delle vostre opinioni e non il contrario.
Voi avete tutti gli strumenti legali per difendervi e avete anche gli strumenti intellettuali e razionali per stabilire che in un mondo in cui quasi sempre vincono i prepotenti, gli arroganti, i criminali, i delinquenti, dovete imparare a difendervi e dovete comunque sapere che il vostro ruolo è assai più interessante e qualche volta perfino molto divertente.
In un mondo in cui vincono quasi sempre i criminali, voi potete andare avanti con disincanto, disillusione, sapendo che non cambierete il mondo oggi, forse neppure domani, ma avrete comunque vissuto per tenervi stretto il vostro spazio di libertà e con quello anche lo spazio delle persone che vorranno lottare con voi.
E credeteci se diciamo che di questi tempi, quello spazio di libertà, è aria, ossigeno, è vita.
Cosa potete fare per difendervi dal cyberstalking sul web:
– fare attenzione alla vostra privacy (non distribuite vostre foto come caramelle, non divulgate dati sensibili, siate prudenti per la vostra sicurezza, anche se un cyberstalker che è anche un tecnico sa come ottenere illegalmente informazioni riservate);
– denunciare pubblicamente quello che vi sta succedendo. Il silenzio è il miglior complice del vostro persecutore;
– copiare, fare screenshot di tutto quello che dice di voi e raccoglierlo in ordine progressivo;
– tenere un diario in cui registrate data, ora, luogo (reale o) virtuale, e la descrizione delle molestie;
– certificare il danno biologico che vi ha provocato;
– non rinunciare ad andarverne da quella che ritenete casa vostra (in questo caso quella virtuale) perché lui l’ha invasa con la sua presenza. È lui che deve andarsene perché no vuol dire no e se resta in un luogo in cui non è gradito è stalking;
– prendere tutto il materiale che avete, trovare un buon avvocato, presentare una denuncia.
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